da "Almanacco Illustrato del Milan" - Ed. Panini Modena, 2005 Lo choc per la mancata conquista del 10° scudetto si ripercuote sulla nuova travagliata, stagione agonistica. Si registrano ben 4 cambi alla guida tecnica della squadra. Inizia Nereo Rocco. Già a dicembre è affiancato in panchina da Maldini che, all'inizio del girone di ritorno, resta responsabile unico della squadra. Alla fine la società punta su Trapattoni che guida i rossoneri nelle ultime partite compresa la finale di Coppa delle Coppe. Il campionato è vinto dalla Lazio. Per il Milan un modesto 7° posto. Delusione anche nelle Coppe Internazionali. A gennaio nella Supercoppa d'Europa, l'Ajax si prende la rivincita dell' 1-4 del '69, in Coppa delle Coppe i tedeschi del Magdeburgo superano 2-0 il Milan, favorito, nella finale di Rotterdam. In Coppa Italia, la vittoria arride al Bologna.
da E. Tosi – Forza Milan! – La storia del Milan ("Il decennio della Stella e il buio dei primi Anni Ottanta"), maggio 2005
La mancata conquista della Stella lascia il segno: tutto l'ambiente milanista è sotto choc e la squadra non trova più il suo assetto. Il 1973-74 è un'annata di basso profilo nell'anonimato del centroclassifica (settimo posto finale). Segno evidente del travaglio della squadra e della società è l'instabilità della guida tecnica: da Rocco si passa al tandem Maldini-Rocco, poi resta solo Maldini che prima di fine campionato viene sostituito da Trapattoni, esordiente sulla panchina rossonera. Delusioni arrivano anche in campo internazionale, per le sconfitte contro l'Ajax in Supercoppa d'Europa (un umiliante 0-6 dopo il vittorioso 1-0 dell'andata) e coi modesti tedeschi orientali del Magdeburgo nella finale di Coppa delle Coppe (0-2).
Una formazione rossonera del pre-campionato 1973-74, relativa all'amichevole Canzese vs Milan, disputatasi a Canzo (CO).
L'immagine è resa particolare da due bambini con la maglia del Milan. In piedi da sinistra: Benetti, Rivera (capitano), Bigon, Turone, Vecchi, Schnellinger (che si ritirerà al termine della stagione). Accosciati da sinistra: Chiarugi, Zignoli, Bergamaschi, Biasiolo, Anquilletti |
dal sito www.wikipedia.org
1973-74: FINALISTA DI SUPERCOPPA EUROPEA E DI COPPA DELLE COPPE
Il 5-3 patito a Verona nella stagione appena passata continua a influenzare negativamente l'ambiente milanista nella stagione 1973-1974. Il contraccolpo psicologico alla sconfitta è stato durissimo e la squadra, nonostante sia praticamente la stessa dell'anno precedente, dopo un buon avvio di campionato, accusa un crollo verticale nel girone di ritorno chiude alla fine con un deludente 7° posto.
In gennaio il Milan prende parte, in quanto detentore della Coppa delle Coppe, alla Supercoppa Europea contro i campioni d'Europa dell'Ajax. I fortissimi lancieri di Johann Cruyff rappresentano però un ostacolo insormontabile per i rossoneri che, nonostante la vittoria a San Siro per 1-0, nel ritorno ad Amsterdam vengono travolti per 6-0 dallo squadrone di Rinus Michels.
In Coppa delle Coppe, invece, la situazione sembra volgere nuovamente per il meglio. I rossoneri, infatti, arrivano nuovamente in finale, ma sul prato di Rotterdam i tedeschi orientali del Magdeburgo vincono per 2-0 e infliggono al Milan una nuova delusione. Alla fine dell'anno Nereo Rocco lascia la panchina del Milan dopo sette anni.
AVVENIMENTI
Un anno dopo aver sfiorato l'impresa, la Lazio smentì chi la credeva una meteora e, con la stessa formazione dell'anno precedente, trasformò il sogno in realtà, vincendo il suo primo scudetto nel 1974: solo due anni prima era in Serie B. Fu la vittoria dell'attaccante Giorgio Chinaglia, capocannoniere con 24 reti, dell'allenatore Maestrelli, ma anche di una squadra sfortunata, che con il passare degli anni perse componenti importanti, anche tragicamente, e cedette il passo. Il campionato iniziò il 7 ottobre 1973, con la Sampdoria già penalizzata di tre punti: prima dell'ultima giornata del campionato '72-73, i genovesi avevano offerto un premio in denaro all'Atalanta per favorire l'impegno dei quasi sicuramente salvi bergamaschi nella gara contro il Lanerossi Vicenza e per garantire così, a danno dei veneti, la salvezza ai blucerchiati (il piano di questi ultimi riuscì invero a metà, visto che alla fine l'Atalanta perse in modo rocambolesco e addirittura finì per retrocedere lei stessa); per il Giudice Sportivo non fu, comunque, un campionato tranquillo.
