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da "Almanacco Illustrato del Milan" - Ed. Panini Modena, 2005
Lasciano il Milan Rijkaard e Gullit. Van Basten è costretto, a soli 29 anni, a chiudere la sua carriera (Van Basten darà in realtà l'addio al calcio giocato due anni dopo, nell'estate del 1995, ndr). Lascia la società dopo 13 anni anche Evani. Un grave incidente automobilistico priva la squadra per quasi tutta la stagione di Lentini. Nonostante tutto, il Milan va avanti e vince per il terzo anno consecutivo lo scudetto. Vengono acquistati Laudrup, Raducioiu e Panucci e, a metà campionato, Marcel Desailly. Simone diventa stabilmente titolare. In questa stagione Capello valorizza i gol pesantissimi di Daniele Massaro. Sebastiano Rossi consegue il record d'imbattibilità per i portieri della Serie A (929'). La difesa incassa solo 15 gol in 34 partite. Vinta la Supercoppa di Lega battendo (1-0) il Torino a Washington, il Milan centra la prestigiosa accoppiata scudetto-Champions League superando, con una prestazione straordinaria, il Barcellona ad Atene per 4-0. Supercoppa d'Europa (contro il Parma) e Intercontinentale (contro il San Paolo) disputate al posto dello squalificato MArsiglia non portano gloria. Coppa Italia alla Sampdoria.


da E. Tosi – Forza Milan! – La storia del Milan ("Il decennio della Stella e il buio dei primi Anni Ottanta"), maggio 2005
L'ANNO DEL "DOUBLE"
Per l'anno agonistico 1993-94, che si apre con il terzo trionfo nella Supercoppa di Lega eccezionalmente disputata a Washington (1-0 al Torino, grazie a un gol di Marco Simone), i ranghi della squadra sono rivoluzionati. Dopo il ritiro di Van Basten, anche Rijkaard (destinazione Ajax) e Gullit lasciano il Milan, così come Evani, mentre Lentini è vittima di un grave incidente automobilistico che finirà per condizionarne la carriera. Vengono acquistati Stefano Eranio, Brian Laudrup, Florin Raducioiu, Christian Panucci e soprattutto, a campionato in corso, il possente franco-ghanese Marcel Desailly, diga del nuovo centrocampo rossonero. Capello si dimostra duttile nei suoi convincimenti tattici e nelle diverse circostanze; dopo aver vinto due campionati con la potenza dell'attacco, riesce a vincere un terzo scudetto basandosi quasi esclusivamente sulla forza della sua difesa. Vince il titolo con i pesantissimi gol di Daniele Massaro e il record d'imbattibilità di Sebastiano Rossi: 929 minuti senza subire reti, dal 19 dicembre 1993 (Milan-Cagliari 2-1) al 27 febbraio 1994 (Milan-Foggia 2-1). Il Milan segna solo 36 gol, subendone però appena 15 e vincendo 14 partite su 19 con un solo gol di scarto e ben 9 per 1-0. Dopo il Grande Torino, nessuna squadra in Italia era più riuscita nell'impresa di vincere tre campionati consecutivi.
Dopo aver sostituito senza gloria lo squalificato Olympique Marsiglia sia in Supercoppa d'Europa (sconfitta contro il Parma, vittoria per 1-0 a Parma e sconfitta per 0-2 a Milano ai tempi supplementari) sia nell'lntercontinentale a Tokyo (Milan battuto dai brasiliani del San Paolo per 3-2), la squadra di Capello dà il meglio di sé in Champions League. Superati gli ostacoli costituiti da Aarau, Copenaghen, Anderlecht, Porto, Werder Brema e Monaco, i rossoneri si presentano ad Atene il 18 maggio 1994 per la finale contro il Barcellona, favorito alla vigilia. Pur privi di capitan Baresi e di Costacurta, squalificati, i rossoneri conquistano per la quinta volta il prestigioso trofeo; i catalani, guidati in panchina da Johann Cruijff, sono annichiliti da uno dei più bei Milan di sempre, vittorioso 4-0 grazie alla doppietta di Massaro e ai gol di Savicevic e Desailly: è accoppiata Coppa-scudetto.




