dal sito www.gazzetta.it
MILAN CON LA TESTA ALL’EURODERBY: CROLLA 2-0 A LA SPEZIA, SI COMPLICA LA ZONA CHAMPIONS
I rossoneri cedono nella ripresa sotto i gol di Wisniewski ed Esposito. Diavolo lento, prevedibile, privo di fase offensiva e svagato in difesa. I liguri portano a casa tre punti vitali in chiave salvezza
Il Milan ha perso a La Spezia e va bene, questo lo hanno visto tutti. Il punto è che il Milan ha meritato di perdere, ha avuto qualche occasione ma non ha mai prodotto gioco e, al momento della verità, è stato messo sotto dallo Spezia, terzultimo. Il tabellone alla fine dice 2-0, gol di Wisniewski, difensore polacco del ’98 preso al mercato invernale dal Venezia, e punizione di Salvatore Esposito, classe 2000, giovanili all’Inter. Nella settimana del derby, il delitto perfetto. E allora, matematica. Il Milan resta quinto, a -4 dalla Lazio e a -2 dall’Inter, che giocherà in serata. Lo Spezia salta a 30 e raggiunge il Verona, in campo domani, al 17esimo posto. La scena simbolo, la squadra che a fine partita va sotto la curva assieme a Pioli, come per rendere conto dei propri peccati.
LA CRONACA — Il primo tempo è stato equilibrato. Per il Milan, un palo autoprodotto da Tonali dopo 7 minuti, un cross di Theo non sfruttato da Rebic (tentare una sponda, perché?) e un tiro di Theo da lontano messo in angolo da Dragowski. Per lo Spezia, un’occasione con Reca, che ha saltato Kalulu – brutta figura – e ha calciato: Tomori, in scivolata, ha salvato col corpo. Nel secondo tempo, invece, la partita si è accesa. Il Milan ha rischiato di andare in vantaggio dopo 11 minuti: combinazione Diaz-Tonali-Diaz e tiro sul palo esterno. Poi lo Spezia ha clamorosamente messo sotto una semifinalista Champions. Tra il 23’ e il 24’, Maignan ha dovuto salvare due volte, prima su un tiro di Nzola nato da una palla persa di De Ketelaere, poi su Ekdal, solo in area dopo errori a catena del Milan. Sei minuti dopo, nemmeno il miglior portiere della Serie A è bastato: angolo da sinistra, deviazione di testa di Amian e involontario assist di Ballo-Touré a Wisniewski per l’1-0. Chi si aspettava una reazione del Milan è rimasto deluso. Pioli aveva già mandato in campo De Ketelaere, Giroud e Adli e con loro se l’è giocata. Al netto di qualche tentativo di Adli, si è visto poco e Dragowski non ha rischiato. Anzi, la punizione di Esposito ha regalato un finale sereno allo Spezia.
PESSIMO MILAN — I segnali per i milanisti, a tre giorni dal derby di ritorno, sono pessimi. Lo Spezia ha giocato a lungo alla pari e Pioli non ha convinto in nulla. Il Milan oggi, come altre volte in stagione, è spento, atleticamente poco brillante, senza idee e senza tecnica più che senza motivazione. Deludenti soprattutto Diaz e Rebic. Il croato, mai pericoloso da numero 9, è stato trovato poco e in area si è visto pochissimo: non pervenuto. Brahim non è stato mai in grado di accendere un fuoco nel primo tempo, ha fatto appena meglio nel secondo con due-tre accelerazioni palla al piede e un bel filtrante per Saelemaekers. Pioli soprattutto ne esce malissimo. Ha mandato in campo i migliori a disposizione: tra i titolari, fuori solo Giroud – non in condizione di giocare ogni tre giorni, con quel tendine d’Achille – e Calabria, sostituito da Kalulu a destra. Eppure non si è visto. Il Milan è stato lungo, poco intenso, senza giocatori di qualità capaci di generare qualcosa dal nulla. Adli, quando è entrato, nel suo piccolo ha fatto nascere una domanda nella testa di tutti i milanisti: perché non ha mai giocato? In più, quel gol preso gol da corner, come contro l’Inter, ed è curioso ora pensare che la stessa squadra, da febbraio a maggio, aveva messo in fila oltre 100 angoli subiti senza prendere gol.
