dal sito www.gazzetta.it
MURIEL, TACCO DA FENOMENO AL 95': IL MILAN CROLLA 3-2 A BERGAMO
L'Atalanta vince grazie all'incredibile gol del colombiano, dopo che i rossoneri avevano riacciuffato la Dea per due volte. Doppietta di Lookman, di Giroud e Jovic le reti rossonere. Espulso Calabria nel finale
Dall’altalena scende, di tacco, l’Atalanta. E dice al Milan: “Prego, accomodati pure”. I rossoneri ne avrebbero fatto volentieri a meno, e pensavano anche di averla scampata, ma non avevano fatto i conti con il colpo di tacco da artista di Luis Muriel, che ha firmato il 3-2 dei nerazzurri al 95’. Una partita che è sembrata un thriller. Anche se una certa sensazione serpeggiava fin dall’inizio: il colpevole era il Diavolo, e prima o poi sarebbe stato scoperto. Perché l’Atalanta che torna a vincere dopo 4 partite e due ko di fila, e dopo 5 partite consecutive senza battere il Milan in Serie A, ha dovuto soffrire fino all’ultima occasione ma andrà a dormire con un successo meritato: il 2-2 che aveva retto fino al colpo di genio di Muriel nel recupero le sarebbe stato stretto, strettissimo. Il Milan se ne torna a casa con la quarta sconfitta in campionato (eguagliato il numero di ko nell’anno dello scudetto), la Juve lontana 7 punti e l’Inter in odore di +9 in caso di vittoria stasera con l’Udinese: Pioli parlava di continuità per lo scudetto, il Diavolo ha tradito ancora. E ha già il mal di testa per il prossimo turno, il 17 dicembre col Monza: Calabria, espulso per doppia ammonizione nel finale di Bergamo, asciuga ulteriormente una difesa orami in perenne emergenza. Nel mezzo ci sarà la trasferta di Newcastle, in Champions: il Milan in ripresa di una settimana fa guardava con fiducia alla speranza ottavi; e questo, fragile e vulnerabile?
BOTTA E RISPOSTA — La partita si sblocca negli ultimi dieci minuti del primo tempo, con i gol di Lookman e Giroud, ma è impossibile non partire dalla sliding door che Charles De Ketelaere decide chiudere al 9’: il belga, che poco prima aveva scaricato un sinistro debole tra le mani di Maignan, si trova a tu per tu con il portiere rossonero dopo una bella sponda di testa di Lookman, ha tutto il tempo per calciare a pochi metri dalla porta ma alza clamorosamente sopra la traversa. Sembra il CDK milanista vestito di nerazzurro, e il suo primo tempo risente dell’errore sotto porta: Tomori lo controlla senza patire. La palla gol di De Ketelaere somiglia al trailer della partita: Milan macchinoso, incapace di trovare la profondità per aggirare l’aggressione uomo contro uomo degli uomini in nerazzurro, Atalanta più pragmatica ed efficace. I lanci per Lookman sono una costante, gli inserimenti di Koopmeiners pure. E allora sembra quasi logico che a passare siano i padroni di casa: fa tutto Lookman, che si infila dalla sinistra in area rossonera, salta secco Theo Hernandez e tira. La deviazione di Tomori è decisiva e scavalca Maignan: 1-0 e Gewiss infiammato nonostante il termometro segni due gradi. Il Milan, che si era fatto vivo al 4’ con Giroud (scambio con Pulisic, sinistro del francese murato da Djimsiti) e al 26’ (tentativo di Tomori disinnescato da Ederson), risorge all’ultima azione dei primi 45’: su corner di Florenzi, Giroud sale in cielo sovrastando Koopmeiners e fa 1-1. Il Milan festeggia, il Gewiss protesta furioso per un contatto tra Musah e Lookman sull’azione che ha portato all’angolo del pari rossonero.
