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25 aprile 2016, Hellas Verona vs Milan 2-1




dal sito www.milannews.it

PROBABILE FORMAZIONE - UN ESORDIO DAL PRIMO MINUTO A CENTROCAMPO. IN AVANTI SPAZIO A BACCA-MENEZ: LE ULTIME
Si avvicina l’esordio in serie A per mister Cristian Brocchi, alla sua prima apparizione ufficiale sulla panchina rossonera. Domani sera a Genova affronterà la Sampdoria e avrà tutti i riflettori puntati addosso perché tutti vorranno osservare i cambiamenti tattici e gli effetti che ha provocato il cambio in panchina dopo l’esonero di Sinisa Mihajlovic. Brocchi dovrebbe scendere sul rettangolo di gioco dello stadio “Luigi Ferraris” con il 4-3-1-2, famoso modulo con il trequartista che nella precedente gestione tecnica non aveva portato buoni risultati.
BALLOTTAGGI - In difesa probabilmente ci sono i ballottaggi più significativi. Mexes e De Sciglio hanno conteso ad Alex e Antonelli un posto da titolare durante la settimana, proprio perchè il tecnico ha voluto fare esperimenti e diverse prove di formazione. Ma la decisione di mister Brocchia è ricaduta sul brasiliano e sull’ex Genoa. Alex e Antonelli dovrebbero completare la linea a quattro insieme a Romagnoli e Abate, mentre tra i pali sarà confermato Gigio Donnarumma.
CENTROCAMPO - E’ stata importante l’allenamento odierno per capire lo stato di forma di Kucka. Lo slovacco però non molla e stringe i denti, ci sarà contro la Samp, mentre ieri era stato allertato Poli proprio per un eventuale cambiamento dell’ultimo minuto sulla corsia destra del centrocampo a tre. Capitan Montolivo e Bertolacci completano la mediana. In settimana è stato provato anche Locatelli ma non dovrebbe partire titolare.
TRIO OFFENSIVO - In avanti con l’assenza di Luiz Adriano il peso dell’attacco sarà sulle spalle di Bacca e Balotelli. Alle loro spalle agirà Giacomo Bonaventura, osservato speciale in un ruolo molto delicato per gli equilibri della squadra.
La probabile formazione del Milan (4312): Donnarumma, Abate, Alex, Romagnoli, Antonelli, Kucka, Montolivo, Bertolacci, Bonaventura, Bacca, Balotelli.





Foto gentilmente concesse da Paolo 049
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Foto gentilmente concesse dal Milan Club Seregno Sez. Sermide, by Claudio Negrini
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Il MFBC a Verona
(by Giacomo Stucchi)




Foto seguenti dal sito www.acmilan.com
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Il gol di Menez
(dal sito www.gazzetta.it)
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Mattia De Sciglio ferito al volto deve abbandonare il campo



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Adriano Galliani al termine dell'incontro
(da Sky)
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La delusione dei milanisti a fine partita
(dal sito www.gazzetta.it)




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(dalla "Gazzetta dello Sport" del 26 aprile 2016)




