dal sito www.gazzetta.it
DERBY PAZZESCO. ZAPATA PAREGGIA AL 97'. NON BASTANO CANDREVA-ICARDI
Nerazzurri avanti con Candreva e Icardi, nel finale accorcia Romagnoli e il colombiano trova il pareggio all'ultimo assalto
Per lo spettacolo si prega di ripassare, per adesso il mondo si accontenti di un derby teso e poco qualitativo. Finisce 2-2 dopo che l'Inter era andata in vantaggio con Candreva e Icardi. Il Milan rimette le cose a posto dal 38' al 52' della ripresa con un finale da brividi. Il punto serve solo ai rossoneri che restano sesti, due lunghezze davanti ai nerazzurri.
PRIME VOLTE — E' il derby delle prime volte. Si gioca alle 12.30, le proprietà sono entrambe cinesi, Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli sono dalla parte del campo dove non si era abituati a vederli. Insomma, ci sono tanti motivi per rendere interessante un Inter-Milan che calcisticamente vale un anonimo sesto posto (ovvero un doppio preliminare di Europa League). Sul campo nessuna sorpresa rispetto alla vigilia. Stefano Pioli, nel 4-2-3-1, sceglie Nagatomo per limitare Suso e Joao Mario per sostenere Icardi facendo sedere in panchina Ansaldi e Banega. Vincenzo Montella spinge sempre sul 4-3-3 con Suso-Bacca-Deulofeu a pungere. Poi confermate le indicazioni del lavoro settimanale con Mati e Zapata che hanno vinto i ballottaggi con Locatelli e Paletta.
PRIME OCCASIONI — Dopo lo spettacolo delle coreografie, inizia quello dei calciatori. I quali in realtà scelgono la strada della leggerezza per spalancare spazi agli avversari. Dopo 2' Gagliardini concede palla a Mati Fernandez che può aprire il contropiede rossonero. Deulofeu è un po' lento a controllare e calciare, Handanovic è bravo a respingere, poi sulla continuazione dell'azione Bacca spara alle stelle dal limite dell'area piccola. L'Inter non preme, attende. Al 6' azione personale di Joao Mario che sulla sinistra semina Calabria, crossa e pesca Icardi che disturbato manda alto. Intorno al quarto d'ora ci sono sessanta secondi di brividi in casa nerazzurra. Prima Suso costringe alla parata Handanovic da lontano, poi Deulofeu colpisce il palo crossando da posizione ravvicinata. Il Milan però si spegne qui dopo aver guidato per qualche tempo. Bastano due lampi di Inter e il mondo cambia.
DOPPIA INTER — Al 36' Gagliardini lancia Candreva, De Sciglio sbaglia tutto, tempo di intervento e intervento stesso, l'esterno interista lo anticipa e anticipa anche il tentativo di Donnarumma. Palla in gol ed esultanza sotto la Sud rossonera. Otto minuti dopo ecco il raddoppio. Azione a sinistra, scambio Icardi-Perisic con Calabria che ci capisce poco, il croato arriva sul fondo e trova sul secondo palo il capitano tutto solo che comodamente appoggia in rete. Il suo primo gol al Milan chiude il cerchio magico, adesso ha segnato a tutte le squadre dell'attuale Serie A (Inter esclusa) e l'Inter chiude il primo tempo sul 2-0.
INIZIO RIPRESA — Si ricomincia senza cambi. Partenza lenta, tra il silenzio delle due curve per cinque minuti e i fumogeni della Sud rossonera. Poi il primo segnale di vita in area rossonera con Candreva che calcia fuori da buona posizione. Non è un derby da stelle filanti, così per dargli un po' di brio Kucka disegna una rovesciata in area che finisce comoda nelle mani di Handanovic. Se saranno contenti gli spettatori a casa lo diranno i social network, al Meazza basta a strappare un generoso applauso. Il tempo inizia a scorrere e il Milan ha bisogno di un cenno del destino. Quando alza il baricentro, rischierà il contropiede, ma è una situazione difficile da evitare. Medel pesca Icardi con un lancio di 40 metri, l'argentino innesca subito Perisic che con la porta davanti agli occhi colpisce Donnarumma. Non siamo al luna park e quindi l'orsetto non lo porta a casa. Montella cambia filosofia al 12' inserendo Locatelli per Kucka: all'italiano il compito di far girare la squadra insieme con Sosa. Il doppio regista rossonero aumenta il controllo della partita da parte del Milan, ma per riaprire la gara bisogna creare occasioni.
