Stefano BORGONOVO
"L'Uomo di Monaco"

< GIOCATORI
  Ritorna all'Home Page

Cliccare sull'immagine per ingrandire
(Archivio Magliarossonera.it)



Scheda statistiche giocatore
  Stefano BORGONOVO

Nato il 17.03.1964 a Giussano (MI), † il 27.06.2013 a Giussano (MB)

Attaccante (A), m 1.78, kg 74

Stagioni al Milan: 1, 1989-90

Soprannome: “L'Uomo di Monaco”

Proveniente dalla Fiorentina

Esordio nel Milan in gare amichevoli il 02.08.1989: Monza vs Milan 0-1

Esordio nel Milan in gare ufficiali e in Coppa Italia il 23.08.1989: Parma vs Milan 0-0 d.t.s.

Ultima partita giocata con il Milan il 29.04.1990: Milan vs Bari 4-0 (Campionato)

Totale presenze in gare ufficiali: 23

Reti segnate: 6

Palmares rossonero: 1 Coppa dei Campioni (1990), 1 finale r. di Coppa Italia contro la Juventus (1990)

Esordio assoluto in Serie A il 14.03.1982: Como vs Ascoli 1-2

Esordio in Nazionale Italiana il 22.02.1989: Italia vs Danimarca 1-0

Totale presenze in Nazionale Italiana: 3

Reti segnate in Nazionale Italiana: 0




Ha giocato anche con il Como (B e A, 1981-84, 1985-86 e 1986-88), la Sambenedettese (B, 1984-85), la Fiorentina (A, 1988-89 e 1990-92), il Pescara (A e B, 1992-93), l'Udinese (A, 1993-94 e 1995-96), il Brescia (A, 1994-95).

"Centravanti di prontezza e opportunismo, svelto nell'intuizione e veloce nella giocata. A Milano non riesce a trovare spazio: ha il suo unico momento di gloria nella semifinale della Coppa dei Campioni 1989-90, quando segna una rete che vale la finale." (Da "La Grande Storia del Milan", Gazsport 2005)

"Vive il suo momento più esaltante con la maglia del Milan (che lo prese in effetti dal Como con due anni di anticipo, lasciandolo poi in riva al Lario a fare esperienza, oltre che a Firenze, dove, in coppia con Roberto Baggio, disputa un gran campionato, segnando 28 gol in due), una notte di maggio del 1990, segnando una rete al Bayern di Monaco all'Olympiastadion nella semifinale di Coppa dei Campioni che porta il Milan dritto a Vienna. Lì conquisterà la quarta Coppa dei Campioni della sua Storia. Per il resto, non conferma appieno le aspettative riposte in lui dalla società e dai tifosi, cosicchè girovaga per la provincia italiana, magari più adatta a lui." (Nota di Colombo Labate)






(Archivio Magliarossonera.it)


Con la maglia della Nazionale
(Archivio Magliarossonera.it)


(Archivio Magliarossonera.it)



Cliccare sull'immagine per ingrandire

Cartolina di Stefano Borgonovo, stagione 1989-90
(per gentile concessione di Gianni Righetto)
Cliccare sull'immagine per ingrandire

Cartolina di Stefano Borgonovo, stagione 1989-90
(dal sito www.acmilan.com)



Cliccare sull'immagine per ingrandire

Stefano Borgonovo, stagione 1989-90
(da AC Milan - facebook)
Cliccare sull'immagine per ingrandire

Cartolina di Stefano Borgonovo, stagione 1989-90



Cliccare sull'immagine per ingrandire

10 settembre 1989, Milan vs Udinese 3-1:
Stefano Borgonovo colpisce di testa
Cliccare sull'immagine per ingrandire

Frank Rijkaard, Arrigo Sacchi e Stefano Borgonovo
(per gentile concessione di Stefano Ravaglia)



Cliccare sull'immagine per ingrandire

Figurina di Stefano Borgonovo
Cliccare sull'immagine per ingrandire

Il gol più importante della carriera di Stefano Borgonovo, segnato
al Bayern Monaco nella semifinale della Coppa dei Campioni 1989-90
(per gentile concessione del M.C. Inossidabili)



Dal sito www.wikipedia.org

GLI ESORDI AL COMO
Ha esordito in Serie A pochi giorni prima del suo diciottesimo compleanno, il 14 marzo 1982 con la maglia del Como contro l'Ascoli. Nelle due stagioni seguenti ha giocato sempre con i lariani fra i cadetti, senza riuscire a mettersi mai in luce per passare nel 1984 alla Sambenedettese con cui disputa un ottimo campionato segnando 13 reti. Torna l'anno seguente al Como, in Serie A, disputando un'altra ottima stagione con 10 reti, a cui seguono altre due annate tra gli azzurri.

