dal sito www.milanday.it
PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE BARCELLONA-MILAN
Profondo rosso-nero. Proprio come un film di Dario Argento, la stagione del Milan sta proseguendo attraverso clamorosi passi falsi e prestazioni da far cadere le braccia.
La situazione è critica, e il solo punto raccolto tra Parma, Lazio e Fiorentina, ha fatto depositare la parola crisi su tutto l’ambiente.
Di fatto, l’ultima buona prestazione, risale proprio alla gara d’andata col Barcellona.
Quella sera, dopo la sfida vinta con l’Udinese, era maturata la convinzione che la luce in fondo al tunnel fosse chiara, quasi abbagliante. Purtroppo, le successive tre gare, sono state come un frontale con un tir.
Il Milan ne è uscito a pezzi.
L’allenatore sembra essere un “dead man walking”, i giocatori appaiono sempre meno convinti e sempre piu’ spaesati. E la società, che dovrebbe compattare e unire, ha mollato gli ormeggi, con le dichiarazioni di domenica sera del consigliere Incaricato con Delega ai Progetti Speciali Barbara Berlusconi, contestare apertamente l’Amministratore delegato e vice presidente Galliani. Una lotta intestina, che era sacrosanto tirare fuori, forse, ma certamente in un altro momento ed in altra sede.
Il rischio che la squadra, racchiusa nel suo ritiro a Milanello, ne esca ancor più scombussolata, c’è tutto.
La gara di domani con il Barcellona non può essere uno spartiacque. Non può esserlo per il momento attuale. Non può esserlo per le inique forze in campo, e non può esserlo per la non fondamentale importanza del risultato. Ovviamente un risultato positivo sarebbe manna dal cielo in questo momento, soprattutto a livello psicologico e di ambiente. Ma la giornata del Girone H che con ogni probabilità deciderà chi va agli ottavi di finale, sarà la prossima, che vedrà Celtic e Milan affrontarsi direttamente in Scozia.
Ma sarà sempre Camp Nou e sarà sempre Barcellona-Milan. Quello che per vittorie, prestigio e ricorrenza dello scontro, può essere a tutti gli effetti il Derby d’Europa.
Il bilancio del Barça nelle 7 gare casalinghe contro il Milan è di 4 vittorie, 3 pareggi ed una sola sconfitta.
L’ultimo confronto, è il 4-0 dello scorso anno. risultato bugiardo e che il palo colpito da Niang sull’1-0 poteva far girare in modo diverso. Nella stagione precedente, sempre con Allegri in panchina, la squadra rossonera ha pareggiato 2-2 nella gara d’esordio del girone, e perso 3-1 nel ritorno dei quarti di finale. Prima di questo doppio confronto, aveva pareggiato 0-0 nella semifinale di ritorno di Champions 2005/2006, gara che ricorderanno tutti per l’assurdo gol annullato a Schevchenko che avrebbe portato la semifinale di ritorno della Champions di quell’anno ai supplementari.
Ma che Barcellona è questo ?
Dal punto di vista dei risultati, una macchina da guerra. 10 vittorie ed 1 pareggio in campionato. 2 vittorie ed un pari in Champions. un trofeo già in bacheca, e numeri come sempre da far spavento.
Ma alcuni equivoci continuano a vigere. Il gioco di Martino convince poco in Catalogna. Messi e Neymar appaiono ancora come due stelle che vanno a corrente alternata. Quando si spegne uno, si accende l’altro. Ora è il momento del brasiliano, con un Messi che, reduce dai problemi muscolari, deve ancora riprendersi al meglio. La difesa sembra sempre il reparto con più scricchiolii, ed il doppio infortunio di Alba e Adriano sulla fascia sinistra, certo non aiuta. Barta e Mascherano non convincono. Pujol rientra da un lunghissimo stop. Sta a Piquè tenere su la baracca.
Chi certamente sta uscendo revitalizzato dal Tata è senza dubbio Sanchez, che con la gara di venerdi’ sera contro l’Espanyol, vinta tra le difficoltà solo 1-0, è arrivato al suo quarto gol consecutivo, considerato anche quello stupendo realizzato al Real Madrid di Ancelotti nel Clasico.
Detto questo, Martino dovrebbe proporre una formazione di stampo classico per quel che riguarda la sua squadra.
I dubbi riguardano più che altro la difesa. Dove i soli Alves e Piquè sono certi di un posto. A sinistra il favorito sembra essere il giovane Montoya, mentre al centro resta da vedere chi la spunterà.
A centrocampo, pochi dubbi, con Xavi e Iniesta ad accompagnare centralmente Busquets.
In avanti, Messi e Neymar, completano il repato assieme al Nino maravilla, Sanchez.
Allegri nonostante il momentaccio, ha le idee abbastanza chiare per la formazione di domani.
A partire dagli assenti, ancora molti. Pazzini, El Shaarawy, DeSciglio, Saponara, Niang, Nocerino, Bonera, Silvestre e Gabriel, per vari motivi, non saranno della gara.
In porta tornerà Abbiati. La difesa vedrà il rientro di Mexes ad affiancare Zapata, giunto alla diciassettesima gara senza sosta della sua stagione. Sui lati, agiranno invece Constant e Abate.
In mezzo al campo, spazio a Montolivo, De Jong e Muntari.
A trequarti, saranno Robinho e Kaka ad appoggiare Mario Balotelli, che spera finalmente di avere una serata tranquilla.
Possibile anche l’inserimento di Poli in mediana per rafforzare la zona centrale, e Montolivo spostato più avanti affianco a Kaka. Sarebbe Robinho a farne le spese.
Nonostante il momento, il Milan ci deve provare.
Fare la sua partita di sacrificio. Attenzione, concentrazione, impegno e poi speranza.
E un pizzico di fortuna. Che non arrivi il fattaccio dopo poco a sciogliere la squadra come burro nella padella, come un anno fa.
Che le cose girino. Provaci, Milan. |