dal sito www.gazzetta.it
MILAN, TRE GOL PER SCACCIARE LA CRISI: SI SBLOCCA JOVIC, FROSINONE PIEGATO
Primo gol in rossonero del serbo, poi Pulisic (su lancio diretto di Maignan), Tomori e Brescianini. Si rivede Bennacer, debutto in A col Diavolo per Traore e altri minuti per Camarda
A volte conta l’utilitarismo. Perseguire ciò che serve, senza andare a caccia di spettacolo. Il manifesto è Luka Jovic: il serbo tocca una ventina di palloni scarsi, inizia nell’ombra, ma entra in due gol su tre e rende felici i circa settantamila di San Siro, che per una notte tornano a casa senza infortuni di alcun genere. Il Milan si sbarazza 3-1 del Frosinone e sale a 29 punti, a -4 dalla Juve e a tre lunghezze dall’Inter, di scena domani contro il Napoli. Una vittoria fondamentale per la classifica e per il morale, soprattutto dopo i tre schiaffi incassati contro il Borussia Dortmund.
LE SCELTE — La mini rivoluzione di Pioli parte dal centrale: accanto a Tomori gioca Theo, schierato per la prima volta in mezzo. Simic e Bartesaghi in panchina. Vince l’esperienza. Florenzi e Calabria sono i due terzini, Reijnders e Musah i mediani con compiti diversi, Loftus-Cheek il trequartista. Dietro Jovic, i soliti dell’ultimo periodo: Chukwueze e Pulisic. Di Francesco, che a San Siro ha vinto l’ultima volta con la Roma nel 2017, risponde con il 4-2-3-1: Oyono a uomo su Chukwueze, Bourabia e Barrenechea davanti alla difesa. Davanti c’è qualità: Soulé, Reinier, Cuni e Arjion Ibrahimovic, il diciottenne omonimo di Zlatan. Nessuna parentela, ma lo svedese se la ride in tribuna accanto a Giroud. Sorrisi tra vecchi compagni di squadra.
JOVIC — La prima mezz’ora sembra una gara a chi combina meno. Il Frosinone fa il suo gioco: manovra con i due esterni, cerca Soulé con insistenza e trova le sponde di Ibra, ma concretizza poco. Il Milan, invece, di superare il muro con astuzia e pazienza. Theo costruisce largo mostrando comunque le sue doti migliori: puntare l’uomo, cercare l’uno-due e andare dentro, lasciando Tomori e Reijnders a coprire il suo lato. Un paio di buone situazioni nascono da lui. La prima scossa arriva al 20’: destro svirgolato di Florenzi a lato. La seconda al 27’: sinistro di Chukwueze deviato in angolo. Il nigeriano arpiona il pallone e cerca il guizzo, ma Oyono lo contiene. Buona prova la sua: nel 2021 giocava in terza divisione francese, stasera ha arginato uno capace di segnare al Dortmund con una serpentina. Dopo un paio di affondi per parte, la grande chance capita sul destro di Cuni, che sfrutta un errore da matita rossa di Tomori ma conclude addosso a Maignan (42’). Neanche il tempo di appuntarsi l’occasione che il Milan va in vantaggio. Il gol è di Luka Jovic - il più discusso, il più criticato -, che scarica mesi di frustrazione con un sinistro secco e potente, come se volesse scrollarsi via di dosso settimane di malumori. Il serbo non segnava dal 27 maggio, 189 giorni fa. E forse la porta sotto la Nord gli porta bene: nel 2019 punse proprio lì sotto con la maglia dell’Eintracht, nell’unica stagione da fenomeno della sua carriera.
