dal sito www.gazzetta.it
INSIGNE E ZIELINSKI IN GOL, ROMAGNOLI SEGNA NEL RECUPERO
Rossoneri al tappeto con un gol per tempo, la rete del difensore arriva troppo tardi: Sarri sale a 35 punti, Montella al 6° k.o. in 13 gare. Suso k.o. nel primo tempo
Nulla è cambiato dopo la sosta. Il Napoli resta ancora solitario, lassù, in testa alla classifica. Insigne e Zielinski liquidano il Milan con un gol per tempo. Messa da parte la delusione per gli eventi della Nazionale, l’attaccante napoletano ha dimostrato, ancora una volta, che qualcosa di buono l’avrebbe potuto anche garantire nel playoff mondiale. La sconfitta del San Paolo, invece, rimette nuovamente in discussione il lavoro di Montella: non è bastato il gol di Romagnoli, nei minuti finali, ad alleggerire le pressioni sull’allenatore.
POSSESSO PALLA — L’atteggiamento del Napoli è quello solito: possesso palla e verticalizzazioni veloci per gli inserimenti del tridente offensivo. Il meccanismo funziona, ma il Milan si difende senza affanni, almeno nella parte iniziale, con la difesa in linea, quasi a ridosso del centrocampo avversario. La tattica di Montella è conservativa, gli basta non prenderle. Insigne e Callejon provano a prendere le misure per le rispettive ripartenze, mentre Mertens è tenuto sott’occhio da Bonucci. È proprio lo spagnolo a rendersi pericoloso con un colpo di testa ravvicinato che Donnarumma devia in angolo (13’). Il Napoli preme, mentre Suso sulla fascia destra prova a alleggerire la pressione con qualche incursione arrivando pure al tiro due volte in un solo minuto, ma senza impensierire Reina.
INTERVENTO VAR — Poco dopo la mezz’ora, si scatena Insigne che corre tutto solo verso Donnarumma, concludendo in rete: l’assist è di Jorginho, ma il guardalinee Costanzo alza la bandierina segnalando il fuorigioco dell’attaccante. A quel punto, Doveri chiede l’intervento della Var che conferma la regolarità della rete: è Romagnoli a tenere in gioco Insigne seppur per pochi centimetri. Sul finire del primo tempo il napoletano si ripete: stavolta, però, la conclusione sbatte sul palo. Pochi istanti prima dell’intervallo, Montella è costretto a sostituire Suso per un problema muscolare: al suo posto entra André Silva.
MERTENS SPRECA — C’è ancora tanto Napoli ad inizio ripresa. Pronti via e Mertens si libera dinanzi a Donnarumma dopo un doppio triangolo con Insigne, ma la conclusione è centrale, il portiere milanista respinge (3’). L’orgoglio del Milan produce soltanto qualche azione di rimessa, ma Reina resta comunque a guardare. Dalla panchina, Sarri sostituisce Hamsik con Zielinski e l’intuizione è vincente. Difatti, è proprio il centrocampista polacco a segnare il gol che chiude la partita: straordinario l’assist di Lorenzo Insigne. Altrettanto bello è stato il tiro a volo di Romagnoli, dalla distanza, che ha reso meno amara la notte rossonera.
Mimmo Malfitano
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - E' UN MILAN SENZA X FACTOR. JACK-BORO AFFONDANO A NAPOLI. MONTELLA, BASTA ESPERIMENTI
G. Donnarumma 5,5: per poco non ipnotizza Insigne in occasione dell’1-0. Poi disinnesca Hamsik e Mertens, ma Zielinski trova il pertugio tra le sue gambe che, a conti fatti, mette il Napoli a distanza di sicurezza.
Musacchio 5.5: Insigne è già difficile di suo da prendere, se poi vieni lasciato solo da Borini, il compito diventa improbo. Cresce nel corso della partita.
Bonucci 6: per vie centrali, il Napoli non sfonda quasi mai. Lui è in crescita e si vede, la squadra sembra essere ancora ancorata a terra.
Romagnoli 5,5: tiene in gioco Insigne in occasione del primo gol, non seguendo la salita di Bonucci e Musacchio. Callejon gli era scappato alle spalle anche prima del gol azzurro. Poi, nel finale, trova il suo secondo gol in campionato con un gran sinistro al volo, ma non basta.
Borini 5: nel laboratorio degli esperimenti di Montella, oggi gli tocca una trasformazione che, a conti fatti, non riesce. Messo in mezzo dai triangoli dei giocatori napoletani, non trova mai le coordinate giuste della sua partita e sbaglia tutti i cross che prova a mettere in area di rigore. (dal 77’ Abate sv).
Kessie 5: la speranza è sempre l’ultima a morire, ma Franck, anche a questo giro di giostra, rimane giù. Impreciso, inconcludente, mai incisivo e sbaglia tutte le scelte con la palla tra i piedi.
Montolivo 6: all’interno di una prova di squadra assolutamente insufficiente, figlia dell’ennesima sperimentazione di Montella, è l’unico che prova a mettere ordine e a dare un minimo di senso alla manovra milanista. (dall’85’ Biglia sv).
Locatelli 5: vittima della lucida incoscienza di Montella, che lo schiera prima da mezz’ala e poi lo alza sulla linea degli attaccanti. Loca non trova il suo posto dentro la recita del San Paolo.
Bonaventura 5: dopo pochi minuti dall’inizio della partita, si deprime in maniera abbastanza evidente. Non azzecca nulla di nulla. Né un cross giusto, né un dribbling vincente né una giocata che spacchi a favore del Milan una transizione. E soprattutto, fa perdere tanti tempi di gioco alla squadra giocando, come minimo, a cinque tocchi.
Suso 5: il primo tiro col mancino finisce a Pozzuoli. Il secondo è una telefonata senza addebito a Reina. Mario Rui non è certo un fenomeno, ma non lo salta mai. Esce per una botta alla schiena. (dal 45’ André Silva 5: quando si toglierà dalla testa che non è il clone di Cristiano Ronaldo, forse, riuscirà a fare qualcosa di incisivo in un campionato dove bisogna lasciare gel e phon in spogliatoio).
Kalinic 4,5: gli attaccanti centrali di Montella non sono abituati a segnare molto. Lui ne è la testimonianza vivente. Non tiene una palla che sia una, con Albiol e Koulibaly che vivono una serata più o meno tranquilla.
Montella 5: come sia concepibile presentarsi con una formazione simile al San Paolo è francamente inspiegabile. Rodriguez fuori per 90 minuti, Bonaventura e Locatelli fuori ruolo ed il campo, giudice supremo, che gli boccia in faccia l’inconcludente 3-5-1-1. Al San Paolo ha dimostrato che l’X Factor non regna a Milanello.
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