dal sito www.gazzetta.it
COLPO NAPOLI: VINCE A SAN SIRO ED È PRIMO. IL MILAN SCIVOLA AL QUARTO POSTO
I rossoneri alzano bandiera bianca dopo una striscia di 22 risultati utili di fila. A segno Politano (rigore), Giroud e Simeone. Il Diavolo colpisce due traverse
Dopo Inter e Juve, cade anche il Milan: domenica di passione per le tre tifoserie più numerose d’Italia (non succedeva dalla 6a giornata della stagione 2015-16), che guardano gli altri festeggiare e vanno alla pausa di campionato col pieno di dubbi. Napoli gode, pazza di gioia: impresa azzurra a San Siro e primo posto riagganciato, grazie a un guizzo di Simeone e a un po’ di buona sorte. Pioli riassapora la sconfitta che in Serie A non conosceva da gennaio: 22 partite fa, lo Spezia e quella serata tremenda dell’arbitro Serra.
LE SCELTE — Ci sono due nomi inattesi nell’undici di partenza del Milan: se la presenza di Kjaer al posto di Kalulu stupisce soprattutto pensando alla rapidità del trio offensivo napoletano Politano-Raspadori-Kvaratskhelia, quella di Krunic sul lato sinistro dell’attacco sorprende perché il bosniaco è reduce da un infortunio. Non è dunque Saelemaekers a sostituire lo squalificato Leao cambiando fascia di competenza, ma a farne le spese è Messias, perché “Saele” è comunque titolare a destra, accanto all’altro belga De Ketelaere. Spalletti – e Domenichini che è in panchina al suo posto – se la giocano invece come previsto, col 4-3-3 che vede Anguissa, Lobotka e Zielinski in mediana.
TRAVERSA DI GIROUD — Pronti-via e la mossa difensiva di Pioli sembra subito azzardata, perché Kjaer stende Kvaratskhelia che stava prendendo velocità sulla sinistra. Succederà di nuovo al 18’, ma nel frattempo il Milan è salito di colpi, eseguendo a buon ritmo le trame “pioliane”. Krunic ci mette anche qualità: c’è il suo zampino quando Giroud colpisce la traversa (bravissimo Meret a deviare) e c’è il suo cucchiaio quando il francese toglie involontariamente a Calabria un gol potenziale, dopo un inserimento con sponda volante di De Ketelaere. Ancora lui, Krunic, per poco non interrompe la siccità del Milan alla voce “gol da calcio d’angolo”, ma niente, Meret non collabora. Così il Napoli, a lungo costretto a rincorrere e rinculare come non piace a Spalletti, prende coraggio e mette fuori il naso. Prima con un “back door” che ricorda le migliori interpretazioni di Insigne e Callejon: lancio di Zielinski dalla trequarti sinistra, Politano timbra il cartellino sul palo destro, ma non trova l’impatto vincente. Poi con un paio di lampi del sornione Kvaratskhelia, che fa ammonire Calabria, fin lì ben attento a contenerlo. Si va al riposo senza reti e con la sensazione che debba ancora succedere tutto.
BOTTA E RISPOSTA — Quel giallo al capitano mette in apprensione Pioli, che all’intervallo decide due cambi: dentro Dest per Calabria e Kalulu per Kjaer. Il crash-Dest, pardon, il crash-test arriva immediatamente: Kvaratskhelia punta l’americano in area e va a terra, Mariani propende per il corner ma Irrati al Var lo invita all’on-field review: rigore. Politano lo trasforma, esplode il terzo anello verde occupato dai tifosi ospiti, mentre il numero 21 in maglia azzurra risponde agli insulti della Sud rossonera. L’inerzia passa dalla parte del Napoli, Pioli allora butta nella mischia la coppia Diaz-Messias e per poco il brasiliano non pareggia subito. Ma è questione di poco: minuto 69, Hernandez sfonda a sinistra e mette al centro per Giroud, che dall’area piccola non perdona. San Siro ruggisce, 1-1, partita che gira di nuovo.
LAMPO CHOLITO — Nel frattempo, però, s’è iscritto al match anche il Cholito Simeone, entrato insieme a Zerbin. E in queste situazioni, quando i match perdono un po’ d’ordine e conta l’istinto, l’argentino dà il meglio di sé. Sono trascorsi meno di dieci minuti dal gol di Giroud quando Simeone pulisce un pallone al limite dell’area rossonera, lo tocca per Mario Rui e va a ricevere il passaggio di ritorno in area: colpo di testa perfetto e Maignan non può evitare il 2-1. Finita? Assolutamente no, perché il Milan ha cuore e orgoglio, le armi principali per vincere uno scudetto. Manca la fortuna, però, almeno stasera. E così, quando Kalulu comincia e finisce una percussione di ottanta metri centrando la seconda traversa milanista della serata, anche Pioli capisce che la prima sconfitta stagionale è destinata a materializzarsi. Il Napoli va alla sosta in testa, in compagnia dell’Atalanta. Il Milan è quarto, dietro anche all’Udinese. Scherzi di una stagione strana, e non solo perché c’è un Mondiale in mezzo.
