dal sito www.gazzetta.it
VAR, ROSSI E RIGORI: A MARASSI SUCCEDE DI TUTTO. POI IL SOLITO GIROUD PORTA IL MILAN IN VETTA
Rossoneri in dieci per tutto il secondo tempo: rosso a Leao. Alla rete di Messias risponde Djuricic, il gol del definitivo 2-1 lo trova l'attaccante francese dal dischetto (mani di Villar)
Di nuovo in testa, insieme al Napoli. Con cuore e carattere, il Milan passa a Genova giocando in dieci tutto il secondo tempo (rosso a Leao). Finisce 2-1 contro una Samp volitiva, come sempre le accade contro le grandi in questo campionato, a dispetto della poltrona scomoda in zona retrocessione. Aspettando l'Atalanta che domani può tornare in testa da sola, i rossoneri salgono a quota 14 punti e agganciano Spalletti al comando della classifica, con lo scontro diretto a San Siro programmato per domenica 18 settembre.
DUE GOL, ANZI UNO — Rispetto a Inter e Napoli, nella prima parte di gara il Milan sembra pagare meno le fatiche di Champions, in termini di brillantezza. E questo nonostante l'assenza di Origi per affaticamento muscolare, che impone gli straordinari a Giroud da centravanti. Se il francese non fosse in fuorigioco millimetrico sulla rete annullata a De Ketelaere (uscita pessima di Audero graziato dalla Var), o se le due chance che gli capitano in area sul finire del primo tempo si tramutassero in gol, probabilmente i rossoneri chiuderebbero il discorso già nel primo tempo. Invece Giampaolo può sperare nello sgambetto dell'ex ancora a lungo, perché il Diavolo torna in campo avanti solo di una rete, quella segnata da Messias al 6'. Splendida la combinazione che porta il brasiliano alla battuta vincente: Leao sfonda a sinistra, palla in area lavorata prima da Giroud e poi da De Ketelaere, di nuovo Leao che riceve e innesca Messias per l'1-0. Altrettanto bello il destro a giro di Djuricic poco più tardi: traversa piena, la migliore chance blucerchiata nei primi 45 minuti.
LEAO SHOCK — Comincia la ripresa e la partita cambia nel modo più imprevedibile. Leao, già ammonito, cerca una rovesciata volante e centra involontariamente col piede il volto di Ferrari: secondo giallo e Milan in dieci. Uno shock per i rossoneri, un'ulteriore iniezione di fiducia per la Samp, che raccoglie i frutti al 57'. È Djuricic a far esplodere il Ferraris, trovando perfettamente il tempo dello stacco sul cross di Augello e battendo Maignan.
CI PENSA GIROUD — Il merito del Milan è quello di non perdere la testa. I rossoneri si riposizionano con un 3-4-1-1 che non pregiudica le loro possibilità di ribaltare velocemente l'azione e attaccare, nonostante l'inferiorità numerica. E in queste situazioni gli strappi di Theo acquistano ancora più spessore. Serve però un episodio che faccia cambiare nuovamente l'inerzia della gara, e puntualmente arriva con un regalone blucerchiato: mani di Villar su un colpo di testa di Giroud, altro check Var e si va sul dischetto. Della battuta s'incarica proprio il numero 9 rossonero: 2-1 al 67'.
PALO DI VERRE — Da lì in poi è battaglia sportiva, veemente, emozionante. Samp all'assalto, Milan a difendersi coi denti. Anche con Vranckx, che debutta in una situazione movimentata. I blucerchiati ci provano con impeto e quasi riescono a pareggiare di nuovo: Maignan dice di no due volte a Gabbiadini nella stessa azione, e in mezzo c'è il palo colpito da Verre. È l'ultimo vero brivido del match: fa festa il Milan, esulta Pioli. E Giampaolo perde la testa poco prima del fischio finale: reazione nei confronti dell'arbitro Fabbri, fioccano cartellini rossi.
Stefano Cantalupi
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - KJAER E GIROUD, PROVE DA PROFESSORI. TONALI GLADIATORE
Maignan 7: Djuricic gli fa sentire il rumore della traversa, ma poi non ha grande lavoro da fare con le mani. Le sue letture con i piedi, invece, non sono più una novità. Sul gol della Samp forse poteva fare di più in uscita. Cala la doppia parata su Gabbiadini nel momento di maggior forcing della Sampdoria in superiorità numerica.
