dal sito www.gazzetta.it
MILAN-SASSUOLO 1-2, POLI, SANSONE E ZAZA. INZAGHI A -5 DAL 3° POSTO
I rossoneri sbloccano subito il risultato con il centrocampista, ma gli emiliani ribaltano il risultato con i due attaccanti su doppio assist di Berardi. Cerci, entrato nella ripresa, va k.o. al debutto. Fischi di San Siro
MILANO, 6 gennaio 2015 - Aspetti Alessio Cerci e trovi Simone Zaza. Il Milan, reduce da 4 punti in 2 gare con Napoli e Roma e dalla vittoria in amichevole con il Real Madrid, torna con i piedi per terra, subendo la rimonta del Sassuolo che vince 2-1 a San Siro. Decide un gol dell'attaccante della Nazionale nella ripresa dopo che nel primo tempo Sansone aveva rimediato al vantaggio di Poli. Cerci, subentrato al 65' sull'1-1 al posto di Essien e accolto da un boato del pubblico, ha sfiorato un paio di volte il gol: alla fine il suo ingresso si è rivelato inutile e il Milan, fischiato dal pubblico, scivola così a -5 dal terzo posto.
LE SCELTE - Inzaghi aveva chiuso il 2014 con i botti: vittoria sul Napoli e pareggio sotto di un uomo in casa della Roma. Nel tentativo di riavviare la corsa al terzo posto, Pippo sceglie il tridente con Menez centravanti, Bonaventura ed El Shaarawy a suggerire idee. Il nuovo acquisto Cerci parte dalla panchina, acclamato dalla Curva Sud.
STELLA BERARDI - In campo, almeno nel primo tempo, brilla un altro gioiello italiano, il baby Berardi. Per lo show bisogna però aspettare la seconda parte di gioco. In avvio è il Milan a comandare, e il vantaggio è costruito su un altro asse "azzurrabile". Poli inizia l'azione rubando palla in mezzo, il cross al centro è di Bonaventura, El Shaarawy tiene impegnata la difesa avversaria e crea spazi e Poli fa ora in tempo ad arrivare per il primo gol milanista dell'anno. Siamo al 9', la partita potrebbe agevolare le mosse rossonere, anche se Pippo fa in tempo a disperarsi per un invito di poco lungo di ElSha per il solito Poli piazzato nell'area piccola. Poi si accende la luce di Berardi, che brilla con il perfetto traversone appoggiato sul petto di Sansone, che fa stop e girata e infila Diego Lopez. Altri spunti di Berardi trovano compagni meno reattivi, come Zaza, che in area sbaglia i tempi e non arriva sulla palla del possibile ribaltone. Oppure è lui a tentare il colpo in velocità, senza fortuna. In generale il Sassuolo va benissimo in contropiede, e Berardi è uomo di corsa, sacrificio e appunto, idee. Il Milan va invece di controllo lento, a volte problematico per l'imprecisione dei mediani. Il ritmo piatto è spezzato da qualche rincorsa di El Shaarawy e Menez (Bonaventura più in ombra).
ALTRA LUCE - Risbucate dal tunnel, le squadre mantengono lo stesso impianto, e soprattutto lo stesso ritmo. Nei primi venti minuti non si segnalano tiri in porta, e Pippo pensa di avere la soluzione: dentro Cerci, al debutto rossonero, con Montolivo che scala in regia ed Essien richiamato in panca. L'ex Toro avrebbe subito la prima chance: arriva un secondo troppo tardi davanti a Consigli, senza avere il tempo di tentare il pallonetto (ma lo scatto c'era stato). Tre minuti dopo brilla però un'altra luce, quella di un altro nazionale: su angolo Zaza fulmina Diego Lopez, con spettacolare girata al volo. Una magia che illumina il Sassuolo e fa cadere il buio sul Milan. Ora Inzaghi ci prova con Pazzini (subito un'occasione) per El Shaarawy (all'uscita prima i fischi, poi il coro a favore della Sud). Ci riprovano anche Cerci e Montolivo, il pubblico di San Siro è poi impaziente sul giro palla e fischia il gruppo. Peggior inizio d'anno, per il Milan, non poteva esserci.
Alessandra Gozzini
dal sito www.milannews.it
UN MILAN DA INCUBI: ESSIEN DISASTROSO, DE SCIGLIO IN DIFFICOLTA', MA E' IL CROLLO MENTALE CHE E' PREOCCUPANTE
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Diego Lopez 5.5: in pratica subisce due gol, sui quali non può fare nulla, su due tiri imparabili. Tocca più palloni che Essien in fase d’impostazione.
Rami 5: ritorna terzino dopo la bella prova nel derby ma non riesce a dare lo stesso apporto. Impreciso in fase di cross, arriva dal suo lato il gol del pareggio di Sansone. (dal 74’ Abate sv)
Zapata 5.5: Zaza è un pericolo costante così come San Siro trema sempre quando il colombiano ha il pallone tra i piedi.
Alex 5: sale male in occasione del gol di Sansone e perde Zaza in occasione del raddoppio neroverde.
De Sciglio 4.5: parte malissimo il suo 2015. Perde il duello con Berardi che, in un paio di occasioni, lo scherza con giochi di prestigio. Sbaglia il calibro e la misura dei cross.
Poli 6: sblocca la partita e lotta su ogni pallone. È uno dei pochi a crederci veramente fino alla fine.
Essien 4: prestazione alla moviola e da mani nei capelli del ghanese. Non si capisce il perché Inzaghi non voglia mettere in quella posizione Montolivo. L’ex Chelsea, per almeno 10 minuti, pensa di giocare con il Sassuolo regalandogli sempre il pallone. (dal 65’ Cerci 5.5: non parte bene la sua avventura rossonera. Non riesce a trovare nessun colpo del suo repertorio)
Montolivo 6: lui ci prova ad impostare la manovra ma, quando alza la testa, si trova davanti una schiera di compagni piantati per terra.
Bonaventura 6: un cuore grande così per Jack che cerca, in tutti i modi, di creare qualcosa di pericoloso. Uno dei pochi ad uscire a testa alta da questa incredibile débâcle. Parte dal suo piede il cross dal quale nasce il gol di Poli.
Menez 4.5: il fratello forte, forse, è rimasto a Dubai. Non ne azzecca mezza.
El Shaarawy 5.5: parte bene, entra nell’azione del gol di Poli disturbando la difesa emiliana. Si crea l’azione del potenziale 2-0 ma, al posto di calciare, cerca l’assist per Poli. Si eclissa nella ripresa. (70’ Pazzini 6: entra e da profondità alla squadra. Consigli gli nega un gol che avrebbe fatto crollare San Siro)
Inzaghi 5: anno nuovo, vecchi e gravi errori del Milan. La sua squadra entra in campo molle, senza grinta e subisce, pesantemente, il ritmo ed il pressing del Sassuolo. Sbaglia la scelta di Essien in mezzo al campo e tarda nei correttivi. Ma quello che lo deve preoccupare davvero è il crollo psicologico della sua squadra che, per l’ennesima volta, ha preso sotto gamba una partita contro un avversario ritenuto inferiore. |