dal sito www.gazzetta.it
GOL DI PIATEK E ZANIOLO
Meglio i giallorossi, che colpiscono un palo con Pellegrini e si trovano davanti un Donnarumma super. I rossoneri recriminano per un rigore non fischiato su Suso
Un punto per uno, vai a capire se va bene così o era meglio allungare. Sta di fatto che Roma e Milan si dividono la posta in palio e un po' di rammarico c'è da entrambe le parti. La Roma per aver trovato un Donnarumma in stato di grazia, autore almeno di cinque parate importanti, ma anche un po' di sfortuna (il palo di Pellegrini). Il Milan per essere passato in vantaggio e non aver saputo gestire un gol che avrebbe allontanato la Roma dalla corsa-Champions e avvicinato il terzo posto, occupato ancora dall'Inter. Decidono Piatek e Zaniolo, oggi i volti più freschi di Milan e Roma.
CONTESTAZIONE — Si gioca in un clima surreale, con l'Olimpico che contesta la Roma fin dal riscaldamento. Insulti per qualcuno, fischi per tutti, anche alla lettura delle squadra, quando Kolarov vince di gran lunga la classifica del fischiometro (ma il mirino è ben piazzato anche su Florenzi) e la tifoseria salva i soli De Rossi e Zaniolo. Poi striscioni per Antonio De Falchi (con la Curva Sud che gli intitola la curva e gli dedica la coreografia con 30 stendardi con il suo volto) e la stessa curva (per metà, la parte calda) che dopo 15' di gioco abbandona il settore per protesta contro società e squadra. "Oggi solo Antonio dobbiamo onorare, a voi non vi vogliamo neanche guardare", lo striscione a centro curva. A cui fanno seguito cinque "Portate rispetto". E i fischi finali, a partita conclusa.
LAMPO PIATEK — Poi si gioca, con la Roma che costruisce e il Milan che colpisce. La differenza, nel primo tempo, la fanno i portieri (grandissimo Donnarumma, rivedibile Olsen sul gol) e il mercato invernale. Tanto per intenderci, il vantaggio rossonero (26') lo costruisce Paquetà (palla rubata a Pellegrini e assist) e lo concretizza Piatek, che approfitta anche di una dormita centrale di Fazio. Esattamente i due rinforzi di gennaio del Milan. Al resto, poi, ci pensa soprattutto Donnarumma, che prima dice no a Dzeko (16'), poi a Zaniolo (36') e infine si esalta con una grande doppia parata (44') sul colpo di testa di Schick e sulla ribattuta di Dzeko. La sfortuna della Roma è anche quella di trovare un portiere in giornata di grazia. In mezzo, invece, i rossoneri si affidano soprattutto ai muscoli di Kessie e Bakayoko, cercando sempre la verticalità su Piatek, vera spina nel fianco della difesa giallorossa.
RIPRESA GIALLOROSSA — Neanche il tempo di ripartire, che la Roma trova il pari. Dopo 25 secondi Karsdorp taglia bene una palla dentro, Musacchio svirgola in disimpegno, Donnarumma ci mette ancora una pezza ma la palla resta lì e Zaniolo di rabbia insacca. Poi all'8' il Milan reclama un rigore per un contatto dubbio in area tra Suso e Kolarov, ma per Maresca è tutto regolare. In generale è proprio in questo momento che i rossoneri provano a innescare Suso e Calhanoglu, che il primo tempo hanno sparato di fatto a salve. Ma mentre lo spagnolo qualche idea sparsa ogni tanto la tira fuori, il turco è praticamente latitante. E così a sfiorare il vantaggio è Dzeko di testa (26'), ma Donnarumma è ancora una volta strepitoso. Poi a fermare i giallorossi è il palo (36') su colpo di testa di Pellegrini. L'ultimo brivido però è per la Roma, proprio al 45', con Olsen che salva su Laxalt da posizione ravvicinata. Finisce così. Un punto per uno che tiene in vita entrambe per la corsa alla Champions.