LA FIORENTINA E ROBERTO BAGGIO
Passato nel 1988 alla Fiorentina, sfonda in piano nazionale formando con Roberto Baggio una coppia eccezionale di attaccanti, con all'attivo 14 reti. Sempre nel 1988 viene chiamato in Nazionale, con cui ha esordito il 22 febbraio 1989 nella ripresa contro la Danimarca e nel giro di un mese colleziona 3 presenze, che tuttavia saranno le sole della sua carriera, dopo quelle nell'Under 21 del 1985.
Già da due anni il suo cartellino è tuttavia di proprietà del Milan, che a giugno lo reclama nella speranza di trovare in lui il sostituto ideale di Pietro Paolo Virdis.

IL MILAN
Nonostante un avvio promettente (un gol già nel 3-0 di Cesena alla prima di campionato) al Milan Borgonovo non mantiene le promesse e viene relegato a riserva, avendo davanti grandi campioni come Marco van Basten e un Daniele Massaro in ottima forma. Tuttavia riesce a dare un buon contributo nella vittoria finale in Coppa dei Campioni, segnando gli unici due gol in trasferta della squadra (ad Helsinki e in semifinale contro il Bayern Monaco) e facendosi trovare pronto al momento della chiamata in causa. Fondamentale fu il suo apporto proprio nelle due partite contro il contro il Bayern: all'andata il Milan passò in casa per 1-0 con un rigore di Marco van Basten fischiato per un fallo sull'ex giocatore di Como e Fiorentina, mentre al ritorno siglò il gol in trasferta che, nonostante la sconfitta per 2-1, spinse il Milan verso la finale. Nei supplementari di quella partita, all'ultimo minuto, Borgonovo mandò incredibilmente alto il tiro del possibile 2-2, sfiorando una storica doppietta in Europa.

DOPO IL MILAN
Al termine della stagione, nonostante gli elogi di Arrigo Sacchi, che lo avrebbe volentieri tenuto al Milan, Borgonovo volle provare una carriera da protagonista e non da comprimario in una squadra che avesse già altri campioni. Tornato per due stagioni in viola, non ebbe più la possibilità di dimostrare le sue doti, segnando a singhiozzo fino a passare nel 1992 al Pescara. Nonostante un discreto campionato (in cui aveva segnato 9 reti), il Pescara retrocesse. Borgonovo dopo l'inizio della nuova stagione tornò in Serie A all'Udinese con cui segnò 5 reti in 12 partite. Proprio a Udine chiuse nel 1996 la carriera, dopo la parentesi di un anno al Brescia: nelle ultime due annate non riuscì mai ad andare in gol.

DOPO IL RITIRO
Passano un po' di anni prima che Stefano muova i primi passi da allenatore, tutti compiuti all'interno della società che l'ha visto crescere, il Como, con le diverse formazioni giovanili. Lascerà nel 2005 per problemi di salute.





Dal sito amarcordmilan.blog.lastampa.it

ACCADDE UN GIORNO: Il gioiello di Stefano Borgonovo
Il 18 aprile 1990 fu la sua serata. Il palcoscenico è la Coppa dei Campioni, gara di ritorno di semifinale
di Sertac

