da "Almanacco Illustrato del Milan" - Ed. Panini Modena, 2005 Il Campionato di Prima Categoria si svolge in due gironi, uno ligure-lombardo-piemontese, l'altro veneto-emiliano.
Molto buono è il comportamento della squadra che alla fine si piazza seconda nel proprio girone, dietro soltanto alla Pro Vercelli che poi si aggiudica il titolo nazionale battendo in finale il Vicenza. Alcune inspiegabili battute d'arresto casalinghe (con USM ed Andrea Doria) impediscono ai milanisti di contrastare più efficacemente il cammino dei bianchi vercellesi.
Brilla la stella belga Louis Van Hege, che per 5 campionati sarà il goleador in maglia rossonera.
da E. Tosi – Forza Milan! – La storia del Milan ("Dalla scissione alla Grande Guerra"), gennaio 2005
I TEMPI DI DE VECCHI E VAN HEGE
Per la stagione 1910-11 il Milan corre ai ripari. Oltre a rappresentare un boccone amaro da ingoiare, la vittoria dell'lnter metteva in pericolo la sua storica leadership cittadina.
Viene allestita una formazione di tutto rispetto dove spiccano i nomi di Barbieri, Lana, Rizzi, Scarioni, Cevenini I, Carrer, Trerè (II), Sala e soprattutto Renzo De Vecchi. Provenienti dal Belgio, arrivano anche Tobias e il fuoriclasse Van Hege.
Due di queste figure meritano un approfondimento. De Vecchi (nella foto qui a fianco) fu il primo vero campione nella storia rossonera. Arrivato in prima squadra già a 15 anni, esordisce in Nazionale ancora coi calzoni corti. Nella rappresentativa azzurra sarà il capitano per molti anni. Soprannominato "EI fioeu del Signòr" (il figlio di Dio) per la sua bravura e per le sue capacità tecniche, è per quattro anni il pilastro difensivo della formazione. Passerà al Genoa nel 1913 in quello che è ritenuto il primo trasferimento professionistico della storia. A Genova andò dietro promessa di un impiego fisso in banca.
Se De Vecchi è stato il primo grande campione italiano nelle file del Milan, Van Hege ne è stato il primo fuoriclasse straniero. Belga, proveniva dall'Union St. Gilloise di Bruxelles e giocò tra i rossoneri fino allo scoppio della prima guerra mondiale, durante cui si prodigò a raccogliere fondi per il suo Paese invaso dai tedeschi, con partite organizzate per questo scopo.
Van Hege è stato un giocatore delizioso, di classe eccelsa, un goleador irresistibile, capace di realizzare in cinque stagioni un centinaio di reti. Il campionato 1910-11 vede il Milan protagonista, sopravanzato solo dalla Pro Vercelli nel girone ligure-Iombardo-piemontese.
dal sito www.ilveromilanista.it
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STAGIONE 1910/1911: SOLO SECONDI
Un nuovo ritocco alla formula campionato caratterizza la stagione. Viene accantonato il tentativo di un campionato unico riservato alle squadre migliori con ritorno ai gironi eliminatori. Il girone del Milan, ligure-lombardi-piemontese è contrapposto al girone veneto-emiliano. Per la prima volta prendono parte al campionato società che avrebbero in seguito caratterizzato la storia del calcio italiano: il Bologna, il Vicenza e l'Hellas Verona. Per il Milan questa è una stagione tutto sommato positiva in campionato (secondo posto dietro l'inarrivabile Pro Vercelli) caratterizzata da un acquisto eccellente: il belga Luigi Van Hege. Questo formidabile attaccante, tesserato per la maglia rossonera sino alla stagione 1916/1917 (giocherà effettivamente solo cinque campionati causa ritorno in patria per lo scoppio della prima guerra mondiale) giocherà 88 incontri di campionato realizzando la bellezza di 97 reti cui vanno aggiunte una cinquantina di reti nei vari tornei amichevoli.
