da "Almanacco Illustrato del Milan" - Ed. Panini Modena, 2005 Nuovo cambio di allenatore. Arriva (a far coppia col D.T. Busini) Arrigo Morselli. Gren, Burini e Annovazzi vengono ceduti, arrivano il danese Soerensen, Bergamaschi, Piccinini e Moro. Il Milan non va e dopo 9 giornate il magiaro Bela Guttmann diventa nuovo allenatore e responsabile unico della squadra. I rossoneri vanno avanti a fasi alterne senza continuità di risultati. E' quasi un campionato fotocopia del precedente con l'Inter ancora scudettata, la Juve al 2° posto ed il Milan al 3° alla pari con la Fiorentina. Il solito Nordahl vince la classifica dei marcatori cin 23 reti. Alla fine della stagione il presidente Trabattoni lascia dopo 14 anni: aveva guidato la società nei difficili anni di guerra. Verrà ricordato come il presidente dello scudetto "dopo 44 anni".
da E. Tosi – Forza Milan! – La storia del Milan ("Dopo 44 anni, di nuovo lo scudetto"), marzo 2005
Nel 1953-54 si registrano le dolorose cessioni di Gunnar Gren, Renzo Burini e Carlo Annovazzi; arrivano Sorensen, Bergamaschi, Piccinini e Moro. La squadra è affidata ad Arrigo Morselli che, dopo poche partite, viene esonerato per far posto all'ungherese Bela Guttmann. La stagione è la fotocopia della precedente: il risultato finale è ancora un terzo posto, con Inter e Juventus davanti e Nordahl ancora capocannoniere con 23 reti. A fine stagione Umberto Trabattoni, il presidente dello scudetto del Gre-No-Li, lascia la direzione della società.
Una formazione del Milan per il campionato 1953-54. Da sinistra in piedi: Tognon (capitano), Silvestri, Piccinini, Bergamaschi, Liedholm, Nordahl. Accosciati da sinistra: Soerensen, Longoni, Buffon, Zagatti e Frignani (da "Il Milan Racconta") |
dal sito www.wikipedia.org
AVVENIMENTI
Sul filo di lana, l'Inter si confermò Campione, optando per un cambio di tattica e dunque per la rinuncia al poco spettacolare Catenaccio che le aveva dato sì gioie, ma anche critiche dagli amanti dell'agonismo: questa volta la squadra nerazzurra fu il primo attacco del campionato.
La prima giornata si giocò il 13 settembre 1953. Proprio l'Inter fu la prima a staccarsi dal gruppo: fino a dicembre mantenne la vetta, inseguita dalla solita Juventus e dalla Fiorentina del neo-acquisto Gunnar Gren, sorpresa del campionato. Con piemontesi e toscani, l'Inter divise il podio il 17 gennaio: i campioni d'inverno furono così tre.
L'inizio del girone di ritorno sembrò sorridere ai viola, che balzarono soli in testa il 21 febbraio, quando espugnarono Palermo, mentre l'Inter frenò in casa per mano del pericolante Legnano. Ma durò poco: a dieci giornate dal termine il trio si ricompattò. L'Inter sbandò nel derby, poi si riprese e inseguì tenacemente le rivali; alla ventinovesima, la Fiorentina perse contro il Milan e alzò bandiera bianca. Inter e Juve marciarono alla pari fino a quando, a due giornate dal termine, i bianconeri caddero clamorosamente in casa dell'Atalanta: l'Inter strappò un pareggio contro il Palermo che valse la vetta solitaria e, aggiunto alle ultime due vittorie su Torino e Triestina, lo scudetto.
La lotta per la salvezza si decise all'ultima giornata, quando quattro squadre si ritrovarono in parità a condividere uno scomodo ultimo posto. Alla fine retrocesse per la terza e ultima volta in Serie B il Legnano, che anche in questa occasione non riuscì a far durare più di un anno la permanenza in Serie A. Ai lilla non bastò il pareggio ottenuto a Novara; alle altre tre pericolanti, Spal, Palermo e Udinese, toccarono gli spareggi, che sancirono il ritorno in B, dopo sei anni, dei siciliani. Il titolo di capocannoniere fu ancora una volta di Gunnar Nordahl, con 23 reti.
dal sito clarence/forum.com
Due casi precedono la disputa di questa edizione. Entrambi portano a delle reazioni scomposte, con tanto di interpellanze, parlamentari e discese di popolo in piazza, a dimostrazione che il fenomeno calcistico coagula attorno a se una dose di passionalità a volte incontrollabile.
Il primo riguarda Capello, il centravanti del Bologna squalificato per essere passato a vie di fatto piuttosto rudi nei confronti di un arbitro durante una partita estiva.
L'altro concerne una manfrina circa lo spareggio-promozione della serie B tra Catania e Legnano. Il responso del campo vede comunque salire il Legnano insieme al Genoa in serie A, a rimpiazzare Como e Pro Patria.
Il campionato anticipa la propria partenza a metà settembre in vista del Mondiale in Svizzera.
STAGIONE 1953-54 |
Ragione sociale |
Associazione Calcio Milan (A.C.M.)
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Omero Tognon,
capitano rossonero 1953-54 |
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Colori sociali |
Rosso e nero a strisce verticali |
Data di fondazione |
13 dicembre 1899 |
Sede |
Corso Venezia, 36 - MILANO
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AREA DIRETTIVA |
Presidente |
Umberto Trabattoni |
Vice-presidenti |
Antonio De Dionigi, Mario Mauprivez |
Segretario |
Giannino Giannotti |
Direttore Sportivo |
Antonio Busini III |
AREA TECNICA |
Allenatore |
Arrigo Morselli fino al 10 novembre 1953, poi Béla Guttmann |
Direttore Tecnico |
Antonio Busini III |
Allenatore in Seconda |
Hector Puricelli |
Preparatore Atletico |
Comucci |
Allenatore Riserve |
Giuseppe Santagostino |
Respons. Settore Giovanile |
Vittorio Trapanelli |
Allenatore Ragazzi |
Mario Malatesta |
AREA SANITARIA |
Massaggiatori |
Mario Ferrario, Guglielmo Zanella |
SQUADRA |
Capitano |
Omero Tognon |
Campo sportivo |
Stadio San Siro - MILANO |
Giocatori di partite ufficiali |
Eros Beraldo, Mario Bergamaschi, Lorenzo Buffon, Stelio Darin, Alfio Fontana, Amleto Frignani, Ranieri Galluzzo, Angelo Gandini, Nils Erik Liedholm, Angelo Longoni, Alvaro Moreno, Silvano Moro, Gunnar Nordahl III, Franco Pedroni, Alberto Piccinini, Giancarlo Pistorello, Arturo Silvestri, Jorgen Leschly Soerensen, Omero Tognon (cap.), Albano Vicariotto, Francesco Zagatti |
Palmares |
Trofeo "Ferruccio Trabattoni" |
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