dal sito www.gazzetta.it
MILAN, COSA SUCCEDE? COL SASSUOLO ALTRO TONFO IN CAMPIONATO: ORA L’INTER È A -1
Un gol di Romagnoli illude i rossoneri, che poi crollano sotto i colpi di Scamacca, l’autorete di Kjaer e il tris di Berardi. Nella ripresa espulso il capitano milanista
Cade il Milan, fragorosamente. Perde 3-1 in casa col Sassuolo, che già era stato l’incubo di San Siro lo scorso aprile. Forse peggio, perde l’occasione di fare il salto di qualità che Stefano Pioli aveva chiesto alla vigilia: “Le grandi squadre si esaltano dopo una vittoria come quella sull’Atletico, le squadre medie si deconcentrano”. Parole tristemente profetiche. Che non precipitano il Milan nella mediocrità, perché il percorso compiuto fin qui non si cancella, ma inducono a guardare la classifica con occhio meno sereno: Inter a -1, Napoli con la possibilità di restare in testa da solo, Atalanta che si avvicina.
SCATTO MILAN - Prima di cominciare s’erano festeggiati alcuni graditi ritorni, al Meazza. Quello di Maignan tra i pali, certo, ma anche quello di Gazidis: San Siro tributa ovazioni a entrambi, l’a.d. rossonero si commuove ancor prima di leggere lo striscione che la Sud gli dedica. Poi si gioca, e i primi 20 minuti del Diavolo sembrano perfetti per il rodaggio di Bakayoko, lui pure ai margini da mesi: occasioni potenziali, un destro al volo di Ibrahimovic (spesso in fuorigioco, come gli capita negli avvii di gara per prendere le misure), chance sprecate in contropiede. E la difesa emiliana balla, traballa. Quando Romagnoli insacca l’1-0 di testa (21’) sul cross di Hernandez, la festa sembra completa: la domenica del capitano, un altro passo verso quel rinnovo contrattuale che da qualche settimana è meno improbabile.
REAZIONE SASSUOLO — Invece, senza una ragione apparente, una manciata di minuti più tardi il mondo s’è completamente capovolto. Nasce tutto da un passaggio sbagliato da Bakayoko in una posizione di campo dove l’errore diventa letale: Raspadori legge e appoggia per Scamacca, che cancella una partenza piena di imprecisioni col destro fantastico dell’1-1. Capolavoro. Il numero 91 del Sassuolo si esalta e da lì all’intervallo giganteggia, trascinando con sé anche Henrique e soprattutto Berardi, che fino a quel momento avevano sonnecchiato. Gasati dal pareggio, gli emiliani spingono e al 33’ si ritrovano avanti: corner, Scamacca chiama alla parata Maignan e il pallone carambola su Kjaer. Autogol, 1-2. Se “Magic Mike” non si esibisse in un gran tuffo per dire di no a Raspadori, poco dopo, il pomeriggio per il Milan prenderebbe una piega difficilmente raddrizzabile. Invece i rossoneri vanno a riordinare le idee in spogliatoio col minimo scarto e con tutta una ripresa a disposizione per rimontare.
TRIS BERARDI — Pioli fa subito la sua mossa: fuori Bakayoko e uno spento Diaz, dentro Kessie e Messias. L’eroe di Madrid va a destra, Leao al centro e Saelemaekers è dirottato a sinistra. Succede poco per un quarto d’ora. Dentro allora anche Tonali al posto di Bennacer, per aumentare la pressione. E proprio quando pare che la spinta rossonera possa comprimere il Sassuolo nella trequarti neroverde, arriva la doccia gelata del 3-1. Stavolta è Kessie a perdere un pallone tremendo, Berardi se lo ritrova in area e lo trasforma in una magia, battendo sia Romagnoli che Maignan col destro, il piede meno prediletto.
ROSSO A ROMAGNOLI — La mossa della disperazione è Pellegri, in campo nell’ultimo quarto di gara, col Milan in doppio ritardo nel punteggio. Ma c’è poco da fare, perché lo svantaggio diventa anche numerico, con Romagnoli che s’immola per fermare Defrel e prende il cartellino rosso. I 52mila del Meazza capiscono che non è domenica. Alessio Dionisi, invece, realizza che sarà un’altra giornata di gloria: dopo aver sbancato lo Stadium, è la volta di San Siro. Mica male, per la “next generation” degli allenatori italiani.
Marco Pasotto
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - DISASTRO A SAN SIRO: ROMAGNOLI FA E DISFA, MALISSIMO BENNACER E BAKAYOKO. SI SALVANO IN POCHI
Maignan 6: al rientro in campo, prende due gol sui quali può fare poco. Scamacca trova il tiro della domenica per il pareggio del Sassuolo mentre sul 1-2, lui respinge la prima conclusione ma poi il tacco di Kjaer lo beffa. Berardi lo fulmina sotto le gambe da 7 metri.
Florenzi 5: timido in fase di spinta, non crea nulla quando da lui ci si aspettavano cross per Ibra. M (dal 68’ Pellegri 5: impalpabile).
Kjaer 6: buone chiusure sui cross, può poco quando arrivano i due gol del Sassuolo nel primo tempo, dove è sfortunato a mettere alle spalle di Maignan la respinta sul tiro di Scamacca.
Romagnoli 4: dopo un anno, torna al gol a San Siro su schema d’angolo e stappa la partita. Berardi lo lascia sul posto per gol del 1-3. Completa la giornata disastrosa lasciando il Milan in 10
Theo Hernandez 5: sbaglia tutto quello che può sbagliare, tranne il cross per il gol di Romagnoli. Ma la partita dice ben altro.
Bakayoko 4.5: partitaccia di Baka che dopo aver perso la palla che innesca il pareggio dei Sassuolo, si eclissa fino alla sostituzione. (Dal 46’ Kessie 5: dovrebbe dare la scossa ed essere fresco, perde il pallone che permette al Sassuolo di attivare l’azione del gol del 1-3 che uccide la gara).
Bennacer 4,5: giornataccia per Ismael. Impreciso, divorato da Frattesi e Maxime Lopez e tanta, troppa nebbia nel cervello. (dal 60’ Tonali 6: decisamente meglio di Bennacer. C’è differenza tra i due, ad oggi).
Saelemaekers 5,5: gioca in tre ruoli diversi e non brilla in nessuna delle tre posizioni che occupa. (Dall’80’ Kalulu sv)
Brahim Diaz 5: prestazione molto poco incisiva del 10, che fa un brusco passo indietro rispetto alla partita di mercoledì contro l’Atletico Madrid. Fornisce un buon assist a Ibra nel finale di primo tempo, ma è troppo poco per uno con le sue doti. (Dal 46’ Messias 6: almeno impegna Consigli con un tiro che il portiere deve mettere in angolo).
Leao 5.5: gli manca sempre un centesimo per fare un euro. Non trova nessuna giocata decisiva, né calciando in porta né saltando l’uomo. Appannato sia da esterno sia da sottopunta.
Ibrahimovic 5: se a Madrid aveva dato la scossa positiva alla squadra, oggi non ne becca mezza. Vuoi perché la squadra non lo aiuta, ma anche lui non si sbatte più di tanto per farsi vedere.
All. Pioli 5: 7 gol subiti nelle ultime due partite di campionato e una prova della sua squadra che entra nell’album nero della sua gestione. Errori dei singoli che condannano le idee globali.
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