Stefano Borgonovo, già in evidenza nella partita d'andata, vinta di misura dal Milan grazie ad un rigore di Van Basten, in un campo ai limiti della decenza, segnò il gol qualificazione che portò la squadra di Sacchi in finale nell'edizione 1989-'90 della Coppa dei Campioni. L'attaccante rossonero piazzò un delizioso pallonetto sull'uscita del portiere tedesco Aumann, autore di numerosi interventi prodigiosi anche a San Siro. In avvio di ripresa, il Bayern aveva pareggiato i conti con la partita d'andata grazie a Strunz (il giocatore reso famoso dal Trap, alcuni anni dopo, nel suo sfogo in tedesco maccheronico da allenatore della squadra bavarese). Per stabilire l'avversaria del Benfica nella finale di Vienna furono necessari i tempi supplementari.
All'undicesimo minuto della prima frazione extra, Borgonovo sfruttò un buco nella difesa tedesca, scattando sul filo del fuorigioco. Aumann è fuori dai pali, quasi nel tentativo di abbozzare l'uscita. Borgonovo lo vede, fiuta la grande occasione. In una frazione di secondo decide di piazzare il colpo più difficile: pallonetto. I fotografi immortalano l'attimo: pallone ancora in aria, il portiere del Bayern scavalcato mentre Borgonovo già corre ad esultare. Fu il gol qualificazione (foto sotto).





Ricordo l'esultanza di Pellegatti dai microfoni di Italia 1 (la partita, quella sera, andò in onda in differita): "Stefano Borgonovo, Capitanovo". Anche a casa mia, naturalmente, si esultò a squarciagola. Il gol dello scozzese McInally, in apertura della seconda frazione supplementare, aumentò il patema fino alla fine. A festeggiare furono, però, i rossoneri che staccarono il biglietto per il Prater dove avrebbero difeso il titolo europeo conquistato l'anno prima a Barcellona. In precedenza il Milan aveva eliminato Hjk Helsinki, Real Madrid e Malines. L'altra squadra milanese, presente ai nastri di partenza di quella edizione di Coppa dei Campioni, fu buttata fuori già al primo turno dai modesti svedesi del Malmoe.




Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire
18 aprile 1990, Coppa dei Campioni, Bayern Munchen vs Milan 2-1 (d.t.s.): altre due immagini dello storico gol di Stefano Borgonovo



Cliccare sull'immagine per ingrandire

18 aprile 1990, Coppa dei Campioni, Bayern Munchen vs Milan 2-1 (d.t.s.): dopo la rete, Mauro Tassotti festeggia Stefano Borgonovo



Cliccare sull'immagine per ingrandire

29 aprile 1990, Milan vs Bari 4-0: il bellissimo gol di Borgonovo
(per gentile concessione di Renato Orsingher)



Cliccare sull'immagine per ingrandire

Borgonovo e Rijkaard si allenano a Vienna prima della finale di Coppa dei Campioni, Milan vs Benfica
(per gentile concessione di Renato Orsingher)
Cliccare sull'immagine per ingrandire

(Archivio Magliarossonera.it)



Cliccare sull'immagine per ingrandire

23 maggio 1990, finale di Coppa dei Campioni Milan vs Benfica 1-0,
Stefano Borgonovo corre ad abbracciare Rijkaard dopo il gol
(Archivio Magliarossonera.it)
Cliccare sull'immagine per ingrandire

Mauro Tassotti, Daniele Massaro, Stefano Borgonovo
e Chicco Evani con la Coppa dei Campioni 1990





Stefano Borgonovo con la Coppa dei Campioni a Vienna
Cliccare sull'immagine per ingrandire

Stefano Salvatori e Stefano Borgonovo con la Coppa dei Campioni 1990
(dal sito www.acmilan.com)



Dal sito www.gazzetta.it
5 settembre 2008 - di Sebastiano Vernazza

INCUBO MORBO DI GEHRIG. BORGONOVO: "STO MALE"
L'ex attaccante di Milan e Fiorentina attaverso un sintetizzatore vocale racconta il suo dramma: "Voglio migliorare la qualità della vita dei malati di Sla e supportare i ricercatori". L'8 ottobre amichevole benefica fra rossoneri e viola per la sua Fondazione


