dal sito www.gazzetta.it
KUCKA, NIANG E BACCA IN GOL, MONTELLA VOLA AL 2° POSTO
A Verona decidono due "missili" a cavallo tra i due tempi e Bacca nel recupero, inutile il gol di Birsa: i rossoneri agganciano la Roma alle spalle della Juve, e sabato a San Siro arrivano i bianconeri
Milan-Juventus, sabato sera, sarà come Milan-Juventus di una volta: prima contro seconda. Montella è andato a vincere anche a Verona contro il Chievo, nel suo piccolo squadra organizzata e attenta, e a metà ottobre è secondo insieme alla Roma, a -5 dalla Juve. Non succedeva dal 2010. Il presente però merita un po’ più attenzione. Il posticipo è stata una serata di coppia: il 3-1 è tutto nei due gol segnati subito prima e subito dopo l’intervallo da Kucka e Niang. Due gol di sinistro, di due ex Genoa con cresta. Soprattutto, due palloni da autovelox da fuori area: oltre che angolati, fortissimi. Birsa ha completato la serata del mancino con il momentaneo 1-2: gol dell’ex con la classica punizione a giro sopra la barriera. Una deviazione di Dainelli su un esterno destro di Bacca ha fissato il punteggio negli ultimi secondi, quando il Chievo non aveva più sperante.
MILAN CONCRETO — Montella ha scelto una partita attenta, come sempre in questo inizio stagione. In più, una novità: De Sciglio terzo centrale in fase di impostazione, con Abate più alto a destra. Il ritmo è rimasto tendenzialmente basso, come spesso in stagione, ma il Milan ha avuto venti minuti – i primi del secondo tempo – di alto livello. Bonaventura ha recuperato il pallone del 2-0 e crossato per una girata di testa di Lapadula, mentre Niang ha provato a segnare anche su punizione. Soprattutto, come le squadre forti, i rossoneri hanno vinto con due giocate individuali. Kucka ha calciato da 25 metri mettendo la palla vicino al palo, Niang ha improvvisato una ripartenza spostando il pallone in velocità e incrociando col sinistro.
CHIEVO SPUNTATO — A Maran restano il primo tempo, ottimo, e il finale. Il Chievo era partito forte, mandando Izco su Bonaventura e aggredendo tanto il possesso palla del Milan. Birsa a inizio partita è stato il migliore: ha chiuso le linee di passaggio per Locatelli e creato subito due pericoli, prima saltando il ragazzino col 73, poi cercando Floro Flores in area con una bella palla. Paletta ha chiuso in angolo, confermandosi in grande momento. Pericoli, però, pochi: un girata di testa di Floro Flores al 21’, un tiro di Birsa (di destro!) trattenuto da Donnarumma. Questa volta ai gialloblù sono mancati gli attaccanti: hanno giocato tutti – Inglese, Floro Flores, Meggiorini, Pellissier – ma nessuno ha convinto.
LOCA E LAPA — La curva del Milan ha cominciato cantando per Franco Baresi, bandiera più di tutte le bandiere, e ha finito con antichi cori anti-Juve. Un bel segnale in una partita sofferta, con due nuovi testati come previsto. Locatelli ha giocato semplice e sbagliato poco: niente male alla seconda da titolare della vita. Lapadula ha vissuto il momento migliore della sua sera… in fase difensiva. Con la sua grinta ha costretto Radovanovic a perdere il pallone diventato, cinque secondi e un sinistro dopo, il gol di Kucka. In attacco è andato vicino al primo gol ufficiale da milanista dopo un’ora, quando si è travestito da Inzaghi vincendo due rimpalli a centro area. Un classico di Pippo. Purtroppo per lui, ha calciato (col destro) dritto su Sorrentino. La maledizione del 9 rossonero non esiste, però...
Luca Bianchin
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - KUCKA-NIANG, GOL DA SECONDO POSTO. LAPADULA, UN GUERRIERO
Donnarumma 6: legge bene i primi forcing del Chievo, sta sempre molto alto nelle uscite togliendo spazio e tempo agli avversari per staccare di testa sulle palle alte. Birsa gliela mette all’incrocio.
Abate 6,5: sostanza in fase di copertura, servito male quando decide di sganciarsi in velocità. Occupa sempre la posizione giusta.
Paletta 6,5: l’unica macchia dell’ennesima partita quasi impeccabile è il fallo che permette a Birsa di presentarsi sulla sua mattonella per battere Donnarumma. Per il resto è una sicurezza totale.
Romagnoli 6,5: nei primi 5 minuti del primo tempo, così come tutta la retroguardia, è sorpreso dalla foga del Chievo. Poi registra i movimenti di Inglese e la partita scorre via quasi serena.
De Sciglio 6,5: le indicazioni di Montella sono chiare: sale solo se Locatelli si abbassa sulla linea dei due centrali e Bonaventura si ferma come intermedio. Solido in fase difensiva, ottima diagonale dopo pochi secondi a chiudere su Inglese.
Kucka 7: finalmente ritrova il gol dalla distanza, con uno scaldabagno di rara potenza e precisione col piede meno forte, ovvero il mancino. Uno squillo che ribalta completamente la partita, sia nel punteggio sia sotto il punto di vista del morale.
Locatelli 6: era la prima da titolare in stagione, dovendo raccogliere l’eredità di Montolivo. Birsa fa di tutto per toglierli spazio, lui si abbassa a cercarlo sulla linea di Romagnoli e Paletta. Bravissimo nella gestione mentale di un giallo pesante.
Bonaventura 6,5: parte piano, finisce in crescendo. Regala almeno un paio di giocate di pregevolissima fattura. Si mette sempre al servizio della squadra, prima da mezz’ala e poi da esterno alto in attacco.
Suso 6: i primi squilli del Milan, verso la porta di Sorrentino, nascono tutti dal suo sinistro. Sfiora il gol in un paio di occasioni. (dall’81’ Poli sv).
Lapadula 6,5: lotta su ogni pallone che gravita nel cono centrale del campo. Rusticano il duello con Dainelli, con il quale volano colpi leciti e proibiti. Recupera sia il pallone che poi Kucka tramuta nel siluro dello 0-1 e quello dal quale parte l’azione di Niang per il raddoppio. (dal 70’ Sosa 6: pochi palloni, gestiti bene).
Niang 7: ha il merito di essere sempre uno spauracchio per Cacciatore. È letale, in avvio di ripresa, quando impallina Sorrentino con un sinistro chirurgico che porta il Milan sul 2-0. (dall’88’ Bacca 6: propizia l’autogol di Dainelli).
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