dal sito www.gazzetta.it
IL MILAN È STANCO, IBRA LO SALVA AL 92'. L'UDINESE DI CIOFFI SFIORA L'IMPRESA
Il gol di Beto fa sognare i friulani fino ai minuti di recupero, ci vuole un guizzo di Zlatan per evitare la sconfitta
E alla fine arriva Ibra. Ci pensa Zlatan, con una zampata al 92', a evitare al Milan capolista la seconda sconfitta in quattro giorni tra campionato e Champions. Al gol di Beto che aveva illuso l'Udinese risponde il fuoriclasse svedese, e finisce 1-1. Un risultato che può essere pesante per la classifica: domani sera il Diavolo potrebbe ritrovarsi dietro l'Inter e a pari punti col Napoli, se Inzaghi e Spalletti approfitteranno della situazione.
BETO IMPLACABILE — Il primo tempo del Milan è largamente deficitario. Sul piano del ritmo, tanto per cominciare: se n'è parlato tanto nel confronto col Liverpool, ma anche davanti all'Udinese i rossoneri sembrano mancare d'intensità, la dote che in Serie A li aveva sempre contraddistinti. La fatica di Champions si fa sentire, evidentemente, tanto che Pioli decide di lasciare in panchina sia Tonali che Kessie. La scelta non paga: la coppia Bakayoko-Bennacer, già insufficiente nel rovescio interno col Sassuolo, s'incarta subito anche in Friuli. Non è un caso che il gol dell'Udinese nasca da un pasticcio dei mediani: l'algerino imposta male l'azione da dietro, il francese viene anticipato e Arslan lancia Beto solo davanti a Maignan, che para una prima volta ma poi capitola.
IBRA NERVOSO — Lo svantaggio mette ancora più a nudo le difficoltà di questo Milan di fine autunno. Ibrahimovic è nervoso e slegato dai compagni d'attacco, Hernandez è meno straripante del solito e Saelemaekers sembra appannato dai tanti chilometri percorsi in questa prima metà stagione. Anche il talento di Diaz non si accende, almeno fino a poco prima dell'intervallo, nell'unica bella combinazione con Ibra che manda Brahim a calciare sull'esterno della rete. Molto meglio l'altro numero 10, quello bianconero: Deulofeu, ex della gara, è intraprendente e mette spesso in difficoltà Florenzi e la difesa milanista.
ERRORI IN SERIE — Pioli ha visto abbastanza: la ripresa comincia con Messias, Kessie e Tonali al posto di Krunic, Bennacer e Bakayoko. E per poco Ibrahimovic non pareggia subito, con una girata in area che invece si perde alta. Col nuovo assetto si vede un Diavolo nettamente migliore e le occasioni iniziano ad arrivare. Messias incide subito, a Diaz capita un pallone perfetto per il sinistro a giro ma... non gira. Ibra ci riprova in avvitamento di testa, sfiorando il palo. L'Udinese ripiega, sì, ma non si rintana, ripartendo appena può, anche con la freschezza di Success che entra nell'ultima parte di gara. Il match-point capita a Beto, con l'ennesimo strappo prepotente di una prova di prim'ordine: la mira del brasiliano all'82', però, è sbagliata e il destro grazia Maignan.
ECCO ZLATAN — Quando tutto sembra volgere al peggio per i rossoneri, arriva il lampo di Ibra. Pallone buttato in mezzo, l'ennesimo, Perez e Nuytinck combinano la frittata e Zlatan è sveglio a trovare il pallone prima di tutti. È l'1-1 con cui si chiude il match, non prima di una mini-rissa che costa l'espulsione a Success. Pericolo scampato per il Milan, ma Pioli avrà parecchie cose su cui riflettere, dopo un match così sofferto. Curiosità: Messias ha giocato con una maglia "sbagliata", una "e" di troppo nel suo nome. Serata storta anche lì... ma le grandi squadre sono tali perché sanno raddrizzarle.
Stefano Cantalupi
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - IBRA SALVA IL MILAN. TONALI CAMBIA LA PARTITA. BAKAYOKO UN DISASTRO, MA NON È IL SOLO
Maignan 6: aveva vinto il duello con Beto, ma il rimpallo gli dice male così come non gli è d’aiuto Tomori che non spazza bene. Poi, tutto sommato, non si deve sporcare i guanti per delle grandi parate.
