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da "Almanacco Illustrato del Milan" - Ed. Panini Modena, 2005
Ancora un anno di travagli societari. Giuseppe Farina, a dicembre, dopo la sorprendente eliminazione subita a San Siro dai modesti belgi del Waregem in Coppa Uefa, viene pesantemente contestato dai tifosi. Si comincia a parlare di un interessamento di Silvio Berlusconi che infatti, a primavera, acquisisce la proprietà della società dopo il breve interregno di Rosario Lo Verde. Dopo il discreto risultato della stagione precedente, i tifosi rossoneri si aspettano un ritorno della squadra ai vertici del calcio nazionale. Con Liedholm sempre in panchina, viene comprato Paolo Rossi, eroe del mondiale spagnolo, vecchio pallino di Farina fin dai tempi del Vicenza.
Ma la squadra non riesce ad emergere dalla sua mediocrità; arriva 7° mentre la Juventus vince un altro scudetto. In Coppa Uefa, dopo le buone partite con Auxerre e Lokomotive Lipsia, c'è l'eliminazione-choc coi belgi del Waregem. In Coppa Italia (vinta dalla Roma) i risultati non sono migliori. A Silvio Berlusconi, 21° presidente dell'A.C. Milan, il compito di risollevare la squadra e la tifoseria depressa.


da E. Tosi – Forza Milan! – La storia del Milan ("Il decennio della Stella e il buio dei primi Anni Ottanta"), maggio 2005
Con la stagione 1985-86 la squadra torna a disputare una competizione internazionale ufficiale: la Coppa Uefa. Per l'occasione viene acquistato Paolo Rossi, già eroe del Mondiale '82; il Milan può così schierare un trio d'attacco (Virdis-Rossi-Hateley) potenzialmente devastante, ma sul campo i risultati non arrivano. In campionato la squadra si posiziona in centroclassifica (settimo posto), mentre in Coppa Uefa riesce a fatica a raggiungere gli ottavi, dove incontra i modesti belgi del Waregem; dopo un buon 1-1 ottenuto in trasferta, il Milan perde in casa (1-2) in maniera inopinata: è un'eliminazione-choc e la contestazione dei tifosi, delusi dalla squadra e scontenti della società, si fa sentire. Il presidente Farina, in difficoltà economica, abbandona la presidenza lasciando la società con un buco di svariati miliardi di lire; col tramite dell'imprenditore Rosario Lo Verde, per poche settimane al vertice societario, e l'aiuto finanziario del vice-presidente Gianni Nardi, il 24 marzo 1986 Silvio Berlusconi diventa il nuovo presidente dell'Associazione Calcio Milan, il ventunesimo dalla fondazione del club.





Foto-cartolina ufficiale della stagione 1985-86 con logo societario, sponsor principale e sponsor tecnico



dal sito www.wikipedia.org
1985-86
L'estate del 1985 vede l'acquisto dalla Juventus del campione del mondo e Pallone d'Oro 1982 Paolo Rossi, vecchio pallino del presidente Farina fin dai tempi del Vicenza, il quale va a formare con Virdis ed Hateley un trittico d'attacco molto valido. La squadra inizia bene la stagione in Coppa Italia e campionato, veleggiando per l'intero girone d'andata tra la 2a e la 3a posizione alle spalle della capolista Juventus. Ma, nonostante le premesse favorevoli, anche questa si rivelerà essere una stagione ricca di travagli societari. In dicembre, il presidente Giuseppe Farina, a seguito della sorprendente eliminazione in Coppa Uefa con i modesti belgi del Waregem, subisce una dura contestazione dai tifosi. La situazione inizia a precipitare e, con l'avvento del nuovo anno, la Federazione riscontra una situazione economica molto pesante: la società è stracolma di debiti e rischia il fallimento se non arriva subito qualcuno a ripianarli. La Guardia di Finanza, scopre in seguito che non sono stati neppure versati i contributi Irpef. Sono, quelle, settimane di grande angoscia per i tifosi rossoneri, che rischiano di veder sparire la propria squadra dal calcio che conta.

