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20 novembre 2021, Fiorentina vs Milan 4-3




dal sito www.milannews.it

PROBABILE FORMAZIONE - GIROUD-IBRA IN BALLOTTAGGIO. PANCHINA PER BENNACER
L’infortunio di Ante Rebic cambia i piani di Stefano Pioli sulla gestione di Rafael Leao. Il portoghese avrebbe dovuto lasciar spazio al compagno croato nella partita di domani sera contro la Fiorentina, ma il problema ai flessori rimediato da Rebic al termine dell’allenamento odierno ha cambiato tutto. Leao si unirà a Brahim Diaz e Saelemaekers sulla linea dei tre trequartisti alle spalle di uno tra Giroud e Ibrahimovic, con Pioli che prenderà la decisione soltanto dopo l’allenamento di domani mattina.
In mezzo al campo, panchina per Ismael Bennacer che lascerà spazio al duo formato da Tonali e Kessie e sarà una delle alternative a gara in corso, così come Bakayoko e il rientrante Messias, che torna finalmente a disposizione.
In difesa, Kalulu a destra e Theo Hernandez a sinistra con la coppia Tomori-Romagnoli in mezzo.



dal sito https://rrossonera.wixsite.com
a cura di Fabrizio Perotta

L'ANGOLO AMARCORD
FIORENTINA-MILAN 0-0 (1998-99)

“Godi, Fiorenza, poi che sei se’ si’ grande
che per mare e per terra batti l’ali,
e per lo ‘nferno tuo nome si spande!”


Con queste parole cariche di risentimento, ma nello stesso tempo di struggente nostalgia, l’esule Dante descriveva la sua Firenze, culla da secoli della cultura umanista e ancora oggi considerata una delle città più belle del mondo.
Ai tifosi milanisti in marcia dalla stazione di Campo di Marte, però, poco importa dell’immenso patrimonio artistico fiorentino. L’unico interesse va allo stadio Artemio Franchi dove è in programma il big match contro la Fiorentina guidata in panchina dall’eterno Giovanni Trapattoni e in campo dal centravanti argentino Gabriel Omar Batistuta. I Viola sono meritatamente in testa alla classifica grazie a un organico di tutto rispetto in cui si segnalano la classe di Rui Costa ed il genio, talvolta ai limiti della follia, del brasiliano Edmundo. Sullo sfondo, rischiarata dal pallido sole di febbraio, si staglia placida la collina di Fiesole mentre procede con esasperante lentezza il possente corteo di circa 1000 tifosi rossoneri. Vista l’importanza dell’incontro si allestisce persino una mini coreografia: gigantesco bandierone raffigurante il diavolo a coprire l’intero settore ospiti.
La partita si rivela all’altezza delle attese. Ritmo altissimo con continui capovolgimenti di fronte e diverse occasioni per parte. A metà secondo tempo un silenzio assordante pervade per un momento lo stadio.
Batistuta, ormai assurto a simbolo di Firenze al pari del giglio, è lanciato a rete quando improvvisamente cade a terra vittima di un grave infortunio muscolare. I cori un po’ grevi, un po’ goliardici della Curva fanno per così dire parte del gioco ma non si può che provare dispiacere nel vedere dal vivo la sofferenza di un così grande campione. È l’infortunio che di fatto cancella ogni loro velleità di scudetto e i tifosi di casa lo comprendono subito.
Toldo salva quindi i Viola in un paio di occasioni (particolarmente spettacolare e’ la parata su un tiro di Boban) lasciandoci qualche rammarico per una vittoria chiaramente alla nostra portata. A fine partita mentre la gente (sia ultras che tifosi “normali”) attende di poter defluire dallo stadio, in un’atmosfera assolutamente tranquilla vengono sparati senza apparente spiegazione alcuni lacrimogeni tra la folla. Si scatenano inevitabilmente tafferugli con la Polizia anche se, tra una carica e l’altra, in qualche modo si arriva alla stazione.
È qui, invece, che succede qualcosa di realmente inedito, anche a detta dei più “anziani”, reduci dalle trasferte più disparate. Scoppiano infatti nuovi scontri con lancio di lacrimogeni dentro gli scompartimenti del treno. Addirittura pleonastico è rilevare l’assoluta pericolosità della situazione venutasi a creare.
Sembra davvero di essere in guerra.
Il giorno successivo non vi è alcuna traccia sulla carta stampata di quanto accaduto così nella partita successiva la Sud in segno di protesta e per sensibilizzare l’opinione pubblica decide di non tifare per i primi dieci minuti, esponendo uno striscione per ricordare la vergogna di Firenze.
Pochi mesi più tardi in quella che doveva essere semplicemente la domenica di festa per la conquista dello scudetto numero 18, e’ lo stesso reparto fiorentino a rendersi protagonista di nuovi scontri. Sempre una stazione il campo di battaglia, stavolta nella città di Perugia. I feriti sono diversi. La presenza di tanti tifosi occasionali, ancor più al di fuori di certe dinamiche, riesce a fungere da cassa di risonanza tanto che vengono presentate persino delle interrogazioni parlamentari sul comportamento della Polizia. Anche i giornalisti questa volta dedicano ampio spazio alle voci di protesta dei presenti.
La volontà di fare chiarezza svanisce però ben presto e, come spesso accade, la giustizia rimarrà solo un concetto che si studia all’università sui libri di diritto. Questo racconto è dedicato a chi a Firenze e Perugia c’era.
7 febbraio 1999 - 23 maggio 1999
PER NON DIMENTICARE!





