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9 maggio 2015, Milan vs Roma 2-1




dal sito www.attualita.it

PRIMA LA SOCIETÀ, POI L’ALLENATORE E LA SQUADRA: ECCO LE PRIORITÀ DEL MILAN PER TORNARE GRANDE
Visto che la stagione rossonera è ormai compromessa e in queste ultime quattro partite di campionato il Milan non si gioca nulla, in via Aldo Rossi si sta già pensando alla prossima annata. Il presidente Berlusconi ha grande voglia di riportare la squadra milanista dove merita, ma per farlo sarà necessario mettere in pratica una strategia ben precisa.
NUOVI INVESTITORI - Come prima cosa, c’è certamente da risolvere la questione che riguarda la cessione di quote del club di via Aldo Rossi: il futuro del Milan dipenderà infatti in gran parte da quello che succederà nella società rossonera, che, nonostante non stia vivendo un grande periodo sul piano sportivo, ha molti estimatori in giro per il mondo, in particolare in Asia. Berlusconi vuole riportare in alto il Milan, ma sa che per farlo ha bisogno di un aiuto da parte di nuovi investitori, anche se dovrà fare le giuste valutazioni prima di accettare la proposta di Bee Taechaubol oppure quella della cordata cinese. Nelle prossime settimane, si saprà anche qualcosa in più in merito alla questione del nuovo stadio del Portello, che potrebbe sicuramente rappresentare una svolta per il club milanista.
UNA SCELTA DA NON SBAGLIARE - Dopo aver risolto la questione societaria, la priorità per i rossoneri sarà quella di trovare il tecnico giusto al quale affidare la panchina milanista: dopo due esordienti, il Milan può più sbagliare la scelta dell’allenatore e per questo la sensazione è che questa volta verrà scelto un profilo con esperienza e spessore internazionale. Sarà poi lui a progettare la nuova squadra insieme alla società, che dovrà ascoltare i consigli del nuovo tecnico e regalargli così gli uomini giusti per il suo progetto tecnico. Società, allenatore e squadra: ecco le priorità del Milan per tornare competitivo.





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La coreografia della Curva Sud



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La contestazione della Curva
(dal sito www.gazzetta.it)



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La contestazione della Curva
(dal sito www.gazzetta.it)
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La contestazione della Curva
(dal sito www.gazzetta.it)



Nell'antistadio di San Siro, Maglia Rossonera con Regina Cremonesi e Consuelo Maldera
assieme alla pezza del grande Aldone Maldera
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Maglia Rossonera a San Siro per Milan vs Roma 2-1
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(dal sito www.gazzetta.it)



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Honda al tiro
(dal sito www.gazzetta.it)


Mattia Destro in azione
(dal sito www.gazzetta.it)



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Il gol di Van Ginkel...
(dal sito www.gazzetta.it)
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...e la sua esultanza
(dal sito www.gazzetta.it)



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Il gol di Destro...
(dal sito www.gazzetta.it)
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...che esulta dopo la rete del 2-0
(dal sito www.gazzetta.it)




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VIDEO
(da "Forza Milan" - facebook)




