dal sito www.gazzetta.it
IMMOBILE TRIPLETTA, LUIS ALBERTO E MONTOLIVO IN GOL
Il centravanti biancoceleste scatenato: tre reti e assist allo spagnolo. I rossoneri segnano con il centrocampista, ma per un'ora sono in balia dell'avversario
Una Lazio straripante sorpassa il Milan e comincia a coltivare progetti da Champions. Protagonista Ciro Immobile: tre reti e un assist (a Luis Alberto) per il bomber esaltato anche dal gol segnato in settimana con la Nazionale. Ben sette centri nel suo ruolino di questo avvio di stagione. Ma il dominio della formazione di Inzaghi si è espresso in una prova di forte maturità e gran gioco. Il 4-1 finale congela le ambizioni del Milan, che non ha saputo reggere il confronto nello snodo decisivo della gara, cominciata alle 16 dopo il nubifragio che in mattinata si è abbattuto su Roma.
DOPPIO VANTAGGIO IN 4' — Inzaghi conferma la formazione che ha vinto contro il Chievo. Infortunato Felipe Anderson, non ancora pronto Nani, c’è la coppia Milinkovic-Luis Alberto a sostegno di Immobile. Montella inserisce Calabria per rimediare allo stop di Conti. Prima da titolare per Biglia, che torna da ex all’Olimpico dopo il divorzio di due mesi fa. Prima del via, l’ex capitano biancoceleste è andato ad abbracciare Inzaghi che era già in panchina. Dagli spalti arrivano invece fischi per l’argentino sin dal primo tocco di palla. Gran ritmo e continua ricerca del gioco contraddistinguono subito la sfida. Al 9’ Strakosha neutralizza una conclusione di Kessie innescato da Biglia in verticale. Al 14’ il portiere è pronto anche su una parabola di Borini. Al quarto d’ora Inzaghi deve rinunciare a Wallace, che esce in barella: probabile strappo muscolare. In difesa, entra Bastos. Al 17’ rischia Donnarumma su Bastos a un passo dalla porta dopo un corner di Luis Alberto. Due minuti dopo, è Bonucci a chiudere su Immobile. Gara molto tattica. La Lazio guadagna metri, cercando di sfruttare il versante sinistro. Proteste laziali per un contatto in area fra Luis Alberto e Musacchio. Risale il Milan: alta una punizione di Suso dai 30 metri. Partita senza un attimo di tregua. Al 38’ la Lazio va in vantaggio. Ci pensa Immobile a trasformare il rigore concesso da Rocchi per il fallo di Kessie su Luis Alberto. E al 42’ il bomber di Inzaghi raddoppia con una girata spettacolare su cross dalla destra di Lulic. Il 2-0 suggella il cambio di passo dato dai biancocelesti alla partita: dalla mezz’ora in poi, più decisa e intraprendente in fase offensiva.
ALTRO DOPPIO COLPO FATALE — La ripresa parte nel segno della Lazio. Al 3’ ancora Immobile protagonista. Firma la prima tripletta in biancoceleste finalizzando con stop e tiro in area un traversone di Lulic smistato da Parolo. Apoteosi per il bomber sotto la Curva Nord. E due minuti dopo il centravanti laziale scatta a tutta velocità per servire Luis Alberto che infila il quarto gol della Lazio: Inzaghi fa festa e Milan annichilito. Lazio a grandi livelli. Con orgoglio la squadra di Montella prova subito a rialzarsi. Strakosha vola per deviare un tentativo di Suso. Due cambi per ravvivare l’attacco: Calhanoglu per Cutrone e Kalinic per Borini. All’11’ i rossoneri colpiscono: Montolivo si inserisce su una conclusione di Calhanoglu e batte Strakosha. Il gol rilancia il Milan: Strakosha anticipa Kalinic. Inzaghi sostituisce Lulic, sommerso dagli applausi dell’Olimpico, e fa entrare Lukaku. La squadra di Montella si rovescia tutta in attacco. Ma la Lazio è sempre in agguato. AL 26’ Immobile si fa mezzo campo, arriva davanti alla porta, ma il tiro va sul fondo.
