dal sito www.gazzetta.it
BORINI DECISIVO, GATTUSO VOLA AGLI OTTAVI IN SCIOLTEZZA
Nel ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League assist di Cutrone per l'ex Liverpool, che replica il gol dell'andata. I rossoneri passano facile, domenica sera contro la Roma
La Top 11 di Gennaro Gattuso è servita. No, non parliamo degli undici schierati questa sera a San Siro nell’1-0 al Ludogorets che chiude la pratica sedicesimi e manda il Milan agli ottavi di Europa League, ma della striscia di risultati consecutivi infilati da Ringhio sulla panchina rossonera: siamo a 11 tra campionato e coppe, 3 pareggi e 8 vittorie, 4 nelle ultime 4, senza mai prendere gol. Che in porta ci sia Gigio o Antonio Donnarumma, come oggi contro i bulgari, non fa differenza, e anche questa è una notizia. Il Milan che sabato si presenterà all’Olimpico di fronte alla Roma ci ha preso gusto, che in campo scendano i “titolarissimi” o che si faccia turnover.
RISPOSTE — Già, perché Gattuso ne cambia 7 su 11 ma il suo Milan non ne risente nella sostanza, anche per manifesta inferiorità dell’avversario: tra il Ludogorets e lo Shakhtar che mercoledì ha battuto la Roma in Champions e cui spesso è stata accostata la squadra di Razgrad, corrono almeno una dozzina di gradi di separazione. Dopo il 3-0 dell’andata, il match di San Siro era un’occasione per chi finora ha avuto meno spazio, da Montolivo e Locatelli a Zapata fino al match winner Borini, e qualcosa di più che una vetrina per qualcun altro, vedi André Silva. L’operazione recupero, portata avanti con ottimo profitto da Gattuso col resto della squadra, continua a zoppicare sul fronte del portoghese: il “9” rossonero mette insieme un tiro centrale al 12’, qualche appoggio scolastico e un cross in mezzo che manda in affanno i disastrosi centrali bulgari, ma è davvero troppo poco per il secono acquisto più costoso della campagna estiva, dopo Bonucci. Passo indietro rispetto al quarto d’ora incoraggiante con la Samp e digiuno che si allunga a tre mesi: André non segna dalla doppietta all’Austria Vienna del 23 novembre scorso, c’era ancora Montella. Bene, invece, i compagni di tridente: Cutrone si esibisce in una serata di grande generosità nell’inedito da esterno sinistro, sbaglia qualche scelta ma serve l’assist vincente a Borini, bravo a segnare ancora, dopo il gol di Razgrad, oltre che a garantire il solito sdoppiamento nelle due fasi. Gli strappi di Kessie fanno la differenza – è lui a pescare Cutrone sull’azione del gol -, le idee di Montolivo sono più lucide di quelle di Locatelli, Donnarumma si concede il “lusso” di una bella parata su Swierczok, in una delle rare discese del Ludogorets. Il Milan segna al 21’ e gestisce fino al 90’, la gara racconta poco altro.
GATTUSO, COSE DA GRANDE — Tra un cambio e l’altro (si rivede Kalinic e c’è spazio anche per Mauri e Bonucci, nel finale) Gattuso continua a martellare i suoi rischiando di pestare i piedi all’assistente di Mallenco lungo la linea del fallo laterale. Il martello batte e raccoglie frutti: le voci su Li Yonghong non turbano né lui né i suoi ragazzi, e Mirabelli fuori dal campo manda messaggi d’amore: “Non riesco ad immaginare un Milan senza Gattuso. Il Milan starà tanti anni con lui, fa delle cose col suo staff che non sono da allenatore giovane ma da grande allenatore”.
Marco Fallisi
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - BORINI GOL, CUTRO ASSIST. SILVA ASETTICO ANCHE CONTRO AVVERSARI REMISSIVI: COSÌ NON VA
Donnarumma A. 6,5: da libero si destreggia bene, cancella Swierczok il gol del pareggio con una grande parata in avvio di ripresa.
Abate 6: è il terzino con libertà d’incursione e lui, quando la manovra si articola sulla sua fascia prende bene la banda.
Zapata 6: nell’unica dormita in tandem con Romagnoli, ci mette una pezza Antonio Donnarumma che disinnesca Swierczok. Per il resto si gode il ritorno da titolare senza affanni.
Romagnoli 6,5: rispetto ad una settimana fa, fatica molto meno. Un paio di chiusure di livello in scivolata di nestiano paragone, ma prima di scomodare gli dei deve ancora crescere. (dal 74’ Bonucci 6: ultimo quarto d’ora di ordinaria amministrazione).
Rodriguez 6: Gattuso in conferenza gli chiede qualcosa in più, lui appare ancora contratto sui palloni a metà. Ma sono minuti importanti da mettere nelle gambe in vista del tour de force delle prossime settimane, dove non potrà essere appannato.
Kessie 6,5: il pit stop con la Sampdoria ne impone la titolarità. Per 56 minuti domina letteralmente ogni zona del centrocampo, travolgendo ogni avversario. (dal 56’ José Mauri 6: esterno a sinistra nel 4-4-2, prova senza infiama).
Locatelli 6: torna titolare dopo tempo immemore e sembra avere un po’ di ruggine addosso. Trova alcune geometrie interessanti e anche delle letture difensive molto buone. Ha quel brutto difetto di sconnettere la mente ai piedi che vengono sempre tramutate in palle perse.
Montolivo 6,5: prima da mezz’ala sinistra, poi da doppio play. Prova decisamente positiva per Riccardo, che con il passaggio al 4-4-2 si incarica della costruzione della manovra.
Borini 7: quarto gol stagionale, con chiusura del palo degna di uno schema di calcio a cinque. Cutrone gli mette una palla che doveva esser solo spinta dentro. Vuole cercare il gol anche su punizione, ma una volta abbatte Gorlaski, nell’altra la regala ai tifosi. Moto perpetuo anche da esterno di centrocampo.
André Silva 5: il fatto di giocare accanto a Cutrone non gli da la scossa. Contro una difesa non certo irresistibile, non trova nemmeno una giocata degna di nota. Quando il Ludogorets si addormenta, lui arriva in differita col tiro.
Cutrone 6,5: riproposto nel ruolo di brocchiana memoria ai tempi della Primavera, tiene basso Cicinho e mette in porta Borini con una gran palla che il Pirata tramuta in gol. Esce dopo 11 minuti nella ripresa, segno evidente di chi sarà titolare contro la Roma. (dal 56’ Kalinic 6: entra e si prende un sacco di legnate da Moti e Terziev).
Gattuso 6,5: porta a casa anche questa vittoria. Apparentemente inutile ai fini della qualificazione, ma importante per dare continuità di risultati alla sua squadra. Riceve le risposte che voleva da alcuni giocatori.
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