Calabria 6.5: prende la prestazione di Salisburgo, la mette in archivio, e ne tira fuori una sui suoi livelli. Decisiva una chiusura a intercettare una ripartenza doriana, non perde un contrasto e conqusita tante seconde palle. Molto bene.
Kjaer 7.5: contiene Caputo, facendolo girare alla lontana dall’area di rigore rossonera. Rispetto a Reggio Emilia, alza anche lui il suo raggio d’azione portando la Samp a giocare, in fase offensiva, più schiacciata. Con il Milan in 10, prende in mano definitivamente le redini della fase difensiva guidandola con serenità e qualità durante l’assalto doriano. Rischia su Sabiri, ma è l’avversario che lo cerca per trovare un rigore che non c’è.
Kalulu 6: almeno tre imperfezioni nel primo tempo, una delle quali attiva la ripartenza della Samp ben chiusa da Calabria. Sono gli unici episodi da segnalare all’interno di una prova sufficiente e senza sbavature grosse.
Theo Hernandez 6.5: spinge tanto perché capisce che sia internamente che esternamente può devastare la fascia sinistra. Scopre un po’ troppe volte il pallone quando cerca i tagli in mezzo al campo. Offre a Giroud una gran palla per il potenziale 0-2 a fine primo tempo. Nel secondo tempo attento in fase di non possesso.
Tonali 7: la giocata su Leris a fine primo tempo è da spot televisivo, solo solo per come l’avversario finisce in braccio agli spettatori dei distinti. In mezzo al campo rialza il livello della sua prova, dimostrando che il piccolo passaggio a vuoto di martedì in Champions è stato un episodio. Decisivo nella fase di lotta pura.
Pobega 6.5: prende sempre più fiducia nel giocare nei due di mezzo. Primo tempo importante, dove prima prende le misure a Rincon e poi lo sovrasta sul piano della prestazione globale. Può e deve essere sempre utile per questa squadra. (dal 78’ Vranckx sv).
Messias 6.5: deve avere un conto aperto con le liguri, perché quello di questa sera è il quarto dopo i tre messi a segno contro il Genoa lo scorso anno. Buca Audero sul primo tempo e ha gamba per puntare e mettere in difficoltà Augello. (dal 58’ Tomori 6: entra per disegnare la difesa a tre e dare più solidità al reparto arretrato quando Pioli deve riassettare la squadra).
De Ketelaere 6: il Var gli toglie il primo gol con la maglia del Milan, dove lui crede nell’errore di Audero, ma c’è Giroud in lieve (?) offside. Pioli lo vuole più dentro il gioco e i compagni lo cercano maggiormente. Entra nel gol del primo vantaggio con una giocata importante. (dal 71’ Bennacer 6: entra in un momento complicato, dove c’è più da coprire e distruggere che da costruire. Esegue).
Leao 6.5: è devastante quando parte. Non riescono quasi mai a fermarlo. Fabbri gli dà un giallo severo, ma lui continua a fare quello che vuole sulla fascia sinistra. Entra nell’azione del gol di Messias prima con lo strappo dove rompe il raddoppio degli avversari e poi toccando il pallone che arriva a Junior per il gol del vantaggio. Viene espulso a inizio secondo tempo perché colpisce in faccia Ferrari mentre prova ad andare in rovesciata. Il problema è che la prima ammonizione non ha motivo d’esistere. Masterclass di Fabbri che priva il Milan del suo uomo migliore contro il Napoli.
Giroud 7.5: in un’azione ha due palloni per mandare al tappeto la Sampdoria, ma non riesce a trovare il colpo decisivo. Si muove bene e mette in difficoltà Ferrari e Murillo con i suoi corto lungo e mezze lune a cercare di eludere il gioco di linea dei due centrali. Il rigore che calcia è di quelli pesanti e lui lo tira forte, centrale e con cattiveria per mandare un messaggio a tutti, in campo e fuori. Tiene su dei palloni vitali.
All. Pioli 7: il Milan è più forte della Sampdoria e nel primo tempo lo dimostra. Peccato non aver concretizzato una superiorità netta. Fabbri ci mette del suo per rovinargli la festa, ma lui ridisegna alla grande la sua squadra che è diventata matura anche in fase di sofferenza. Il rosso a Leao gli rovina la partita con il Napoli, ma si augura che Rebic e Origi siano a disposizione per domenica.
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