MILANO - Stefano Borgonovo, ex centravanti di Fiorentina e Milan, è ammalato di Sla (Sclerosi laterale amiotrofica), meglio conosciuta come morbo di Gehrig. Malattia a decorso inesorabile - tutti i muscoli si bloccano via via, la mente però resta lucida -, la Sla ha già ucciso 39 ex calciatori, come accertato da Raffaele Guariniello, magistrato di Torino. In media la Sla colpisce sei persone ogni centomila, nel calcio italiano Guariniello e i suoi periti hanno individuato 43 casi su 30 mila giocatori: evidente sproporzione. Il doping, però, c'entra poco e la cartina di tornasole è il ciclismo, sport in cui non c'è traccia di Sla. Probabile che la correlazione tra pallone e morbo di Gehrig sia dovuta a un cocktail di concause: traumi a gambe e testa; abuso di anti-infiammatori; sforzi eccessivi in allenamenti e partite; contatti con pesticidi usati per i campi da gioco; predisposizione genetica. Oltre a Borgonovo, al momento altri tre ex calciatori soffrono di Sla, sono due centrocampisti di B e C degli anni Ottanta e Piergiorgio Corno, ex del Como.
PRIVACY - Da circa un anno e mezzo si sapeva della malattia di Borgonovo, ma Stefano non voleva che la sua storia venisse raccontata. Finché Massimo Mauro, della Fondazione Mauro e Vialli che raccoglie fondi per la lotta alla malattia, e il dottor Mario Melazzini, presidente dell'Aisla, l'associazione che in Italia aiuta le famiglie colpite dal tornado Sla, hanno convinto Borgonovo ad aprirsi. Stefano ha accettato di incontrare una troupe di Sky.
SINTETIZZATORE - Borgonovo non riesce più a parlare da tempo. E' tracheotomizzato e si esprime con un sintetizzatore vocale, al computer. Parla con gli occhi: i suoi sguardi comandano un mouse e tramite un software le lettere indicate vengono trasformate in voce. A Sky ha detto: "Ringrazio Milan e Fiorentina, Galliani e Della Valle, perché mi sono vicini. Voglio creare una Fondazione Borgonovo per aiutare la ricerca e gli ammalati come me". Verrà organizzata un'amichevole con incasso devoluto alla nuova struttura di Stefano. Donadoni, Ancelotti, Baggio, Dunga e Maldini hanno fatto arrivare messaggi di solidarietà.
SERENITA' - Borgonovo vive a Giussano, a Nord di Milano, ed è sostenuto dalla famiglia: la moglie Chantal e i 4 figli, un maschio e tre femmine. Il primogenito ha vent'anni, l'ultima bimba è nata quando Borgonovo soffriva dei primi sintomi della malattia. Stefano è in cura al "Nemo" dell'ospedale Niguarda di Milano, laddove Nemo ha un duplice significato: Nemo come acronimo di "Neuro-muscolar omnicenter", centro specializzato in mali come Sla, distrofia muscolare e atrofia spinale, e Nemo come il pesciolino del cartone animato della Pixar Disney ("Alla ricerca di Nemo", 2004), tormentato da una pinna atrofica. Borgonovo è sereno, non prova rancore o rabbia per il calcio, ritiene la malattia una fatalità. Ha passato momenti neri, voleva isolarsi, poi ha capito che il suo nome può essere speso per reperire fondi da destinare alla ricerca. Oggi dice di avere degli obiettivi: "Migliorare la qualità della vita di ogni malato di Sla e fare in modo che tutti abbiano un sintetizzatore vocale; supportare i ricercatori". E così è diventato consigliere dell'Aisla, assieme a Massimo Mauro, che sa bene quanto dolore possa provocare una grave malattia.




Dal sito www.sportmediaset.it
5 settembre 2008

DRAMMA BORGONOVO: HA IL MORBO DI GEHRIG
L'ex attaccante di Como, Milan, Fiorentina e Nazionale è stato colpito dalla malattia degenerativa del sistema nervoso.
Dramma nel mondo del calcio. L'ex attaccante di Como, Milan, Fiorentina e Nazionale, Stefano Borgonovo, è stato colpito dalla malattia degenerativa del sistema nervoso, chiamata anche 'morbo di Lou Gehrig'.
La notizia è stata rivelata da Sky Sport 24, nel corso di una trasmissione che è servita per avviare anche una raccolta di fondi per curare tutti coloro che sono stati colpiti da questa grave patologia.
"Io amo troppo il calcio e mi rifiuto di pensare che la mia è una malattia del calcio. Anzi, se potessi, scenderei in campo, in cortile o all'oratorio e andrei a giocare". Queste alcune dichiarazioni rilasciate da Borgonovo.
Nel corso della toccante intervista, Borgonovo ha anche rivelato l'intenzione di far nascere una fondazione a suo nome e di avere una gran voglia di giocare al calcio. "Quasi quasi cinque minuti li farei". Borgonovo ha anche aperto una scuola calcio.
Mai lontano dalla quotidianità, segue con partecipazione le vicende del mondo che sta fuori dalla sua finestra. L'ha colpito il dramma di Pessotto: "La vita non si getta mai via. Sono contento che ora stia bene. Non bisogna distruggere il bene più prezioso che abbiamo".
L'8 ottobre Milan e Fiorentina giocheranno una partita il cui incasso sarà interamente devoluto alla neonata fondazione 'Stefano Borgonovo'. Un gesto che gli è piaciuto: "Ringrazio Galliani e Della Valle, con questa iniziativa mi hanno reso felice".




