dal sito www.gazzetta.it
IL MILAN FA FESTA A SAN SIRO: SALERNITANA ANNULLATA E PRIMATO SOLITARIO (PER ORA)
Campani schiacciati dall’inizio alla fine, prova di forza dei rossoneri che conquistano i tre punti con i gol di Kessie e Saelemaekers e se ne divorano molti altri. Martedì il dentro-fuori col Liverpool in Champions
Dedicata a Kjaer. La vittoria che colloca provvisoriamente il Milan davanti a tutti, mette sotto pressione la concorrenza e accompagna soavemente il Diavolo al D-Day di martedì in Champions contro il Liverpool, arriva nel segno profondo ed emozionante di Simon. C’è il nome del danese sulle maglie con cui i rossoneri si riscaldano, nell’intervento dello speaker che chiama San Siro a urlarne il cognome tre volte, e c’è anche fra le mani di Saelemaekers che dopo il gol si fa consegnare la maglietta numero 24 da mostrare allo stadio. E’ come se Kjaer fosse lì e non abbiamo dubbi che dalla sua stanza in ospedale abbia apprezzato una vittoria schietta, robusta, convincente e, va detto, decisamente facile contro una Salernitana al limite dell’inesistente e gravata dalle turbolenze societarie. Ci sono stati momenti del match in cui si aveva l’impressione di assistere quasi a un allenamento. Di certo in vista del Liverpool non poteva esserci partita più agevole dal punto di vista del dispendio energetico. Questa per il Diavolo è la seconda vittoria di fila dopo le tre gare senza successi: la via maestra è stata ripresa.
LE SCELTE — Pioli ha dovuto comporre il mosaico dei titolari in parte obbligato dall’infermeria e in parte – anche se non lo ammetterà mai – con lo sguardo già al Liverpool. Davanti arriva il momento di Pellegri, alla prima da titolare, mentre sulla trequarti Saelemaekers fa riaccomodare Messias in panchina e a sinistra si rivede Leao. In mediana con Kessie c’è Bakayoko, in difesa la coppia Tomori-Romagnoli – la vedremo a lungo – con Florenzi a destra. Colantuono ne cambia quattro rispetto alla sconfitta con la Juve: dentro Bogdan in difesa, Di Tacchio e Schiavone in mediana, e Ribery in appoggio a Simy in attacco. Il francese (che qui al Meazza aveva ricevuto una standing ovation due anni fa al termine di un Milan-Fiorentina 1-3) mancava dalla gara con la Samp del 21 novembre e nei primi minuti prova a infilarsi un paio di volte facendo valere la sua tecnica. Sono però lampi nel buio in cui sprofondano subito i campani, schiacciati dal Milan e incapaci anche solo di abbozzare una ripartenza o una costruzione dignitosa della manovra. Il Diavolo sfonda e la Salernitana affonda soprattutto su una fascia, quella dove martellano senza pietà Leao e Hernandez, con Zortea e Veseli in confusione e infilati a ripetizione. E’ da quei territori infatti che il Milan trova il vantaggio e sono passati solo cinque minuti: Leao produce la prima sgommata della gara, sfugge prima a Zortea, poi a Veseli e mette in mezzo per Kessie che arriva a rimorchio e infila Belec.
UN’ALTRA TEGOLA — E’ un Milan che tiene saldo il pallone fra i piedi ma che si accende solo a fiammate, quasi in versione risparmio energetico. Anche perché il controllo del match è totale. Intorno al quarto d’ora Diaz conclude fuori di un soffio ma poi sulla testa di Pioli cade un’altra tegola: un allungo risulta fatale a Pellegri, che si tocca nella zona dell’inguine e chiede il cambio. La sfortuna si abbatte purtroppo ancora una volta su questo ragazzo che proprio non riesce a respirare almeno un po’. Come rimediare, adesso? Ibra non si può toccare, è troppo presto e il Liverpool è troppo importante. Così Pioli, pur mantenendo il 4-2-3-1, inserisce Krunic e lo piazza falso nove (nel suo pellegrinaggio tattico gli mancava solo questo e la porta), ruolo che il bosniaco alterna proficuamente con Diaz. Pochi minuti dopo la scena se la prende tutta Saelemaekers, che sulla destra salta Ranieri, si accentra e libera un sinistro a giro di grande fattura. Due a zero e partita in cassaforte, anche perché la Salernitana si limita ad assistere alla dittatura rossonera. Piovono occasioni che il Diavolo non sfrutta. Prima Leao ha un’ottima palla ma cincischia, poi se ne porta a spasso quattro senza trovare la luce per tirare, quindi è Belec a opporsi alla grande su Krunic. Il tempo finisce con un destro al volo di Kessie che sibila accanto al palo. Un unico appunto: in diverse circostanze la gestione della palla e delle occasioni da parte dei rossoneri è stata troppo superficiale. Quasi presuntuosa. Senza cattiveria agonistica. Crescere e ambire ai traguardi più importanti significa migliorare anche questi atteggiamenti. Del secondo tempo non c’è molto da dire perché l’orchestra ha suonato la stessa musica. Dopo l’intervallo Colantuono ha cambiato Di Tacchio con Castanos, Pioli invece Bakayoko con Bennacer e Leao con Messias. Il monologo rossonero prosegue con Messias su cui Belec compie il secondo miracolo del pomeriggio e poi con Diaz, che si divora il gol a tu per tu col portiere dei campani. L’unica vera occasione per la Salernitana arriva allo scadere quando Maignan esce maluccio e sguarnisce la porta, ma Jaroszynski non ha la reattività sufficiente per inquadrarla.
