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da "Almanacco Illustrato del Milan" - Ed. Panini Modena, 2005
Arriva al Milan Arrigo Sacchi, profeta della zona, del calcio totale, del pressing e della conquista degli spazi in campo. Berlusconi, partiti Hateley e Wilkins, acquista gli olandesi Ruud Gullit e Marco Van Basten. Con loro Ancelotti e Colombo.
Gioca in prima squadra Alessandro Costacurta. La stagione del Milan parte in un clima di entusiasmo incredibile. I tifosi sentono che sta per scoccare l'ora delle rivincite. Il Milan parte bene ma deve fare i conti col Napoli di Maradona. Alcune deciioni a tavolino del giudice sportivo sembrano verificare gli sforzi dei rossoneri. Il 3 gennaio 1988 a San Siro il Milan distrugge (4-1) i partenopei nello scontro diretto. Baresi e compagni diventano inarrestabili, non perdono più una partita, recuperano lo svantaggio in classifica; e il 1° maggio al San Paolo compiono il capolavoro battendo il Napoli e conquistando il loro 11° scudetto. Il capitano Franco Baresi e Rudd Gullit sono i trascinatori della squadra. Le eliminazioni, fin dai primi turni, dalla Coppa Italia (vinta dalla Sampdoria) e dalla Coppa Uefa (contro l'Espanol), non intaccano il morale dei rossoneri, liberi di dedicarsi alla loro entusiasmante corsa in campionato.


da E. Tosi – Forza Milan! – La storia del Milan ("Il decennio della Stella e il buio dei primi Anni Ottanta"), maggio 2005
SACCHI IL RIVOLUZIONARIO
Come allenatore del Parma, nel 1986-87 Arrigo Sacchi (qui nella foto) aveva per ben tre volte incrociato i rossoneri in Coppa Italia, proponendo con la sua squadra un gioco tatticamente vivacissimo; con gli emiliani aveva messo alle corde il Milan e conquistato la stima di Berlusconi.
Il semisconosciuto tecnico romagnolo di Fusignano diventa così il nuovo allenatore del Milan per la stagione 1987-88. Partono gli inglesi Hateley e Wilkins, arrivano gli olandesi Ruud Gullit e Marco Van Basten e con loro Carlo Ancelotti e Angelo Colombo, mentre dal vivaio fa la sua comparsa in prima squadra Alessandro Costacurta. La nuova stagione parte in un incredibile clima di entusiasmo; è soprattutto Ruud Gullit ad accendere di passione la tifoseria: l'olandese promuove l'avvento del Milan come stella stabile nel firmamento internazionale. Prima ancora che per il suo modo di muoversi in campo e per il suo gioco fatto di tecnica, velocità e potenza, fa presa sul pubblico (non solo su quello milanista) per l'atteggiamento disinvolto e spensierato, sicuramente non convenzionale; anche il suo look fa di lui un personaggio: la sua capigliatura con treccine al vento lo caratterizza e allo stadio si vendono curiosi cappellini con acconciatura "rasta" creati a sua immagine e somiglianza. A Milano scoppia la "Gullitmania", il giocatore diventa il "Tulipano nero" o la "Treccia avvelenata". Ma l'inizio, per la squadra, non è dei migliori: i difficili e alquanto rivoluzionari schemi dell'allenatore non sono di facile apprendimento e sono molti quelli che ipotizzano per Sacchi un Natale "senza panettone milanese". Anche la precoce eliminazione dalla Coppa Uefa per mano dell'Espanyol sembra complicare i progetti societari.
Dopo le festività di fine anno il Milan si presenta, il 3 gennaio 1988, al grande scontro di San Siro contro il Napoli di Maradona, campione d'Italia e capoclassifica: è la svolta. In una partita-capolavoro, i rossoneri umiliano i napoletani con un perentorio 4-1, guidati proprio da uno straripante Ruud Gullit, premiato in quei giorni col Pallone d'Oro. Con un gioco fatto di pressing, di smarcamenti e di un'applicazione quasi maniacale del fuorigioco, con un possesso-palla veloce e una determinazione mai vista prima, i rossoneri schiantano i rivali e si lanciano al loro inseguimento in classifica. La vittoria (1-0) a Torino con la Juve e soprattutto nei due derby con l'lnter (1-0 all'andata e 2-0 al ritorno) infondono in tutti la convinzione che l'aggancio al Napoli sia ormai prossimo. Il ritorno di Van Basten dopo diversi mesi di assenza (per l'operazione alla caviglia) è l'arma decisiva, e la rimonta sulla squadra partenopea viene completata proprio al San Paolo, con la vittoria (3-2) del 1° maggio 1988: gol decisivo di Marco per uno scudetto strepitoso, forse il più entusiasmante della storia del Milan.
I festeggiamenti di 15 giorni dopo lo dimostreranno: il 15 maggio, infatti, dopo il pareggio (1-1) di Como, che sancisce la matematica conquista del titolo, una colonna di auto intasa i 40 chilometri di autostrada dal lago a Milano; piazza del Duomo è invasa da una moltitudine di tifosi festanti e, alla sera, un pubblico da grandi occasioni (senza alcun avvenimento agonistico in programma) saluta a San Siro i neo-campioni d'Italia, guidati dal capitano Franco Baresi all'appuntamento col popolo milanista.




