Ritorno all'indice stagione
< STAGIONE PREC.
STAGIONE SUCC. >



testo in parte tratto da "Almanacco Illustrato del Milan" - Ed. Panini Modena, 2005
Al posto di Nils Liedholm arriva dall'Udinese (neo promossa in Serie A) Massimo Giacomini, un ex calciatore rossonero. Unico acquisto di rilievo è quello di Francesco Romano dalla Reggiana. Assieme a lui arriva anche Giuseppe Galluzzo, giovane centravanti proveniente dal Lecco. In una stagione che sembra scorrere senza infamia e senza lode, il Milan si ritrova invischiato in uno scandalo di scommesse clandestine che intacca la credibilità sportiva coinvolgendo diverse società (tra cui la Juventus la quale, non si sa come, esce senza danni dalla vicenda), oltre a molti tesserati. Fino ad allora non erano mai stati registrati analoghi precedenti.
Agli occhi dei propri tifosi la società rossonera sembra essere il capro espiatorio di una bruttissima situazione. Vengono coinvolti Enrico Albertosi, Giorgio Morini e Felice Colombo. La sera del 23 marzo 1980 la Polizia fa irruzione negli spogliatoi di San Siro ed arresta i due calciatori ed il Presidente rossonero; la stessa scena si ripete in altri stadi italiani. Tutto ciò scaturì dalle confessioni di due alibratori clandestini romani, l'oste Alvaro Trinca ed il commerciante di frutta all'ingrosso Massimo Cruciani, che con le dichiarazioni rese ai magistrati Roselli e Monsurrò diedero vita appunto a quanto detto. Risultato: il Milan, classificatosi 3° dietro Internazionale e Juventus viene retrocesso all'ultimo posto in classifica e quindi declassato in Serie B, Felice Colombo e Ricky Albertosi radiati (la pena del portiere fu poi commutata in quattro anni di squalifica) e Giorgio Morini fu squalificato per un anno. Al centro della triste vicenda rossonera la partita Milan-Lazio del 6 gennaio 1980 terminata con il risultato di 2 a 1 a favore dei rossoneri, gara per la quale si misero d'accordo Albertosi e Giordano (il quale realizzò un gol al 90' facendo passare la palla sotto le gambe del portiere rossonero...). Albertosi chiese un contributo a Felice Colombo (di venti milioni di Lire) per accrescere la somma destinata ai laziali e Giorgio Morini, dopo la vittoria dei rossoneri consegnò a Roma il denaro. Sei mesi di squalifica subì anche Stefano Chiodi per episodi non attinenti alla sfera rossonera. Fu una botta enorme, che gettò nello sconforto milioni di appassionati. E dire che erano state gettate le basi per un Milan ancora più forte, con i trasferimenti a fine stagione di Chiodi e Bigon alla Lazio (retrocessa nel processo d'appello per una partita con l'Avellino) proprio in cambio di Bruno Giordano (anch'esso squalificato per 3 anni e sei mesi al termine della vicenda e poi graziato in seguito alla vittoria azzurra al "Mundial" del 1982) e con l'opzione di Paolo Roberto Falcao, il quale non venne acquistato causa la retrocessione della società rossonera (all'epoca non potevano essere tesserati gli stranieri in Serie B, cosicché il brasiliano sbarcò a Roma, sponda giallorossa andando a fare le fortune della squadra capitolina, vincendo uno scudetto e partecipando ad una finale di Coppa dei Campioni).