Marco Pasotto
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - KESSIE-ALEXIS PADRONI. BENE FLORENZI. BAKA, GIALLO INUTILE
Maignan 6: propositivo nel giro palla, dove trova sempre la posizione giusta per essere utile ai compagni. Parate fatte? Zero.
Florenzi 6,5: il binario di destra con Saelemaekers prima e con Messias poi funziona bene. Capisce che la Salernitana si arrocca dietro e che può spingere con più costanza rispetto a Genova.
Tomori 6,5: pomeriggi come questi, per lui, passano con la tazza del the in mano. Simy e Ribery non gli danno mai fastidio e, quando ci provano, lui gli fa capire che non si passa.
Romagnoli 6,5: come Tomori, vive un pomeriggio tranquillo dove può darsi alla fase d’impostazione e a tenere bene la posizione in quella di non possesso.
Theo Hernandez 6,5: buone le trame con Leao, ha anche un paio di occasioni per sparare verso la porta di Belec, una di queste da centravanti puro. Esce all’ora di gioco per evitargli altri 30’ sulle gambe. (dal 60’ Ballo Touré 6: nella mezzora che gioca al posto di Theo è ordinato e non soffre niente).
Kessie 7: sblocca la partita con un bel gol, perché arriva bene a rimorchio sull’assist arretrato di Leao. In mezzo al campo domina completamente la contesa. Sfiora la doppietta su assist di Florenzi. (dal 78’ Tonali sv).
Bakayoko 5,5: in mezzo ad una partita del tutto sotto controllo, riesce a farsi ammonire per un fallo inutile a centrocampo che ne frena la prestazione e poi porta Pioli a toglierlo all’intervallo. (dal 46’ Bennacer 6: entra per gestire il traffico e tenere sotto controllo il ritmo della manovra).
Saelemaekers 7: è in uno di quei pomeriggi dove attiva il moto perpetuo. Non da tregua alla Salernitana, specie nel primo tempo, dove gli riescono giocate di livello (con tunnel annesso) e poi spara fuori dal cilindro un gol meraviglioso di sinistro che ghiaccia Belec e chiude la partita.
Brahim Diaz 6,5: si vede che sta ritrovando la forma pre covid, perché quando parte o decide di inventare, non lo fermano mai. Ha due occasioni importanti per segnare, una per tempo, ma in entrambi i casi non la mette dentro. Deve crescere sotto questo aspetto fondamentale.
Leao 6,5: gioca un tempo, fornisce l’assist a Kessie per il gol del vantaggio, si mangia un’occasione da gol pulita e poi va a farsi la doccia perché la partita non è mai stata in bilico. (dal 46’ Messias 6.5: entra bene, ha voglia di giocare e di inventare. Si trova bene a duettare con Brahim Diaz e Florenzi).
Pellegri sv: quindici minuti in campo e si fa male. (dal 15’ Krunic 6,5: nell’emergenza offensiva, viene mandato a fare il falso nove e si muove con ordine. Offre sempre una sponda ai compagni. Giocatore estremamente intelligente).
All. Pioli 6,5: la squadra chiude la partita dopo 20’ e poi si mette in gestione delle risorse. Deve forzare il cambio di Bakayoko perché il francese si fa ammonire quando non serve. Perde anche Pellegri e ha l’attacco ridotto all’osso.
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