dal sito www.gazzetta.it
MILAN, PAREGGIO ALL'ESORDIO. GALLIANI: "MERCATO CHIUSO"
La sfida fra Milan Glorie e Real Madrid Veteranos ha emozionato i (pochi) tifosi rossoneri presenti sugli spalti di San Siro, consentendo di rivedere in campo tanti protagonisti dei trionfi del passato
7 settembre 2009 - Le sfide fra "vecchie glorie" mettono sempre un po' di nostalgia, a maggior ragione se ti fanno tornare indietro con la memoria a rivivere stagioni ed "ere" ricche di trionfi e soddisfazioni in un momento in cui, invece, il Milan attuale non sembra promettere nulla di esaltante. Se poi la "rimpatriata" serve ad aiutare un amico in difficoltà e consente di finanziare la lotta ad una malattia ancora misteriosa ma molto insidiosa come la SLA, alla nostalgia si aggiunge la commozione nel vedere un uomo devastato nel fisico da un "nemico" che non perdona, ma ancora capace di sorridere alla vita ed emozionarsi per l'affettuoso abbraccio di tanti vecchi amici e dei tifosi di un tempo. La serata di San Siro, che ha ospitato la sfida fra Milan Glorie e Real Madrid Veteranos, ha avuto tutti questi nobili significati, peccato solo che ben pochi tifosi rossoneri l'abbiano vissuta dal vivo; c'erano solo 5000 persone circa sugli spalti, mentre sia Borgonovo che i campioni del glorioso passato rossonero avrebbero meritato molto di più, in fatto di partecipazione ed entusiasmo del popolo milanista. Comunque è stato bello rivedere un mito molto rimpianto come Marco Van Basten, anche se si è presentato in jeans e con l'immancabile maglia n°9 e ha dato solo il calcio d'inizio della sfida; è stato emozionante rivedere Franco Baresi guidare la difesa come ai bei tempi, facendo salire i compagni con tempismo eccezionale e chiamando il fuorigioco; e poi le volate di Lentini sulla fascia, le giocate di classe di Boban, i duetti fra gli "amiconi" Simone e Weah, le sgroppate sulla sinistra di Evani e sulla destra di Tassotti, tanto per fare qualche nome, ma a tutti quelli che sono scesi in campo con la maglia rossonera sono legati dolci ricordi e piacevoli sensazioni e chiedo fin d'ora scusa a quelli che non ho citato espressamente. Vent'anni di vittorie, tantissimi trionfi su ogni campo d'Italia e d'Europa, immagini bellissime che ci sono passate davanti agli occhi sovrapponendosi a quelle di giocatori un po' appesantiti ed invecchiati ma ancora capaci di essere squadra, con movimenti difensivi pressochè perfetti con linee e reparti ordinati e vicini fra loro ed un gioco ancora divertente ed efficace che ha fatto brillare gli occhi di Arrigo Sacchi, che da quella panchina sulla quale si è riaccomodato dopo tanti anni guidò i suoi giocatori alla conquista dell'Italia, dell'Europa e del Mondo in pochissimo tempo e sbalordendo il mondo calcistico con un gioco innovativo spettacolare e vincente.
I più cattivi e "maliziosi" avranno pensato che molti dei giocatori di Milan Glorie farebbero ancora comodo al Milan attuale, ma questa non era la serata dei cattivi pensieri e delle critiche ma, al contrario, un'occasione per lasciarsi andare alla nostalgia e rivivere i grandi trionfi del passato. La stessa sfida fra Milan e Real voleva ricordare e rievocare quella di vent'anni fa, precisamente del 19 aprile 1989 in cui i rossoneri demolirono gli avversari nella semifinale di ritorno di Coppa dei Campioni conquistando la finale di Barcellona, stravinta contro la Steaua Bucarest. Purtroppo non c'erano tutti i protagonisti di allora, a cominciare da Carletto Ancelotti, bloccato a Londra da impegni con la sua attuale squadra, il Chelsea, così come non c'erano Donadoni, Gullit e Rijkaard, altri tre marcatori di quell'indimenticabile 5-0, ma è stato ugualmente emozionante rivedere molti di quei giocatori che in momenti diversi hanno fatto la storia e la leggenda di questa società, onorando al meglio la gloriosa maglia rossonera. Si potrebbe parlare e scrivere per ore dei tanti protagonisti di questa serata, per la quale dobbiamo ringraziare il Milan e l'ospite d'onore Borgonovo, che si è divertito e ha salutato e ringraziato Milano e i tifosi rossoneri, ma in fondo è meglio che le parole lascino lo spazio alle emozioni e alla nostalgia, che chiunque avrà provato rivedendo in campo giocatori che nessuno ha dimenticato in una serata particolare e speciale che ha fatto palpitare il cuore rossonero che batte in ognuno di noi.