La rosa rossonera per la stagione 1993-94



dal sito www.wikipedia.org
1993-94: IL DOUBLE SCUDETTO-CHAMPIONS LEAGUE
Nella stagione 1993-1994 il Milan cambia volto: finita oramai l'era degli olandesi (Gullit e Rijkaard sono ceduti, Van Basten è prossimo al ritiro dopo una serie di infortuni), dopo tredici anni lascia il Milan anche Alberigo Evani, mentre Gianluigi Lentini, vittima di un grave incidente automobilistico, è fuori squadra per tutta la stagione. Sono acquistati Brian Laudrup, Florin Raducioiu, Christian Panucci e, a metà stagione, Marcel Desailly. Marco Simone diventa stabilmente titolare e determinanti risultano essere le reti di Jean Pierre Papin, Pallone d'oro 1991, e di Daniele Massaro. Nonostante le molte difficoltà, al Milan riesce una delle stagioni più esaltanti della propria storia.
In Champions League riscatta la sconfitta contro l'Olympique Marsiglia patita nella finale dell'anno precedente, conquistando così il suo quinto titolo europeo nella finale di Atene (18 maggio 1994). L'avversario è il Barcellona, il cui allenatore, Johann Cruyff, alla vigilia si era detto sicuro della vittoria. In risposta all'ostensione di sicurezza dell'olandese, i rossoneri infliggono ai catalani una severa lezione di calcio, un 4-0 senza appelli firmato da una doppietta di Massaro e dai gol di Savicevic e Desailly, che rappresenta ancora oggi il maggiore scarto mai registrato in una finale di Coppa dei Campioni-Champions League. Quella contro il Barcellona è stata votata La partita del secolo del Milan dopo un sondaggio condotto tra i tifosi rossoneri.
Unitamente al successo continentale il Milan sale sulla vetta nazionale per la quattordicesima volta nella sua storia, ottenendo il terzo scudetto consecutivo - record appartenente al Grande Torino - con due giornate d'anticipo. Il successo è accompagnato da altri numeri da record, riguardanti l'imbattibilità del portiere Sebastiano Rossi (929 minuti, attuale primato italiano) e la cifra delle reti subite (15 in 34 gare), la più bassa mai registrata nei campionati a 18 squadre. Il Milan conquista poi la Supercoppa Italiana (vinta a Washington a spese del Torino grazie all'1-0 con rete di Simone). Il Diavolo non riuscirà poi a vincere né la Supercoppa Europea (contro il Parma) né la Coppa Intercontinentale (avversario il San Paolo), disputate al posto dello squalificato Olympique Marsiglia.
L'annata è una delle più feconde della storia rossonera, se si pensa che il Milan del 1993-1994 e l'Inter del 1964-1965 sono le uniche squadre italiane ad aver vinto lo scudetto e la Coppa dei Campioni-Champions League nella stessa stagione.