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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 21 novembre 2021)
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dal sito www.gazzetta.it

PAPERE ED ERRORI, FESTA VIOLA CON VLAHOVIC: MILAN, PRIMO K.O.
Doppiette per Ibra e per il serbo, dopo i gol di Duncan e Saponara. Nel finale autogol di Venuti. Prima sconfitta in campionato per i rossoneri, che ora rischiano di perdere la vetta della classifica
Un sabato Italiano. Di cui Pioli e il Milan avrebbero fatto volentieri a meno, perché il 4-3 della Fiorentina ai rossoneri rischia di costare carissimo: l'allungo del Napoli in vetta o il ritorno in corsa dell'Inter, lo sapremo domani. Partita emozionante a Firenze, senza un attimo di respiro: viola avanti di tre gol, l'orgoglio di Ibrahimovic riapre tutto, poi Vlahovic fa doppietta come il suo idolo Zlatan e sigilla il trionfo viola. Primo k.o. per il Diavolo in questa Serie A.
TATA E SAPONARA — Il racconto parte dagli ex. Oltre a Pioli, s'intende. Se n'è parlato spesso, nel lungo avvicinamento a questo match: Rebic è out, ma in campo ci sono Bonaventura, Tatarusanu e Saponara. Gli ultimi due di questo elenco saranno protagonisti del primo tempo, in maniera opposta. "Tata" perché incappa nel primo grave errore da quando sostituisce Maignan tra i pali: è il 15', un innocuo corner va esaurendosi nelle mani del portiere romeno, ma la palla scivola via dai guanti e Duncan anticipa sia lui che Gabbia, per l'inatteso 1-0 viola. Saponara, invece, perché dipinge il raddoppio con una pennellata a giro un istante prima dell'intervallo. Proprio lui, vecchio cuore rossonero anche da tifoso. Destro telecomandato.
IBRA SPRECA — Il Milan, senza Tomori, in difesa concede qualcosa in più del solito. Kjaer deve occuparsi di Vlahovic e lo pedina a tutto campo, ricorrendo spesso alle maniere forti. Il danese non è capitano per l'assenza di Romagnoli (panchina) e Calabria (indisponibile): la fascia va a Kessie, e la scelta può essere caricata di tanti significati, visti i puntini di sospensione sul rinnovo dell'ivoriano. E Ibrahimovic? C'è lui e non Giroud al centro dell'attacco. Segna subito ma è in fuorigioco, poi si divora la palla del pareggio appoggiando a lato di testa. Errore non da lui. Più precisi i tiri di Tonali e di un brillante Leao (spesso trovato dai lanci di Kjaer), ma Terracciano è reattivo. Sull'altro fronte, prima del 2-0 che fa esplodere il Franchi, sono Vlahovic e Bonaventura ad andare più vicini al bersaglio.
FINITA, ANZI RIAPERTA — Giroud a parte, Pioli non dovrebbe avere granché per girare la partita, anche per via del fatto che Messias e Florenzi sono appena rientrati da guai fisici. Ma deve fare di necessità virtù e quindi - dopo un destro sprecato da Leao - ne cambia tre: fuori Kalulu, Saelemaekers e Diaz, dentro Florenzi, Messias e Giroud. Doppio centravanti, dunque: la carta da usare nei momenti critici. La partita si scompiglia, dal 2-0 si passa in un attimo al 3-2. Ben tre gol in sette minuti. È l'ora dei bomber: prima il capolavoro di Vlahovic, che evita il fuorigioco, brucia Gabbia e batte Tatarusanu per il tris viola; poi amnesia clamorosa di Bonaventura, che regala il pallone a Ibra in area e vede lo svedese scaraventare in porta il destro del 3-1; infine, duello vinto da Hernandez su Odriozola, cross basso da sinistra e altra zampata vincente di Zlatan. Tutto riaperto, doppietta a 40 anni in Serie A, cala il gelo sul Franchi.
LA CHIUDE DUSAN — La Fiorentina, però, trova il modo di riorganizzarsi. Il Milan spinge, assalta con tutto quello che ha, ma trova meno sbocchi. E quando Theo s'addormenta a ridosso dell'area di rigore rossonera, regalando a Gonzalez il pallone che poi Vlahovic trasforma nel 4-2, finisce di fatto il match, anche se un'autorete di Venuti all'ultimo secondo fissa il punteggio sul 4-3. Pioli perde ancora con Italiano, come a febbraio a La Spezia. Firenze canta, sognando l'Europa. Quella che attende il Milan mercoledì a Madrid, per l'ultimo treno Champions, da prendere per dimenticare la batosta di stasera.
Stefano Cantalupi