Inizialmente fu il Napoli a passare in testa, raggiunto il 16 dicembre dall'accoppiata Juventus-Lazio. Partenza a singhiozzo per il Milan, che pagò i rapporti nervosi tra Nereo Rocco e la dirigenza, accusata dall'allenatore (che lasciò il club a febbraio) di non aver fatto una buona campagna-acquisti. L'ultimo turno prima di Natale fu favorevole alla Lazio, che espugnò Verona e balzò in testa. Il 27 gennaio i biancocelesti si laurearono campioni d'inverno con ben tre punti di vantaggio sul trio Napoli-Juve-Fiorentina.
Il girone di ritorno fu una festa continua per una Lazio ormai lanciata, che tremò solo in poche occasioni: il 17 febbraio stese la Juve all'Olimpico. Superata la sconfitta del 17 marzo contro l'Inter, la Lazio poté dare il via alla volata finale; mantenendo tre punti di vantaggio sui bianconeri praticamente per tutto il girone di ritorno, vinse il suo primo scudetto con un turno d'anticipo il 12 maggio, battendo il Foggia grazie a un rigore trasformato da Chinaglia.
Proprio il Foggia fu protagonista di due scandali che rivoluzionarono il fondo della classifica, accusando il giocatore del Napoli Sergio Clerici di aver favorito, nelle due gare disputate nel finale di campionato, il Verona e di aver sfavorito il Foggia: le indagini si concentrarono in particolare su una telefonata e gli interrogatori di Clerici e del presidente dei veneti Saverio Garonzi non coincisero. L'Hellas fu condannato alla B. Ma proprio i pugliesi vennero accusati di aver offerto un prezioso orologio all'arbitro che avrebbe dovuto dirigere la gara dell'ultima giornata contro il Milan: già retrocessi sul campo, furono penalizzati di altri sei punti. La retrocessione del Verona giovò così alla penalizzata Sampdoria, che riottenne il posto in A; niente da fare per il Genoa, ultimo sul campo. Buon esordio in Serie A per il Cesena. In zona Uefa, un inopinato pareggio interno all'ultima giornata contro una Sampdoria spacciata costò alla Fiorentina il proprio posto in Europa in favore del Torino.
STAGIONE 1973-74 |
Ragione sociale |
Milan Associazione Calcio S.p.A. (A.C.M.) |
Nereo Rocco,
sulla panchina del Milan
fino a febbraio 1974 |
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Colori sociali |
Rosso e nero a strisce verticali |
Data di fondazione |
13 dicembre 1899 |
Sede |
Via Filippo Turati, 3 - MILANO
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Centro Sportivo |
Milanello - Carbonolo di Carnago (VA) |
AREA DIRETTIVA |
Presidente |
Albino Buticchi |
Vice-presidente |
Nicola Carnevali (fino al 10 giugno 1974) |
Segretario |
Carlo Mupo |
AREA TECNICA |
Allenatore |
Cesare Maldini da dicembre 1973 fino ad aprile 1974, poi Giovanni Trapattoni |
Direttore Tecnico |
Nereo Rocco fino a febbraio 1974 |
AREA SANITARIA |
Medico Sociale |
Giovanni Battista Monti |
Massaggiatore |
Carlo Tresoldi |
SQUADRA |
Capitano |
Gianni Rivera |
Campo sportivo |
Stadio San Siro - MILANO |
Giocatori di partite ufficiali |
Mario Angelo Anquilletti, Romeo Benetti II, Franco Bergamaschi, Ottavio Bianchi, Giorgio Biasiolo I, Albertino Bigon I, Giuseppe Cafaro, Luciano Chiarugi, Walter De Vecchi II, Dario Dolci, Franco Fasoli, Enrico Luigi Lanzi II, Aldo Maldera III, Pier Luigi Pizzaballa, Gianni Rivera (cap.), Emilio Carlo Rossi I, Giuseppe Sabadini, Karl Heinz Schnellinger, Riccardo Sogliano, Carlo Tresoldi, Alessandro Turini I, Maurizio Turone, Villiam Vecchi, Francesco Vincenzi, Giulio Zignoli |
Palmares |
Trofeo "Villa de Madrid"
La Squadra "Ragazzi"
vince il Trofeo "Caligaris"
La Squadra "Allievi Nazionali" vince il Trofeo "Ottorino Barassi" |
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