dal sito www.gazzetta.it
MILAN A VALANGA: 4-0 AL CROTONE ED È DI NUOVO PRIMATO
Con un secondo tempo senza storia i rossoneri spazzano via i calabresi e rimettono l’Inter a -2. Ibra (doppietta) a quota 501 gol nei club
Le gerarchie in cima alla classifica sono ristabilite. Il Milan si libera in scioltezza del Crotone - un 4-0 che ha preso forma soprattutto nel secondo tempo - e, dopo un interregno interista durato un paio di giorni scarsi, si riprende il primato. La festa è totale in un fine settimana dove altre concorrenti dirette come Atalanta, Roma e Napoli, hanno perso punti importanti, e tutto va come doveva andare anche in chiave personale: Ibra mette a segno l’ennesima doppietta stagionale e firma i gol numero 500 e 501 nei club. Una cifra da sballo. Il Crotone prosegue il calvario in classifica ed è un peccato a giudicare da quanto offerto nel primo tempo. Il problema è che il secondo non è pervenuto: squadra svenuta, sdraiata e quindi severamente punita.
SCELTE E OBBLIGHI — Pioli intanto davvero non riesce a superare la maledizione dell’infermeria. Che pareva ormai semi-vuota, con una squadra finalmente dotata di alternative ottimali in tutte le zone del campo, e che invece ha dovuto per l’ennesima volta correre ai ripari. Stavolta in mediana: il tecnico rossonero nello spazio di pochi giorni ha perso Bennacer (bronchite) e Tonali (borsite), e così accanto a Kessie ha dovuto piazzare Meité. In avanti pareva potesse essere l’ora del ritorno di Calhanoglu, ma la maglia da trequartista è andata nuovamente a Leao, con il nazionale turco – senza i 90 nelle gambe - in panchina. In difesa al posto di Kjaer confermato la bella sorpresa Tomori. Stroppa ha deciso di schierare subito in attacco i due neo acquisti Di Carmine e Ounas, con Simy in panchina, mentre in difesa Djidji è stato preferito a Magallan, mentre in fascia Reca ha dovuto alzare bandiera bianca proprio nel riscaldamento, cedendo il posto a Pereira.
A VISO APERTO — Nel primo tempo la partita è stata decisamente gradevole e di questo va dato merito anche ai calabresi, che non sono mai stati nemmeno lontanamente sfiorati dall’idea di limitarsi a piazzare il pullman davanti alla porta di Cordaz. Il Crotone ha provato a giocarsela, non si è demotivato dopo lo svantaggio e ha creato anche un paio di pericoli importanti per Donnarumma. I rossoblù sono stati bravi soprattutto nell’uscire dalla consueta pressione alta del Milan. Che ovviamente ha fatto valere la differenza tecnica nei singoli e nelle giocate decisive, come è apparso ben evidente in occasione del gol annullato a Calabria (azione magnifica in profondità da Ibra – pizzicato in fuorigioco - a Leao e infine al terzino rossonero) e di quello di Zlatan, protagonista di un perfetto “dai e vai” con Leao, magistrale nel servirlo sulla corsa. Sulla sponda rossoblù la menzione d’onore nei primi 45 se la prendono tutta Ounas, motorino inesauribile e il più delle volte imprendibile sul centro destra (un’andatura praticamente doppia rispetto alla maggior parte dei rossoneri), e Benali, saggio ed efficace direttore d’orchestra. E’ stato proprio sulla destra che il Crotone ha creato i disguidi maggiori al Milan: prima Ounas ha costretto Donnarumma a un volo per nulla agevole e poi Di Carmine ha sprecato malamente di testa un’ottimo cross. Tutto questo nei primi nove minuti. Sull’altro versante Hernandez in fascia ha imperversato con insistenza, mentre Rebic e Saelemaekers hanno dovuto spendersi parecchio in doppia fase per tamponare le discese di Rispoli e Pereira.