Due minuti è Donnarumma a opporsi a un nuovo assalto del bomber laziale. Terza sostituzione nel Milan: Bonaventura rileva Suso. Replica Inzaghi con Luiz Felipe, brasiliano all’esordio in A, al posto di Radu. Il Milan macina gioco, ma la Lazio si muove con sicurezza (Lukaku ha la chance del 5-1). Espulso Parolo al 48’ per doppia ammonizione. E prima del fischio finale Immobile cerca la porta quasi da centrocampo. L’Olimpico festeggia il successo della Lazio con le note dei “Giardini di marzo” di Lucio Battisti, cuore biancoceleste che avrebbe amato molto la bella squadra di Inzaghi.
Nicola Berardino
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - ECATOMBE MILAN: DA BONUCCI E KESSIE, DA BIGLIA A BORINI SONO TUTTI UN DISASTRO
Donnarumma 6: che non sarebbe stata una domenica tranquilla lo capisce quando l’angolo di Luis Alberto gli schizza davanti e lui deve metterci la manona per mandare a vuoto Bastos. Immobile lo impallina prima dagli undici metri e poi con un destro al volo bellissimo. Anche sul terzo e quarto gol, può far poco.
Calabria 5: molto propositivo negli inserimenti sulla tante, ma quasi sempre imprecise, aperture dei compagni. Quando la Lazio alza il baricentro e Lulic gli prende metri, inizia ad andare in difficoltà.
Bonucci 4: i suoi proverbiali lanci da centrocampista non arrivano quasi mai a destinazione. Nel gioco delle scalate, si perde Immobile che, tutto solo, inchioda il gol del 2-0. Capitano di un Titanic rossonero che affonda a Roma.
Musacchio 4,5: dopo un primo tempo sulla soglia della sufficienza, crolla nel secondo quando si perde totalmente Immobile in occasione del 3-0. Anche sul quarto gol non è piazzato bene.
Rodriguez 5: nei primi 15 minuti tocca un’infinità di palloni. Arriva anche un paio di volte sul fondo e tiene basso Basta. Poi, però, il laziale viene avanti e inizia a metterlo in difficoltà. Si perde Immobile, in combinata con Musacchio, in occasione del 3-0.
Kessie 4,5: parte bene, con una pressione importante sui Milinkovic-Savic. Recupera palloni e arriva anche alla conclusione. Poi, però, si fa infinocchiare da Luis Alberto arrivando così a generare il rigore dell’1-0 laziale. Nella ripresa si divora l’occasione del 4-2, sparando alto da buona posizione. Almeno regge a livello fisico e corre fino all’ultimo.
Biglia 4,5: i fischi dell’Olimpico non sembrano toccarlo più di tanto. Quando ha la palla tra i piedi, la muove con precisione e velocità. Ma dal cervello di questa squadra, ci si aspettava qualcosa di più.
Montolivo 5,5: primo tempo disastroso, dove le cose che azzecca si contano sulle dita di una mano. Nel secondo tempo, trova il gol del 4-1 che gli vale un mezzo voto in più rispetto agli altri compagni, anche perché ci mette tutto l’impegno che ha in corpo.
Suso 4: evanescente è dire poco. Montella gli concede libertà di movimento, invitandolo a trovare la posizione in campo a lui più congeniale. Lui non lo fa e sparisce, insieme agli altri attaccanti, quando la Lazio cambia ritmo. Prova decisamente brutta. (dal 28’ st Bonaventura 6: entra a giochi già fatti al posto di un evanescente Suso. Ci mette impegno e grinta nonostante la gara sia ormai andata in archivio).
Cutrone 5: prima o poi doveva succedere e anche per Patrick arriva la prima prova non sufficiente della stagione. Lotta tantissimo con i difensori laziali, non ha un pallone giocabile, ma come il resto della squadra vive un momento di black-out. (dal 10’ st Calhanoglu 5,5: quanto meno prova ad accendere la luce in un pomeriggio nerissimo, come la terza maglia, per il Milan. Il risultato è altalenante).
Borini 4,5: fumoso. Parte con un voltaggio molto alto, ma spesso non vede i movimenti dei compagni in avanti, andando a far rinculare l’azione. Ah, di beccare la porta laziale non c’è verso. (dal 10’ st Kalinic 5,5: rispetto a Cutrone, va detto, mette un po’ più in ansia de Vrij, tuttavia non è che incida più di tanto).
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