AVVENIMENTI
Il torneo pre-Mondiale iniziò il 29 agosto, con i pluri-campioni del Milan nettamente favoriti, e si trattò infatti di un campionato scontato, meno spettacolare del precedente, che destò interesse più che altro per la lotta per non retrocedere: già alla quinta giornata, infatti, lo scudetto sembrò destinato alla squadra di Capello, in fuga. Furono la Juventus e il sempre più sorprendente Parma di Nevio Scala, accompagnate dalla ritrovata Sampdoria di Ruud Gullit, a cercare di dare filo da torcere ai rossoneri. Torinesi e liguri ci provarono il 31 ottobre, quando Baresi e compagni caddero a Genova sotto i colpi della Samp, che volò in testa con la Juventus; la coppia durò però una sola settimana, dato che la settimana dopo l'inopinata sconfitta interna della Samp contro il Cagliari - brillante fu il cammino dei sardi in Coppa UEFA - e lo scivolone dei bianconeri a Parma lanciarono gli emiliani e il Milan, vincitore del derby, che avanzarono a braccetto. Dopo il 28 novembre, giorno dello scontro diretto al Tardini finito a reti inviolate, la classifica vide il Milan prendere lentamente il largo. Quando, il 19 dicembre, il Parma fu affondato in casa dal Napoli iniziò per gli emiliani una crisi di risultati che fece diventare il girone di ritorno una trionfale marcia di avvicinamento del Milan al tricolore, nonostante i rossoneri non potessero vantare un attacco prolifico come quello degli anni precedenti; la forza dei rossoneri fu in una difesa composta da autentici fuoriclasse quali Franco Baresi e Paolo Maldini, che permise al portiere Sebastiano Rossi di battere, il 27 febbraio, il record d'imbattibilità di Dino Zoff.
Il campionato praticamente si chiuse nella settimana tra il 6 e il 13 marzo, quando i rossoneri sconfissero, l'una dopo l'altra in fila, le inseguitrici Juventus e Sampdoria, portandosi addirittura a più otto sui blucerchiati, secondi. Il titolo arrivò, matematicamente, a due giornate dalla fine, il 17 aprile, grazie al pareggio interno contro l'Udinese. Per il Milan fu il quattordicesimo titolo, terzo consecutivo. Secondo titolo di tiratore scelto invece per il laziale Signori, con 23 gol.
In zona UEFA il Napoli riuscì a fronteggiare la concorrenza di Foggia, Roma e Torino. In coda si assistette alla lenta discesa dell'Inter, che si ritrovò impantanata in piena zona retrocessione, salvandosi alla fine per un solo punto. La lotta tra le due matricole emiliane del campionato, il Piacenza e la Reggiana, finì tra le polemiche, con i biancorossi costretti a giocare in anticipo l'ultima gara contro il Parma a causa degli impegni di quest'ultimo in Coppa delle Coppe, e i granata che strapparono la salvezza grazie a una fortuita e discussa vittoria ottenuta a San Siro contro il Milan, due giorni dopo. Scesero in Serie B anche l'Udinese, l'Atalanta e un Lecce mai in gara.




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Ragione sociale Milan Associazione Calcio S.p.A. (A.C.M.)     



Franco Baresi,
Capitano di una stagione memorabile
Colori sociali Rosso e nero a strisce verticali
Data di fondazione 13 dicembre 1899
Sede Via Filippo Turati, 3 - MILANO
Centro Sportivo Milanello - Carbonolo di Carnago (VA)
AREA DIRETTIVA
Presidente Silvio Berlusconi
Amministratore Delegato Adriano Galliani
Direttore Sportivo Ariedo Braida
AREA ORGANIZZATIVA
Direttore Organizzativo Umberto Gandini
Team Manager Silvano Ramaccioni
Segretario Rina Barbara Ercoli
AREA COMUNICAZIONE
Capo Ufficio Stampa Paolo Tarozzi
AREA TECNICA
Allenatore Fabio Capello
Allenatore in Seconda Italo Galbiati
Preparatore Atletico Vincenzo Pincolini
Allenatore dei portieri Roberto Negrisolo
Responsabile Settore Giovanile Carlo Montanari
Allenatore Primavera Maurizio Viscidi
AREA SANITARIA
Responsabile Settore Sanitario Rodolfo Tavana
Medico Sociale Giovanni Battista Monti
Massaggiatore

Giancarlo Bertassi, Franco Pagani

SQUADRA
Capitano Franco Baresi II
Sponsor Motta
Campo sportivo Stadio San Siro - MILANO
Giocatori di partite ufficiali Demetrio Albertini, Franco Baresi II (cap.), Zvonimir Boban, Angelo Carbone, Alessandro Costacurta, Francesco Cozza, Fernando De Napoli, Marcel Desailly II, Roberto Donadoni, Stefano Eranio, Filippo Galli, Daniele Guerzoni, Mario Ielpo, Brian Laudrup II, Gianluigi Lentini, Paolo Maldini, Daniele Massaro, Stefano Nava, Alessandro Orlando, Christian Panucci II, Jean-Pierre Papin, Florin Valeriu Raducioiu, Sebastiano Rossi, Mirco Sadotti, Dejan Savicevic, Marco Simone, Mauro Tassotti
Palmares Campione d'Italia (14° Titolo Nazionale)
3^ Supercoppa Italiana
5^ Coppa dei Campioni (Champions League)
Trofeo "Luigi Berlusconi"
Torneo "Ciudad de Oviedo"
Memorial "Giorgio Ghezzi"
Coppa della Bontà
Trofeo CBC Cup
Shenyang Cup
Epson-Tokyo Cup
La Squadra "Berretti" vince il 4° titolo di Campione d'Italia