dal sito www.gazzetta.it
MANDZUKIC-POGBA FIRMANO IL RIBALTONE: SCUDETTO VICINO
Alex illude i rossoneri, i bianconeri trovano quasi subito il pari e completano l'opera nella ripresa volando a +9 sul Napoli. Palo di Abate e traversa di Balotelli, due grandi parate di Buffon su Mario, un legno anche per Pogba
Soffre, va sotto e non incanta. Poi risale perché è piena di campioni, come Buffon, Pogba e Morata. Orsato fischia la fine e il tabellone dice 2-1 Juventus sul Milan. La serata di San Siro, in cui i bianconeri si cuciono addosso i tre quarti del quinto scudetto consecutivo, è un bigino quasi perfetto di una stagione in cui 22 giornate fa la Juve sembrava fuori da tutti i giochi. Perché la squadra di Allegri, come in avvio di campionato, parte molle, quasi scarica. Il Milan la spaventa e va avanti con merito. Avrebbero anche la palla per girare nuovamente la partita, i rossoneri. Inizio ripresa: Buffon, dopo una respinta su Bacca, fa un prodigio su Supermario. Che però ha la sua percentuale di colpe: palle così le devi scaraventare in porta.
BALO — Mourinho ai tempi dell’Inter disse che nessuno sarebbe riuscito mai a capire cosa gli passa in testa. Molto della generosa partita del Milan di stasera passa da lui. Non sono passati neanche 10’ e San Siro sembra averne già le scatole piene, dopo una finta incomprensibile e due palloni passati agli avversari. Poi sfiora il gol su punizione (strepitoso Buffon) e gioca i 15’ più ispirati della stagione. In cui mette sulla testa di Alex il corner dell’1-0 e si produce in un grande slalom. Poi nella sostanza sparisce. Prima di sprecare la palla del 2-1, con la complicità fondamentale di Buffon, e uscire stremato al 77’.
JUVE DISTRATTA — La palla regalata da un Alex Sandro insolitamente mediocre genera il corner su cui il quasi omonimo Alex, completamente libero da marcature, non ha nemmeno bisogno di saltare per segnare di testa. Poco prima, sempre dalla parte dell'esterno brasiliano, era arrivato un altro pericolo con Abate che sbaglia il cross ma colpisce un palo. Difficilmente i bianconeri non reagiscono alle sberle: Pogba inizia a prendere quota nonostante un gran bel Kucka lo impegni, Morata e Manduzkic si muovono bene. Manca un po’ di qualità con gli esterni, ma ci vuole un gran Donnarumma sul sinistro di Marchisio. Gigio, all’altezza del monumento Gigi, deve inchinarsi poco dopo al destro di Mandzukic, messo in porta da un assist abbacinante di Morata che segue l’errore di Romagnoli su rinvio di Buffon. Pari giusto all’intervallo.
EPISODIO CHIAVE — La Juve inizia la ripresa come quel ciclista che dopo aver vinto la tappa regina del Giro staccando tutti è un po’ scarico. Il Milan ha intensità e copre bene il campo, la Juve poca qualità nel mezzo. L’uomo che gira la partita, dopo le prodezze di Buffon, è Paul Pogba. Il Polpo prende coraggio dopo che la sua punizione si stampa sul palo. E da lì il francese straripa: giocate di fisico, di tecnica e intelligenti letture. Il gol decisivo è un capolavoro che lo premia, dopo che Abate va a vuoto dal corner e Donnarumma non può nulla sulla girata di destro. Per la Juve fanno 21 vittorie su 22 partite , serie che ha semplicemente del clamoroso e che avrebbe schiantato anche squadre superiori alla concorrenza di quest’anno. Il Milan, per citare Sinisa, fa tutt’altro che schifo e un pari non sarebbe stato affatto scandaloso. Certamente manca di qualità complessiva. E preoccupa la totale assenza di reazione dopo aver subìto la rimonta. Il 21 maggio, quando il confronto assegnerà la Coppa Italia, i rossoneri non potranno fare molto meglio di così. Per centrare l’impresa servirà non sbagliare proprio nulla.
Jacopo Gerna
dal sito www.milannews.it
PAGELLE - KUCKA CUORE E ANIMA DELLA SQUADRA, BACCA E ROMAGNOLI MALE. BALO, CROCE E DELIZIA
Donnarumma 6: sostanzialmente incolpevole sui due gol della Juventus, si fa notare per un paio di uscite alte di livello e una gran parata su Marchisio.
Abate 5.5: il duello ad alta velocità con Alex Sandro è quasi rusticano. Molla Pogba in occasione del gol del vantaggio della Juventus, permettendo al francese di trovare tempo e spazio per calciare.
Alex 6: la sua inzuccata aveva illuso il popolo rossonero di poter rivivere un remake del derby. Quando prende lui Mandzukic, il croato fa davvero poco.
Romagnoli 5: pesa come un macigno, sulla sua prova, il gol del pareggio della Juvetus dove perde il duello aereo con Mandzukic e anche la posizione.
Antonelli 6: partita onesta, senza squilli di tromba. Riesce a contenere bene le scorribande di Lichtsteiner.
Honda 5.5: certamente regala equilibrio al centrocampo e alla fascia, ricomponendo l'asse con Abate. Tuttavia non incide in fase offensiva. (dal 73' Luiz Adriano 5.5: prova a sbattersi, ma non arrivano palloni degni di nota).
Montolivo 6: recuperato in extremis, gioca una buona partita sia dal punto di vista dell'impostazione sia in fase di recupero palla.
Kucka 6,5: di tutti quelli che sono mancati nell'ultimo periodo, lui è quello che è mancato di più. In mezzo al campo porta grinta e dinamismo che nessun altro giocatore, in quel ruolo, sa dare. Leone fino alla fine.
Bonaventura 5: impalpabile. Jack non riesce ad incidere come vorrebbe. È in riserva da almeno quattro partite, ma deve tirare la carretta per forza d'inerzia.
Bacca 5: un solo squillo, ovvero il destro che Buffon disinnesca con un miracolo è sul quale Balotelli non trova il gol del 2-1. Poi viene annullato da Bonucci.
Balotelli 6: ha avuto ragione Mihajlovic nel mandarlo in campo dal primo minuto. Costringe Buffon ad uno dei suoi miracoli, costringendolo a volare su una punizione telecomandata. Disegna la parabola che Alex schiaccia in rete. Si divora il 2-1. (dal 76' Boateng vs). |