dal sito www.gazzetta.it
IN GOL SUSO, PASALIC, BACCA E DEULOFEU
Lo spagnolo ex Liverpool, al rientro, sblocca al 6' e ispira il raddoppio del croato. Prima dell'intervallo arriva anche il tris del colombiano. Nella ripresa, a segno l'ex Everton. I rossoneri salgono a quota 57 punti in classifica, a più 2 sull'Inter in vista del derby di sabato prossimo
Lo spirito del Milan passato - questa, almeno in teoria, era l’ultima partita dell’era Berlusconi - meritava un'ultima volta serena, una domenica di primavera per guardarsi intorno, sentire San Siro cantare, ripensare a ciò che è stato. Servita. Il Milan segna dopo 6 minuti con Suso, raddoppia al 19' con Pasalic, chiude la saracinesca con Bacca quando mancano 8 minuti all’intervallo. Tre a zero: se fosse baseball si finirebbe qui per manifesta superiorità, invece è calcio e bisogna continuare. Allora Donnarumma para il classico sinistro a giro di Diamanti e Deulofeu trova il 4-0 finale, più che meritato, con un destro a giro. Il Milan sale al sesto posto, a -2 dall’Atalanta e a +2 su Pioli: nel derby di sabato un pareggio non sarebbe da buttare. Quello che conta, in una partita così, però è il primo tempo. Il Palermo dal 1' al 45' è onestamente impresentabile - tutto chiuso nella sua metà campo, mai creativo, non lontanamente pericoloso - e a San Siro si rivedono momenti da grande Milan. La curva si innamora di Falcinelli, sente i gol del Crotone alla radio e annuncia le segnalazioni del tabellone con i classici "ooooohh" di chi aspetta. Quando dalla Calabria arriva il 2-0, lo stadio applaude come neanche al vantaggio di Suso.
MILAN SPAGNOLO — Suso, appunto. Il Milan sentiva la sua mancanza e Jesus, al ritorno dopo due partite di assenza, chiede perdono due volte in 20 minuti. Prima mette in porta una punizione dal limite concessa per un quasi-rigore su Deulofeu: sinistro a giro sopra la barriera e partita sbloccata presto, contrariamente alle abitudini. Poi taglia da destra col solito mancino e fa cadere la palla dall'altra parte, a mezzo metro dalla linea di porta. Fulignati non trova il tempo, Pasalic va a contrasto con Rispoli e vince il duello: 2-0. Il Palermo, anche sotto di due gol, non riesce a reagire, allora il Milan capisce che in un pomeriggio così restano due sole cose da fare: tifare per il Crotone e far segnare Bacca. Carlos al 25' spreca un'occasione che per il suo alter-ego di Siviglia sarebbe stata quasi semplice, poi svolta. Calabria, di questi tempi il miglior terzino crossatore del Milan, lo trova col giro da destra, Bacca cerca la palla con la testa e segna il 3-0. Per il povero Fulignati, tre tiri visti arrivare e tre gol subiti.
CHE FANNO A CROTONE? — Montella a quel punto si dedica alla tutela dei diffidati - fuori Sosa, dentro Locatelli - e alla protezione dei suoi talenti: sostituiti anche Suso e Deulofeu, tra i migliori in campo. Lopez invece prova Sallai e Trajkovski, ma il Palermo resta nullo e il Milan in controllo. Pasalic gioca da centrocampista di alto livello e Kucka al 10' del secondo tempo manda in porta Bacca con un passaggio degno di Robben, Bale e tutti gli esterni destri del mondo. Niente, Carlos sbaglia confermando il periodo un po' così. San Siro, nella domenica più serena dell’anno, perdona e divide gli occhi: uno sul campo per vedere i quasi-gol di Antonelli, Kucka, Pasalic, Lapadula e Bacca, uno sul telefonino per controllare il risultato dell'Inter. Arriva il 2-1 di D'Ambrosio, Eder prende il palo, poi il sospiro di sollievo finale. Unica nota negativa, il giallo a Pasalic: diffidato, non giocherà il derby. Il messaggio da Milan-Palermo però non cambia: Montella, a sei giorni dall'Inter, ha una squadra vera.
Luca BianchinLo spirito del Milan passato - questa, almeno in teoria, era l’ultima partita dell’era Berlusconi - meritava un'ultima volta serena, una domenica di primavera per guardarsi intorno, sentire San Siro cantare, ripensare a ciò che è stato. Servita. Il Milan segna dopo 6 minuti con Suso, raddoppia al 19' con Pasalic, chiude la saracinesca con Bacca quando mancano 8 minuti all’intervallo. Tre a zero: se fosse baseball si finirebbe qui per manifesta superiorità, invece è calcio e bisogna continuare. Allora Donnarumma para il classico sinistro a giro di Diamanti e Deulofeu trova il 4-0 finale, più che meritato, con un destro a giro. Il Milan sale al sesto posto, a -2 dall’Atalanta e a +2 su Pioli: nel derby di sabato un pareggio non sarebbe da buttare. Quello che conta, in una partita così, però è il primo tempo. Il Palermo dal 1' al 45' è onestamente impresentabile - tutto chiuso nella sua metà campo, mai creativo, non lontanamente pericoloso - e a San Siro si rivedono momenti da grande Milan. La curva si innamora di Falcinelli, sente i gol del Crotone alla radio e annuncia le segnalazioni del tabellone con i classici "ooooohh" di chi aspetta. Quando dalla Calabria arriva il 2-0, lo stadio applaude come neanche al vantaggio di Suso.