dal sito www.acmilan.com
E' questo il primo scudetto della così detta era berlusconiana. Il Milan si rafforza con gli olandesi Gullit e Van Basten che si affiancano a Carlo Ancelotti e Angelo Colombo; la vera bandiera della squadra è il capitano Franco Baresi e proprio in questa stagione fa il suo esordio in rossonero Alessandro Costacurta. Il regista del gioco rossonero è Arrigo Sacchi. La stagione parte da un clima di entusiasmo incredibile e il Milan trova nel Napoli di Maradona un duro avversario per la lotta al titolo nazionale. Alcune decisioni a tavolino del giudice sportivo sembrano vanificare gli sforzi rossoneri, ma le vittorie sul campo spengono ogni polemica. Il 1° maggio il Milan sconfigge il Napoli al San Paolo e può festeggiare la conquista dell'11° scudetto.






Cartolina Ufficiale del Milan 1987-88



dal sito www.wikipedia.org
1987-88: L'11° SCUDETTO
Nell'estate del 1987 Berlusconi affida l'incarico di allenatore al promettente Arrigo Sacchi, profeta di un calcio totale di ispirazione olandese basato su un pressing continuo, conquista degli spazi in campo, difesa a zona, perfetta tattica del fuorigioco. Il nuovo tecnico può contare su un organico di primissimo ordine: una difesa granitica, guidata dal capitano Franco Baresi e composta da Paolo Maldini, Alessandro Costacurta e Mauro Tassotti; un portiere affidabile come Giovanni Galli, già al Milan nella stagione precedente; un centrocampo solidissimo formato da Roberto Donadoni, Angelo Colombo e Carlo Ancelotti; un attacco che annovera i due fuoriclasse olandesi Marco van Basten e Ruud Gullit e l'italiano Pietro Paolo Virdis. Sebbene Van Basten sia costretto a saltare quasi tutta la stagione per problemi alla caviglia, il Milan può fare affidamento su uno dei migliori organici del torneo, organico che gli consente di lottare alla pari in campionato con il Napoli di Diego Armando Maradona. Nel corso della stagione alcune decisioni del giudice sportivo sembrano vanificare gli sforzi dei rossoneri, ma la netta vittoria ottenuta il 3 gennaio 1988 a San Siro nello scontro diretto contro i partenopei (4-1) rappresenta la svolta decisiva. Da qui in avanti gli uomini di Sacchi non falliscono più e realizzano un'incredibile rimonta in classifica completandola con un nuovo successo sul Napoli (3-2), stavolta al San Paolo. Si laureano campioni d'Italia dopo la partita con il Como. È l'undicesimo scudetto per il Diavolo, il primo dopo nove anni. La soddisfazione per il titolo vendica le eliminazioni ai primi turni in Coppa Italia e in Coppa UEFA. È in questa stagione che nasce il gruppo degli Immortali di Arrigo Sacchi e si traccia la strada per un decennio di successi.

