dal sito www.milanday.it
PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE MILAN-BARCELLONA
Ancora tu ? Ma non dovevamo vederci piu’ ?
Battisti commenterebbe così il settimo incontro tra Milan e Barcellona nel giro di due anni e mezzo, ormai abbinate fisse in fase di sorteggio.
La squadra di Allegri ha affrontato prima Guardiola nei gironi ed ai quarti di finale, poi Vilanova agli ottavi e ora si appresta ad affrontare il terzo allenatore diverso, Gerardo Martino, ancora nel girone eliminatorio.
Il tecnico livornese può vantare un discreto score in queste gare. Ha infatti vinto in un occasione, pareggiato in due, di cui una al Camp Nou ed una a San Siro, e perso in tre incontri, uno dei quali, il 2-3 del girone 2011, era ormai una partita ininfluente e quindi affrontata dai due club in modo spensierato.
La squadra del Tata Martino è autore del migliore avvio di stagione della storia del Barcellona, nonostante la battuta d’arresto di sabato in casa dell’Osasuna. Prima di quella sfida, infatti, i blaugrana avevano messo assieme ben 10 vittorie consecutive, 8 in campionato e 2 in Champions, oltre all’aver già messo in bacheca un trofeo, la SuperCoppa di Spagna.
Stessa cosa non si può dire del Milan di Allegri, che come di consueto è partito parecchio in sordina.
Nonostante questo, la vittoria di Sabato sera ai danni dell’Udinese, ha fatto respirare molto in quel di Milanello. La classifica è ora un po’ meno disastrosa, e c’è la convinzione che con il rientro dell’emergenza assenti ed il contestuale miglioramento della condizione fisica, la squadra saprà racimolare migliori prestazioni e quindi migliori risultati per risalire la classifica.
Una classifica che non è da risalire, ma da gestire, in Champions, dove la vittoria sul Celtic ed il pareggio ad Amsterdam, il Milan è saldo al secondo posto del girone H. Ma è necessario continuare con la strada intrapresa.
A partire da domani, dove nel caso di un risultato positivo, il Milan potrebbe già mettere basi importanti ai fini del passaggio agli ottavi di finale, considerando che probabilmente Celtic ed Ajax andranno a togliersi punti reciprocamente.
Il Barcellona di Martino è tuttavia una squadra diversa da quella che ci siamo abituati a vedere in questi anni. Addio al tiki taka e spazio al pragmatismo. Addirittura in questa stagione a Barcellona si sono quasi scandalizzati perché per la prima volta dal 2008 il Barcellona ha lasciato piu’ possesso palla all’avversario, in una gara comunque vinta 4-0. Vita difficile per il primo allenatore dopo tanto tempo che non sia ne olandese ne catalano, le due scuole che hanno fatto del Barcellona quello che è. Visto con scetticismo, è riuscito già a convincere lo spogliatoio che sia quello giusto. E anche critica e pubblico si stanno lentamente abituando.
Meno possesso fine a se stesso, meno palle in verticale, ma possesso orizzontale e punte cercate in modo diverso dal calcio “guardiolano”.
I dubbi legati a questa squadra restano tuttavia quelli degli scorsi anni. Se dal centrocampo in su, nessuna squadra regge il confronto di forza, talento e classe, è dietro che i problemi restano.
Piquè-Bartra, con il vecchio Pujol appena rientrato da mesi e mesi di assenza, non sembrano bastare. Soprattutto perchèi due esterni, Alves e Alba, sono tutto tranne che difensori. È qui che il club blaugrana dovrà intervenire. Non è un caso che abbiano concupito per mesi Thiago Silva per migliorare, e non poco, la loro difesa.
Una partita, che, almeno a San Siro non vede moltissimi precedenti.
I 6 più recenti hanno visto uscire tutti e tre i risultati.
l’ultimo precedente a livello ufficiale in competizioni europee risale alla stagione scorsa, col 2-0 firmato Boateng-Muntari. Nella stagione precedente, 0-0 ai quarti di finale di andata e 2-3 per i blaugrana nella quinta giornata del girone, con gol di Boateng e Ibrahimovic per il Milan, e di Messi e Xavi, con autorete di Van Bommel ad aprire la sfida. Prima di queste sfide ravvicinate, bisogna risalire fino alla stagione 2005/2006. Al “Meazza” i catalani si imposero di misura grazie a un sinistro del francese Giuly.
Scavando nella memoria, si ritorna anche al 2004/2005, quando il Diavolo incontrò il Barça nel girone. La gara d’andata, giocata al “Meazza”, terminò con il punteggio di 1-0: decise Shevchenko.
