dal sito www.gazzetta.it
GOL DI CUTRONE, MARUSIC E BONAVENTURA
I rossoneri battono i biancocelesti con la miglior prestazione della stagione: la squadra si Inzaghi ferma la sua serie positiva tra campionato e coppa
Dalla Lazio alla Lazio, il Milan chiude il suo cerchio. In un pomeriggio si scopre squadra vera e a lungo pericolosa, infila la terza vittoria consecutiva e per la prima volta batte una big che le sta davanti in classifica: a San Siro finisce 2-1 contro i biancocelesti di Inzaghi, che vengono battuti dopo 8 gare consecutive fra campionato e coppa. Il brutto k.o. dell’andata è cancellato e Gattuso può guardare al futuro con fiducia. L’Europa è più vicina e la semifinale di andata di Coppa Italia, mercoledì sempre contro la Lazio, appare alla portata di questo Diavolo. Decide un gol di Bonaventura allo scadere del primo tempo, dopo il botta e risposta tra Cutrone e Marusic, ma i biancocelesti hanno da recriminare: la rete dell’ex Primavera rossonero era da annullare e nessuno se ne accorge, Var compresa.
I MERITI DEL MILAN — Per un’ora i 50mila di San Siro si godono il miglior Milan della stagione. Gattuso mette in campo una squadra compatta e logica, capace di portare pericoli verso Strakosha praticamente da tutte le zone del campo: Calhanoglu fa impazzire Marusic e Bastos con sterzate e uno contro uno quasi sempre vincenti, si crea lo spazio per il tiro e impegna il portiere biancoceleste alla parata da applausi un paio di volte; Kessie e Biglia annullano Milinkovic, e l’accoppiata funziona anche in fase offensiva, con l’ivoriano a spingere e l’argentino a coprirgli le spalle; Suso cerca la porta con il sinistro a giro e lavora di sovrapposizioni con Calabria; Cutrone, al di là del gol, regge il duello con De Vrij e cerca la profondità con i movimenti giusti. È un Milan che corre e che soffre poco, le maglie rossonere arrivano quasi sempre prima di quelle blu. Ai ragazzi di Gattuso manca ancora la gestione del risultato: quando Bonucci e compagni provano ad abbassare i ritmi finiscono per essere risucchiati a ridosso della loro area. Ma, si sa, vincere aiuta a vincere...
LAZIO A META' — Privo di Immobile, Inzaghi prova a sorprendere Gattuso con Caicedo centravanti nel 3-5-1-1 con Luis Alberto a supporto, ma i veri pericoli la Lazio li crea nella ripresa, quando Felipe Anderson – entrato per Leiva - aggiunge imprevedibilità alla manovra e Milinkovic decide di accendere la luce (un suo colpo di testa al 65’, deviato da un super Donnarumma, è l’occasione più clamorosa per il 2-2, insieme all’errore sotto porta di Anderson). Resta una prestazione a metà, con qualche sofferenza di troppo nei ritmi di gioco: i 6 cartellini gialli della banda Inzaghi sono lì a sottolinearlo.
I GOL — L’1-0 rossonero al 15’ – da annullare perché Cutrone tocca la palla col braccio, cercando la torsione di testa – porta anche la firma di Calhanoglu, che pennella una punizione perfetta; il 2-1 al 44’ ha il copyright targato Calabria, che pesca con un cross da destra la testa di Bonaventura, inspiegabilmente ignorato da Bastos e perfetto nei tempi di inserimento (ormai una specialità, per Jack). Palle inattive e finalizzazione del lavoro sulle fasce: i principi gattusiani cominciano ad avere punti fermi ben visibili. Il gol della Lazio, al 20’, è un bel diagonale di Marusic, che sfrutta l’imbucata di Leiva e la disattenzione di Antonelli (perché stringe su Caicedo anziché guardare il suo dirimpettaio?).