MILAN SPAGNOLO — Suso, appunto. Il Milan sentiva la sua mancanza e Jesus, al ritorno dopo due partite di assenza, chiede perdono due volte in 20 minuti. Prima mette in porta una punizione dal limite concessa per un quasi-rigore su Deulofeu: sinistro a giro sopra la barriera e partita sbloccata presto, contrariamente alle abitudini. Poi taglia da destra col solito mancino e fa cadere la palla dall'altra parte, a mezzo metro dalla linea di porta. Fulignati non trova il tempo, Pasalic va a contrasto con Rispoli e vince il duello: 2-0. Il Palermo, anche sotto di due gol, non riesce a reagire, allora il Milan capisce che in un pomeriggio così restano due sole cose da fare: tifare per il Crotone e far segnare Bacca. Carlos al 25' spreca un'occasione che per il suo alter-ego di Siviglia sarebbe stata quasi semplice, poi svolta. Calabria, di questi tempi il miglior terzino crossatore del Milan, lo trova col giro da destra, Bacca cerca la palla con la testa e segna il 3-0. Per il povero Fulignati, tre tiri visti arrivare e tre gol subiti.
CHE FANNO A CROTONE? — Montella a quel punto si dedica alla tutela dei diffidati - fuori Sosa, dentro Locatelli - e alla protezione dei suoi talenti: sostituiti anche Suso e Deulofeu, tra i migliori in campo. Lopez invece prova Sallai e Trajkovski, ma il Palermo resta nullo e il Milan in controllo. Pasalic gioca da centrocampista di alto livello e Kucka al 10' del secondo tempo manda in porta Bacca con un passaggio degno di Robben, Bale e tutti gli esterni destri del mondo. Niente, Carlos sbaglia confermando il periodo un po' così. San Siro, nella domenica più serena dell’anno, perdona e divide gli occhi: uno sul campo per vedere i quasi-gol di Antonelli, Kucka, Pasalic, Lapadula e Bacca, uno sul telefonino per controllare il risultato dell'Inter. Arriva il 2-1 di D'Ambrosio, Eder prende il palo, poi il sospiro di sollievo finale. Unica nota negativa, il giallo a Pasalic: diffidato, non giocherà il derby. Il messaggio da Milan-Palermo però non cambia: Montella, a sei giorni dall'Inter, ha una squadra vera.
Luca Bianchin
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - SUSO TORNA E INCANTA. DEULOFEU HA IL KERS NELLE GAMBE. KUCKA DEVASTANTE
Donnarumma 6: gli ricordano che non fa parte dei 36.808 spettatori a metà della ripresa quando Diamanti libera un mancino velenoso, che Gigio manda in angolo. Attento sui palloni alti.
Calabria 7: riconfermato titolare, premia la fiducia di Montella con una grande prova in fase di spinta e anche in copertura, nonostante il Palermo sia davvero poca cosa. Pennella per Bacca un cross al bacio che il colombiano non può sbagliare.
Zapata 6,5: pomeriggio di relax praticamente totale. Annulla subito Nesterovski e, insieme a Romagnoli, fa ripartire l’azione da dietro senza affanni. Sfiora il gol di testa su azione di calcio d’angolo.
Romagnoli 6,5: si legga il commento di Zapata. Controlla con grande calma e qualità gli attacchi rosanero.
De Sciglio 6,5: parte bene in fase propositiva e scambia spesso con Deulofeu. Nella ripresa si sgancia di meno, anche perché il risultato non lo richiede.
Kucka 7: dominatore assoluto del centrocampo, sfiora il gol in almeno tre occasioni e mette Bacca due volte davanti a Fulignati. Il portiere rosanero gli nega il gol personale disinnescando una sua sassata dai 35 metri su punizione.
Sosa 7: geometrie e qualità in mezzo ad un centrocampo estremamente dinamico. Sventaglia con sapienza e riesce anche a saltare l’uomo con facilità. (dal 59’ Locatelli 6: entra con la partita in ghiaccio. Si concede qualche leziosità in tranquillità).
Pasalic 7: secondo gol consecutivo in campionato ed è la rete che indirizza il match. Tuttavia il voto è influenzato dal giallo preso a metà campo che gli farà saltare il derby di sabato prossimo.
Suso 7,5: torna tirato a lucido e si presenta con una punizione capolavoro che fa secco Fulignati. Esce dal suo mancino magico la parabola che porta al gol di Pasalic. Diverte e si diverte finché Montella non lo richiama in panchina (dal 72’ Antonelli 6: prende la corsia di sinistra e incamera minuti nelle gambe).
Bacca 6,5: in una partita da tripletta, ne segna solo uno e se ne mangia due clamorosi. Sul quarto tentativo è bravissimo Fulignati a volare a mano aperta a togliere la palla dall’angolo alla sua sinistra.
Deulofeu 7: a volte va più veloce del pallone, ma quando punta l’avversario ha i giri del motore più alti di tutti. Segna un gol bellissimo, quello che cala il poker definitivo e che completa un pomeriggio perfetto. (dal 75’ Lapadula 6: si sbatte come al solito e sfiora il gol personale).
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