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Con il suo nuovo "gioiello" , appena ventunenne, il Milan inizia la stagione in modo brillante vincendo, una dietro l'altra, la Coppa Solcio, la Coppa Vicenza e la Coppa Omarin. In campionato dopo una lunga maratona di eliminatorie di sedici incontri, il Milan si piazza, come detto, al secondo posto alle spalle della Pro Vercelli che dopo la polemica dell'anno prima si assicura il suo terzo titolo sconfiggendo nella finalissima il Vicenza trionfatore del girone veneto-emiliano. Anche in questo campionato però il Milan non si fa mancare le soddisfazioni quali le doppie vittorie (andata e ritorno) con Juventus e nel derby. Resta il rammarico di tre inspiegabili sconfitte con Andrea Doria, Torino e U.S. Milanese che tolgono di fatto ai rossoneri la possibilità di contrastare fino all'ultimo la Pro Vercelli che chiude il girone a 27 punti contro i 22 dei diavoli. Il Milan, nella stagione 1910/1911, presenta una divisa a strette bande verticali rossonere, con pantaloncini a mezzagamba bianchi e calzettoni neri con bordo rosso. |
dal sito www.milanhistory.blogspot.com
1910-1911, L'ARRIVO DI VAN HEGE
IL MILAN VIAGGIA, E BENE, FINO AL SECONDO POSTO FINALE. SPLENDE UN ATTACCO ATOMICO, IMPERNIATO SU DUE BOMBER BELGI DALLA QUALITA' REALIZZATIVA MOSTRUOSA: CAPITAN TOBIAS E LUIS VAN HEGE, BEN COMPLETATI DA CEVENINI E LANA.
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IL CAMPIONATO si articola in due gironi regionali con finale tra le vincenti. Il Milan è nel girone ligure-lombardo-piemontese, quello più tosto. Viene allestita una squadra fortissima, che però termina seconda: in finale va la Pro Vercelli, che batte il Vicenza. Gli acquisti più pregiati sono quelli che riguardano due attaccanti belgi, due bomber stellari dalla grande fama internazionale. Provengono dall'Union St. Gilloise e sono Max Tobias e Luis Van Hege. Tobias viene immediatamente nominato capitano, mentre Van Hege entra sin da subito nella storia rossonera: in 7 stagioni segnerà la bellezza di 98 gol in 91 partite!! IN PORTA si piazza Barbieri, in difesa il fenomenale De Vecchi è affiancato dall'efficace Sala, che a metà stagione si alterna con Trerè II, tornato dall'Ausonia. A centrocampo, il cavallo di ritorno Rizzi (ex bomber dell'ultimo scudetto, nel frattempo stella anch'egli dell'Ausonia), la roccia Scarioni e Carrer. Pronti a subentrare, Bontadini (il terzo ex Ausonia) o Julio Bavastro, primo sudamericano in rossonero: è uruguayano di Paysandù, ha 17 anni ed è una mezzala tecnicissima e dal dribbling ubriacante. L'attacco è atomico: Lana e Cevenini I, bomber della Nazionale azzurra, si completano alla perfezione con Tobias e Van Hege, gli alfieri del Belgio che sono dei diavoli scatenati nella loro famelica ricerca del gol. Il loro potenziale si scatena sin da subito, in casa del Genoa: 3-0, doppietta di Van Hege e gol di Tobias. Dopo lo 0-0 con la Pro Vercelli il Milan travolge l'USM per 6-3. La gara è emozionante, il Milan passa su autogol e subisce il pari, poi capitan Tobias segna il 2-1; Cevenini va a bersaglio con la sua potenza, Van Hege insiste da rigore, Bontadini dilaga; gli avversari accorciano con due reti, nel mezzo Cevenini griffa ancora il match. Il Milan, lanciato, va in casa della Juventus. Van Hege brilla come un astro, elegante e rapido come una pantera: l'esile bomber belga sigla il vantaggio, il solito Cevenini sigilla il 2-0 a domicilio, ed è ora di derby. Dopo i terribili ko dell'anno prima, il Milan trama vendetta.
