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STAGIONE SUCC. >



da "Almanacco Illustrato del Milan" - Ed. Panini Modena, 2005
Le polemiche fra Viani ed Altafini continuano anche durante l'estate. Josè (accusato di aver fatto il "coniglio" durante l'incontro intercontinentale) non torna a Milano. La squadra, affidata di nuovo a Liedholm, sembra trovare, nonostante tutto, un buon assetto con Ferrario al posto del brasiliano a far coppia in attacco con Amarildo, con un centrocampo affidato a Trapattoni. Mora e Lodetti, la regia difensiva di capitan Maldini e con l'illuminata intelligenza calcistica di Gianni Rivera, fonte unica del gioco rossonero dopo la partenza di Sani. Dopo una fugace apparizione in Coppa delle Fiere, il Milan si butta con rinnovata lena e molta umiltà nel campionato. Dopo 19 partite la squadra ha ben 7 punti di vantaggio dall'Inter. Altafini ritorna dal Brasile e, a corto di preparazione, si presenta al pubblico di S. Siro per la partita con il L.R. Vicenza. Un gol di Colausig sul finire del primo tempo, determina la prima sconfitta rossonera e l'inizio del crollo. L'Inter recupera il terreno perduto e realizza un'incredibile rimonta. Classifica finale: 54 punti per l'Internazionale e 51 per i milanisti. E' la più grande stagione dell'Inter, che vince anche la Coppa dei Campioni. La Coppa Italia (sempre fonte di delusione per i rossoneri) va alla Juventus.


da E. Tosi – Forza Milan! – La storia del Milan ("Il Milan di Rizzoli incontra l’Europa"), aprile 2005
UN PERIODO DIFFICILE
I contrasti tra Viani e Altafini si acuiscono; società e giocatore non trovano l'accordo contrattuale e il brasiliano ritorna in Sudamerica. La stagione 1964-65 parte senza di lui, ma la squadra gira ugualmente: con i gol di rapina di "Ciapina" Ferrario, il Milan si ritrova all'inizio del girone di ritorno con ben sette punti di vantaggio sull'lnter. L'esperienza di Cesare Maldini in difesa, un centrocampo di infaticabili giocatori come Pelagalli, Trapattoni, Benitez e Lodetti, la classe del "Golden Boy" Gianni Rivera, le prodezze di Amarildo e l'innesto del brasiliano Sormani sembrano costituire il giusto mix per lo scudetto. Nel frattempo Altafini, trovato l'accordo con la dirigenza rossonera, ritorna dal Brasile e rientra subito in squadra; il 7 febbraio 1965, a San Siro, l'imbattuto Milan gioca contro il Lanerossi Vicenza: il pubblico è tutto per José e, così facendo, mortifica senza volerlo gli altri giocatori che così bene si erano comportati fino ad allora: il Milan perde 0-1 per un gol di Colausig. Nonostante l'impegno di Altafini, l'ambiente si sfalda e assiste, quasi impotente, al ritorno dell'lnter che si aggiudica il campionato: secondo posto e delusione enorme, ci vorrà qualche anno per metabolizzarla.






Il Milan 1964-65. In piedi da sinistra: Cesare Maldini (capitano), Mora, Ferrario, Benitez, Amarildo, Trapattoni.
Accosciati da sinistra: David, Pelagalli, Ghezzi, Lodetti, Fortunato



