dal sito www.gazzetta.it
NON BASTA BACCA, TONI FA GOL SU RIGORE, ESPULSO DE JONG
Bacca illude, ma De Jong si fa espellere e regala un rigore che Toni trasforma. Dopo lo 0-0 in casa del Carpi, i rossoneri frenano anche con l'ultima in classifica. E San Siro fischia
Come farsi del male da soli. Il Milan si getta via ancora una volta - e ormai non fa più notizia -, suicidandosi con De Jong che, dopo il vantaggio di Bacca, provoca un rigore e si fa espellere. Due punti nelle due partite contro la penultima e l’ultima della classe, con un solo gol fatto. L’involuzione adesso è totale e completa. Della squadra vista a Roma con la Lazio e in casa con la Samp non troppi giorni fa, non c’è più traccia. Il Verona ringrazia e, pur non riuscendo a cancellare lo zero dalla colonna delle vittorie stagionali, si porta a casa un punto che dà conforto col solito Toni, giunto alla nona rete contro il Milan. I guai rossoneri sono totali: non solo di classifica - viaggiando a questi ritmi contro le squadre più in basso è impensabile arrivare in Europa (come ha chiesto Galliani anche ieri nel prepartita) - ma anche per l’allenatore. Ora la posizione di Mihajlovic torna a farsi molto pericolosa e sarà vitale il dentro-fuori di Coppa Italia a Genova con la Samp giovedì prossimo.
A SPRAZZI — Il tecnico rossonero ha confermato il 4-4-2, ormai sistema di riferimento, con due novità rispetto alla scialba prestazione col Carpi: dentro De Jong, rispolverato dopo due mesi di assenza fra panchine e problemi fisici, e Niang arretrato sulla linea di centrocampo a discapito di Cerci. In avanti, fiducia alla coppia Bacca-Luiz Adriano, che non si esibiva dal primo minuto da un’eternità (4 ottobre). Il Verona, che prosegue la caccia al primo successo in campionato, ha provato inutilmente ad affidarsi ai trascorsi beneauguranti di Delneri, che a San Siro ci ha già vinto tre volte con tre squadre diverse. Il primo tempo si è chiuso sotto gli abbondanti fischi di San Siro (con la Curva Sud che ha proseguito l’ormai cronica contestazione contro la società e ha affollato - si fa per dire - il settore senza striscioni e bandiere, a parte quella dedicata a Baresi). Malumore generato ovviamente dall’assenza di gol, ma anche di gioco. Il Milan, come molto spesso gli è accaduto lungo la stagione, è riuscito ad accendersi soltanto a sprazzi, senza riuscire a dare continuità alla manovra. Tutto questo nonostante un avversario con evidenti limiti offensivi (Toni è quasi commovente per impegno e combattività, ma non ha compagni con cui dialogare), ma che nonostante tutto ha tenuto spesso il pallone fra i piedi. Come nei primi dieci minuti ad esempio, possesso palla sterile ma utile a tenere basso il Milan. Poi, ovviamente, è venuta fuori la differenza di tasso tecnico, anche se ai rossoneri non è bastato per scardinare la partita. E così prima ha sprecato Niang, con un destro a lato da ottima posizione, poi ci ha provato Bonaventura al volo, quindi Luiz Adriano di controbalzo, fino al magnifico tacco smarcante di Bacca in area per Bonaventura, che ha concluso sul corpo di Gollini a tu per tu col portiere gialloblù. Errore grave, come quelli in fase di costruzione di Montolivo, fischiato dal Meazza. Inutile anche un gol di Luiz Adriano, che l’ha messa dentro a gioco già fermo per un fuorigioco inesistente di Bacca.
ROSSO E RIGORE — Insomma, troppo poco contro l’ultima in classifica. La ripresa è iniziata con un altro strattone rossonero, che ha portato al vantaggio: Niang per Luiz Adriano, che ha liberato Bacca davanti a Gollini. Il colombiano fa centro e pare liberare tutti dalle angosce. Macché. Passano solo quattro minuti e De Jong combina il peggiore dei pasticci, spingendo Greco che si trovava davanti a Donnarumma. Rosso e rigore, che Toni realizza. A quel punto Mihajlovic toglie Luiz Adriano e inserisce Kucka, per evitare guai peggiori. Il Milan prova a riorganizzarsi, ma è un 4-4-1 che non punge e gioca sui nervi, più che sulla logica. Buono l’ingresso di Bertolacci (due azioni molto pericolose), ma poco altro da segnalare sulla sponda rossonera, anche se Bonaventura protesta giustamente per un rigore non concesso nel finale. Tifosi sul piede di guerra ancora una volta: insulti ai giocatori e inviti ripetuti a Galliani di cedere gli incarichi. Tutto molto tristemente già visto.
Marco Pasotto
dal sito www.milannews.it
PAGELLE - DE JONG DISASTROSO. BACCA SI SBLOCCA, MA NON BASTA. MALE ANCHE MONTOLIVO E NIANG
Donnarumma 6: partita nella quale prende freddo per tutti i 94 minuti. Nella sfida sul rigore con Toni sceglie, giustamente, un angolo.
Abate 5.5: partita altalenante. Prima crea sovrapposizioni interessanti per Niang, poi nella ripresa si eclissa.
Alex 5.5: nell’unico errore vero della partita, passa il pallone che Toni offre a Greco per l’incursione che porta al rigore del pareggio. Chiude da centravanti aggiunto, ma non trova gloria.
Romagnoli 6: in una partita dove il Verona gioca spesso e volentieri con 11 uomini dietro la linea del pallone, lui gioca in tranquillità.
De Sciglio 5.5: gioca con una caviglia in disordine, stringe i denti, ma alla lunga ha sofferto il problema e questo ha causato un calo di prestazione con l’andare dei minuti.
Niang 5: sembra partire bene saltando Pisano. Poi inizia a giocare dentro il campo, cercando di servire ai compagni palloni difficilissimi da controllare. (dall’82’ Cerci sv).
De Jong 4: torna titolare e non ne becca mezza. Sbaglia in fase d’impostazione, sbaglia molte uscite in pressing e abbatte Greco in area di rigore lasciando il Milan in 10 per tutto il secondo tempo.
Montolivo 5: regia offuscata per il capitano. La squadra, troppo spesso, va al suo ritmo e quasi mai lui riesce a dare uno strappo che colga impreparato il Verona. Esce tra i fischi di tutto San Siro. (dal 78’ Bertolacci sv).
Bonaventura 6: conferma il fatto d’essere l’unico in grado di dare un volto diverso ad un canovaccio tattico che è sempre e tristemente lo stesso. Nel primo tempo si divora il gol dell’1-0, ma è l’ultimo a mollare.
Bacca 6: con il ritorno di Luiz Adriano sembra essere più allegro. Pone fine al digiuno che durava da oltre un mese. Poi però arriva De Jong a rovinare tutto.
Luiz Adriano 6: è uno dei pochi a cercare di dare ritmo alla manovra offensiva. Mette in porta Bacca in occasione dell’1-0 e viene sacrificato da Mihajlovic per ridare equilibrio alla squadra. Esce tra gli applausi dello stadio (dal 62’ Kucka 5.5: dovrebbe fare legna, prova spesso le incursioni offensive, ma non è né carne né pesce). |