dal sito www.gazzetta.it
NINKOVIC E PAVOLETTI, AUTOGOL DI KUCKA, PALETTA ESPULSO
Tonfo dei rossoneri dopo il successo con la Juve: decidono un colpo di testa del serbo, un autogol di Kucka e il sigillo del centravanti. Il difensore lascia i suoi in 10 sull'1-0
Il Milan inseguiva il grande sogno di una notte da numeri uno, in testa alla classifica in attesa che il turno di campionato si completasse. Il sogno è presto interrotto da Ninkovic, prima volta da titolare in A, poi la notte diventa addirittura un incubo con l’autorete di Kucka e il tris di Pavoletti.
MILAN STORDITO — Montella aveva scelto la formazione attesa, con Poli terzino destro per Abate e Honda per l’insostituibile (fin qui) Suso. Juric optava invece per Ninkovic alla prima da titolare, al fianco di Rigoni e dietro Simoene Jr. Il Milan aveva già sbancato Marassi il 16 settembre scorso, quando si presentò senza Bacca e poi, una volta entrato, fu proprio il colombiano a decidere. Stavolta per dieci minuti esatti le squadre si studiano, Montella vorrebbe che fossero sfruttati di più gli esterni mentre il Genoa punta sulla fisicità e sulle ripartenze. All'11' è proprio il debuttante (dall’inizio) Ninkovic a rompere l’equilibrio su cross dalla destra di Rincon: il serbo schiaccia la palla nell’angolino basso dove Donnarumma non può arrivare ed è Honda a tenerlo in gioco. Il Milan pare stordito, incapace di reagire: così dà ragione al suo allenatore, che alla vigilia aveva avvertito sulle difficoltà della partita più dura, per Montella, di quella con la Juve. In effetti l’ex Niang fatica ad affondare, Honda a destra non si vede e Bacca è nella versione centravanti fantasma. Fa fatica anche la mediana, così il primo tiro verso Perin, a lato di poco, arriva dalla distanza con un difensore centrale: Romagnoli. Oppure, al 25’, quando a provarci è Bonaventura in azione personale: il Genoa è sempre attento in copertura. Il primo tempo si chiude così con un tentativo di Niang, alto, su sponda di Bacca, nulla di più. Anche da parte del Genoa, che trovato il gol al primo tentativo, poi finisce per abbassarsi.
INCUBO — La ripresa si apre con i rossoneri più convinti, ma ancora poco pungenti: il primo tiro in porta, che Perin devia in angolo, non arriva con un attaccante ma con un centrocampista, Bonaventura. Così il minuto chiave è ancora l’undicesimo quando Paletta entra in scivolata su Rigoni: il fallo è così pericoloso da meritare il rosso diretto. Milan in dieci, Montella toglie Bacca per un difensore, Gomez. Pochi minuti più tardi però rinforza di nuovo l’attacco con Luiz Adriano e poi con Suso per il fischiatissimo ex Niang. Il più pericoloso alla metà del tempo risulta però Rincon, che da fuori area calcia di poco a lato. L’occasione giusta per il Milan capita sul piede di Poli che davanti a Perin apre troppo il destro. Il tentativo di Suso è invece troppo centrale. Può colpire così il Genoa con Lazovic aiutato dalla deviazione di Kucka: Lazovic era entrato per Ninkovic, altro uomo del match. E c’è spazio pure per il 3 a 0, con Pavoletti che sfrutta un errore di Romagnoli. Il Milan crolla così a un passo dal sogno mentre il Genoa si rialza con una vittoria subito dopo il k.o. nel derby: è la settima volta che succede da quando il club è tornato in A, la prima che il successo arriva a Marassi.
Alessandra Gozzini
dal sito www.milannews.it
LE PAGELLE - NAUFRAGIO MILAN: HONDA DISASTROSO, MA SI SALVANO IN POCHI
Poli 5: gioca in un ruolo non suo, è vero, ma non convince in generale la sua prova. Si divora il gol dell'1-1 su pallone geniale di Suso.
Paletta 5: la macchia sulla solita partita di spessore è un intervento a gamba alta che gli costa il rosso diretto che lascia la squadra in 10.
Romagnoli 5,5: uno dei migliori del Milan fino al 2-0. Perde il duello con Pavoletti in occasione del 3-0, ma la partita oramai era andata.
De Sciglio 6: deve contenere e contiene. Il Genoa gioca soprattutto sulla fascia di Poli.
Kucka 5: soffre il dinamismo della mediana genoana. Ha un momento ti di ripresa nel secondo tempo. È anche sfortunato in occasione dell'autogol del 2-0 che ammazza la partita.
Locatelli 6: è la media tra un primo tempo in ombra è una ripresa nella quale cresce molto, sotto tutti i punti di vista, dimostrando personalità e geometrie.
Bonaventura 6,5: è il più costante di tutto il Milan. Sia nel primo sia nel secondo tempo, ha gamba e idee per rendersi pericoloso.
Honda 5: alla prima da titolare ha grandi difficoltà in entrambe le fasi. Imperdonabile l'errore nell'azione del gol dei padroni di casa dove tiene in gioco tutti. (dal 62' Luiz Adriano 5,5: parte forte, va su tutti i palloni, ma poi si eclissa tra le maglie dei difensori di casa).
Bacca 5: non è partita adatta alle sue caratteristiche. La squadra non lo supporta con palloni giocabili e lui, di conseguenza, sparisce. (dal 57' Gomez 6: solido dietro).
Niang 5,5: parte nervoso, mettendo il gomito in faccia a Edenislon. Cresce nella ripresa, ma è troppo poco. (dal 69' Suso 6: ridà smalto all'attacco mettendo Poli in porta e creando parecchi grattacapi alla difesa genoana).
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