da "Almanacco Illustrato del Milan" - Ed. Panini Modena, 2005 Finalmente arriva la stagione del risveglio. Con la definitiva maturazione atletica del portiere Compiani e l'arrivo di Bonizzoni, il Milan può mettere salde fondamenta alla sua difesa. Il trio difensivo Compiani-Perversi-Bonizzoni entra nella storia rossonera. Arriva anche Moretti che in coppia con Magnozzi costituisce l'asse portante della squadra a centrocampo. Allenatore è Jozsef Banas già giocatore rossonero. Nonostante una partenza disastrosa (3 punti nelle prime 6 giornate) alla fine del torneo il Milan è quarto alle spalle di Juventus (ancora campione), Bologna e Roma, alla pari con Fiorentina e davanti ai rivali concittadini dell'Ambrosiana Inter.
da E. Tosi – Forza Milan! – La storia del Milan ("La nascita del girone unico"), febbraio 2005
Il 1931-32 segna il risveglio del Milan, che si avvale delle ottime prestazioni dei neo-acquisti, il terzino Giuseppe Bonizzoni e l'interno Giovanni Moretti. L'ex giocatore rossonero Banas è l'allenatore. La stagione parte male, con tre sconfitte e altrettanti pareggi nelle prime sei giornate; poi, con un gran crescendo, la squadra rimonta finendo brillantemente al quarto posto davanti all'Ambrosiana-Inter. Il trio difensivo Compiani, Perversi e Bonizzoni (quest'ultimo nella foto qui sotto) entra nella storia: il portiere per il suo coraggio e la sua agilità tra i pali; i terzini, pur diversissimi tra loro, per la loro determinazione. Perversi era il buono: sempre interventi puliti sull'attaccante preso in consegna; Bonizzoni era il cattivo: per fermare l'avversario qualsiasi entrata era lecita.
dal sito www.ilveromilanista.it
STAGIONE 1931/1932 - FINALMENTE UNA FIAMMATA D'ORGOGLIO
Finalmente il Diavolo rialza la testa, con una stagione positiva dopo tanti anni di delusioni. Nonostante una partenza disastrosa, i rossoneri concludono con un ottimo quarto posto, coinciso con la completa maturazione del portierone Compiani. Il calciomercato porta l'innesto in difesa di Bonizzoni, che va a comporre con Perversi uno storico tandem difensivo; Moretti è l'innesto per il centrocampo, in un Milan dove già brilla Magnozzi. In panchina si siede l'indimenticato regista ungherese Jozsef Banas, che torna dunque in rossonero nelle vesti di allenatore. In attacco Pin Santagostino è all'ultima stagione, e accetta di fungere da chioccia ai giovani senza essere titolare: una sorta di spalla per Banas, col peso di stella dell'attacco che finisce sulle spalle larghe di un centravanti fortissimo, già ammirato in passato dai tifosi rossoneri: dalla Lazio torna infatti il 'divo' Pietro Pastore, 40 reti in due stagioni sotto la Madonnina fino al 1929.
Uno sprint vincente. Nelle prime sei gare il Milan fa solo 2 punti: spiccano le sconfitte con la Juve e nel derby, un 2-3 scandito dalla doppietta del nerazzurro Peppino Meazza, un bomber straordinario; con l'Alessandria va a bersaglio 'nonno' Santagostino, in una delle ultime battaglie in cui Banas ha bisogno della sua esperienza e del suo fiuto del gol: è l'ultimo centro rossonero, il numero 105. Il Milan si riprende battendo 3-1 il Napoli dell'ex Tansini (che va anche in gol) con una pesante doppietta di Pastore. I rossoneri infilano una striscia di 9 risultati utili consecutivi: dopo i partenopei vengono sconfitti e goleati Brescia (3-2 in trasferta, bis di Bocchi), Modena (5-0: doppietta di Arcari e reti di Moretti, Moroni e Pastore), Bari (5-2, altra doppietta di Pastore in Puglia), Genoa (3-0: Moretti, Magnozzi e Moroni), Pro Vercelli (Magnozzi e sesto centro di Pastore) e Triestina: gli alabardati sono regolati da due prodezze dell'incredibile Pastore, che segna con una frequenza inaudita. Seguono due pareggi e la sconfitta interna con la Roma, prima che ancora Pastore sigilli all'85 un 1-0 soffertissimo a Casale Monferrato; il Milan, che aveva trovato un'ottima continuità di risultati, si fa superare dalla Fiorentina e poi batte la Lazio, riperde ad Alessandria ed impatta 0-0 con la Juve e l'Inter, perdendo contatto col vertice della classifica. Pastore è il protagonista dell'1-0 al Bologna: decimo gol stagionale per lui, attaccante di razza dal fisico potente e dal fiuto per il gol estremamente sviluppato. Il Milan però paga lo zsprint dei 9 risultati utili di fila: la stanchezza si fa sentire e in 3 gare arriva un solo punto, col Brescia. La vittoria torna col Bari (Pastore e Arcari: 2-1), ma l'altalena è ormai una costante e così ecco lo stop di Genova, la vittoria sulla Pro Vercelli, il pari con la Triestina e il nuovo crollo con la Pro Patria, un 6-1 memorabile al Toro e lo 0-1 in casa della Roma. Nella goleada con i granata si esalta il centrocampista Moretti, autore di una grande tripletta: ibìn gol anche Magnozzi, il 'mestierante' Kossovel e Sternisa, che vive una stagione meno brillante delle precedenti. L'ultima giornata vede il Milan ospitare il Casale: gli ospiti passano al '42 con Demarchi, Kossovel pareggia e Magnozzi porta il 2-1; i piemontesi pareggiano ma il Milan si riporta avanti con Arcari, prima che Sternisa archivi il 4-2 e il quarto posto finale.