Marco Fallisi
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - CUTRO-JACK, È ESTASI-MILAN. CALABRIA PERFETTO, ROMAGNOLI-BONUCCI CHE MURO
G. Donnarumma 6,5: Marusic lo impallina da 8 metri potendo prendere la mira e far girare il pallone quel tanto che basta per metterlo fuori causa. Nel secondo tempo, però, disinnesca la capocciata di Milinkovic-Savic che già pregustava il gol del pareggio.
Calabria 7,5: il processo di maturazione di un giovane caratterialmente utile, ma estremamente determinato, ha toccato una tappa fondamentale. Annulla Lulic, rende la vita difficilissima Luis Alberto e quando cambia fascia, per sopperire all’uscita di Antonelli, è invalicabile. A tutto questo, poi, aggiungeteci il cross pennellato che disegna per la testa di Bonaventura. Prova sontuosa.
Bonucci 7: Caicedo viene cancellato dalla partita dal capitano rossonero, che si erige a muro e regista arretrato. Cambia spesso il fronte dell’azione che sciabolate di millimetrica precisione. Guida il reparto con grande personalità.
Romagnoli 7: la diga che compone con Bonucci è difficile da abbattere. Sempre sicuro, trova spesso l’anticipo sul diretto avversario e poi salva, sulla linea di porta, un tiro di Luis Alberto che stava per spegnersi in rete.
Antonelli 6: concorso di colpa sul gol di Marusic, dove Calhanoglu non lo aiuta in maniera preventiva. Ma Luca continua, finché la condizione fisica regge, a macinare chilometri sulla fascia dando una soluzione in più all’asse Bonaventura-Calhanoglu. (dal 71’ Abate 6: entra in un momento in cui c’è bisogno di fare la guerra e lui, da buon soldato, la fa).
Kessie 6,5: crescita costante e continua di Franck, che nel primo tempo ara Milinkovic-Savic, compie almeno tre break importanti e anche quando le energie iniziano a scarseggiare, tiene duro.
Biglia 6,5: nella sua partita è un attore non protagonista, ma quanti palloni che recupera e che rigioca con intelligenza. Sta alzando anche lui il livello delle sue prestazioni, dando ragione a Gattuso.
Bonaventura 7: si trova alla grande nel ruolo di mezz’ala e il dialogo con Calhanoglu inizia a diventare uno spartito molto interessante da seguire. Realizza di testa il gol della vittoria, traducendo in rete un cross al bacio di Calabria. Nella ripresa ripone il fioretto nel fodero per tirare fuori la sciabola.
Suso 5,5: serata così così dello spagnolo, che contrariamente al solito, non trova mai il segnale giusto della partita se non a tratti molto sporadici. Nel momento in cui c’è da difendere il risultato, Gattuso lo toglie. (dall’81’ Borini sv).
Cutrone 7: non doveva giocare dall’inizio, si ritrova a fare il gol numero 10 della sua stagione nella maniera più rocambolesca possibile ovvero con una deviazione vincente che si conclude sulla mano, ma il gesto è ritenuto involontario dal VAR. All’andata, de Vrij gli aveva chiuso la porta in faccia, questa volta l’olandese va in crisi. (dal 71’ André Silva 6: vince qualche duello aereo e prova ad accendersi in contropiede. Non brilla, ma non fa nemmeno disastri).
Calhanoglu 7: in un Milan che era Suso-dipendente, la crescita del turco è una notizia molto importante per la squadra di Gattuso, perché adesso ci sono due fonti di gioco che possono dare delle alternative importanti con il cambio lato. La punizione del gol di Cutrone è bellissima e Strkosha gli cancella il primo gol a San Siro.
Gattuso 7,5: prepara benissimo la partita, annullando i rifornimenti a Milinkovic-Savic e disinnescando, quasi totalmente, i rifornimenti a Luis Alberto. La squadra è cambiata ed il merito è suo.
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