dal sito www.gazzetta.it

BROCCHI KO AL 95': EUROPA LEAGUE A RISCHIO. HELLAS IN B
Menez sblocca, nella ripresa Pazzini pareggia su rigore, poi Donnarumma para tutto ma si arrende alla magia di Siligardi al 95'. Per il nuovo allenatore rossonero arriva la prima sconfitta che mette in pericolo il sesto posto, l'Hellas retrocede comunque
Rispetto al Carpi è cambiato molto, negli uomini e un po’ anche nel modo di giocare, ma il Milan è riuscito a fare addirittura peggio: dopo il deludente pari di giovedì, stavolta è stato ripreso e superato anche dal Verona retrocesso, continuando la misera serie di prestazioni contro le piccole del torneo. Il sesto posto, che dà l'accesso almeno ai preliminari di Europa League, è così sempre insidiato dal Sassuolo, distante un solo punto. L'Hellas salva l'onore, ma non la categoria: la vittoria del Carpi, due ore dopo la sua impresa, lo condanna alla B.
LE SCELTE — Brocchi aveva cambiato molto rispetto a giovedì scorso: i nuovi sono De Sciglio (presto costretto al cambio), Zapata, Mauri, Kucka, Honda e Menez. Nel Verona c’è Siligardi e non Gomez a far da spalla a Pazzini. Il Milan è spesso stato colpito dai suoi ex e il Pazzo ci va subito vicino: all’ 8’ su traversone di Albertazzi (altro dal passato rossonero) l’attaccante, davanti a Donnarumma, sbatte sul portiere. L’inizio è del Verona, che si manterrà propositivo per tutto il primo tempo: la squadra di Delneri colleziona angoli ma solo Pazzini in una seconda occasione (stavolta su erroraccio in disimpegno di Zapata) riesce a creare pericoli a Gigio. Il Milan è più cinico: rispetto al Carpi nei primi 45’ riduce il possesso del pallone ma ora sa colpire. Al 21’ il tiro dalla distanza di Honda non è trattenuto da Gollini, con Menez rapido nella ribattuta (avvantaggiato dal leggero fuorigioco). Per Jeremy è il primo gol in campionato, dove non segnava da oltre un anno. Il francese non si ripete in un altro paio di occasioni: nella prima è di nuovo invitato al tiro da Honda, nella seconda è servito dal traversone di Antonelli, bravo a rubar palla a Pisano. Stavolta il Milan è meno padrone ma crea di più, anche se Brocchi in panchina non fa che agitarsi. L’allenatore si arrabbia anche per il cambio a cui è costretto De Sciglio, per via di una ferita che non si rimargina: dentro Antonelli. Cambia nel primo tempo anche il Verona: fuori il fischiatissimo Rebic, dentro Romulo.
FATAL VERONA — Il secondo tempo non stravolge il copione: il Milan rinuncia a tenere sempre il pallone ma tenta più volte di confezionarsi il raddoppio: se Bacca rinunciasse alla rabona o se Menez fosse più deciso nell’intervenire sul cross teso di Bacca (in mezzo gli interventi di Donnarumma e Pisano) magari l’avrebbe anche centrato. Anche Mauri conclude centrale su Gollini. Il Verona non rinuncia a cercare il pari, tutt’altro: per aumentare il volume delle giocate offensive Delneri mette dentro Gomez ed effettivamente i pericoli aumentano. Fino alla metà del secondo tempo quando l’Hellas conquista il rigore: proprio Gomez colpisce in area e Romagnoli smanaccia di mano. Penalty su cui va Pazzini, rispettando la legge dell’ex, puntualissima quando c’è davanti il Milan: gol del pari. E il Verona resta ancora dalle parti di Donnarumma puntando il gol del sorpasso. Dall’altra parte è Bacca con un'azione personale a metter fuori con una botta dalla distanza. L’occasione più clamorosa è però sempre del Verona, con Romulo che si presenta davanti a Donnarumma (scena che si ripeterà una seconda volta anche nel finale): il brasiliano spara sul portierone del Milan, sempre presente. E poi ancora Gomez dalla distanza su rapida azione di contropiede trova l’opposizione di Gigio, di nuovo il migliore di un Milan ancora malato. Malatissimo visto che nel finale il Verona trova il modo di superarlo: decisiva la splendida punizione di Siligardi, all’ultimo istante. E Brocchi, alla prima sconfitta della sua era, in panchina si dispera.
Alessandra Gozzini


dal sito www.milannews.it

PAGELLE - DONNARUMMA, ABATE E HONDA SI SALVANO: IL RESTO È UNO SCEMPIO
Donnarumma 7,5: anche contro l’ultima in classifica è chiamato a metterci le manone. Strepitoso nella prima occasione di Pazzini che ipnotizza anche a metà del primo tempo. Sceglie bene il tempo sulle uscite alte. Strepitoso due volte su Juanito Gomez e altrettante su Romulo. Non può nulla sulla punizione di Siligardi, ma il gol del Verona era nell’aria.
Abate 6,5: dimostra di avere una grande gamba e un’attitudine mentale importante. Spinge tanto ed è anche decisivo in fase di ripiegamento con una gran diagonale che toglie il pallone dalla portata di Pazzini.  
Zapata 6: pasticcia spianando la strada a Pazzini, ma Donnarumma rimedia. Cresce alla distanza.
Romagnoli 5: abbastanza distratto in fase di marcatura. Come Zapata, viene salvato da Donnarumma in occasione della prima grande occasione del Verona. Anche in fase d’impostazione non è lucido. In occasione del rigore, c’era prima fallo su di lui.
De Sciglio 6: nella mezz’ora in cui gioca tocca pochi palloni, soprattutto perché la circolazione della sfera non premia i movimenti dei terzini. Esce per un doppio buco in faccia causatogli da una scarpata in faccia, involontaria, di Wszolek. (dal 34’ Antonelli 6: spinge il giusto e non soffre granché sulla sua banda di competenza).
Kucka 5: fa fatica a trovare la posizione giusta in mezzo al campo, andando spesso a prendere la stessa linea di movimento di José Mauri. Gioca una bruttissima partita.
Montolivo 5: pronti, via e calcia verso la porta di Gollini un sinistro che rompe gli indugi. Non salta in occasione della punizione di Siligardi che regala i tre punti al Verona.
José Mauri 6: buona prova dell’italo-argentino che premia la scelta di Brocchi con tanta grinta e movimenti migliori rispetto a quelli di Kucka. Intraprendente anche in fase offensiva. (dal 78’ Luiz Adriano sv).
Honda 6: da trequartista sembra trovare nuova linfa. È suo il mancino, dopo un ottimo movimento, che piega le mani a Gollini dal quale nasce il gol di Menez. È in fiducia e vuole spesso il pallone tra i piedi.
Bacca 4,5: rispetto alla partita con il Carpi, soprattutto nella ripresa, è più nel vivo dell’azione. A 30 anni non può aver paura a calciare di sinistro: la sua rabona fallisce anche al Bentegodi. Negli ultimi 20 minuti, però, è irritanti.
Menez 5: a livello generale non è protagonista di una grande prova. È un giocatore estemporaneo e vive di alti e bassi. Segna il gol che sblocca la partita e sfiora quello che l’avrebbe potuta chiudere. Poi sparisce.