Un gran portiere e tre superbomber. Tra i pali un campione di livello nazionale: Compiani fa passi da gigante e ogni stagione diventa sempre più forte. Dimenticati gli acciacchi che hanno minato la precedente stagione, Compiani si rivela tra i protagonisti del quarto posto rossonero. Merito anche di una difesa solida, imperniata sui guerrieri Bonizzoni e Perversi: 32 gare per entrambi e un ottimo feeling difensivo, saldato dall'innesto di Bonizzoni, che rafforza un reparto che già prima era affidato alla grezza combattività di Perversi. Bonizzoni, classe 1908, giocherà 266 partite col Milan fino al 1940 in 8 stagioni a titolare e un'ultima da seconda linea. Schienoni, dopo 8 stagioni da pilastro, accetta la panchina per svezzare i compagni più giovani (11 gare). A centrocampo crescono progressivemente le quotazioni di Kossovel, 25 presenze e anche due gol trovati a fine stagione. Ottimo l'acquiasto di Moretti, che si aggiunge a Moroni e Pomi in un reparto completato dalla buona riserva Bocchi. L'attacco brilla della luce di Pietro Pastore, indomabile bufalo d'area: 13 centri in 30 partite, e sale a quota 53 in appena tre stagioni rossonere. Anche per Magnozzi stagione di buonissimo livello, con 11 centri in 33 gare. Arcari stesso si mantiene sulle sue ottime medie realizzative, con altri 11 gol (in 33 partite). Tre attaccanti fortissimi, l'uno di sfondamento e gli altri due a ruotargli attorno con proficui risultati. Sternisa e Torriani completano il reparto, anche se nelle stagioni precedenti avevano dato un miglior apporto: addirittura zero gol per Torriani. Santagostino, al canto del cigno, gioca 3 gare e segna 1 gol. L'ultimo di 105 centri in 235 gare rossonere, dal 1921 al 1932. Spenderà gli ultimi spiccioli di carriera con Catanzaro, Nizza e Atalanta.
La foto, scattata all'interno di San Siro probabilmente all'inizio della stagione (manca infatti Kossovel che entrò a far parte del gruppo di prima squadra a campionato iniziato), mostra l'intera rosa del Milan. Dall'alto a sinistra: l'allenatore Banas, Pomi, Arcari III, Bonizzoni, Moretti, Pastore, Sternisa, Magnozzi, Torriani, Perversi. Accosciati: Marchi, Bocchi, Moroni, Schienoni. Seduti: Compiani, Carmignato e Santagostino
(Enrico Tosi, Milano) |
dal sito www.wikipedia.org
AVVENIMENTI
Quello che prese il via il 20 settembre 1931 fu il campionato d'esordio in Serie A per la vivace Fiorentina di Petrone, che alla fine si aggiudicò il titolo di capocannoniere assieme ad Angelo Schiavio del Bologna e portò i sorprendenti viola al quarto posto, e per il Bari, oltre a quello della riconferma per la Juventus: i bianconeri si aggiudicarono il quarto scudetto, il secondo consecutivo.
Per riuscirci, i piemontesi dovettero rincorrere il Bologna, già prepotentemente in vetta dopo poche giornate. Sembrò partire bene anche il Casale, che però cadde alla distanza: gli emiliani invece mantennero la prima postizione per gran parte del campionato e vinsero il girone d'andata. La Juventus campione uscente fu costretta ad inseguire: solo il 17 aprile 1932, battendo la Triestina, raggiunse i rossoblu in vetta. Il 1 maggio, a Torino, il 3-2 in rimonta della Juventus lanciò le zebre verso lo scudetto, che arrivò il 29 maggio, quando il Bologna perse un punto in casa dell'Alessandria e i bianconeri sconfissero il Brescia.
Toccò proprio al Brescia, sconfitto anche nello spareggio contro il Bari, accompagnare il già retrocesso Modena in Serie B.
STAGIONE 1931-32 |
Ragione sociale |
Milan Football Club (M.F.C.) |
Jozsef Banas,
mister rossonero 1931-32
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Colori sociali |
Rosso e nero a strisce verticali |
Data di fondazione |
13 dicembre 1899 |
Sede |
Via Gaetano Negri, 8 - MILANO
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AREA DIRETTIVA |
Presidente |
Mario Benazzoli |
Direttore Sportivo |
Anteo Carapezzi |
AREA TECNICA |
Allenatore |
Jozsef Banas |
SQUADRA |
Capitano |
Mario Magnozzi II |
Campo sportivo |
Stadio San Siro - MILANO |
Giocatori di partite ufficiali |
Pietro Sante Arcari III, Orlando Bocchi II, Giuseppe Bonizzoni, Giuseppe Carmignato, Dario Compiani, Giuseppe Fiammenghi, Arrigo Fibbi, Attilio Kossovel, Mario Magnozzi II (cap.), Giuseppe Marchi, Giovanni Moretti, Luigi Oscar Moroni, Pietro Pastore, Luigi Perversi, Francesco Pomi, Giulio Rossi, Giuseppe Santagostino, Alessandro Schienoni, Roberto Sternisa, Giuseppe Torriani |
Palmares |
Coupe de la Vie |
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