SPEZIA CI CREDE — Lo Spezia ha giocato una partita attenta, concreta, coraggiosa. Semplici non si è messo dietro, ha fatto paura a Maignan e può fare sinceri complimenti ai suoi tre difensori: Wisniewski, Ampadu e Nikolaou hanno gestito bene situazioni semplici e complesse. La classifica ora è più incoraggiante: lo Spezia è alla pari col Verona, che giocherà domani col Toro, e a -2 dal Lecce. Domenica prossima c’è Lecce-Spezia. Considerazione banale: quella, per Semplici, è una finale di Champions.
Luca Bianchin
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - KALULU E REBIC DA HORROR. PIOLI, LE RESPONSABILITÀ SONO MOLTE
Maignan 6 - Partita di ordinaria amministrazione gino al 70esimo, quando prima Nzola e poi Reca lo impegnano da posizione ravvicinata. Poi cade in occasione del gol di Wisniewski e successivamente sulla punizione di Esposito.
Kalulu 4,5 - Torna a destra, l’ultima volta con il Lecce. Non cambia il risultato: dopo aver sofferto Banda, soffre anche Gyasi e gli inserimenti di Reca. Grande confusione e molto impreciso in fase di impostazione. Regala la punizione del 2-0 allo Spezia commettendo un fallo ingenuo su Nzola.
Kjaer 5,5 - Controlla bene la sua zona di competenza, aiutando anche Tomori nella marcatura su Nzola. Si inventa regista quando non ci sono spazi in mezzo al campo, anche con buoni risultati. Crolla assieme a tutta la squadra dopo l'uno due spezzino.
Tomori 6 - È duello aperto con Nzola per tutta la partita: sportellate, sul lungo e in anticipo. Ad avere la meglio, fortunatamente, è Fik, che annulla totalmente l’attaccante ivoriano. Dall'86' Calabria sv.
Theo 6 - Spinge e accompagna la squadra nelle offensive, ma senza mai creare pericoli alla difesa bianconera. Atteggiamento sicuramente positivo del laterale francese. Dal 63’ Ballo-Toure 5,5 - Protagonista in occasione dell'1-0 degli ospiti, dove non riesce a spazzare via la sfera.
Pobega 5 - Pomeriggio estremamente negativo per il 32 del Milan. Molto confusionario in mezzo al campo, spesso perde l’uomo in marcatura sulle offensive avversarie.
Tonali 6 - È l’unico a crederci. Sarà la voglia di giocare la Champions, sarà l’amore per il Milan, ma Sandro è l’ultimo a mollare. Prende iniziativa dopo sette minuti dal calcio d’inizio e colpisce un palo clamoroso. Anche lui crolla con tutta la squadra.
Saelemaekers 5 - Gara priva di concretezza. È sempre nel posto giusto al momento giusto, ma sbaglia puntualmente la scelta. Ha l’occasione di tirare dal cuore dell’area di rigore nella ripresa, ma si mette a dribblare, incespicando su se stesso. Dal 63’ De Ketelaere 5 - Perde subito un pallone sanguinoso, regalando la prima occasione del match allo Spezia. Non si vede mai nel resto della partita.
Diaz 5.5 - Primo tempo praticamente inesistente, viene mangiato dalla fisicità dello Spezia. Inizia la ripresa con qualche guizzo che lo accende, colpisce un palo su assist di Tonali ma poco dopo la fiamma si spegne. C'è anche da dire che esce lui e i rossoneri non creano più nulla. Dal 70’ Adli 5,5 - Prova qualche giocata personale, senza grandi risultati.
Origi 5.5 - Inizia bene la partita, provando subito un’accelerazione “alla Leao” sulla sinistra. Con il passero dei minuti si spegne la squadra e di conseguenza si spegne anche lui.
Rebic 4,5 - Di solito si scrive per i portieri, ma oggi è lui lo spettatore non pagante della partita. Tocca pochi palloni, e quei pochi che tocca li sbaglia sistematicamente. Non è più affidabile. Dal 70’ Giroud 5,5 - Prova a portare su la squadra con la sua fisicità, ma anche lui viene travolto dall'uragano bianconero.
Stefano Pioli 4 - Era una partita da non sbagliare, ma lui e la squadra cadono ancora nel campo ormai stregato dello Spezia. L'incapacità di questa squadra di non arrivare al tiro e l'incapacità di non saper difendere su calcio piazzato sono anche per le sue scelte sbagliate. E ora la volata Champions diventa sempre più complicata per i rossoneri.
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