dal sito www.wikipedia.org
AVVENIMENTI
Nel campionato 1964-65 si circoscrisse a Milano la lotta per lo scudetto: alla fine vinse l'Inter, sconfitta allo spareggio l'anno prima. I nerazzurri ebbero il merito di non addormentarsi sugli allori dei trionfi in Coppa dei Campioni e Coppa Intercontinentale e di non arrendersi di fronte a un Milan che, nel corso del campionato, raggiunse vantaggi apparentemente incolmabili.
Durante la prima giornata (il 13 settembre 1964) le grandi si ritrovarono in difficoltà: Milan e Juve furono bloccate sull'1-1 dalle siciliane Catania e Messina, il Bologna campione cadde a Bergamo e l'Inter non andò oltre il pareggio nel derby contro l'outsider Varese, una delle tre esordienti del campionato. Alla fine dalla bagarre iniziale si ritrovò in testa il Milan, che resistette all'ammutinamento di José Altafini e il 15 novembre vinse il derby per 3-0; il girone d'andata venne terminato al primo posto con ben 5 punti di vantaggio sui "cugini". Il 31 gennaio 1965, dopo la vittoria contro un Mantova relegato sul fondo, i punti diventarono ben sette.
Dalla settimana successiva iniziò la strepitosa serie positiva dell'Inter: otto vittorie consecutive (tra cui un 5-2 nel derby di ritorno) che le permisero l'aggancio in vetta. Il Milan inizialmente reagì positivamente, ritornando in testa, dopo il pareggio dei nerazzurri a Vicenza, ma il 16 maggio il k.o. interno contro la Roma costò ai rossoneri lo scudetto, che l'Inter si aggiudicò aritmeticamente all'ultima giornata. La società meneghina, confermandosi anche a livello internazionale, concluse così la migliore stagione della sua storia, ottenendo sia il titolo nazionale, sia quello europeo, sia quello mondiale. Emozionante anche la lotta per il capocannoniere, che si chiuse anch'essa con il trentaquattresimo turno: a Genova, Alberto Orlando segnò nel finale il gol della bandiera per la Fiorentina, che perse 4-1. Sandro Mazzola rispose insaccando un rigore al '90. I due risultarono essere entrambi primi con 17 reti.
Le tre matricole del campionato riuscirono nell'impresa e si salvarono: il Cagliari del promettente Gigi Riva, in particolare, fu un'autentica rivelazione, ma fecero bene anche il Foggia e il Varese. Sul fondo, niente da fare per Mantova e Messina, mentre la Sampdoria ottenne ancora una volta una risicata salvezza, questa volta avendo la meglio sui "cugini" del Genoa.
Durante questi due mesi e mezzo, però, la squadra emiliana aveva subito il ritorno dell'Inter, che alla ventisettesima giornata vinse lo scontro diretto a Bologna portandosi a un solo punto dalla vetta. I rossoblù provarono a resistere, ma il 17 maggio l'Inter li raggiunse. Le squadre terminarono entrambe a 54 punti e fu necessario ricorrere, per la prima volta, allo spareggio. Lo Stadio "Olimpico" di Roma vinse il ballottaggio con il "Ferraris" di Genova per ospitare la gara, che venne fissata per il 7 giugno. Pochi giorni prima dello spareggio, l'Inter si aggiudicò la Coppa dei Campioni, mentre il Bologna sprofondò nel dramma: il presidente Dall'Ara morì improvvisamente il 3 giugno, colto da un infarto durante una lite con il presidente dell'Inter Moratti. Ai funerali, il 5 giugno, non poterono partecipare i giocatori, visto che la FIGC decise di non rinviare la gara. Il 7, i bolognesi s'imposero con due gol nella ripresa sulla favorita Inter e portarono Bernardini in trionfo per uno scudetto commovente; Harald Nielsen fu il capocannoniere con 21 reti. Un altro primato risultò essere quello del numero di reti subite: solamente 18 in 35 partite (fece meglio solo il Milan nel 1994).
Nello stesso giorno del trionfo del Bologna, a Milano Modena e Sampdoria si contesero la salvezza; vinsero i liguri, rispedendo i canarini in B dopo due campionati. Erano già retrocesse con la fine del campionato il neopromosso Bari e la Spal; bene la Lazio e il Genoa di Luigi Meroni, si salvò per un punto la matricola Messina rimontando dall'ultimo posto dopo uno strepitoso girone di ritorno.




dal sito clarence/forum.com
UN CAMPIONATO...STRANO! (E PERSO!)
Ovvero: Squadra che vince non si cambia! Il ritorno del "coniglio"!