1986: SILVIO BERLUSCONI ACQUISTA IL MILAN
Farina si dimette e si alternano varie cordate, fino a quando non diviene azionista di maggioranza della società l'imprenditore milanese Silvio Berlusconi, il quale, acquistata la società il 20 febbraio 1986 e divenutone presidente il 24 marzo, ripiana il deficit economico e si impegna da subito a costruire una grande squadra. In campionato la squadra ha però un calo nel finale e manca il piazzamento in Coppa UEFA. Nell'estate seguente il suo discorso d'apertura della stagione chiarisce i nuovi propositi della dirigenza: "Dobbiamo diventare la squadra più forte del mondo".
In quell'anno si verifica una situazione particolare: Inter e Milan chiusero il campionato al sesto ed al settimo posto, divise da un punto, quindi fuori dalla zona UEFA e quindi dalle Coppe europee. La vittoria della Roma in Coppa Italia contro la Sampdoria consente all'Inter di entrare in Coppa UEFA ed evitare ad una delle due milanesi di restare fuori dalle Coppe europee della stagione successiva. Questa situazione, infatti, da quando esistono le Coppe Europee moderne, cioè dal 1955, non si è mai verificata: almeno una delle due squadre ha sempre giocato in Europa.
Con il nuovo proprietario il club rossonero vive in poco tempo una rinascita.

AVVENIMENTI
Il campionato conobbe un finale molto avvincente: fu l'anno dell'ultimo scudetto della Juventus di Trapattoni. A Torino tirava aria di rinnovamento, e i bianconeri trovarono un'importante pedina in Michael Laudrup: grazie al danese la squadra uscì indenne dalle importanti cessioni di Paolo Rossi, passato all'ambizioso Milan, e di Zbigniew Boniek destinato alla Roma. Proprio i giallorossi furono tra i protagonisti della stagione e misero in scena con la Signora un'emozionante duello per il titolo.
Nella prima giornata, l'8 settembre 1985, diede i primi segni di cedimento il Verona campione uscente, che non andò oltre un risicato pareggio casalingo contro il Lecce, club all'esordio in massima serie. La partenza fu invece della Juventus, che infilò otto vittorie iniziali consecutive, eguagliando il record da lei stessa stabilito nel 1930-31 e distanziando le avversarie. La prima sconfitta arrivò il 3 novembre in casa del Napoli di Maradona, che decise la gara con uno splendido calcio di punizione a due in area, ma diede l'idea di essere un episodio a parte: la Juve riprese la sua marcia e chiuse il girone d'andata, il 22 dicembre, da campione d'inverno, con 6 punti di vantaggio proprio sul Napoli secondo in classifica, e da vincitrice della Coppa Intercontinentale, conquistata superando ai rigori l'Argentinos Juniors.
Nel girone di ritorno, però, la Juventus cominciò a zoppicare, e incappò in una serie di pareggi che avvicinarono alla vetta la Roma, guidata da un Pruzzo in gran forma: il 16 febbraio il centravanti giallorosso segnò 5 gol all'Avellino, portando i capitolini a 3 punti di distacco dalla traballante capolista, che riuscì comunque, a cavallo tra febbraio e marzo, a riportare il suo vantaggio a 5 punti. Il 16 marzo, all'Olimpico, la Roma stese la Juventus, che il 6 aprile perse anche a Firenze e vide la rivale a un solo punto di distacco: approfittando del pareggio bianconero del 13 aprile contro la Sampdoria, i giallorossi vincendo per 4-2 a Pisa dopo essere stati in svantaggio, agganciarono la capolista e guardarono con fiducia agli impegni non proibitivi delle ultime giornate. Invece il 20 aprile accadde l'incredibile: una Juventus data ormai allo sbando, distratta dai nervosismi interni allo spogliatoio e dalle voci che davano Trapattoni in partenza, batté il Milan del neo-presidente Silvio Berlusconi, mentre la favorita Roma, in un Olimpico gremito, crollò in casa davanti alla già retrocessa matricola Lecce, vittoriosa per 3-2. La compagine salentina, dopo il pareggio di Verona nella prima giornata, non aveva più ottenuto punti in trasferta prima del clamoroso successo di Roma. Proprio vincendo a Lecce la Juventus festeggiò il suo ventiduesimo scudetto, mentre una Roma amareggiata fu battuta anche da un Como ormai privo di obiettivi da raggiungere. Pruzzo, in un campionato triste per la sua squadra, diventò capocannoniere per la terza volta con 19 reti, di cui ben 17 segnate nel girone di ritorno.
La messa al bando dell'Inghilterra dopo la strage dell'Heysel e i successi internazionali della Juventus avevano nel frattempo riportato la Serie A ai massimi livelli del ranking europeo, fatto che riassegnò all'Italia la totalità dei quattro posti per la partecipazione alla Coppa UEFA. La lotta in zona Uefa tornò quindi combattuta ed interessante, vedendo protagoniste le milanesi, la Fiorentina e il Torino. La peggior sorte fu quella del Milan il quale, in netto vantaggio a cinque giornate dal termine ma duramente scosso dalla fuga in Sudafrica del patron Giussy Farina con conseguente rischio di fallimento, infilò una paurosa serie di quattro sconfitte che costarono ai rossoneri una scottante eliminazione dal lotto delle elette: al nuovo presidente e imprenditore televisivo Silvio Berlusconi toccava il compito di risollevare un club e una tifoseria da sei anni preda di continue catastrofi sportive.
Per la prima volta, retrocessero tutte e tre le squadre provenienti dalla Serie B, ovvero Lecce, Bari e Pisa: i toscani inizialmente festeggiarono per la retrocessione a tavolino di un'Udinese declassata per una nuova indagine sul Totonero, per poi andare incontro al loro destino quando, a pochi giorni dalla pubblicazione dei calendari della stagione 1986-87, la pena da scontare per i friulani fu ridotta a una comunque pesante penalizzazione.




