dal sito www.gazzetta.it
PAPERE ED ERRORI, FESTA VIOLA CON VLAHOVIC: MILAN, PRIMO K.O.
Doppiette per Ibra e per il serbo, dopo i gol di Duncan e Saponara. Nel finale autogol di Venuti. Prima sconfitta in campionato per i rossoneri, che ora rischiano di perdere la vetta della classifica
Un sabato Italiano. Di cui Pioli e il Milan avrebbero fatto volentieri a meno, perché il 4-3 della Fiorentina ai rossoneri rischia di costare carissimo: l'allungo del Napoli in vetta o il ritorno in corsa dell'Inter, lo sapremo domani. Partita emozionante a Firenze, senza un attimo di respiro: viola avanti di tre gol, l'orgoglio di Ibrahimovic riapre tutto, poi Vlahovic fa doppietta come il suo idolo Zlatan e sigilla il trionfo viola. Primo k.o. per il Diavolo in questa Serie A.
TATA E SAPONARA — Il racconto parte dagli ex. Oltre a Pioli, s'intende. Se n'è parlato spesso, nel lungo avvicinamento a questo match: Rebic è out, ma in campo ci sono Bonaventura, Tatarusanu e Saponara. Gli ultimi due di questo elenco saranno protagonisti del primo tempo, in maniera opposta. "Tata" perché incappa nel primo grave errore da quando sostituisce Maignan tra i pali: è il 15', un innocuo corner va esaurendosi nelle mani del portiere romeno, ma la palla scivola via dai guanti e Duncan anticipa sia lui che Gabbia, per l'inatteso 1-0 viola. Saponara, invece, perché dipinge il raddoppio con una pennellata a giro un istante prima dell'intervallo. Proprio lui, vecchio cuore rossonero anche da tifoso. Destro telecomandato.
IBRA SPRECA — Il Milan, senza Tomori, in difesa concede qualcosa in più del solito. Kjaer deve occuparsi di Vlahovic e lo pedina a tutto campo, ricorrendo spesso alle maniere forti. Il danese non è capitano per l'assenza di Romagnoli (panchina) e Calabria (indisponibile): la fascia va a Kessie, e la scelta può essere caricata di tanti significati, visti i puntini di sospensione sul rinnovo dell'ivoriano. E Ibrahimovic? C'è lui e non Giroud al centro dell'attacco. Segna subito ma è in fuorigioco, poi si divora la palla del pareggio appoggiando a lato di testa. Errore non da lui. Più precisi i tiri di Tonali e di un brillante Leao (spesso trovato dai lanci di Kjaer), ma Terracciano è reattivo. Sull'altro fronte, prima del 2-0 che fa esplodere il Franchi, sono Vlahovic e Bonaventura ad andare più vicini al bersaglio.
FINITA, ANZI RIAPERTA — Giroud a parte, Pioli non dovrebbe avere granché per girare la partita, anche per via del fatto che Messias e Florenzi sono appena rientrati da guai fisici. Ma deve fare di necessità virtù e quindi - dopo un destro sprecato da Leao - ne cambia tre: fuori Kalulu, Saelemaekers e Diaz, dentro Florenzi, Messias e Giroud. Doppio centravanti, dunque: la carta da usare nei momenti critici. La partita si scompiglia, dal 2-0 si passa in un attimo al 3-2. Ben tre gol in sette minuti. È l'ora dei bomber: prima il capolavoro di Vlahovic, che evita il fuorigioco, brucia Gabbia e batte Tatarusanu per il tris viola; poi amnesia clamorosa di Bonaventura, che regala il pallone a Ibra in area e vede lo svedese scaraventare in porta il destro del 3-1; infine, duello vinto da Hernandez su Odriozola, cross basso da sinistra e altra zampata vincente di Zlatan. Tutto riaperto, doppietta a 40 anni in Serie A, cala il gelo sul Franchi.
LA CHIUDE DUSAN — La Fiorentina, però, trova il modo di riorganizzarsi. Il Milan spinge, assalta con tutto quello che ha, ma trova meno sbocchi. E quando Theo s'addormenta a ridosso dell'area di rigore rossonera, regalando a Gonzalez il pallone che poi Vlahovic trasforma nel 4-2, finisce di fatto il match, anche se un'autorete di Venuti all'ultimo secondo fissa il punteggio sul 4-3. Pioli perde ancora con Italiano, come a febbraio a La Spezia. Firenze canta, sognando l'Europa. Quella che attende il Milan mercoledì a Madrid, per l'ultimo treno Champions, da prendere per dimenticare la batosta di stasera.