Dal sito www.acmilan.com
5 settembre 2008

FIORENTINA-MILAN: LA PARTITA PER STEFANO BORGONOVO
ACF Fiorentina e AC Milan si affronteranno mercoledì 8 ottobre allo stadio "Franchi" di Firenze in una gara di beneficenza per Stefano Borgonovo. L'ex giocatore viola e rossonero attraversa infatti un difficilissimo momento per la malattia che da alcuni anni lo affligge, la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA). In campo ci saranno i calciatori del Milan e della Fiorentina non convocati in Nazionale e anche ex compagni di squadra di Stefano Borgonovo. Fiorentina e Milan invitano tutti i tifosi ad assistere numerosi all'incontro. Il ricavato della partita verrà infatti devoluto in beneficenza per finanziare le ricerche sul morbo di Lou Gehrig.




Clicca per accedere alla scheda della partita

- Cliccare sul logo per accedere alla pagina
della partita dell'8 ottobre 2008 -
Clicca per accedere alla scheda della partita

- Cliccare sul logo per accedere alla pagina
della partita del 3 aprile 2009 -


Clicca per accedere alla scheda della partita

- Cliccare sul logo per accedere alla pagina
della partita del 7 settembre 2009 -



cliccare sull'immagine per ingrandire

8 ottobre 2008, amichevole "Tutti per Stefano Borgonovo": Paolo Maldini, Roberto Baggio e Stefano Borgonovo





3 aprile 2009, amichevole "Un calcio alla SLA"
(dal sito www.gazzetta.it)


3 aprile 2009, amichevole "Un calcio alla SLA"
(dal sito www.gazzetta.it)





3 aprile 2009, amichevole "Un calcio alla SLA",
Stefano Borgonovo con Daniele Massaro
(dal sito www.gazzetta.it)