Stagione precedente    STAGIONE 1985-86    Stagione successiva
Ragione sociale Milan Associazione Calcio S.p.A. (A.C.M.)
Silvio Berlusconi,
il 21° Presidente dell storia rossonera,
acquisisce il Milan nel febbraio 1986
Colori sociali Rosso e nero a strisce verticali
Data di fondazione 13 dicembre 1899
Sede Via Filippo Turati, 3 - MILANO
Centro Sportivo Milanello - Carbonolo di Carnago (VA)
AREA DIRETTIVA
Presidente Giuseppe Farina fino al 12 gennaio 1986, poi Rosario Lo Verde dal 13 gennaio al 26 marzo 1986, poi Silvio Berlusconi
Vice-Presidenti Paolo Berlusconi dal 26 marzo 1986, Gianni Nardi
Amministratori Delegati Rosario Lo Verde dal 13 gennaio al 26 marzo 1986, Paolo Berlusconi dal 26 marzo 1986, Giancarlo Foscale dal 26 marzo 1986, Adriano Galliani dal 26 marzo 1986
Direttore Sportivo Silvano Ramaccioni
AREA ORGANIZZATIVA
Segretario Rina Barbara Ercoli
AREA TECNICA
Allenatore Nils Liedholm
Allenatore in Seconda Luciano Tessari
Preparatore Atletico Gaetano Colucci e Angelo Sguazzero
Allenatore Primavera Fabio Capello
AREA SANITARIA
Medico Sociale Giovanni Battista Monti
Massaggiatore Paolo Mariconti, Ruggero Ribolzi
SQUADRA
Capitano Franco Baresi II
Sponsor Fotorex U-Bix
Campo sportivo Stadio San Siro - MILANO
Giocatori di partite ufficiali Franco Baresi II, Mario Bortolazzi, Gabriello Carotti, Agostino Di Bartolomei, Alfonso Di Marco, Alberico Evani, Filippo Galli, Mark Wayne Hateley, Andrea Icardi, Roberto Lorenzini, Marco Macina, Paolo Maldini, Carmelo Mancuso, Andrea Manzo, Giulio Nuciari, Paolo Rossi, Luigi Russo, Valentino Spelta, Mauro Tassotti, Giuliano Terraneo, Antonio Pietro Paolo Virdis, Raymond Colin Wilkins, Francesco Zanoncelli
Palmares La Squadra "Primavera" vince il Trofeo "Caligaris"
La Squadra "Allievi Nazionali" vince il Trofeo "Beppe Viola" under 17
La Squadra "Allievi Nazionali" vince il Trofeo Internazionale "Nereo Rocco" under 17
Terzo Torneo "Juniores di Croix" under 19
Torneo "Juniores di Saint-Joseph" under 18