Florenzi 5,5: una prova ampiamente sottotono. Non gli riesce un cross che sia uno, dà sempre la sensazione di non riuscire a fare ciò che vorrebbe al 100%. Prova a crossare tante volte, ma mai in maniera precisa.
Tomori 5,5: un doppio errore sul gol di Beto. Prima lo tiene in linea, poi non rinvia bene il pallone che il 9 bianconero mette alle spalle di Maignan. Cresce nella ripresa, ma qualche scricchiolio, anche a Udine, c’è stato.
Romagnoli 6: solido. In uno stadio in cui fa spesso delle buone prestazioni, anche questa sera ne mette in mostra una con poche sbavature. Arriva spesso sui palloni delle palle da fermo. Non vede una sponda comoda per Ibra nel primo tempo che poteva valere oro.
Theo Hernandez 5: prosegue il suo periodo negativo. Sbaglia tanto, è timido in fase di spinta e ha sempre quel brutto vizio di scoprire il pallone in maniera pericolosa. Il mood non sembra essere prossimo ad essere cambiato.
Bakayoko 4: una prestazione indecente. Sbaglia tutto quello che può sbagliare. Lento, impacciato, rallenta la manovra, perde il pallone in occasione del contropiede che apre la strada a Beto per il gol del vantaggio dell’Udinese. Onestamente, qualcuno ci deve delle spiegazioni. (dal 46’ Kessie 6: sicuramente meglio rispetto a Bakayoko. È decisivo nel finale quando evita che l’Udinese possa segnare il gol del 2-1 immolandosi a corpo morto).
Bennacer 4,5: completamente annebbiato. Da a Bakayoko una palla con un allevamento di conigli dentro. Poi ci si sarebbe aspettati una reazione di qualità da parte sua, che si inabissa fino al cambio. (dal 46’ Tonali 6,5: cambia completamente il modo di giocare della squadra. Ha personalità, voglia, determinazione e idee chiare. Perché non è partito titolare visto che il Napoli è tra otto giorni?
Saelemaekers 5,5: è l’unico, nel primo tempo, ad attaccare la profondità. Ma quando arriva in zona calda, torna indietro. Anche nel secondo tempo non trova niente di rilevante nel suo armamentario. (dal 68’ Castillejo 6: entra per il forcing finale. Calcia diversi palloni in area di rigore, tra cui quello da cui nasce la sponda di Maldini, il rimpallo e il gol di Ibra).
Brahim Diaz 4: giocare sottopunta quando i tuoi compagni alzano, sistematicamente, la palla non è facile. Ha sui piedi le due occasioni migliori del Milan per calciare verso la porta di Silvestri, ma in entrambi i casi non becca la porta. Involuto e non è una bella notizia, per nessuno. (dall’81’ Maldini sv).
Krunic 5,5: messo la sull’esterno fa fatica. Lo cercano spesso con lanci alti e sballati. Si sbatte tanto, è innegabile, ma anche lui è parte della banda dell’horror del primo tempo. (dal 46’ Messias 6.5: doveva giocare dall’inizio, ma Pioli lo manda in panchina puntando su Krunic. Entra e cambia l’inerzia offensiva del Milan).
Ibrahimovic 6,5: salva il Milan dalla sconfitta con un gol in mezza rovesciata che ricorda quello che, lo scorso anno, diede la vittoria ai rossoneri. Isolato dal resto della squadra per gran parte della partita, riesce a fare meglio quando il pallone viene giocato a terra. Becao lo prende sul fisico, lui gli prende le misure e fa tante sponde che i compagni non leggono.
All. Pioli 5: il pareggio è un brodino rispetto all’interpretazione della partita da parte sua e della squadra. incomprensibile la scelta di Bakayoko accanto a Bennacer in mezzo al campo. Il francese è un danno e costa l’azione del vantaggio friulano. Perché Messias fuori dall’inizio per riproporre Krunic fuori ruolo? Ok la mancanza di alternative, ma stasera ha sbagliato anche lui.
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