Dal sito www.repubblica.it
27 giugno 2013

MORTO STEFANO BORGONOVO, ERA IL SIMBOLO DELLA LOTTA ALLA SLA
Ex giocatore di Como, Milan, Pescara e Fiorentina. Aveva 49 anni e da tempo era malato di sclerosi laterale amiotrofica. Lascia la moglie Chantal e quattro figli
ROMA - Lutto nel mondo del calcio. E' morto Stefano Borgonovo, ex giocatore di Como, Milan, Pescara e Fiorentina. Aveva 49 anni e da tempo era malato di Sla. Lascia la moglie Chantal e i figli Andrea, Alessandro, Benedetta e Gaia.
Borgonovo nel settembre 2008 aveva annunciato di essere malato di sclerosi laterale amiotrofica, una malattia che ha colpito vari sportivi, ed essere ormai in grado di comunicare solo grazie ad un sintetizzatore vocale. Nacque allora la fondazione che porta il suo nome, una onlus che sostiene la ricerca contro la Sla.
Negli ultimi anni è stato per tutti l'esempio della lotta alla Sla, la sclerosi laterale amiotrofica. Nel 2005 i primi sintomi della malattia, poi nel 2008 l'annuncio pubblico e la creazione della Fondazione Onlus che porta il suo nome. Stefano Borgonovo per molti, però, è stato qualcosa di più di un semplice ex giocatore colpito da una malattia incurabile, è stato un campione di vita dentro e fuori dal campo.
IN COPPIA CON ROBERTO BAGGIO - Nato a Giussano il 17 marzo del 1964, attaccante di razza, Borgonovo fa il suo esordio non ancora maggiorenne in serie A il 14 marzo del 1982 con la maglia del Como in un match contro l'Ascoli. Con i lariani resta nei due anni successivi in B, prima di passare nel '84 alla Sambenedettese dove si mette in mostra andando a segno in 13 occasioni. Nella stagione '85-'86 torna nuovamente al Como, di nuovo nella massima serie, dove realizza 10 reti in 29 presenze meritandosi la chiamata che tanto aspettava, quella
del Milan che, però, ha altri progetti per lui. Lo lascia al Como "per farsi le ossa" e nel 1988 lo gira in prestito alla Fiorentina dove esplode al fianco di Roberto Baggio. In viola Stefano forma, insieme al "Codino", quella che diventerà la "B2", una coppia da 29 gol, quasi la totalità di quelli messi a segno (44) dalla formazione toscana in tutta la stagione. Numeri che permettono a Borgonovo di vestire finalmente la maglia del Milan nella stagione in cui i rossoneri vincono la Supercoppa Europea, la Coppa Intercontinentale e la Coppa dei Campioni.
PROTAGONISTA ANCHE NEL MILAN - Con il trio degli olandesi titolari inamovibili e con un certo Marco Van Basten come faro della squadra, Stefano riesce comunque a mettersi in mostra in una stagione che chiude con appena 23 presenze. A incidere pesantemente sul suo scarso impiego fu un grave infortunio al ginocchio che ne condizionò l'intera annata. In rossonero Borgonovo segnò sei reti (2 in campionato, due in coppa Italia e due in Coppa Campioni) la prima delle quali all'esordio in campionato contro il Cesena. Al rientro dal lungo stop, Stefano diede un importantissimo contributo al successo in Europa del Milan. Nella semifinale di Coppa Campioni contro il Bayern Monaco il Diavolo passò in casa per 1-0 grazie a un rigore procurato proprio da Borgonovo, mentre al ritorno segnò ai supplementari la rete in trasferta che, nonostante la sconfitta per 2-1, portò in finale gli uomini di Sacchi.
IL RITORNO A FIRENZE - Nell'estate del 1989 Borgonovo torna nella sua amata Firenze con la squadra che nel frattempo era stata acquistata da un abile imprenditore, Mario Cecchi Gori, che come primo colpo di mercato annuncia proprio il ritorno del figliol prodigo, costato alle casse viola 8 miliardi di lire, il doppio rispetto a quanto lo aveva pagato il Milan dal Como. Al ritorno, però, non c'è più l'amico Baggio, passato nel frattempo alla Juventus e le sue prestazioni calano drasticamente: in due stagioni, infatti, mise a segno solo 7 reti tra campionato e coppa Italia in 42 presenze. Nel '92 decide così di trasferirsi al Pescara dove va in rete 9 volte, ma a fine stagione retrocede in B. Nel campionato cadetto a livello realizzativo va anche peggio: 7 presenze, 2 reti, così nel mercato di gennaio torna nella massima serie, per la precisione a Udine, dove realizza 5 reti in 12 partite, tra cui la sua ultima doppietta in A nella sfida salvezza con la Cremonese, finita poi 3-3, che non basta per evitare la sua seconda retrocessione consecutiva. Nel '94 passa a Brescia, prima di rientrare a Udine dove chiude la sua carriera da calciatore restando senza gol per ben due anni.