Andrea Pugliese
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - DONNARUMMA DIVENTA PAPA: MIRACOLI A RIPETIZIONE. ROMAGNOLI ALLA BARESI. PIATEK-KILLER
G. Donnarumma 9: nell’album delle foto di questa stagione, Gigio può incollare quelle realizzate questa sera all’Olimpico su Schick e Dzeko. La prima è fantascientifica, perché la spizzata del 14 romanista è carica di veleno ed è indirizzata sul secondo palo, ma Gigione vola a mano aperta in stile Benji Price. Sulla respinta, è felino nel rialzarsi e nell’uscire a valanga su Dzeko. Non c’è tocco di Romagnoli, è tutta sua. Passa quasi in secondo piano quando si mette i panni dell’artificiere per disinnescare il diagonale di Zaniolo. Nel secondo tempo annulla ancora Dzeko con una paratona in controtempo.
Calabria 6,5: diagonali sempre perfette, anticipi secchi e anche quando è in inferiorità numerica, non si fa prendere dall’ansia. Chiude tantissime linee di passaggio. La sua partita è più difensiva che offensiva.
Musacchio 6: primi 10-15 minuti di black-out totale, dove non riesce a inquadrare, nel radar della marcatura, Dzeko e Schick. Migliora un po’ nella ripresa.
Romagnoli 7,5: prestazione di livello assoluto per il capitano. Se nel primo tempo è messo a dura prova anche dai buchi di Musacchio, nel secondo si erige a dominatore assoluto della sua zona di campo. 3-4 anticipi sono di stampo Baresiano.
Rodriguez 5,5: nell’avvio flash della Roma, il suo stinco sinistro è decisivo per murare il destro al volo di Pellegrini, che avrebbe potuto tirar giù la porta di Donnarumma. Schick gli prende il tempo nel finale di primo tempo, ma Gigio mette giù la cler.
Kessie 5,5: molla inspiegabilmente la marcatura su Zaniolo, che arriva tutto solo a battere in porta per il gol del pareggio. Un errore che anestetizza tante piccole cose che, nel primo tempo, avevano caratterizzato la sua prestazione.
Bakayoko 6: meno brillante rispetto al solito, anche perché la Roma palleggia alla grande in mezzo al campo, dettando i tempi. In una partita di sacrificio, arriva a commettere qualche errore di troppo.
Paquetà 7: fa tanto lavoro sporco in fase di chiusura delle linee di passaggio, ma quando si accende sono dolori. Pregevolissimo l’assist con cui mette in porta Piatek: perno sull’avversario prendendo posizione anche col sedere, palla sotto la suola e poi cross preciso per il polacco, che fa quello per cui è stato preso. Ma anche il brasiliano non scherza. (dal 77’ Castillejo sv).
Suso 5: non lavora bene a livello tecnico. Non salta mai l’uomo, decide di calciare da tutte le posizioni e non becca mai la conclusione, né per precisione né per potenza. Su una punizione battuta in maniera presuntuosa dai 30 metri, il Milan prende il contropiede della Roma. (dall’86 Laxalt sv)
Piatek 7: nell’unica palla che gli arriva nel cuore dell’area di rigore della Roma, fa gol. Bellissimo il movimento con cui uccella Fazio e batte Olsen. Poi fa la guerra con Manolas e non è proprio uno scambio di carezze. (dall’86’ Cutrone sv)
Calhanoglu 5,5: il Milan non sviluppa con qualità e sia lui sia Suso vengono a mancare in fase di impostazione. Aiuta tanto in fase difensiva, è vero, ma non ci si può accontentare di una sola fase.
Gattuso 6: un pareggio che, alla fine, è più conquistato che meritato. Il Milan è tenuto in piedi da un Donnarumma formato extraterrestre. Rossoneri in gol con il primo tiro in porta, ma poi la produzione offensiva della squadra non è stata sufficiente. Tuttavia, per come si era messa la partita, è un risultato da prendere con il sorriso, anche per le conferme sulla tenuta difensiva.
|