MILAN A PICCO — La ripresa si apre con due squilli nerazzurri (Scalvini e Pasalic) e la solita corsa imprevedibile di Lookman, che semina avversari a sinistra con una facilità impressionante: la sensazione è che il nigeriano, prima o poi, possa colpire ancora e infatti succede. Minuto 9: De Ketelaere si allarga e mette al centro un pallone teso che Lookman sbatte alle spalle di Maignan, metre Theo osserva la scena. Il nuovo vantaggio è meritato e impatta sensibilmente sulla storia del match, perché CDK ora sembra un altro giocatore, mentre il Milan va in confusione. Il belga sfiora il gol atteso da questa estate, con un mancino che taglia tutta l’area, Pioli corre ai ripari inserendo Bennacer per Chukwueze, all’ennesima prova deludente. A 20 minuti dalla fine il tecnico milanista completa la ristrutturazione: fuori Loftus-Cheek, tra i peggiori in campo, dentro Jovic, Diavolo col doppio centravanti. La mossa non sembra produrre un granché, anche perché la banda Gasp è una tempesta che quasi travolge Calabria e compagni. Mike Maignan, rifugio anticalamità del Milan, però, protegge come e più del solito: al 76’ Scalvini si infila in area in ripartenza e calcia sul primo palo, MM para ma non trattiene, Lookman ribadisce a botta sicura ma Mike ci arriva ancora, quasi da terra. Il nigeriano completa l’opera mandando fuori sul secondo tentativo. E quattro minuti dopo ecco il colpo che gela lo stadio: Pulisic mette in mezzo, Jovic intercetta e piazza in rete. Siamo al secondo centro di fila, dopo quello al Frosinone. Un punto ciascuno? Macché, il finale è da fuochi d’artificio. Prima Calabria lascia i suoi in dieci per doppio giallo, poi, al 95’, il capolavoro di Muriel che stende il Diavolo. Al Gewiss si fa festa, persino il tiro finale di Tomori che si spegne di poco a lato passa quasi inosservato.
Marco Fallisi
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - IL CAPITANO AFFONDA E SI PORTA DIETRO TUTTA LA NAVE. MAIGNAN DA SANTIFICARE
Maignan 7.5: ogni tifoso dovrebbe avere una sua foto nel portafoglio, come un santino. Tiene in piedi la baracca due volte quando sembrava che bastasse un soffio per far cadere tutto. Incredibile su Ederson nel secondo tempo, non può nulla sui gol. Uno dei pochi degni.
Calabria 4,5: I primi due gol arrivano dal suo lato. Nella ripresa Gasperini sposta De Ketelaere sulla sua fascia, lui non lo segue mai. Espulso nel finale, molto ingenuo nel prendere due gialli in pochi minuti. Inguaia il Milan che subisce il terzo gol. Danno a Bergamo, danno per la prossima.
Tomori 5.5: è l’unico di ruolo in difesa, fa quel che può. Capitombola nel finale.
Theo Hernandez 5: quanto sarebbe facile scrivere “gioca fuori ruolo e si vede”? Però effettivamente così. L’attacco dell’Atalanta è di tutt’altro spessore rispetto a quello del Frosinone e lui si perde tante volte l’uomo in area. CDK lo grazia, Lookman no. Da apprezzare comunque la disponibilità per giocare in un ruolo non suo durante l’emergenza.
Florenzi 6: assist per il gol di Giroud, gioca più da centrocampista che da terzino.
Loftus-Cheek 5.5: è giù di condizione ed il tuttocampista da sogno visto contro il PSG è un lontano parente. Perde tempi di gioco palla al piede, non riesce mai a sfruttare il vantaggio fisico a suo favore (dal 72’ Jovic 6.5: entra, mette in apprensione la linea della Dea e segna il gol del pareggio. Continua il momento positivo)
Reijnders 5: impreciso e stanco. Ingenuo sul primo gol, quando protesta invece di seguire l’azione. In affanno (dall 88’ Adli 5: si perde Muriel sul gol del 3-2).
Musah 6: corre, corre, corre. Da centrocampista, da esterno e da terzino. Al momento non può offrire di più, ma con l’emergenza in corso è già tanto.
Chukwueze 5: purtroppo non dà seguito al grande guizzo che ha fatto vedere in Champions contro il Dortmund. Spesso pasticcione con la palla tra i piedi, sbatte ripetutamente su Scalvini e Ruggeri. Fumoso (dal 59’ Bennacer 6: prova a dare ordine a centrocampo, gli riesce solo in parte)
Giroud 6.5: litiga spesso col pallone e con la caviglia dolorante, poi dal nulla la insacca di testa. Uno degli ultimi a mollare, è un esempio.
Pulisic 6: a sinistra come a destra è sempre pericoloso. Prova non pulitissima ma anche oggi porta a casa un assist.
Pioli 4.5: partita simbolo del suo calcio. A volta va bene, altre volte va male. Oggi va malissimo. Ma a lungo andare è sfiancante. Ok i duelli e affrontare l’avversario a tutto campo, ma farlo in ogni partita è masochista.
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