LA LOTTA CON LA MALATTIA - Tra il 1985 e il 1989 Borgonovo ha poi vestito la maglia della nazionale passando dall'Under21 (3 presenze, un gol), all'U23 (2 convocazioni), fino alla nazionale maggiore (3). Nel 2000 iniziò da Como la sua carriera da allenatore dei settori giovanili, poi nel 2005 l'addio a tutto quello che era il mondo del pallone. Nel 2008 l'annuncio della malattia e da quel momento ha inizio la sua battaglia con la Sla, la "Stronza" come la chiamava, una battaglia condotta attraverso la fondazione che porta il suo nome e che negli anni ha potuto contare sull'appoggio di tanti campioni.
ITALIA CON IL LUTTO AL BRACCIO - L'Italia è scesa in campo nella semifinale di Confederations Cup con il lutto al braccio. La Fifa ha detto no al minuto di silenzio.
IL RICORDO DI MAURO - ''Povero Stefano, hai finito di soffrire", ha detto all'Ansa Massimo Mauro, ex calciatore e amico di Borgonovo, che aveva contribuito alla crescita della fondazione Borgonovo.
IL SALUTO DEL MILAN - "Ciao Campione! Voleremo sempre con te sotto la pioggia di Monaco di Baviera. Anche nella malattia sei stato grande", il messaggio pubblicato dal sito internet del Milan. "Il campione di Giussano resterà sempre con noi. La sua scomparsa di oggi ci fa stringere alla moglie Chantal e ai figli Andrea, Alessandria, Benedetta e Gaia, una splendida famiglia. Forza e dignità, tutto questo è stato Stefano e tutto questo sono stati i suoi cari. Contro la Sla, contro la "stronza", Stefano e il Milan hanno fatto tutto quello che potevano, la partita per questa volta l'ha vinta lei ma tanti gol glieli abbiamo fatti. Tutta Fondazione Milan ha lavorato e lavorerà ancora con Chantal, per fare ancora di più oggi che Stefano non sarà più fisicamente con noi. L'eroe di Monaco di Baviera (suo il gol decisivo per la qualificazione alla Finale di coppa dei Campioni del 1990 contro il Bayern), è diventato un esempio di vita. Tutte le visite di Roberto Baggio, di Pippo Inzaghi, di David Beckham, di tanti altri non sono state inutili. Sono state vita. Vita vera, vita sentita e vissuta. Fino in fondo. Ciao Stefano! Ciao Caro! Sempre con Te!".
LA FIORENTINA: ''ESEMPIO DI SERENITA''' - "Stefano è stato e continuerà ad essere un esempio per il coraggio, la tenacia e la serenità con cui fino all'ultimo ha combattuto la sua malattia sul campo e vorremmo ricordarlo sempre con lo stesso sorriso e la serenità che ci ha trasmesso in occasione del nostro incontro a Firenze, in una indimenticabile serata", scrive il presidente della Fiorentina Andrea Della Valle che esprime "profonda commozione" per la morte di Borgonovo insieme alla dirigenza ed a tutta la Fiorentina.
COMO: ''SE NE VA PEZZO STORIA'' - "E' difficile scrivere qualcosa di adeguato quando un pezzo di storia azzurra se ne va; quando un campione di umanità, di forza e di coraggio lascia il campo di battaglia. Oggi questo è successo: Stefano Borgonovo, indimenticato campione azzurro, beniamino di tutti gli amanti del calcio è deceduto oggi pomeriggio", scrive il Como calcio. "Alla moglie Chantal, ai figli Andrea, Alessandra, Benedetta e Gaia - si legge ancora - vanno le più sentite e commosse condoglianze da parte della proprietà, della dirigenza e dai collaboratori tutti della società Calcio Como. Ciao Stefano sei e resterai nei cuori di tutti noi".
GATTUSO: "CI HA REGALATO LEZIONI DI VITA" - "Ci lascia una persona che negli ultimi anni ha regalato a tutti noi lezioni di vita da non dimenticare: i suoi insegnamenti continueranno però a vivere attraverso la sua fondazione, che continuerà ad impegnarsi per rendere migliori le condizioni delle persone affette da questa malattia". Questo il ricordo del tecnico del Palermo, Rino Gattuso.
ANCELOTTI E BAGGIO - Su twitter il messaggio di Carlo Ancelotti: "Grazie per l'insegnamento che hai dato a tutti noi. Ciao Stefano, amico mio". Commosso anche il saluto di Roberto Baggio: ''Ciao Stefano, Eroe". Ricorda Borgonovo il sindaco di Firenze, Matteo Renzi: "Con Borgonovo ci lascia un campione, un amico, ma soprattutto un grande Uomo. Un abbraccio a Chantal, Andrea, Alessandra, Benedetta e Gaia".
LA FIORENTINA: ''ESEMPIO DI SERENITA''' - "Stefano è stato e continuerà ad essere un esempio per il coraggio, la tenacia e la serenità con cui fino all'ultimo ha combattuto la sua malattia sul campo e vorremmo ricordarlo sempre con lo stesso sorriso e la serenità che ci ha trasmesso in occasione del nostro incontro a Firenze, in una indimenticabile serata". E' quanto afferma in una nota - il presidente della Fiorentina Andrea Della Valle che esprime "profonda commozione" per la morte di Borgonovo insieme alla dirigenza ed a tutta la Fiorentina.
"Diego e Andrea Della Valle e la società viola - prosegue la nota - si uniscono al cordoglio di tutto il calcio italiano e si stringono con affetto alla moglie Chantal, ai figli Andrea, Alessandra, Benedetta, Gaia e a tutta la famiglia Borgonovo in questo momento di grande dolore".