dal sito www.milannews.it

LE PAGELLE - TATA, GABBIA E THEO: ERRORI IMPERDONABILI. IBRA LA RIAPRE. LEAO È FONDAMENTALE
Tatarusanu 4: serata da incubo per il portiere romeno. L’uscita alta dalla quale nasce il gol dell’1-0 della Fiorentina è qualcosa di ingiustificabile. Se la prende con Gabbia, ma anche lui è piantato per terra. Nell’uno contro uno con Vlahovic, non appena il serbo si allarga, lui si arrende e anche sul tiro del 4-2 va giù con una lentezza disarmante.
Kalulu 6,5: è certamente uno dei pochi ad aver effettuato una prestazione convincente. Spinge sempre, tiene bene Biraghi, recupera palloni e non molla davvero mai. (dal 57’ Florenzi 6: gioca di posizione, anche perché il Milan orienta tutta la sua manovra offensiva sulla corsia opposta con Leao e Theo Hernandez).
Kjaer 6,5: picchia e si picchia con Vlahovic, al quale non concede niente. Infatti il serbo segna i suoi due gol quando su di lui c’è Gabbia e grazie alla dormita colossale di Theo Hernandez. Simon, da buon leader, si fa sentire anche con i compagni per tenere alto il livello dell’attenzione. Ma gli altri recepiscono poco.
Gabbia 4: serata terribile per Matteo, che sul gol dell’1-0 copre il pallone sperando nel ritorno di Tatatusanu, ma arriva Duncan. Perde completamente Vlahovic per il gol del 3-0.
Theo Hernandez 4,5: increibile come si sia addormentato con la solita “theata” in fase difensiva facendosi scippare il pallone da Nico Gonzalez che permette a Vlahovic di portare la viola sul più due quando, invece, serviva cercare il gol del pareggio. E aveva almeno tre opzioni di passaggio. Vanifica così anche l’assist che aveva fornito a Ibrahimovic per il colpo del 3-2 e quelle cose buone che aveva fatto prima.
Kessie 6: in mezzo al campo, alla prima da capitano, fa il suo. Non eccelle in nulla, spesso si abbassa lui tra i due centrali per cercare l’impostazione a tre dando a Tonali lo spazio per andare tra le linee.
Tonali 6,5: è certamente il centrocampista più impattante che ha a disposizione Pioli. Lotta, recupera palloni, cerca di premiare la profondità dei compagni con lanci precisi. Esce quando non ne ha davvero più. (dal 73’ Bennacer 6: il suo ingresso in campo avviene nel momento di massimo sforzo, ma anche di massima confusione tattica del Milan).
Saelemaekers 5,5: Pioli gli chiede un lavoro di contenimento dando a Brahim, Leao e Ibra il compito di attaccare. Lui prova a eseguire, ma in avanti fa davvero troppo poco. (dal 56’ Messias 5: ingolfato. Come era normale che fosse. Ma non così tanto).
Brahim Diaz 5: nella settimana dello spot per il film dei Ghostbusters, lui rimane nella trappola attivata dai viola. Non trova la posizione che gli può far fare la differenza tra le linee fino a quando Pioli non lo toglie. (dal 56’ Giroud 5,5: cerca di mettere densità dentro l’area di rigore e, un po’ di lavoro sporco, lo fa. Ibra segna, lui non ha modo di provarci).
Leao 6,5: nel tabellino delle azioni pericolose del Milan, lui c’è sempre. Cerca di prendere il tempo ai difensori della Fiorentina, prova a saltarli e mette alla frusta Terracciano. Non è un caso che quando esce lui, il Milan perde tantissimo nel rush verso una rimonta che non ci compie. (dall’80 Krunic sv).
Ibrahimovic 7: un primo tempo orribile, dove si mangia il gol del pareggio su pallone delizioso di Kjaer che avrebbe portato la partita su altri binari. Inizia la ripresa sparando fuori una sponda di Leao. Poi ringrazia Bonaventura e Theo per gli assist per i gol che portano il Milan a -1. Suo il colpo di testa che Venuti devia nella sua porta per l’inutile 4-3.
All. Pioli 5.5: arriva la prima sconfitta in campionato e il suo Milan è apparso offuscato. Tradito da Gabbia e Tatarusanu. Non dalla prestazione generale della squadra, che ha perso per gli errori dei singoli. Testa all’Atletico e poi al Sassuolo, per riprendere il cammino in campionato.