Ha giocato anche con il Padova (C1), il Vicenza (B), la Fiorentina (A), la Sampdoria (B), l'Udinese (B), la Casertana (C1, B), l'Avellino (B, C1), il Caerano (D), il Mestre (D, C2).
Ha allenato il Venezia (B).
E' stato il marito della schermitrice azzurra Dorina Vaccaroni.
"E' un centrocampista dal passo geometrico, di quelli che sulle pagelle del lunedì sono abbonati all'anonimo "senza infamia né lode" e vive il suo periodo migliore con la maglia del Milan a metà degli anni '80. Passerebbe sottotraccia, non fosse per il matrimonio con la schermitrice a lungo più famosa d'Italia, Dorina Vaccaroni, che gli regala un bel po' di copertine sui settimanali nazional-popolari." (Dal "Dizionario del Calcio Italiano", di Baldini & Castoldi Editori, 2000)
Dal sito calciomestre.tifonet.it
ANDREA MANZO
Nato a Mestre il 5 novembre 1961. Prodotto dal vivaio arancionero all'epoca di Longhin, difensore. Andrea Manzo passò al Padova (C1), al Vicenza (B), infine in serie A militò nella Fiorentina, nella Sampdoria e, per quattro anni, nel Milan, poi con Avellino e Cesena. Nel 1995-'96 tornò a giocare nel Mestre: in serie D (allora CND) contribuì al campionato vincente del Mestre di Ennio Gazzetta che stravinse il girone e tornò tra i professionisti; Andrea Manzo giocava nel ruolo di libero ma fungeva spesso anche da regista avanzato e da dispensatore di palloni per l'attacco. L'anno successivo giocò nel Mestre in C2, prima di ritirarsi e iniziare la carriera di allenatore, prima nel Conegliano, poi solo in squadre di infimo livello. Sposato con la campionessa di fioretto Dorina Vaccaroni.
Dorina Vaccaroni, schermitrice olimpica (fioretto), già compagna di Andrea Manzo. Dalla loro unione è nata una figlia |
(Archivio Magliarossonera.it) |
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Cartolina autografata di Andrea Manzo, stagione 1984-85 |
Da www.gazzetta.it
12 maggio 2008
Manzo sfiderà l'Inter,
Cuper: "Io tifo Parma"
La notizia, attesa fin da stamattina, è arrivata in serata: l'argentino è stato esonerato dal presidente della società emiliana Ghirardi, che ha scelto di affidare la sfida decisiva contro i nerazzurri al tecnico della Primavera, ex giocatore del Milan
PARMA - Dalla gara del 16 marzo 2008 a quella del 12 maggio. Da Livorno-Parma 1-1 a Fiorentina-Parma 3-1: il ducato di Hector Cuper a Parma è durato poco meno di due mesi. Questa sera l'esonero, con un comunicato della società di Viale Partigiani d'Italia che ha incaricato l'allenatore della formazione Primavera, Andrea Manzo, di guidare la prima squadra nella settimana decisiva per raggiungere la salvezza. Sarà lui che cercherà di superare l'Inter nell'ultimo match di campionato: Manzo durante la stagione in corso aveva già guidato un allenamento di capitan Falcone e compagni, l'11 marzo, mentre si attendeva la firma del contratto del tecnico argentino, nei momenti successivi all'esonero di Di Carlo. L'allenatore sudamericano, quindi, non incrocerà il suo destino con la società che l'ha portato per la prima volta in Italia. Con i nerazzurri milanesi due stagioni e qualche mese, prima della sostituzione con Alberto Zaccheroni in seguito ad un pareggio esterno contro il Brescia.
FARO' IL TIFO - "Sto male. Ma l'importante, in questo momento, è che la squadra pensi all'incontro di domenica. Non è tempo per le polemiche". Hector Cuper ha rotto il silenzio in tarda serata dalla sua casa a due passi dal Duomo di Parma dopo l'esonero dalla panchina crociata. "Come posso stare? - ha commentato al sito parma.repubblica.it - bisogna pensare solo alla partita. I ragazzi devono cercare la vittoria a tutti i costi. Domenica prossima tiferò Parma, spero tanto che riesca a salvarsi. Anche se per quanto mi riguarda, io non ci sarò".
NIENTE FRUTTI - Il suo arrivo a Parma per sostituire Di Carlo non ha portato i frutti sperati dal presidente Tommaso Ghirardi, che aveva attuato una operazione simile nella scorsa stagione (via Pioli ed arrivo di Ranieri), raggiungendo una insperata salvezza. Cuper se ne va da Parma dopo dieci partite: due vittorie, tre pareggi e cinque sconfitte, l'ultima delle quali, in terra Toscana, fatale all'allenatore argentino. Il Parma con lui in panchina ha realizzato 10 gol e ne ha subiti 17. Nato a Mestre nel 1961, il neo-allenatore del Parma Andrea Manzo ha un passato da centrocampista nel Padova (C1) e nel Vicenza (B). Poi il passaggio in serie A con le maglie della Fiorentina, della Sampdoria e, per quattro anni, del Milan, prima di andare ad Avellino e Cesena. Nel 1995-'96 torna a giocare nel Mestre dove termina la sua carriera di calciatore. Per lui si tratta della prima stagione come allenatore della Primavera del Parma.
(Pietro Razzini) |
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