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 10 maggio 2015

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dal sito www.gazzetta.it

MILAN-ROMA 2-1: DECISIVO L'EX DESTRO
Inzaghi torna alla vittoria grazie ai gol dell'ex giallorosso e di Van Ginkel. Totti accorcia su rigore
MILANO, 9 maggio 2015 - La curva rossonera contesta e ironizza su Galliani che supplicava Destro al citofono, eppure Mattia segna e graffia i suoi ex compagni più di quanto non facciano loro in 90’: la Roma cade 2-1 con il Milan, un’altra volta a San Siro dopo il k.o. con l’Inter di tre giornate fa, e il secondo posto con pass diretto per la Champions comincia a scricchiolare.
Reggerà per una notte, in attesa di sapere se la Lazio domani sera contro i nerazzurri sarà in grado di piazzare il sorpasso sui giallorossi. Punti, quelli persi quest’anno da Garcia al Meazza, che potrebbero pesare tantissimo sul bilancio di fine stagione. Pippo Inzaghi voleva una prova di orgoglio dai suoi e l’ha trovata: Van Ginkel e Destro gli regalano una serata e una settimana tranquilla.
ROMA, DOVE SEI?  - Mentre la Sud contesta (“Grandi campioni per rifondare se senza abbonati volete restare, o al citofono ci verrete a supplicare?”) Inzaghi si affida all’ex giallorosso Destro, affiancato da Honda e Bonaventura, Garcia invece sceglie di riproporre la stessa Roma vittoriosa con Sassuolo e Genoa, lasciando ancora una volta Totti in panchina. A giudicare dai ritmi in campo, però, quella del francese non sembra una scelta azzeccata: pur non al meglio, il capitano dal 1’ avrebbe potuto dare più fastidio al Milan di quanto non faccia Seydou Doumbia.
De Rossi e compagni sembrano avere meno benzina della banda di Inzaghi: in mezzo non aggrediscono e chi, come Pjanic, dovrebbe dettare i tempi della manovra offensiva fatica a trovare il passo giusto. E la partita si mette sui binari del Milan, che pur senza strafare, ci prova un paio di volte, con Honda al 13’ (bel tocco sulla sponda di Antonelli che approfitta della dormita di Florenzi) e con Bonaventura al 30’ (colpo di testa su assist di Van Ginkel): in entrambi i casi è De Sanctis a salvare i suoi. Il palo colpito da Manolas al 16’ su calcio d’angolo (con il tentativo di tap-in di Astori che finisce fuori) è la foto profilo di una Roma di questa sera, non riuscirebbe a mettere insieme neppure una manciata di like su Facebook. L’uscita di Gervinho alla mezz’ora (problema al flessore destro, entra Ljajic) cancella anche le ultime briciole di imprevedibilità e velocità dei giallorossi. Non è un caso che il Milan passi in vantaggio dieci minuti dopo, con una combinazione fra Honda e Van Ginkel, piedi buoni ma di certo non cavalli da corsa: al 40’ il giapponese se ne va sulla destra e taglia in mezzo per l’olandese, che si infila serenamente tra Manolas e Nainggolan e buca De Sanctis. Per il centrocampista ex Chelsea arriva la prima gioia in rossonero, alla quattordicesima presenza in campionato.
TOTTI C'E', MA E' TARDI - Ti aspetti una Roma rabbiosa e vogliosa di riacciuffare la partita – lo hanno fatto in tanti, in questa stagione, con il Milan di Inzaghi – e invece sono i rossoneri a trovare il raddoppio al 14’: Honda sforna un altro assist con un bel cross dal fondo e Destro inzucca staccando sul fantasma di Astori, 2-0 e settimo gol da ex in 13 presenze contro ex club in carriera. Il giapponese si esalta e fa tremare i centrali romanisti con le sue ripartenze non sfruttate dai compagni. Garcia rivoluziona il suo attacco buttando dentro Totti e Iturbe e la mossa è giusta, perché porta alla rete del 2-1: Iturbe conquista un rigore un po’ generoso – l’impressione è che De Jong tocchi l’argentino mentre sta già cadendo -, Totti lo trasforma AL 28’. Il copione dell’ultimo quarto d’ora è quello che ci si aspettava all’inizio: ispirati dal capitano, che regala gioco e idee, i giallorossi ci provano con più convinzione e Inzaghi si affida al contropiede (Iturbe impegna Diego Lopez, poco prima Pazzini spreca dal limite). Ma il muro del Milan regge, per la Roma seconda in classifica (almeno per una notte) 15 minuti di intensità sono davvero poca roba.
Marco Fallisi


dal sito www.milannews.it

HONDA TORNA A BRILLARE, VAN GINKEL E' FOSFORO E GEOMETRIE. INZAGHI ANNULLA GARCIA
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Diego Lopez 6.5: regala sempre grande sicurezza alla retroguardia. Per poco non para il rigore di Totti che riapre la partita.
Abate 6,5: in crescita rispetto alle ultime uscite. Dalla sua fascia la Roma non sfonda quasi mai.
Alex 5.5: inizia in maniera impacciata, se Doumbia deve scegliere su che difensore appoggiarsi per fare perno, sceglie lui. (dal 86’ Mexes sv:
Paletta 6,5: chiude tutto quello che deve chiudere. Dalla sua zona è difficile passare.
Antonelli 6: sgroppa sull’out mancino e riesce a contenere bene quel satanasso di Florenzi. (dal 67’ Bocchetti 5: in assoluta apprensione, Iturbe gli fa vedere i sorci verdi).
Poli 6,5: 1000 polmoni, cuore da combattente e tanta generosità. Finisce stravolto, ma toglie aria a Pjanic e De Rossi.
De Jong 6: roccia della mediana, causa il rigore (dubbio) che riapre la partita.
Van Ginkel 7: questa sera si è vista la sua versione più evoluta. Regala geometrie, assist (per Bonaventura) e segna un bel gol sfuggendo alla marcatura di Nainggolan e battendo De Sanctis sul primo palo.
Honda 7,5: prestazione impeccabile del samurai giapponese che sembra aver ritrovato lustro, brillantezza e giocate. Mette in porta Van Ginkel e scodella sulla testa di Destro l’assist per il 2-0.
Destro 6,5: ritrova il gol dopo un digiuno di quasi due mesi. Gioca come punta dell’albero di Natale, ma svaria tanto a cercare di creare spazi per i compagni. La rete – con dedica al nonno – se l’è sognata tutta la settimana. (dal 74’ Pazzini sv)
Bonaventura 6,5: anche lui, come Honda, sembra aver ritrovato finalmente la sua gamba abituale. Imprendibile quando parte palla al piede, si vede negare da De Sanctis un gol quasi fatto. Se ne divora un altro nella ripresa. Imprescindibile.
Inzaghi 7: dopo tre sconfitte consecutive, il suo Milan sembra aver ritrovato, dal nulla, la luce. La prepara molto bene, impedisce che le fonti di gioco della Roma diano fondo alle loro geometrie. Ripropone l’alberello di Natale e la vince.