Gli strascici polemici della finale della Coppa Intercontinentale continuano per tutta l'estate, e a farne le spese è Altafini, accusato di "pavidità" dal DT Gipo Viani!
Logicamente il brasiliano, offeso, non rientra in Italia per il campionato! Il Milan si attrezza nel miglior modo possibile ed il campionato va benissimo. Intanto all'interno della società le polemiche sono feroci e vedono da una parte lo staff tecnico (Gipo Viani) e dall'altra la dirigenza. Oggetto del contendere: Josè Altafini!
La squadra sembra non risentirne...anzi, E' un gruppo unito che fa fronte unico e supera con disinvoltura le sabbie mobili del campionato e...delle diatribe interne alla società, che trovano gran risalto sulla stampa sportiva e non.
Ferrario. il sostituto di Altafini va a mille sino alla 19a giornata ha disputato 13 partite come prima punta segnando 10 reti...Poi verrà dirottato in panchina e al suo posto scenderà in campo il brasiliano. Disputerà altre 7 partite (per salvare il salvabile) a fine campionato, come seconda punta con solo 2 reti! Altafini rientra il 18 dicembre 63, contro il L.R. Vicenza a S. Siro alla 20a di campionato...e l'attacco del Milan s'inceppa. E' la prima sconfitta e per giunta interna! Il brasiliano disputerà 7 partite segnando solo 3 reti! Freddi numeri.. ma che indicano le cause di un crollo! Le due "ali" Amarildo e Mora...non trovavano più al centro dell'aria, l'ariete, il centravanti di sfondamento! Altafini non era il "massimo" come colpitore di testa! Una variante tattica in meno per l'attacco!
Nessuna colpa a Josè...ma tutte alla società...che a fine campionato riceverà il ben servito da Gipo Viani!
Cosa è successo? E' venuto meno lo spirito " uno per tutti, tutti per uno" che aveva caratterizzato la prima parte del campionato...La squadra ha vissuto la vicenda come un "torto subito"...e seppur inconsciamente....la tensione agonistica è scemata!
Per dirla con il popolino: "Sei arrivato Campione? Ora pensaci tu!" I lanci ed i passaggi per le punte, sino ad allora perfetti...non lo sono più stati! L'impegno è diminuito...sempre inconsciamente e ovviamente non voluto...ma è successo grazie alla "genialità"(?) di un gruppo dirigente...che negli anni a venire...
Se a questo si aggiunge uno stato di forma non ottimale di Altafini (avendo saltato la preparazione estiva, non poteva esserlo!) e uno strepitoso campionato disputato da un'Inter galvanizzata.... ecco spiegato il crollo!
Un campionato buttato alle ortiche e raccolto dai "cugini"...Il massimo!
P.S.: Alla fine la società capirà l'errore (i rapporti con il giocatore si incrineranno) e manderà via il "figliol prodigo" Altafini!




Stagione precedente    STAGIONE 1964-65    Stagione successiva
Ragione sociale Milan Associazione Calcio S.p.A. (A.C.M.)
Nils Liedholm, allenatore
per la stagione 1964-65
Colori sociali Rosso e nero a strisce verticali
Data di fondazione 13 dicembre 1899
Sede Via Gabrio Carlo Serbelloni, 5 - MILANO
Centro Sportivo Milanello - Carbonolo di Carnago (VA)
AREA DIRETTIVA
Presidente Felice Riva
Vice-presidenti Luigi Carraro, Emilio Riva
Capo Ufficio Stampa Franco Carraro
AREA TECNICA
Allenatore Nils Liedholm
Direttore Tecnico Giuseppe Viani
AREA SANITARIA
Medico Sociale Roberto Terragni
Massaggiatori Giuseppe Campagnoli, ....
SQUADRA
Capitano Cesare Maldini
Campo sportivo Stadio San Siro - MILANO
Giocatori di partite ufficiali José Joao Altafini, Amarildo I, Bruno Bacchetta, Dario Barluzzi, Victor Morales Benites, Aquilino Bonfanti, Mario David, Paolo Ferrario, Giuliano Fortunato, José Germano de Sales, Giorgio Ghezzi, Giovanni Lodetti, Cesare Maldini (cap.), Bruno Mora, Gilberto Noletti, Ambrogio Pelagalli, Eugenio Petrini, Luigi Radice II, Gianni Rivera, Giancarlo Salvi, Nello Santin, Giovanni Trapattoni, Mario Trebbi
Palmares Coppa Lanza di Trabia
Vince il Torneo di Caracas

La Squadra "Primavera" vince il 1° titolo di Campione d'Italia
La Squadra "Allievi Nazionali" vince il Torneo "Albertoni" di Cremona