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Ed è un altro 2-0, tutto belga: il duo atomico Van Hege-Tobias è micidiale, implacabile, letale. I due si intendono a meraviglia, si cercano e fanno valere il loro fiuto assoluto, la loro classe superiore. Una doppietta di Van Hege piega anche il Genoa. Dopo un periodo di flessione (4 ko e un pari) , il Milan riprende a vincere, dando riposo al terzino Sala rilevato da Trerè: ancora sulla Juve (3-0, Van Hege e doppietta di Cevenini) e nuovamente sull'Inter, travolta per 6-3: festa del gol. Apre Tobias dal dischetto, l'Inter pareggia e va in vantaggio ma Van Hege pareggia. Ancora Tobias porta i rossoneri in vantaggio, poi Van Hege, Carrer e Lana dilagano.
La partita successiva è un altra goleada, sul Torino: 5-2 con doppietta di un infinito Tobias e i gol di Cevenini, Carrer e Rizzi.
Il campionato si conclude col Piemonte, con un 7-1 memorabile. Non è la doppietta di Tobias a fare scalpore. Certo, il capitano chiude con 11 reti in 16 incontri, un bottino gustoso; ma Van Hege fa storia, il professore del gol ne realizza cinque (5!) chiudendo con 19 centri complessivi spalmati in 16 gare! Una coppia offensiva coi fiocchi, ben completata da Cevenini (7 gol) e Lana (2 reti). De Vecchi è il leader difensivo (16 gare), dove anche Guido Moda, grande difensore dello scudetto, da il suo piccolo contributo (5 presenze). In squadra si vedono anche Bovati, Attilio Colombo, Ermolli, l'italo argentino Lovati e Piazza. SECONDO POSTO finale dunque, anche se con un attacco di tale portata i tifosi hanno tutto il diritto di sognare in grande. (Pubblicato da RG METAL '88) |
Un'immagine del Milan nella stagione 1910-11 (Archivio Luigi La Rocca) |
STAGIONE 1910-11 |
Ragione sociale |
Milan Football and Cricket Club (M.F.B.C.C.) |
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Colori sociali |
Rosso e nero a strisce verticali
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Data di fondazione |
13 dicembre 1899 |
Sede |
Birreria Spatenbrau - via U. Foscolo, 2 - MILANO
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AREA DIRETTIVA |
Presidente |
Piero Pirelli I |
Vice-presidente |
Giberto Porro Lambertenghi |
Segretario |
Luigi Bianchi |
AREA TECNICA |
Direttore Sportivo |
Giannino Camperio II |
Allenatore |
Giannino Camperio II |
SQUADRA |
Capitano |
Max Tobias |
Arbitri |
Giuseppe Camperio I, Giulio Ermolli, Giovanni Mauro, Gerolamo Radice, Max Tobias |
Campi sportivi |
Campo Milan Porta Monforte (ingresso Via F.lli Bronzetti) - MILANO / Civica Arena |
Giocatori di partite ufficiali |
Luigi Barbieri, Julio Bavastro II, Francesco Bontadini III, Alessandro Bovati, Gustavo Carrer, Aldo Cevenini I, Attilio Colombo, Renzo De Vecchi, Giulio Ermolli, Piero Lana, Cesare Lovati, Guido Moda I, Gian Guido Piazza, Giuseppe Rizzi, Marco Sala, Alessandro Scarioni II, Max Tobias (cap.), Attilio Trerè II, Louis Van Hege |
Palmares |
Coppa Challenge Pro Vicenza Coppa Solcio
2 edizioni del Torneo di Stresa (Coppa Omarini)
Coppa Challenge Pro Verona
Coppa Gorla
Coppa Pro Lodi |
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