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dal sito www.gazzetta.it
MIHAJLOVIC VINCE IN RIMONTA: NATALE AL 6° POSTO
I rossoneri vanno sotto nel primo tempo (gol di Daniel Ciofani), ribaltano il risultato nella ripresa con Abate, Alex e Bacca, Dionisi riapre la partita e Bonaventura la chiude nel finale: Sinisa a ridosso delle big
Orgoglio Milan. Straripa il fiume rossonero: prima vittoria in rimonta della stagione, finito il mal di provincia. Quattro schiaffoni nel secondo tempo stendono il Frosinone. E Mihajlovic sotto l’albero troverà più certezze e soprattutto serenità. Il rilancio è certificato da Abate, Bacca, Alex e Bonaventura, ai ciociari non possono bastare gli acuti di Daniel Ciofani e Dionisi in fondo ad una gara di intensità terribile.
LA SVOLTA — Frosinone col piede sull’acceleratore e subito al 6’ Soddimo impegna severamente Donnarumma. Risponde il Milan, vicinissimo al vantaggio all’8’ approfittando di un errore di posizione dello stesso Soddimo, ma Leali si rivela particolarmente ispirato e dice no in rapida sequenza a Niang (destro) e Bacca (testa) che tirano a colpo sicuro all’altezza dell’area piccola, sugli sviluppi di un cross di Abate. Curiosamente impreciso nei rinvii (ne sbaglia 3 in 13’), Donnarumma stoppa Gori al 15’, ma deve capitolare 4’ dopo quando Daniel Ciofani, imbeccato da Dionisi (che lo manda in porta per via centrale), colpisce di destro lasciando alle sue spalle rabbia e disperazione rossonere. Incredibile la disattenzione dei milanisti: i mediani Montolivo e Bertolacci e i difensori Alex e Romagnoli si aprono contemporaneamente nel momento in cui il centravanti di casa (al quarto gol stagionale) s’infiltra in area. Errore da matita blu.
SCELTE MILAN — La partita s’incattivisce: scintille al tramonto del primo tempo tra Soddimo e Abate, mischie furibonde in area giallazzurra e un Milan visibilmente a malpartito con l’aggressività dei padroni di casa. I leoni ciociari riescono in un modo o nell’altro a chiudere il primo tempo in vantaggio: al 45’ Gori salva in modo provvidenziale su Bonaventura. Senza Kucka e De Jong, Mihajlovic chiede alla sua batteria di centrocampisti molto tecnica più velocità per ovviare alla minore capacità di filtro: emblematico, appunto, il movimento sulla trequarti di Dionisi, con conseguente filtrante, in occasione del gol. E i due centrocampisti centrali Montolivo e Bertolacci nemmeno dialogano a sufficienza: il ritmo infernale imposto da Gori, Dionisi e Sammarco li rimpicciolisce nei primi 45’.
SORPASSO — Ma alla ripresa del gioco gli ospiti si ridestano dal torpore e rispondono subito a tono. Al 3’ Honda per poco non pareggia: delizioso lo scambio in area con Abate (tra i migliori) e tiro di pochissimo a lato. L’esterno giapponese decide allora qualche secondo dopo di ricambiare l’assist al compagno, che riesce a rompere l’incantesimo al 5’ e a segnare con un tiro ad incrociare andando poi ad abbracciare in panchina Mihajlovic. Milan trasformato all’intervallo e Frosinone bifronte, pericolosamente al di qua della sua linea di centrocampo stavolta. Non passano nemmeno 5’ e i rossoneri sorpassano i padroni di casa: azione convulsa, Montolivo di controbalzo rimette al centro un pallone, tocco di Bertolacci e anticipo di Bonaventura su Leali, a Bacca non resta che scaraventare in rete a porta vuota tra lo sconcerto dei difensori ciociari, indecisi nella circostanza. È l’acuto che fa saltare i piani alla squadra di Stellone, all’improvviso nervosa e confusa. La testa vincente al 32’ di Alex (che colpisce su angolo di Honda soverchiando Diakitè) e il sigillo di Bonaventura (tiro sotto la traversa) premiano il coraggio rossonero, mentre il graffio di Dionisi (di testa in torsione) su cross di Pavlovic servirà soltanto ad aumentare i rimpianti del Frosinone. Al Matusa il Milan accende tutte le luci di Natale e si rilancia: con pieno merito.
Alessio D'Urso
dal sito www.milannews.it
PAGELLE - ABATE E JACK, PROVE DI SOSTANZA. BERTOLACCI REGALA DINAMISMO. UN NATALE SERENO PER TUTTI
Donnarumma 6: tre rinvii da panico-paura a inizio primo tempo, poi si riassesta e torna a dare serenità alla difesa. Bravo sulla punizione di Soddimo.
Abate 7: pareggia una partita rognosissima e la sua esultanza contenuta è segno di mentalità, in quanto invita tutti i compagni a tornare subito in posizione per provare a ribaltare il risultato. Torna al gol dopo 46 giornate.
Alex 6,5: è colpevole, in coabitazione con Romagnoli, sul gol dell’1-0 ciciaro di Ciofani. Sfrutta al meglio la solitudine della quale gode in occasione del gol del momentaneo 3-1.
Romagnoli 5,5: il gol di Ciofani ce l’ha anche lui sulla coscienza, perdendo il tempo e la distanza sul numero 9 in maglia gialla. Cerca un numero inutile a metà campo e deve spendere il giallo su Dionisi.
De Sciglio 6: la sua prova sarebbe ampiamente sufficiente se non perdesse Dionisi in occasione del gol del 2-3 dei padroni di casa. Per il resto non soffre granché ed offre comunque un aiuto anche in fase offensiva.
Honda 6: dall’inferno al paradiso nel giro di 180 secondi. Prima fallisce clamorosamente il gol del pareggio, mandando a lato – col destro – un pallone quasi impossibile da fallire. Poi però è lucidissimo nel mettere Abate solo davanti a Leali con Igna che segna il punto del pareggio.
Montolivo 6: tocca tanti palloni, a volte aspetta uno o due tempi in più per dettare la giocata e rispetto alle ultime uscite, prova anche a calciare verso la porta avversaria.
Bertolacci 6,5: rispetto a Montolivo ci mette più dinamismo e intensità. Entra nel gol del 2-1 di Bacca spizzando il pallone che poi Bonaventura appoggia al colombiano.
Bonaventura 7: recupera in extremis e scende in campo con la solita sostanza. Serve a Bacca il pallone del 2-1, si era procurato un rigore che Banti non gli fischia e poi mette in ghiaccio i tre punti con il gol del 4-2 che certifica la vittoria e il suo momento di grazia.
Niang 5,5: si muove tanto, quando punta Diakité lo mette in difficoltà, ma è un po’ fumoso e si divora anche un’azione che poteva essere da gol. (dal 79’ Luiz Adriano sv).
Bacca 6: gioca lontano dalla porta per cercare un dialogo con i compagni e questo lo limita. Tuttavia è pronto a insaccare il pallone che Bonaventura toglie, regolarmente, dalla portata di Leali. (dall’89 Poli 6: fornisce l’assist per il 4-2 di Bonaventura e questo certifica la sua presenza in campo).
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