Stefano Cantalupi
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - TATA, GABBIA E THEO: ERRORI IMPERDONABILI. IBRA LA RIAPRE. LEAO È FONDAMENTALE
Tatarusanu 4: serata da incubo per il portiere romeno. L’uscita alta dalla quale nasce il gol dell’1-0 della Fiorentina è qualcosa di ingiustificabile. Se la prende con Gabbia, ma anche lui è piantato per terra. Nell’uno contro uno con Vlahovic, non appena il serbo si allarga, lui si arrende e anche sul tiro del 4-2 va giù con una lentezza disarmante.
Kalulu 6,5: è certamente uno dei pochi ad aver effettuato una prestazione convincente. Spinge sempre, tiene bene Biraghi, recupera palloni e non molla davvero mai. (dal 57’ Florenzi 6: gioca di posizione, anche perché il Milan orienta tutta la sua manovra offensiva sulla corsia opposta con Leao e Theo Hernandez).
Kjaer 6,5: picchia e si picchia con Vlahovic, al quale non concede niente. Infatti il serbo segna i suoi due gol quando su di lui c’è Gabbia e grazie alla dormita colossale di Theo Hernandez. Simon, da buon leader, si fa sentire anche con i compagni per tenere alto il livello dell’attenzione. Ma gli altri recepiscono poco.
Gabbia 4: serata terribile per Matteo, che sul gol dell’1-0 copre il pallone sperando nel ritorno di Tatatusanu, ma arriva Duncan. Perde completamente Vlahovic per il gol del 3-0.
Theo Hernandez 4,5: increibile come si sia addormentato con la solita “theata” in fase difensiva facendosi scippare il pallone da Nico Gonzalez che permette a Vlahovic di portare la viola sul più due quando, invece, serviva cercare il gol del pareggio. E aveva almeno tre opzioni di passaggio. Vanifica così anche l’assist che aveva fornito a Ibrahimovic per il colpo del 3-2 e quelle cose buone che aveva fatto prima.
Kessie 6: in mezzo al campo, alla prima da capitano, fa il suo. Non eccelle in nulla, spesso si abbassa lui tra i due centrali per cercare l’impostazione a tre dando a Tonali lo spazio per andare tra le linee.
Tonali 6,5: è certamente il centrocampista più impattante che ha a disposizione Pioli. Lotta, recupera palloni, cerca di premiare la profondità dei compagni con lanci precisi. Esce quando non ne ha davvero più. (dal 73’ Bennacer 6: il suo ingresso in campo avviene nel momento di massimo sforzo, ma anche di massima confusione tattica del Milan).
Saelemaekers 5,5: Pioli gli chiede un lavoro di contenimento dando a Brahim, Leao e Ibra il compito di attaccare. Lui prova a eseguire, ma in avanti fa davvero troppo poco. (dal 56’ Messias 5: ingolfato. Come era normale che fosse. Ma non così tanto).
Brahim Diaz 5: nella settimana dello spot per il film dei Ghostbusters, lui rimane nella trappola attivata dai viola. Non trova la posizione che gli può far fare la differenza tra le linee fino a quando Pioli non lo toglie. (dal 56’ Giroud 5,5: cerca di mettere densità dentro l’area di rigore e, un po’ di lavoro sporco, lo fa. Ibra segna, lui non ha modo di provarci).
Leao 6,5: nel tabellino delle azioni pericolose del Milan, lui c’è sempre. Cerca di prendere il tempo ai difensori della Fiorentina, prova a saltarli e mette alla frusta Terracciano. Non è un caso che quando esce lui, il Milan perde tantissimo nel rush verso una rimonta che non ci compie. (dall’80 Krunic sv).
Ibrahimovic 7: un primo tempo orribile, dove si mangia il gol del pareggio su pallone delizioso di Kjaer che avrebbe portato la partita su altri binari. Inizia la ripresa sparando fuori una sponda di Leao. Poi ringrazia Bonaventura e Theo per gli assist per i gol che portano il Milan a -1. Suo il colpo di testa che Venuti devia nella sua porta per l’inutile 4-3.
All. Pioli 5.5: arriva la prima sconfitta in campionato e il suo Milan è apparso offuscato. Tradito da Gabbia e Tatarusanu. Non dalla prestazione generale della squadra, che ha perso per gli errori dei singoli. Testa all’Atletico e poi al Sassuolo, per riprendere il cammino in campionato.
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