LA RIMONTA — E fino al 21' non ve n'è traccia. Il minuto segnalato riguarda un destro di Deulofeu sul quale Handanovic deve impegnarsi per deviarlo in corner. Anche Pioli mette mano alla panchina. Dentro Eder per Perisic che cominciava ad accusare qualche problema muscolare alla gamba destra. Nel sistema di gioco interista cambia nulla, con il nazionale che prende il posto del croato a sinistra nel 4-2-3-1. Al 28' mezzo pasticcio di Handanovic e Miranda che quasi consegnano a Bacca la palla per riaprire la partita. Flash di una gara che non dà l'impressione di poter cambiare direzione. Montella prova a mutare l'aria girando la squadra. Dentro Lapadula, con la sua voglia, fuori Sosa per un 4-4-2 molto offensivo sugli esterni. Con un quarto d'ora più recupero a disposizione, non c'è molto da difendere. Ecco perché al 35' entra pure Ocampos per Calabria. Montella chiude con cinque attaccanti e Pioli risponde con Murillo per Joao Mario. Gli ultimi dieci minuti sono facilmente prevedibili: rossoneri intenti a guardare solo avanti, nerazzurri pazienti ad aspettare gli spazi per ripartire. Al 38' il Fato si manifesta sotto la suola di Romagnoli. Cross di Suso, Gagliardini non si accorge dell'arrivo del difensore alle spalle e con i tacchetti lo anticipa. Gol sul primo palo, tutti sorpresi, ma la corrida in salsa cinese è servita per gli ultimi 5' più recupero. Entra Biabiany per Candreva, urge gamba per giocare i 5' di recupero assegnati da Orsato. La corrida produce grande confusione. Locatelli sfiora l'espulsione per un calcio rifilato a Nagatomo. Tutto il tempo perso si tramuta in ulteriori 2 minuti di recupero che aiutano il Milan. Sull'ultimo corner battuto da Deulofeu, Bacca anticipa il marcatore e la sua girata diventa un assist per Zapata che in precario equilibrio colpisce tutto solo: traversa e gol convalidato dalla tecnologia perché il pallone sbatte sotto la traversa, rimbalza e Medel lo allontana. Orsato indica il centro del campo: è 2-2, è finita. Come all'andata, pareggio ben oltre il 90'.
Matteo Brega
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - ZAPATA-ROMAGNOLI, DA CARNEFICI A SALVATORI DELLA PATRIA. DEULOFEU DEVASTANTE. BUONA PASQUA A TUTTI
Donnarumma 5,5: vai tu che vado io con De Sciglio e li nasce il gol di Candreva che spezza in due la partita, incamerandola sui binari dell’Inter. Poteva gestire meglio quella situazione particolare e decisiva. Poi però è sempre attento e va a fare densità nell’area dell’Inter nell’azione del gol del 2-2 di Zapata.
Calabria 5,5: parte fortissimo, sulla falsariga della partita con il Palermo. Crossa bene e copre altrettanto su Perisic e Joao Mario che scelgono il suo lato come quello da attaccare. Tuttavia entra nella banda del buco del gol del 2-0 dell’Inter. Nella ripresa si vede poco. (dall’81’ Ocampos sv)
Zapata 7: da carnefice a salvatore. Contribuisce a inchiodare il Milan ad una croce dolorosissima, insieme a Calabria e Romagnoli, quando Icardi spacca la porta per il 2-0 interista. Non molla, si sgancia spesso e trova la rete che resuscita il Milan e la sua gente al 97’.
Romagnoli 7: se doveva scegliere una partita per segnare il suo primo gol in campionato, ha scelto quella giusta. Zampata vincente su assist di Suso che manda in cortocircuito l’Inter e fa andare nel dimenticatoio il disastro difensivo in occasione del raddoppio di Icardi.
De Sciglio 5: incomprensione totale con Donnarumma su Candreva. Non copre bene lo spazio e non si capisce con il suo portiere, l’interista è lesto e ne approfitta per spaccare la partita in favore dei padroni di casa. Finisce nella difesa a tre.
Kucka 5: forse sente troppo la partita e gioca nettamente sotto i suoi standard. Quando esce, se ne rende conto. (dal 57’ Locatelli 6: ordine, grinta e voglia di rendersi utile. Il suo giallo, quasi rosso, su Nagatomo è paradossalmente fondamentale per far aumentare il recupero).
Sosa 6: prima mezz’ora da professore. Porta a scuola Gagliardini e sfiora anche il gol. Poi cala un po’ fino al cambio. (dal 75’ Lapadula 6: fa massa dentro gli ultimi venti metri quando l’Inter è in bombola e da fastidio a Miranda e Murillo. D’Ambrosio gli toglie con la mano un pallone che avrebbe messo dentro).
Mati Fernandez 6: alterna giocate di grande qualità e fasi nelle quali si eclissa. Ha il merito di essere sempre lucido anche quando passa da intermedio a trequartista.
Suso 6: vede l’Inter e sembra intenzionato a replicare il copione dell’andata facendo oscillare il suo mancino velenoso dal quale nasce anche l’azione fallita da Bacca. Poi si spegne improvvisamente salvo poi riemergere nel finale, quando offre a Romagnoli il pallone del 2-1 e batte l’angolo del 2-2.
Bacca 5,5: si divora un gol clamoroso e poi fa recitare il solito rosario di improperi ai tifosi del Milan. Non imita Icardi quando Deulofeu apparecchia un pallone comodo comodo sul secondo palo. Tuttavia, nel finale, mette la testa sul pallone che poi Zapata tramuta in gol.
Deulofeu 7: D’Ambrosio non lo prende mai. Inventa una serie di giocate da fuoriclasse e colpisce anche un palo che grida vendetta. Si divora il gol del possibile 1-0 dopo 120 secondi. Nella ripresa è lui a mettere alla frusta l’Inter. Se segnasse di più…
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