dal sito www.gazzetta.it
TORINO-MILAN 1-1, GOL DI MENEZ SU RIGORE, PAREGGIO DI GLIK
I rossoneri sbloccano subito il risultato con il francese, poi soffrono per tutta la partita fino alla rete del polacco. Espulso De Sciglio al 48' del primo tempo
TORINO, 10 gennaio 2015 - Una sfida, a suo modo avvincente, a chi mostrava meglio i propri difetti. Toro-Milan si può riassumere così. Da parte rossonera l’immancabile amnesia su palla inattiva, che è costata il pareggio, più una spiccata propensione a concludere le partite con un espulso sul taccuino dell’arbitro. Da parte granata l’immensa fatica nel trovare la via della porta: tanto possesso palla per vie orizzontali, ma fine a se stesso. Finisce con un pareggio che sa di zuppa riscaldata per entrambe, ma che costa lacrime soprattutto al Milan, sempre più risucchiato nella melassa a caccia di un posto in Europa.
UN GOL E BASTA - In avanti Inzaghi conferma il tridente ipotizzato alla vigilia, con Niang (alla prima stagionale dall’inizio) e Bonaventura a supporto di Menez, libero come sempre di inventare e creare senza limiti di campo. Le novità piuttosto sono in difesa, che rispetto alla sconfitta col Sassuolo cambia per metà: fuori Alex e Zapata, dentro Mexes e Armero, con De Sciglio spostato a destra. Ventura, invece, rispetto al solito prova invece ad alzare un po’ il baricentro, piazzando Farnerud qualche metro davanti alla mediana, con doppio compito: dare fastidio a De Jong quando il Milan imposta, e fargli trovare la porta più vicina. In avanti, accanto a Quagliarella, non c’è El Kaddouri ma Martinez. La cosa paradossale del primo tempo è che il Toro va in affanno veramente soltanto una volta. Ma la paga carissima. Passano solo due minuti e Menez ne inventa una delle sue: inserimento in area, Glik lo tira per la maglia e Rocchi fischia il rigore. Procurato e trasformato. Poi il Milan non riesce più a produrre nulla a eccezione di un’invenzione di Niang, che dà spettacolo seminando avversari con la suola e tira alto di poco. Il resto è solo Torino: una botta di Farnerud respinta da Diego Lopez, che poi si supera su Quagliarella, tutto solo in area. E ancora: Gazzi che non arriva di testa su torre di Moretti, e un’altra inzuccata di Glik alta di poco.
LA SVOLTA - Per il Milan ovviamente la partita cambia faccia alla fine del primo tempo. La faccia severa del cartellino rosso, sventolato giustamente davanti a De Sciglio – il mistero sulla sua involuzione ormai è materiale buono per un trattato di psicologia -, che entra come un panzer su Darmian. Non è un rosso diretto, ma il secondo giallo (entrambi a opera di Darmian) è ancora più grave, proprio perché l’esterno sapeva di essere già ammonito. Inzaghi prova a correre ai ripari inserendo Abate al posto di Niang. Scelta logica, ovviamente, che però ha l’effetto ovvio di far abbassare ulteriormente la squadra. E così il secondo tempo è un monologo granata. Un monologo che per mezzora però risulta piuttosto sterile: tutti avanti senza troppa lucidità, nonostante il Milan non sia in grado di mettere la testa fuori dal guscio. Ci prova ancora Quagliarella, che trova ancora Diego Lopez, poi Benassi che incrocia fuori di pochissimo. Fino al guizzo di Glik su angolo di Benassi. Per il Milan ancora un gol su palla inattiva, l’ennesimo di questa stagione.
Marco Pasotto
dal sito www.milannews.it
PRESTAZIONE IMBARAZZANTE, INZAGHI CORRA AI RIPARI PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Diego Lopez 7.5: fondamentale nel primo tempo per mantenere il vantaggio siglato da Menez. Due parate importanti e un paio di uscite di livello.
De Sciglio 5: la sua prestazione è condizionata dai due gialli che rimedia nell'arco di 20 minuti. Probabilmente la seconda ammonizione non è voluta ma il contatto che sbilancia Darmian c'è. Prosegue il periodo no.
Mexes 6: dei centrali è quello che regge meglio l'urto del Torino. Lotta sempre ed è diventato imprescindibile.
Rami 5.5: se nel primo tempo perde un paio di tagli di Martinez, è letale la dormita su Glik in occasione del gol del pareggio.
Armero 6: torna titolare e, fin quando può, spinge. Poi si limita alla fase difensiva. Decisivo un suo intervento su Quagliarella.
Montolivo 6: cerca di governare la mediana, deve usare anche lui la clava per resistere alla pressione del Toro. Finisce come punta.
De Jong 5: in sostanza è un centrale aggiunto. in difficoltà nella gestione del pallone, a tre non si trova.
Muntari 4: un primo tempo dignitoso, nella ripresa mette in difficoltà la squadra con un giallo da galera. Dopo la sostituzione, da di matto in panchina. Deve chiedere scusa ai compagni per il gesto. (dal 55' Poli 6: entra in un momento delicato, ci mette cuore e polmoni)
Bonaventura 6: è sempre lucido e, soprattutto, è ovunque. Il giallo che si prende è dettato dalla frustrazione.
Menez 6: fa una magia in occasione del rigore ed è freddo nella realizzazione. Poi si eclissa ed è vittima dell'inferiorità numerica (dal 78' Alex sv
Niang 6: sorpresa della vigilia, gioca una partita fatta di grinta e voglia. Avesse alzato quella punizione, forse sarebbe entrata. Inzaghi lo toglie per riequilibrare la difesa. (dal 50' pt Abate 6: si limita alla fase difensiva e la fa discretamente)
Inzaghi 4.5; impensabile che abbassi la squadra dopo soli 6 minuti sul vantaggio di 1-0. Scelta che si verifica sbagliata perché si consegna totalmente al Torino che crea azioni da gol a ripetizione. Anche nella ripresa non c'è un'idea di come agire e finisce con il 5-4-0. Così non andrà lontano. |