dal sito www.gazzetta.it
DONNARUMMA FA MIRACOLI, SOLO PARI PER MIHAJLOVIC
I rossoneri vengono salvati dalle prodezze del loro portiere su Cigarini, Moralez e Grassi e si rendono pericolosi solo con un colpo di testa di Luiz Adriano: netto passo indietro per la squadra di Sinisa dopo tre vittorie consecutive
Meno male, per il Milan, che c'è il "ragazzino", come lo chiama Mihajlovic. Dopo tre vittorie consecutive il Diavolo torna sulla terra e se il risveglio non è particolarmente brusco il merito è solo di Donnarumma, il portiere di 16 anni che alla quarta partita da titolare in Serie A salva i rossoneri dalla sconfitta contro l'Atalanta. Finisce 0-0 a San Siro e il pari sta decisamente stretto ai bergamaschi che hanno avuto almeno tre occasioni per sbloccare il risultato nel secondo tempo, ma il baby portiere del Milan ha negato il gol a Cigarini, Moralez e Grassi. Un netto passo indietro per Mihajlovic mentre Reja, che non ha mai perso in carriera contro il serbo, porta a casa un punto in trasferta dopo 3 sconfitte di fila.
LE SCELTE — Per tentare il poker Mihajlovic schiera Niang, all’esordio stagionale: mai prima di stasera aveva messo piede in campo. Il francese è preferito a Honda (in questa fase ai margini) e Sinisa è ripagato, almeno nel primo tempo, da una buona corsa e qualche numero. Per il resto i due allenatori confermano le formazioni annunciate: il Milan con Montolivo in mezzo e Bacca davanti, l’Atalanta con il tridente sudamericano Maxi Moralez, Pinilla e Gomez. L’equilibrio del primo tempo regge sull’organizzazione dell’Atalanta e sulla tecnica del Milan: Reja (che dopo venti minuti perde Dramé sostituito da Bellini) ha impostato una squadra solida, che con gli esterni d’attacco punge spessissimo la difesa rossonera, senza però mai trovare l’affondo decisivo. Il Milan di Miha migliora nel gioco a piccoli passi, per ora punta più sulla classe di Bacca (una bella azione solitaria stoppata nel finale) e di Niang, che ci prova di tacco e in contropiede: sempre fermato. Nel finale del primo tempo gli ospiti lamentano il mancato doppio giallo a De Sciglio per un secondo intervento su Pinilla: Giacomelli fa andare oltre.
SUPER DONNARUMMA — La prima mossa di Miha, dopo l'intervallo, è allora far entrare Calabria proprio al posto di De Sciglio, lasciato prudentemente nello spogliatoio. L’inizio, come nel primo tempo, è però atalantino: pressing e passaggi in verticale, ma le conclusioni (Pinilla prima, Maxi poi) sono da dimenticare. Cigarini ha invece molta più precisione, ed è allora Donnarumma a stopparlo: il baby portiere si ripete poco dopo anche su Maxi Moralez e poi ancora su Grassi. Tre interventi decisivi. Il Milan che arriva alla mezzora sembra di nuovo avvolto da vecchie paure e si rende pericoloso solo con Luiz Adriano che ci prova di testa, ma sulla linea ribatte Cigarini. Nel finale, invece, Cerci sbaglia a porta quasi vuota, ma è in fuorigioco. Più occasioni Atalanta che Milan, insomma, ma l'equilibrio tiene e a San Siro finisce 0-0.
Alessandra Gozzini
dal sito www.milannews.it
PAGELLE - SAN GIGIO SALVA UN BRUTTISIMO MILAN. GROSSO PASSO INDIETRO RISPETTO ALLA LAZIO
Donnarumma 7,5: tre parate da fenomeno vero, uscite sempre attente e precise, sia in presa sia di pugno, bene anche con i piedi. Se il Milan non capitola è per merito suo.
De Sciglio 5: Papu Gomez gli fa venire l’emicrania. Viene graziato nel finale del primo tempo quando Giacomelli decide di non sanzionarlo con il secondo giallo che gli sarebbe costata l’espulsione (dal 46’ Calabria 5,5: entra al posto di De Sciglio, ma va anche lui in difficoltà sull’argentino. Prova almeno a spingere).
Mexes 6: Pinilla gira a largo dalla zona calda, ma i tagli di De Roon e delle mezz’ali atalantine sono sempre pericolosi.
Romagnoli 6: parte male, dovendo prendere le misure a Moralez che spesso di accentra. Col passare dei minuti cresce.
Antonelli 6,5: l’asse con Niang sembra funzionare bene. Si sovrappone tanto e salva, di tacco, un contropiede che rischiava di essere letale.
Kucka 5: grosso passo indietro dello slovacco rispetto ad una settimana fa. Soffre il ritmo elevato che l’Atalanta mette in scena a centrocampo. (dal 64’ Luiz Adriano 5,5: per poco non trova un altro gol su azione d’angolo. Per il resto poca roba).
Montolivo 6: anche lui soffre il ritmo elevato degli orobici. Cerca di dare ordine a centrocampo.
Poli 5,5: corre, corre, corre… Ma poi ne paga le conseguenze a livello di lucidità come dimostra l’ultimo contropiede che rischiava di poter dare al Milan l’occasione per vincere la partita.
Cerci 5: la frustata di Mihajlovic in conferenza stampa, questa volta, non ha sortito l’effetto sperato. Salta raramente l’avversario e anche in fase di rifinitura non è eccezionale.
Bacca 5: sbatte spesso sui difensori atalantini. Nel primo tempo si costruisce una grande occasione che non riesce a tramutare in gol. Nella ripresa non ne becca mezza.
Niang 6: finché ne ha, è decisamente pericoloso. È certamente un’arma in più per Mihajlovic, ma dopo 72 minuti entra in bombola e deve cedere il posto a Honda (dal 72’ Honda 5: chi l’ha visto?). |