MILAN-REAL MADRID 2-0, A SEGNO SIMONE E FUSER
7 settembre 2009 - Circa cinquemila persone hanno assistito al trofeo Telecom per la lotta contro la Sla tra glorie di Milan e Real Madrid (terminata 2-0 per i rossoneri), per un incasso di circa 57 mila euro, devoluto alla onlus 'Viva la Vita' e al polo di ricerca sulla sclerosi laterale amiotrofica dell'ospedale Maggiore della Carità di Novara. Come hanno osservato alcuni degli ex campioni protagonisti della serata ci si aspettava una maggiore affluenza da parte del pubblico di Milano. Chi era in tribuna, però, si è goduto lo spettacolo. Ovviamente molti dei veterani - a differenza di Pierluigi Collina, arbitro d'eccezione - non sfoggiavano una forma fisica smagliante. Tuttavia, i vari Weah, Boban e Lentini o del madrileno Butragueno, hanno regalato giocate pregevoli, per la gioia anche di Stefano Borgonovo che, a bordo campo, ha incontrato tanti ex compagni di squadra. Di Marco Simone e Diego Fuser i gol con cui i rossoneri hanno vinto la sfida.
dal sito www.corrieredellosport.it
SAN SIRO SI STRINGE ATTORNO A BORGONOVO: "NON MOLLARE"
7 settembre 2009 - MILANO - «Non c'è sconfitta nel cuore di chi lotta» . E' lo striscione che si legge appena entrati a San Siro. In campo ci sono Primavera e Berretti del Milan, sotto l'occhio di poche centinaia di tifosi. L'attesa non è certo quella spasmodica delle grandi sfide, ma tant'è. Poco dopo infatti viene appeso un altro striscione: «Stefano tieni duro non mollare» . C'è chi non vuole perdersi l'occasione di rivedere un'altra volta in campo Baresi. C'è chi è venuto per rivedere Van Basten. E tutti, naturalmente per lui, Stefano Borgonovo.
In campo ci sono tanti campioni. A snocciolare i loro nomi leggendo le formazioni viene quasi la pelle d'oca. Giovanni Galli, Tassotti, Weah, Baresi, Boban, Eranio, Lentini, Simone, Evani, Filippo Galli, Ganz. E poi ancora Fuser, Stroppa, Nava e Virdis. Non c'è Baggio, bloccato da malanni fisici. C'è Van Basten, il cigno di Utrecht. Non voleva mancare e ha mantenuto la promessa. Alla fine lo hanno convinto a giocare un minuto. E quando lo schermo gigante fa scorrere i suoi gol scoppia un boato. C'è Maldini, ma in abiti borghesi. Per chi ha giocato fino a pochi mesi fa non è ancora tempo di indossare la casacca delle 'vecchie glorie'. «Pensavo venisse più gente - ha osservato l'ex capitano rossonero - Sono iniziative per aiutare un amico più sfortunato di noi. Entrare negli spogliatoi fa sempre uno strano effetto. Era già successo nel derby, è successo anche oggi. E poi aver di fronte il Real ci ricorda a quel 5-0 di Coppa Campioni che secondo me è stata la miglior partita giocata col Milan» . Ci sono poi Braida, Galliani, Leonardo e Flamini. Per l'Inter, Esteban Cambiasso. Non ce l'ha fatta invece ad arrivare Carlo Ancelotti, da anni vicino a Stefano Borgonovo e alla sua famiglia. L'allenatore del Chelsea è rimasto bloccato a Londra per una riunione legata alla sentenza Uefa che ha stoppato il mercato della società di Abramovich fino al 2011, mentre all'ultimo arriva anche Claudio Ranieri.
Dall'altra parte ci sono Buyo, Sanchis, Butragueno, Alfonso, Gallego, Esnaider, Victor, Karanka e Amavisca. Quando le squadre entrano in campo, subito entra anche Borgonovo. La sua carrozzina è spinta da Maldini, al loro fianco le figlie del Borgo, Alessandra e Benedetta. A Firenze, nell'altra amichevole organizzata per lo sfortunato campione, era toccato a Roberto Baggio. Quello che succede poi in campo conta relativamente. Lo stadio applaude ad una lettera 'dettata' al computer da Borgonovo. Vanno in rete Simone e Fuser (2-0 per il Milan) ma il gol più importante va fatto alla Sla. Tutti fanno il tifo e vogliono esultare al più presto. L’incasso della serata (5.280 spettatori) è stato di 57.000 euro.
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