Un precedente nella fase a gruppi anche nella Champions 2000/2001, quando il Milan di Zaccheroni pareggiò per 3-3 contro i blaugrana a Milano.
In generale, comunque, Il bilancio casalingo del Milan contro il Barcellona è in perfetta parità e parla di 3 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte.
Qualche altro numero:
Il bilancio in trasferta del Barcellona contro squadre italiane è di 6 vittorie, 7 pareggi e 6 sconfitte, mentre quello casalingo del Milan contro le spagnole è di 12 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte.
Parlando di numeri, emerge un dato importante per quel che riguarda il Milan.
Andando ad osservare le ultime 10 gare casalinghe in champions, il Milan ha mantenuto inviolata la rete in ben 7 occasioni, affrontando anche, tra le altre, due volte il Barcellona e una volta l’Arsenal. I gol subiti in queste 10 gare sono 5. Ma se si vanno a togliere i gol subiti nelle “ultime” gare del girone, quelle in cui il Milan era già qualificato e schierava seconde linee, si scoprirà che solo il Malaga è riuscito a segnare a Milano in gare “che contano” negli ultimi due anni e mezzo di Champions. Un dato che certamente rincuora il Milan in vista di questa difficile partita.
Vediamo ora le probabili formazioni.
Martino nella gara settimanale a Pamplona ha fatto riposare 4 titolari come Piquè, Alves, Sanchez e Messi, entrato solo nella mezz’ora finale. Proprio il 10 argentino potrebbe essere un dubbio della vigilia. E’ reduce da un infortunio muscolare e sabato sera ci sarà il Clasico con il Real Madrid. Alla fine probabilmente giocherà, ma un dubbietto fino all’ultimo lo teniamo.
Per il resto, squadra quasi fatta.
Spazio a Valdes in porta. Davanti a lui linea a 4 con Dan Alves, Piquè, Bartra e Adriano. Centrocampo classico con Busquets, Xavi ed Iniesta. Davanti maglie da titolare per Neymar, all’esordio assoluto in Italia, Sanchez, che dovrebbe vincere il ballottaggio con Pedro e Fabregas, e Messi.
Per quanto riguarda il Milan, Allegri recupera De Jong e Mexes, ma deve rinunciare a Balotelli. Problemini anche per Zapata dopo la gara di Sbato. Probabilmente quindi sarà Silvestre a fare coppia con Mexes, davanti ad Amelia, che sostituisce Abbiati infortunato. Sulle corsie, spazio ad Abate e Constant.
Centrocampo a tre con DeJong davanti alla difesa e le due mezz’ali che saranno Montolivo e Muntari, in vantaggio su Poli. In avanti spazio all’ottimo Birsa, assieme a Robinho e Matri, che vuole sbloccarsi a tutti i costi. Per Kaka ancora panchina, in attesa di ritrovare una forma migliore.
L’arbitro della sfida sarà il tedesco Brych, diventato famoso per il macroscopico errore in Hoffenheim-Bayer Leverkusen, quando ha convalidato un gol con palla entrata da un buco sull’esterno della rete. Evidentemente la designazione era stata fatta prima del fattaccio, altrimenti non ci sarebbe spiegazione.
San Siro sarà finalmente gremito. Tutto esaurito per lo stadio milanese, che non si vedeva proprio da Milan-Barcellona dello scorso anno. inutile dire quanto sia importante il sostegno del pubblico a questa squadra, che ha bisogno di certezze, entusiasmo e punti fermi. Sarebbe bello che non si dovesse aspettare il Barcellona di turno per riempire il proprio stadio, ma tant’è.
Come dicevamo in precedenza, partita importantissima anche sotto il punto di vista della classifica. Nell’altra gara del girone, l’Ajax, che attualmente ha 1 punto, sarà di scena al Celtic Park. La speranza e la sensazione è che le due squadre andranno a togliersi punti vicendevolmente nelle prossime gare. Ciò vorrebbe dire che, facendo punti dove le altre due non ne faranno con ogni probabilità, la qualificazione sarebbe più vicina. Quasi ad un passo.
Un passo, distinguibile tra un milione, è quello di Ricardo Kaka, che dopo il secondo esordio, prima in maglia Milan e poi a San Siro, torna con la squadra rossonera anche in Champions. sarà un emozione particolare, di nuovo, per lui e per il pubblico. Lui che quella Champions l’ha vinta da mattatore, ora deve aiutare, anche subentrando, la squadra ad andare avanti.
4 anni fa l’impresa era vincere la coppa. Ora, l’imperativo è fermare questo Barcellona. |