Stefano Cantalupi
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - DIFESA, SERATA NO. THEO DIESEL, SPRAZZI DI DE KETELAERE E GIROUD DA L'ANIMA
Maignan 6: il rigore di Politano, non calciato benissimo, gli passa sotto il corpo: sfortunato, poteva fare meglio. Fulminato di testa da Simeone, era impossibile intervenire. Per il resto ordinaria amministrazione, anche se un po’ impreciso con i piedi.
Calabria 6: senza Leao a sinistra il Milan inizialmente spinge molto sul suo lato, e Davide non si tira di certo indietro. Partita intelligente e coraggiosa contro un avversario molto forte e in forma: Kvaratskhelia lo salta solo una volta e lui lo atterra, facendosi ammonire. Pioli lo sostituisce all’intervallo (dal 46’ Dest 4.5: l’esordio a San Siro in Serie A non è dei migliori, per usare un eufemismo. Si fa saltare nettamente da Kvaratskhelia e commette fallo in area, per il rigore che cambia totalmente l’inerzia della gara).
Kjaer 6: ci si aspettava che giocasse Kalulu, Pioli invece sceglie Simon dall’inizio al fianco di Tomori. Raspadori non lo impensierisce mai, Kvaratskhelia un po’ di più: lui al minuto 18 fa capire al georgiano che non si passa, anche con le cattive. Ammonito, il mister lo tira fuori all’intervallo (dal 46’ Kalulu 5: non viene sollecitato particolarmente in fase difensiva, ma al minuto 85 ha sui piedi un pallone d’oro per il 2-2, purtroppo lo spara sulla traversa da ottima posizione).
Tomori 5: prosegue il periodo non proprio eccellente del centrale inglese, che si perde totalemente Simeone sul 2-1 e lo lascia colpire di testa indisturbato nel cuore dell’area di rigore.
Theo Hernandez 6.5: è un diesel, ma quando parte è difficile fermarlo. Sua la sgasata, premiata da De Ketelaere, e il cross dal fondo che porta al momentaneo 1-1 di Giroud. Uno degli ultimi a mollare.
Tonali 6: il duello con Anguissa è di quelli tosti, ma Sandro non sfigura di certo. Nel primo è un trequartista aggiunto ma non trova mai il corridoio giusto. Anche lui ci prova fino all'ultimo.
Bennacer 6,5: nonostante il risultato l'inerzia del match è sempre stato a favore dei rossoneri, e il merito è soprattutto suo. Motorino sempre al massimo, lotta con Zielinski e gestisce bene tutti i palloni che gli capitano a tiro. Una prestazione molto positiva che dà continuità a quanto fatto vedere mercoledì in Champions. Finalmente ha fatto vedere qualche angolo battuto bene.
Saelemaekers 6: buon primo tempo del belga, che insieme a Calabria dà parecchie noie alla difesa partenopea sul suo lato del campo. Non riesce a trovare lo spunto o la giocata determinante, ma offre una grande mano anche dietro (dal 65’ Messias 5: non entra mai in partita, impreciso tecnicamente. Viene imbeccato benissimo da De Ketelaere ma spara centrale sui guantoni di Meret).
De Ketelaere 6.5: ordinato e un po’ timido all’inizio, si sblocca con il passare dei minuti. Nel primo tempo, imbeccato splendidamente da Krunic, offre un cioccolatino in area a Calabria che però Giroud intercetta con un improbabile colpo dello scorpione. Bene nella ripresa, quando manda in profondità Theo per il gol del momentaneo pareggio di Giroud. Offre un gran suggerimento che però Messias non sfrutta. (dal 82’ Adli sv).
Krunic 6.5: sostituire Leao è pressocché impossibile ma Rade offre alla manovra offensiva il massimo che ha: tanta corsa, inserimenti e due palloni d’oro, uno per Giroud (miracolo di Meret) e uno per De Ketelaere (cross in mezzo non sfruttato). Ottima prova del bosniaco (dal 65’ Diaz 6: entra e movimenta la partita con la sua posizione ibrida. Gravita intorno a Giroud e CDK, liberando così il corridoio a Theo che porta al gol del momentaneo pareggio. Confusionario, come tutti, nel finale).
Giroud 7: gioca, corre, pressa e continua a segnare. Battaglia tutto il match con due ossi duri come Rrahmani e Kim, lavora di sponda e in profondità, di testa e di piede. Meret nel primo tempo gli nega il gol con un miracolo, nel secondo tempo sfrutta al massimo un assist al bacio di Theo. Nel finale la tocca quel tanto che basta per dare a Kalulu una palla gol clamorosa, ma il centrale non la sfrutta. Ha dato l'anima.
Pioli 6: impossibile non dare la sufficienza al mister, nonostante il cambio affrettato Calabria-Dest abbia messo sui binari sbagliati la partita. Prepata benissimo il match, non lascia punti di riferimento a Spalletti con i movimenti di Krunic prima e Diaz poi. La squadra lo ha seguito e avrebbe meritato di uscire da San Siro almeno con un pareggio.
|