IL TRIS — La ripresa fa rima con chiusura. Il macht point del Milan è un tutto nei piedi dei due fuoriclasse in campo. Il primo è Maignan, bravo a effettuare un lancio di 70 metri più preciso di un Longines, il secondo è Pulisic, che invece controlla al volo e punge Turati con il destro (50’). Quinto gol in Serie A per lui, e secondo assist per Magic Mike in rossonero dopo quello per Leao contro la Samp (febbraio 2022). Il resto della gara è gestione: Di Francesco gioca due jolly offensivi, Caso e Kaio Jorge, ma il più ostico è sempre Soulé, che prende palla da destra, si accentra e calcia. Ma stavolta nessuna magia. E alla fine il Milan cala il tris: Theo costruisce, Jovic rifinisce di testa e Tomori segna a un metro dalla porta: 3-0 facile facile (75'). Il Frosinone si sveglia tardi: all’82’ Marco Brescianini - cresciuto nel settore giovanile rossonero - trova un bel gol su punizione dalla destra. Maignan e Theo si dividono le colpe. Finisce 3-1. Un paio di appunti finali: a una decina di minuti dalla fine Pioli ha regalato l’applauso di San Siro a Bennacer, di nuovo in campo dopo più di sei mesi, mentre Francesco Camarda, il quindicenne da record, ha trovato di nuovo spazio. La curva ha cantato anche per lui.
Francesco Pietrella
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - JOVIC SI SCONGELA. PULISIC TORNA AL GOL. THEO BENISSIMO DA CENTRALE
Milan-Frosinone si è conclusa da poco in una gelida serata in quel di San Siro con la vittoria per 3-1 della formazione di Pioli. Queste le pagelle dei giocatori rossoneri scesi in campo nel corso della partita
Maignan 7: tiene in piedi il Milan con un’uscita da futsal su Cuni. È bravissimo a occupare spazio e a leggere il tempo giusto dell’intervento. Suo il lancio che taglia iun due il Frosinone e spiana la strada a Pulisic per il 2-0.
Calabria 6: il capitano si mette in bolla e fornisce una prova accorta.
Tomori 7: si addormenta su Cuni ed è Maignan a salvargli la pelle. Prima e dopo una partita di alto livello, coronata con il gol del 3-0 su assist di Jovic che mette al sicuro la partita.
Theo Hernandez 7: alla fine Pioli sceglie lui come centrale di sinistra e lui lo ripaga con una prestazione di grande spessore. Sia in fase di difesa pura sia in impostazione. Poi i cavalli, ogni tanto, gli chiedono di essere liberati e lui si lancia in sgroppate che riscaldano lo stadio.
Florenzi 6: ordinato, puntale, presidia la sua zona di campo senza troppa fatica. Deve registrare qualche movimento e qualche posizione con Theo, ma nulla di preoccupante.
Musah 6.5: mette ritmo e corsa, inserimenti e brillantezza fisica. È mancato tantissimo con il Borussia Dortmund ed è un jolly prezioso. Chiude da esterno offensivo nell’attacco baby con Camarda e Chaka.
Reijnders 6: deve far girare il pallone e lo fa con buone trame. Il pressing del Frosinone non è asfissiante e lui può gestire il ritmo senza affanni, ma anche senza particolari squilli. (dal 77’ Bennacer sv: bentornato Isma).
Chukwueze 5.5: meno efficace di martedì. Cerca di spezzare il raddoppio, ma non è che faccia stropicciare gli occhi. (dal 61’ Adli 6: una buona mezz’ora, dove non ruba l’attenzione)
Loftus-Cheek 6: tanta paura quando va giù con la spalla destra, grazie a Dio sia rialza senza problemi. Prova sufficiente di Rubs, senza strappi particolari. (dal 77’ Pobega sv)
Pulisic 7: sembra fin da subito più in palla rispetto a martedì, segno anche di una condizione fisica in crescita. Si fa dare spesso e volentieri il pallone, dribbla e crea superiorità sia sulla linea interna sia su quella laterlae. Pescato benissimo da Maignan, “scava” su Turati il gol del 2-0. (dal 77’ Chaka Traoré sv)
Jovic 7: dopo il palo con il Borussia Dortmund, ecco finalmente il primo gol con la maglia del Milan. È un gol al volo, che scongela la partita e che permette ai rossoneri di incanalare la partita sui binari giusti. Cerca il dialogo con i compagni ed è decisivo anche con l’assist per il gol del momentaneo 3-0 di Tomori. Esce giustamente applaudito. (dall’85’ Camarda sv)
All. Pioli 6.5: nell’emergenza assoluta, fa sei punti su sei tra Fiorentina e Frosinone. Scaccia i fantasmi che aleggiavano attorno al Milan. La sua squadra riesce a mettere in mostra una buona prestazione che fa respirare tutto l’ambiente.
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