Dal sito www.gazzetta.it
27 giugno 2013

STEFANO BORGONOVO MUORE A 49 ANNI. DA TEMPO ERA MALATO DI SLA
L'ex attaccante di Milan e Fiorentina si è spento oggi pomeriggio. Lascia la moglie Chantal e quattro figli. Nazionale con il lutto al braccio contro la Spagna
Si è spento oggi pomeriggio Stefano Borgonovo. L'ex attaccante è morto a 49 anni, dopo una lunga battaglia contro la sclerosi laterale amiotrofica. Borgonovo, che da qualche anno collaborava con la Gazzetta dello Sport, lascia la moglie Chantal e quatto figli Andrea, Alessandria, Benedetta e Gaia.
LA CARRIERA - Nato a Giussano il 17 marzo del 1964, ha esordito in Serie A pochi giorni prima del suo diciottesimo compleanno, il 14 marzo 1982 con la maglia del Como contro l'Ascoli. Nel 1986 viene acquistato per 4 miliardi di lire dal Milan, che lo lascia al Como per altre due stagioni e successivamente lo gira in prestito alla Fiorentina. In maglia viola forma una coppia d'attacco di grande livello con Roberto Baggio. Nel 1988 Borgonovo viene chiamato in Nazionale, con cui esordisce il 22 febbraio 1989 nella ripresa contro la Danimarca. Nel giro di un mese colleziona 3 presenze, le sole della sua carriera. Rientrato al Milan nella stagione 1989/90, con il club rossonero gioca soltanto 13 partite e segna due gol penalizzato da un grave infortunio al ginocchio ma riesce comunque a dare il suo contributo nella cavalcata verso la finale di Coppa dei Campioni. Borgonovo prosegue la sua carriera di calciatore ancora nella Fiorentina, per poi giocare con le maglie di Pescara, Udinese e Brescia. Chiude la sua carriera con la maglia del club friulano nel 1996
MALATTIA - Breve la sua parentesi da allenatore nelle formazioni giovanili del Como. Il 5 settembre 2008 annuncia di essere stato colpito, come accaduto ad altri calciatori, dalla sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e di non essere in grado di parlare se non per mezzo di un sintetizzatore vocale. La notizia raggiunge anche il ritiro della Nazionale, in quella data impegnata in vista della preparazione a due incontri di qualificazione ai Mondiali di Calcio del 2010. Nel 2008 ha dato vita alla Fondazione Stefano Borgonovo Onlus, che sostiene la ricerca per vincere la SLA, di cui egli stesso è stato affetto. Nel corso degli anni la Fondazione ha dato vita ad una serie di iniziative per la raccolta fondi, con partite benefiche organizzate allo stadio Franchi di Firenze e a Milano allo stadio di San Siro.
LUTTO - La Ferdercalcio italiana, dopo aver ricevuto la notizia, ha chiesto formalmente alla Fifa di scendere in campo con il lutto al braccio nella semifinale della Confederations Cup contro la Spagna, e di far osservare 1' di silenzio prima dell'inizio della partita.




Cliccare sull'immagine per ingrandire

"Abbiamo vissuto sempre insieme i momenti belli: ci amiamo vivendo insieme anche la malattia. Ho vissuto tutto insieme a lui.
La malattia è sua ma io sono la moglie della malattia"
(Chantal, moglie di Stefano Borgonovo)
Cliccare sull'immagine per ingrandire

21 giugno 2012, Florence Football Cup (pro Borgonovo):
gagliardetto di Maglia Rossonera al Museo della Fiorentina



27 GIUGNO 2013, E' MANCATO STEFANO BORGONOVO



cliccare sull'immagine per ingrandire

Cimitero di Giussano (MB), dove riposa Stefano Borgonovo



cliccare sull'immagine per ingrandire

(dal "Corriere della Sera" del 28 aprile 2020)