MERCATO ESTIVO E NOVITA'
Dalla prossima stagione saranno 18 le squadre partecipanti e di conseguenza quest'anno saranno soltanto due le retrocessioni. Silvio Berlusconi, patron del Milan, porta nel calcio stili e metodi operativi nuovi: setaccia l'Europa alla ricerca della migliore coppia di stranieri, trovandola negli olandesi Ruud Gullit e Marco van Basten ma forse la mossa più azzeccata è la scelta coraggiosa del tecnico Arrigo Sacchi, all'esordio assoluto in Serie A. La Roma riabbraccia Nils Liedholm, rivoluziona la difesa e in attacco punta su Rudi Völler. La Fiorentina del nuovo allenatore Eriksson si affida al centrale svedese Hysén per la difesa a zona mentre la Sampdoria non cambia faccia affidandosi ai talenti già in rosa, su tutti Gianluca Vialli. La Juventus dice addio a Platini, conferma il tecnico Rino Marchesi e realizza il colpo di mercato Ian Rush, bomber prolifico nel Liverpool che però realizzerà solo 7 gol. Il Napoli campione in carica si rafforza ulteriormente con l'acquisto di Careca: nasce il trio Ma-Gi-Ca. L'Inter di Trapattoni si affida a Vincenzo Scifo e al ritorno di Aldo Serena.

AVVENIMENTI
Fu un campionato appassionante che segnò la rinascita del Milan. In quello che sembrava destinato ad essere l'anno del secondo scudetto del Napoli, nell'ultima parte del torneo, una clamorosa rimonta da parte dei rossoneri vanificò le ambizioni della squadra di Maradona; il torneo segnò - invece - l'inizio di un ciclo di affermazioni sia in campo nazionale che internazionale della squadra rossonera guidata dal presidente Silvio Berlusconi e nella quale già si distinguevano Ruud Gullit e Marco van Basten.
Da sinistra: Pietro Paolo Virdis, Franco Baresi e Angelo Colombo Franco Baresi, a lungo capitano del MilanGuidati dall'allenatore Arrigo Sacchi, esordiente in Serie A ma che pochi mesi prima, con il meno quotato Parma, aveva eliminato proprio il Milan dagli ottavi di finale della Coppa Italia, espugnando San Siro, i rossoneri superarono l'inatteso infortunio occorso a Marco van Basten nelle prime giornate e trovarono la loro forza in una difesa a zona che subì appena 14 gol in 30 partite, e che lanciò in Nazionale, oltre al veterano Baresi, anche giovani come Costacurta e Maldini.
In estate la Giustizia Sportiva colpì l'Empoli, che proprio l'anno prima aveva esordito in Serie A anche grazie alla condanna di altre società: i toscani, coinvolti in uno scandalo su alcune partite truccate, vennero penalizzati di cinque punti. Il campionato iniziò il 13 settembre 1987 sotto il segno del Napoli, che vinse le prime cinque partite andando in fuga. Inizialmente la Sampdoria provò a inseguire, ma con un passo troppo incerto per impensierire abbastanza i napoletani: a Genova, il 17 gennaio 1988, un gol di Maradona nel finale pose fine alla rincorsa dei blucerchiati. Gli azzurri diventarono campioni d'inverno e continuarono la loro corsa nel girone di ritorno, arrivando, il 14 febbraio ad un vantaggio di cinque punti sul Milan, secondo in graduatoria.
Il 10 aprile, a cinque giornate alla fine, il Napoli conduceva con quattro punti di vantaggio sui rossoneri, che non avevano saputo approfittare appieno di alcuni tentennamenti della capolista nei due mesi precedenti. Ma il Milan, a partire dalla settimana successiva, realizzò tre successi che si rivelano importantissimi: il 17 aprile espugnarono Roma, mentre gli azzurri crollavano a Torino di fronte alla Juventus; il 24 vinsero il derby di Milano mentre i rivali pareggiavano a Verona; infine, nello scontro diretto del San Paolo, si imposero per 3-2 grazie alla doppietta di Virdis ed a un gol di van Basten. La rimonta subìta portò il Napoli allo sbando: la squadra partenopea, che aveva perso solo due partite nelle prime 25 giornate, incassò ben quattro sconfitte consecutive nelle ultime cinque giornate. Al Milan bastò un pareggio a Como, il 15 maggio, per festeggiare uno scudetto che mancava da ben nove difficili anni.
Le retrocessioni furono solamente due, dato che la FIGC optò per un allargamento del campionato a diciotto squadre, ventun'anni dopo la precedente riforma (1967).
Vana la lotta del penalizzato Empoli; diverso il destino di un'altra toscana, il Pisa, che si salvò in extremis condannando alla Serie B l'Avellino: gli irpini tornarono tra i cadetti dopo dieci anni. Oltre al Pisa si salvarono anche le altre due neopromosse, il Cesena e il Pescara. Uno spareggio per l'ammissione alla Coppa UEFA pose di fronte Juventus e Torino, per un derby che i bianconeri vinsero ai rigori.




