dal sito www.gazzetta.it
STAVOLTA AL MILAN NON BASTA IL SOLITO REBIC. LA FIORENTINA PAREGGIA IN 10 SU RIGORE
Il croato sblocca, dopo il gol annullato a Ibra (fallo di mani), ma in vantaggio di un uomo per l'espulsione di Dalbert i rossoneri si fanno raggiungere da Pulgar
Uno a uno, un tempo per uno e un punto che aggiunge poco a entrambe: il Milan resta immerso nella battaglia per il sesto posto, la Fiorentina continua a navigare nella zona subito sopra quella dei pericoli. Il primo tempo è di marca rossonera. La squadra di Pioli (omaggiato dalla curva viola) ha un atteggiamento più intraprendente: non conclude abbastanza, per quanto tiene il pallone, ma va più vicino al vantaggio dei padroni di casa. Il gol lo trova anche, con Ibrahimovic, rete che però viene annullata perché iniziata con un tocco di braccio di Zlatan. L'azione con cui lo svedese fa fuori Dalbert, Pulgar e Caceres per poi concludere in diagonale alle spalle di Dragoswki resta uno show fino a se stesso, ma sempre uno show. Anche il primo pericolo era stato rossonero: dopo pochi minuti Castillejo è fermato da Dalbert un attimo prima della possibile battuta a rete. La Fiorentina risponde con Chiesa che ruba palla a Donnarumma ma perde il tempo immediato della conclusione: serve Castrovilli che però alza sopra la traversa. Controreplica Milan: colpo di testa del solito Rebic che esalta i riflessi del portiere viola. Fino al 35' e al gol annullato a Ibra succede pochissimo altro: nella Fiorentina Vlhaovic cerca giocate troppo personali, Castrovilli fa ammonire Calhanoglu ma trova poca collaborazione negli attaccanti, Duncan in mezzo è spaesato. Nel Milan propositivo c'è Bennacer che organizza, Castillejo e Rebic danno l'impressione di poter creare costantemente pericoli e Ibra davanti si sente. Il tocco di braccio con cui avvia l'azione del gol rende vano tutto il resto.
PARI VIOLA — Nel secondo tempo il gol rossonero arriva davvero e passano meno di dieci minuti: il solito Rebic al sesto gol nelle ultime sei di campionato, inquadra la porta e trova la deviazione di Pulgar decisiva per il vantaggio. Nel frattempo Pioli aveva perso l'infortunato Donnarumma: Begovic al suo posto avrà modo per farsi ammirare. Gli episodi incidono nella partita più che il bel gioco: Dalbert è prima ammonito per aver steso Ibrahimovic al limite dell'area e poi espulso dopo l'intervento del Var. Fiorentina in dieci ma non arresa: Cutrone entra al posto di Castrovilli, di dieci uomini in campo tre sono attaccanti. Vlahovic ci prova ma il suo tiro non inquadra la porta, poi è proprio Cutrone a conquistare il rigore del pareggio (fallo di Romagnoli). Pulgar, decisivo con la deviazione per il gol del vantaggio rossonero, si incarica della battuta e pareggia i conti. Nel finale la Fiorentina potrebbe anche raddoppiare: su Caceres è prontissimo Begovic e Vhlaovic alza il tap in. Per il Milan sarebbe stata una punizione immeritata.
Alessandra Gozzini
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - REBIC ANCORA IN GOL. BENE GABBIA ALLA PRIMA DA TITOLARE. THEO OPACO
G. Donnarumma 6: un brivido per un dribbling su Chiesa per poteva costare caro. Bravo nel leggere la deviazione di Castrovilli che poteva spiazzarlo. Poi alza bandiera bianca a causa della botta alla caviglia. (dal 52’ Begovic 6: decisivo su Caceres nel finale di partita e per poco non para il rigore del pareggio di Pulgar).
Conti 6: è il terzino di copertura della linea a quattro e lui si attiene ai compiti, anche perché il Milan sviluppa sempre sulla banda opposta.
Gabbia 6,5: vince il duello con Vlahovic, mettendogli il bavaglio. Bravo nell’essere sempre nella posizione giusta. Ha personalità e visione di gioco, come dimostrano anche i diversi cambi di campo che si concede. (dal 74’ Musacchio 6: fa il suo nei minuti finali, quando la squadra sbanda).
Romagnoli 6: il rigore che gli viene fischiato contro è molto dubbio, per non dire inesistente. Fino a quel momento, una prova di assoluto livello da leader della difesa.
Theo Hernandez 5,5: ha le pile un po’ scariche e si vede perché la catena con Rebic funziona a tratti. Ha bisogno di ritrovare qualche strappo dei suoi, visto che anche i cross non sono precisissimi. Rischia tantissimo nello stendere un avversario dopo il gol di Pulgar.
Kessie 6: era un 6,5 pieno, poi nel finale perde le distanze creando spesso dei buchi in mezzo al campo. Ma la sua crescita è evidente. Deve trovare personalità per andare al tiro quando gli si aprono le coordinate per calciare.
Bennacer 6,5: Calvarese gli sventola il 12° giallo del campionato dopo 11’ e lui deve giocare con questo fardello sulle spalle. Tuttavia non se ne cura e continua a fare il suo, distribuendo palloni ai compagni.
Castillejo 6: pennella un pallone al bacio per Rebic, che il croato non sfrutta. Dalbert non sa mai cosa fare contro di lui. E quando esce dal campo, sembra che venga a mancare un po’ di elettricità al Milan. (dall’81’ Saelemaekers sv).
Calhanoglu 5,5: questa volta non trova il gol al Franchi, ma tesse gioco con Bennacer nella linea verticale della squadra. La manovra poi si sviluppa spesso sulle corsie e lui deve venire sotto Ibrahimovic per cercare di essere incisivo.
Rebic 7: nel primo tempo si mangia il gol del vantaggio, su cioccolatino di Castillejo. Tiene basso Lirola che va in difficoltà nel leggere i suoi movimenti. Poi trova il sesto gol in sei partite nel 2020 in campionato. Il suo destro regala il vantaggio che il Milan non sa gestire.
Ibrahimovic 6: la folle regola sul fallo di mano gli toglie un gol da cineteca, che sembrava aver portato l’orologio indietro di 10-12 anni. Pezzella fa sempre fatica a tenerlo nel corpo a corpo.
ALLENATORE:
Pioli 5,5: la sua squadra ha un grosso demerito: non riesce a gestire il vantaggio. Dopo la superiorità numerica, il Milan non manda al tappeto la Fiorentina e l’ingresso di Cutrone manda in tilt il sistema difensivo rossonero. E il dato sulle occasioni create-non concretizzate sale.
|