da E. Tosi – Forza Milan! – La storia del Milan ("Il decennio della Stella e il buio dei primi Anni Ottanta"), maggio 2005
GLI ANNI PIU' TRISTI DELLA STORIA ROSSONERA
Sta crescendo in rossonero il giovanissimo Franco Baresi: arrivato alle giovanili del Milan a soli 14 anni, "El piscinìn" esordisce a 17 anni in prima squadra ed è uno dei protagonisti del decimo scudetto. La stagione 1979-80 vede un cambio alla guida tecnica: Massimo Giacomini prende il posto di Liedholm, partente con destinazione Roma. Durante lo svolgimento del campionato il Milan è coinvolto nel più grave scandalo della storia del calcio italiano: la società rossonera si trova invischiata (nella figura del suo presidente Felice Colombo) nell'ambiente delle scommesse clandestine. Il massimo dirigente milanista è inibito a vita, tre giocatori sono squalificati (Enrico Albertosi per quattro anni, Giorgio Morini per un anno e Stefano Chiodi per sei mesi); una vicenda con personaggi che nulla hanno a che vedere col calcio, che trova maggior credito in sede di giustizia sportiva che non in quella della giustizia ordinaria.
Tutti gli avvenimenti relativi al mondo degli scommettitori clandestini vengono addebitati al calcio: il calcio-scommesse sembra poi trovare, nei ragionamenti degli umiliati sostenitori milanisti, il Milan come capro espiatorio per una sentenza esemplare di una giustizia sportiva mai più, in futuro, così drastica nelle sue decisioni. Il Milan, campione d'Italia uscente e terzo classificato in Serie A, con la massima onorificenza sportiva apposta sulla sua maglia (la Stella dei dieci titoli nazionali) viene retrocesso all'ultimo posto della classifica e pertanto condannato a giocare la stagione successiva in serie B; stesso destino per la Lazio, anch'essa coinvolta nello scandalo.






La rosa del Milan a Milanello per la foto ufficiale della stagione 1979-80 (assente Massimo Giacomini che non amava molto farsi
immortalare "perchè - diceva - i protagonisti sono i calciatori"). Al posto dello storico ovale, come simbolo del Milan dell'epoca
compare per la prima volta il diavoletto stilizzato e, sempre per la prima volta, l'agognata "Stella", simbolo dei dieci scudetti.
La maglia ritorna ad essere a strisce larghe ma non verrà utilizzata spesso nel corso della stagione



dal sito www.wikipedia.org
1979-80: LA RETROCESSIONE D'UFFICIO
Tuttavia nella stagione 1979-1980, a seguito allo Scandalo calcio-scommesse 1980 e malgrado il terzo posto finale, la squadra viene retrocessa in Serie B. Le sentenze della giustizia sportiva (C.A.F.) prevedono: retrocessione del Milan in B (insieme alla Lazio); inibizione a vita per il presidente Felice Colombo; squalifiche ai calciatori Enrico Albertosi, Giorgio Morini e Stefano Chiodi, rispettivamente di 4 anni, 1 anno e 6 mesi.