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Ragione sociale Milan Associazione Calcio S.p.A. (A.C.M.)



Arrigo Sacchi,
novità sulla panchina rossonera 1987-88
Colori sociali Rosso e nero a strisce verticali
Data di fondazione 13 dicembre 1899
Sede Via Filippo Turati, 3 - MILANO
Centro Sportivo Milanello - Carbonolo di Carnago (VA)
AREA DIRETTIVA
Presidente Silvio Berlusconi
Amministratore Delegato Adriano Galliani
Direttore Sportivo Ariedo Braida, Silvano Ramaccioni
AREA ORGANIZZATIVA
Responsabile Organizzativo Paolo Taveggia
Segretario Rina Barbara Ercoli
AREA COMUNICAZIONE
Addetto Stampa Renato Ferrari
AREA TECNICA
Allenatore Arrigo Sacchi
Allenatore in Seconda Italo Galbiati
Preparatore Atletico Vincenzo Pincolini
Allenatore Primavera Andrea Valdinoci
AREA SANITARIA
Medico Sociale Giovanni Battista Monti
Massaggiatore Pierangelo Pagani
SQUADRA
Capitano Franco Baresi II
Sponsor Mediolanum Assicurazioni
Campo sportivo Stadio San Siro - MILANO
Giocatori di partite ufficiali Carlo Ancelotti, Franco Baresi II (cap.), Walter Bianchi, Mario Bortolazzi, Massimiliano Cappellini, Angelo Colombo, Alessandro Costacurta, Roberto Donadoni, Alberico Evani, Filippo Galli, Giovanni Galli, Ruud Dil Gullit, Paolo Maldini, Graziano Mannari, Daniele Massaro, Roberto Mussi, Giulio Nuciari, Mauro Tassotti, Marco Van Basten, Rufo Emiliano Verga, Antonio Pietro Paolo Virdis, Francesco Zanoncelli
Palmares Campione d'Italia (11° Titolo Nazionale)
Coppa "Giuseppe Meazza"

La Squadra "Allievi Nazionali" vince il Trofeo "Beppe Viola" under 17, il Torneo Internazionale dell'Amicizia under 17 e il Torneo "Grossi-Morera" under 18
Torneo Giovanile "Città di Vasto" under 16
La Squadra "Giovanissimi" under 14 vince il Torneo "Annovazzi"