PIOGGIA DI RETI — Nella ripresa i rapporti di forza sono migrati interamente a favore del Diavolo. I calabresi sono tornati in campo scarichi, sia mentalmente che fisicamente (Ounas, con la spia rossa fissa già da un po’, è stato sostituito dopo pochi minuti), e il Milan ha pasteggiato con piacere. Prima è stato Leao, imbeccato bene da Rebic, a chiamare Cordaz a un miracolo, poi sono arrivati altri tre gol che hanno certificato le batterie del tutto a terra dei rossoblù: sul secondo, di Ibra, Hernandez è entrato nel burro e Zlatan non aveva guardiani; il terzo è arrivato su angolo di Calhanoglu su colpo di testa di Rebic, non esattamente un corazziere; e il quarto a porta quasi spalancata, ancora di Rebic su assist di Calha. Così è tutto troppo facile.
Marco Pasotto
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - IBRA-REBIC, TORNA L'ASSE. CALHA, DUE CAREZZE PER RITORNARE
G. Donnarumma 6,5: parata importante su Ounas in avvio di gara. Successivamente fa un buon allenamento nella proposizione ai compagni in fase di costruzione dal basso.
Calabria 6,5: il primo assistente gli toglie il gol a causa del fuorigioco di Ibrahimovic. Spinge tanto, crossa spesso ed è sempre attento. Si toglie il fardello della diffida facendosi ammonire nella ripresa. Tonerà nel derby.
Tomori 6,5: convincente per presenza e scelte. Di Carmine gli scappa solo una volta nel primo tempo quando gli prende il tempo. Ma è un puntino dentro una prestazione di sostanza.
Romagnoli 6,5: Ounas è un bel peperino e deve prendergli le misure. Ma a parte qualche folata, è una partita che tiene sotto controllo. Evitabile il giallo sul 4-0.
Theo Hernandez 7,5: inserisce la modalità treno e travolge tutto e tutti. I giocatori del Crotone non riescono mai a prendergli le misure e quando decide di strappare, fa sempre impressione. Infiocchetta a Ibra l’assist del 2-0.
Kessie 7: il padrone della mediana è sempre lui. Decide quando e come alzare la pressione, quando e come accelerare. Offre sempre un’opzione di passaggio valida.
Meite 6,5: inizia a rilento, poi trova il suo ritmo dentro la partita e fornisce una prestazione soddisfacente contro un avversario che, in mezzo, ha provato a fare qualcosa.
Saelemaekers 5,5: fin troppo elettrico nelle sue giocate tanto da cadere spesso in errore. Si becca anche un cartellino giallo che Pioli non sembra gradire e che gli costa la doccia nell’intervello. (dal 46’ Castillejo 6: un secondo tempo frizzantino, ma la scena se la prendono altri).
Leao 6,5: inaugura la sua partita con un assist di tacco geniale per Calabria, ma tutto viene vanificato dalla posizione di partenza di Ibrahimovic, che era in off side. Entra nel libro di storia dello svedese confezionandogli l’assist per il gol numero 500. Esce sfiorando la rete personale. (dal 61’ Calhanoglu 7: ritorna in campo e fa la gioia di Rebic, confezionandogli i due assist per la sua doppietta).
Rebic 7,5: gigioneggia un po’ nel primo tempo, con qualche errore di posizionamento. Nella ripresa entra con piglio decisamente diverso e prima incorna l’angolo battuto da Calhanoglu per il 3-0 e, sempre su assist del turco, fa 4-0 a pochi metri dalla porta dell’incolpevole Cordaz. (dal 77’ Hauge sv).
Ibrahimovic 8: i gol 500 e 501 arrivano in maniera diversa. Il primo è un triangolo da play station con Leao concluso con un piattone potente e preciso sul palo lungo. Il secondo è comodo comodo, con Theo Hernandez che gli consegna una pallone da spingere in porta. Genera la parata di Cordaz da cui nasce il gol del 4-0 di Rebic. (dal 77’ Mandzukic 6: sfiora il primo gol con la maglia del Milan).
All. Pioli 7: capolista confermato con una vittoria di sostanza. La sua squadra si mette anche in gestione delle energie fisiche e mentali prima di affondare definitivamente sull’avversario.
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