AVVENIMENTI
Una stagione importante e strana, quella che prese il via il 16 settembre 1979, caratterizzata da drammi, scandali, pochi gol e un gioco certamente non spettacolare. Nella stagione che segnò un importante giro di boa per il calcio italiano, vinse l'Inter di Eugenio Bersellini (detto il Sergente di ferro per la sua rigidità), ritornata allo scudetto dopo 9 anni e rinvigorita dai boom di Beccalossi e Altobelli: quest'ultimo, per un gol, perse il titolo di capocannoniere in favore di Bettega.
Dopo la prima, deludente giornata (7 pareggi e 6 gol in 8 gare) l'Inter si ritrovò già sola in testa; tampinata nelle giornate successive dal neopromosso Cagliari, la squadra nerazzurra chiuse il girone d'andata, il 6 gennaio 1980, con tre punti di vantaggio sul Milan. E mentre sui campi si giocava un campionato tranquillo e sonnolento, la tensione sugli spalti tra le tifoserie era alle stelle, specialmente dopo la morte di Vincenzo Paparelli, tifoso laziale colpito e ucciso durante il derby del 28 ottobre da un razzo lanciato dalla curva romanista.
Il Milan iniziò male il girone di ritorno e l'Inter si lanciò verso il titolo: il 3 marzo si ritrovò in testa con otto punti sui "cugini", sulla Juventus e sulla sorpresa Avellino, che cedette alla distanza, mentre faceva bella mostra di sé anche un Ascoli alla ricerca di una storica qualificazione in Coppa UEFA.
Il 23 marzo, ventiquattresima giornata, scoppiò il caos: al termine di sette partite di Serie A e Serie B vennero arrestati quattordici tesserati, tra cui stelle come Enrico Albertosi e Bruno Giordano. L'Italia scoprì l'esistenza di un vasto giro di scommesse clandestine legato strettamente al mondo del calcio, denunciato da un commerciante di alimentari romano e ribattezzato Totonero: tutto il processo, che coinvolgeva anche personaggi di spicco come Rossi e Savoldi, diventò il primo, enorme evento mediatico legato alla giustizia, seguito morbosamente dai media e dalla popolazione, allargandosi anche ad altri sport, dal basket alla pallavolo, e a varie squadre del mondo del calcio. Quando le indagini arrivarono a lambire alcuni deputati e senatori del parlamento, la bufera si concentrò su Milan e Lazio. L'Inter vinse lo scudetto il 27 aprile, con due turni di vantaggio, dopo una gloriosa cavalcata, rimanendo in testa solitaria per tutto il campionato. Intanto le sentenze per il Totonero declassarono Lazio e Milan: i rossoneri finirono per la prima volta in Serie B.
Vennero così ripescate il Catanzaro e l'Udinese, tornata in Serie A all'inizio del campionato dopo 17 anni di assenza. Nessuno scampo, invece, per il Pescara, che fece ritorno in B dopo un solo anno. Lo scadimento tecnico del torneo si era riflettuto da anni anche in Europa, cosicché per la prima volta l'Italia perse un posto in zona Uefa, e per di più la squalifica dei rossoneri portò le due torinesi ad essere le uniche rappresentanti italiane nella successiva edizione della terza manifestazione continentale.




Stagione precedente    STAGIONE 1979-80    Stagione successiva
Ragione sociale Milan Associazione Calcio S.p.A. (A.C.M.)
Albertino Bigon,
capitano rossonero
per la stagione 1979-80
Colori sociali Rosso e nero a strisce verticali
Data di fondazione 13 dicembre 1899
Sede Via Filippo Turati, 3 - MILANO
Centro Sportivo Milanello - Carbonolo di Carnago (VA)
AREA DIRETTIVA
Presidente Felice Colombo fino al 23 marzo 1980
Vice-presidente Gianni Rivera
AREA TECNICA
Direttore Sportivo Alessandro Vitali
Allenatore Massimo Giacomini
Allenatore in Seconda Giuliano Zoratti
Preparatore Atletico Aristide Facchini
AREA SANITARIA
Medico Sociale Giovanni Battista Monti
Massaggiatore Paolo Mariconti, Ruggero Ribolzi
SQUADRA
Capitano Albertino Bigon I
Campo sportivo Stadio San Siro - MILANO
Giocatori di partite ufficiali Enrico Albertosi, Roberto Antonelli, Franco Baresi II, Sergio Battistini, Aldo Bet, Albertino Bigon I (cap.), Ruben Buriani, Fabio Capello, Gabriello Carotti, Stefano Chiodi, Fulvio Collovati, Walter De Vecchi II, Giuseppe Galluzzo, Aldo Maldera III, Roberto Mandressi, Alberto Minoia, Giorgio Morini, Francesco Navazzotti, Walter Alfredo Novellino I, Antonio Rigamonti, Francesco Romano
Palmares La Squadra "Primavera" vince il Torneo "Città di Vignola"
La Squadra "Allievi Nazionali" vince il titolo di Campione d'Italia
La Squadra "Allievi Nazionali" vince il Torneo "C. Morando"
La Squadra "Allievi Nazionali" vince il Trofeo "Ottorino Barassi"
La Squadra "Allievi Eccellenza" vince il Torneo "Ponte San Pietro"
La Squadra "Esordienti" vince il 1° Memorial "Alvaro Gasparini"
La Squadra "Esordienti" vince il Torneo di Lissone (MI)
La Squadra "Esordienti" vince il Torneo "Aldo Roncon"
La Squadra "Esordienti" vince il Torneo di Cassano d'Adda (MI)
La Squadra "Giovanissimi" vince il Torneo "Lanfranco Alberico"