dal sito www.gazzetta.it
CHAMPIONS, MILAN-AJAX 0-0: DECISIVO ABBIATI, ROSSONERI AGLI OTTAVI
Nonostante l'espulsione di Montolivo al 22' (fallo su Poulsen, che in avvio aveva colpito un palo interno), i rossoneri resistono grazie a super Abbiati e proseguono l'avventura in Champions
MILANO, 11 dicembre 2013 - Undici, anzi, dieci leoni per conquistare gli ottavi di finale di Champions League con il risultato che nessuno voleva: lo 0-0. Ma lo 0-0 che lancia il Milan equivale a una vittoria colossale, perché giocato con un uomo in meno dal 22’ del primo tempo per l’espulsione di Montolivo. Una prova d’altri tempi contro un avversario immaturo e incapace di sfruttare la grande occasione. Senza mezzi termini, una qualificazione meritata.
SALTANO I PIANI - Un attacco esplosivo: Kakà, El Shaarawy e Balotelli in attacco; De Sciglio ritrovato, con la consapevolezza che contro l’Ajax non sarà una passeggiata. Così Allegri aveva preparato la sfida puntando sull’esperienza e la tecnica. La marcia del Milan inizia al 4’, quando Balotelli su punizione impegna Cillessen con un tiro forte ma centrale. Ma la risposta successiva dell’Ajax fa paura: prima con il tiro di Fischer deviato in angolo da Zapata, poi con il palo colpito da Poulsen che stacca di testa davanti all’immobile Abbiati. Sono segnali chiari e inquietanti: il Milan, sorpreso dall’intraprendenza dell’avversario subisce il pressing dei Lancieri che giocano a memoria. L’Ajax è squadra dinamica che propone il classico calcio totale, abile a chiudere tutti gli spazi nella fase difensiva e pronta a ripartire in velocità con un possesso palla geometrico che ha nel mirino Abbiati. Come al 19’ quando Bonera ci mette una pezza sul colpo di testa in tuffo di Klassen.
IL PECCATO DEL CAPITANO - Ma la situazione precipita al 22’: Montolivo contrasta duramente Poulsen con un durio pestone alla caviglia e fra lo stupore di tutti viene espulso da Webb. Squadra da rifondare. Allegri è così costretto a dare spessore al centrocampo e sacrificare El Shaarawy per Poli. Strada in salita ed è ancora la porta del Milan a tremare. Ci pensa Abbiati, al 26’, a deviare in angolo il tiro di Schone, pescato però in posizione di fuorigioco. Con l’uomo in più, l’Ajax subisce la rabbiosa reazione rossonera, ma chiude abilmente tutti i varchi: difesa ordinata, in cui a dettare i tempi è l’ex Juve Poulsen, puntualmente fischiato da San Siro. Non è un caso che sia proprio il danese a restare negli spogliatoi per cedere il passo a Hoesen nella ripresa, inaugurata dal pressing olandese. Il primo guizzo è di Fischer al 7’, ma la mira è imprecisa. Il copione è scontato: Ajax all’assalto e Milan aggrappato alle ripartenze di Kakà e Balotelli. Più incisivo il brasiliano, defilato e al piccolo trotto Mario. I rossoneri hanno poche alternative: difendere Abbiati con una fase difensiva intensa. La capitolazione, nonostante la sterilità in attacco dell’Ajax, sembra vicina, ma al 21’ ci pensa proprio il portiere rossonero a chiudere in angolo su Klaassen.
BATTICUORE - L’ex Bojan deve alla sua modesta prova la sostituzione al 26’ con Sigthorsson ed è ancora Fischer al 29’ a sfiorare il gol con un tiro che termina a lato di poco. Il tiro segno merita una nuova situazione. Allegri rinforza la difesa con Mexes e rinuncia a Kakà per il gran finale sconsigliato ai deboli di cuore. I 5’ di recupero finale sono un’eternità. Il Milan si difende con le unghie, i denti, gli stinchi e giocate poco accademiche. Ma che importa. In un confuso intricarsi di gambe, piedi e colpi di testa rabbiosi e la rovesciata fuori misura di Schone arriva il fischio finale di Webb: il Milan passa. Senza esagerazioni, eroicamente.
Gaetano De Stefano
dal sito www.milannews.it
ABBIATI E DE SCIGLIO SUPER, BALOTELLI OPERAIO E LOTTATORE. MONTO, UN ROSSO CHE PESA
LE PAGELLE di Antonio Vitiello
Abbiati 7: due interventi decisivi, uno per tempo, su Klaassen blindano il risultato di pareggio che serviva al Milan per accedere agli ottavi di finale. Gestisce con esperienza le rimesse in gioco che gli competono.
De Sciglio 6,5: sufficienza pienissima e abbondante per il terzino rossonero che ritorna da titolare nella partita più delicata dell’anno in Champions. Lotta con grinta e usa anche qualche trucco da vecchia volpe.
Zapata 6: prestazione positiva per il colombiano dopo il disastro di Livorno. Trova in Bonera una roccia solida al suo fianco. Nel finale tiene bene l’urto finale dell’Ajax.
Bonera 6,5: una roccia. Non sarà esteticamente bello da vedere ma è molto efficace. Non ha paura del corpo a corpo e quando c’è da spazzare via il pallone lo fa senza remore.
Constant 5.5: balla tantissimo quando viene puntato dai diretti avversari e quando si sgancia non riesce mai a mettere dentro un cross pulito.
Montolivo 5: un fallo duro che Webb punisce con il rosso diretto. In Europa questi interventi vengono giudicati così. Mette così in difficoltà, senza volerlo, la sua squadra.
De Jong 6,5: un mastino indomabile in mezzo al campo. Dopo il rosso a Montolivo il lavoro in mezzo al campo raddoppia ma lui lotta come non mai.
Muntari 6,5: non sarà un fulmine di guerra ma lavora duramente elevando all’ennesima potenza il suo impegno dopo che la squadra è rimasta in 10.
El Shaarawy 5: ritorna titolare e ha una voglia matta di spaccare il mondo ma riesce a fare poco. E’ il sacrificato per fare posto a Poli dopo il rosso a Montolivo (dal 24’ Poli 6,5: entra quasi a freddo ma si scalda subito lottando su ogni pallone. Nel secondo tempo, quando esce Kakà, è l’unico che ha fiato e gamba per aiutare Balotelli in attacco).
Balotelli 6,5: non avrà segnato, è vero, ma ha lavorato con la squadra e per la squadra. Partita di grande sacrificio che è stata molto apprezzata da compagni, allenatore e tifosi.
Allegri 6: centra la quarta qualificazione consecutiva agli ottavi di finale e lo fa con una prestazione stravolta dal rosso a Montolivo. Alla fine, comunque, il risultato lo ha portato a casa. |