dal sito www.milanday.it
PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE AJAX-MILAN
Avanti. Con più serenità. La vittoria casalinga con la Sampdoria regala al Milan la tranquillità giusta per preparare la delicata sfida di domani sera contro l’Ajax. Una partita che può già dire molto sugli equilibri del girone H, il “girone dei Campioni”.
Se infatti Milan e Barcellona dovessero uscire vincenti dalle rispettive sfide, la classifica del gruppo sarebbe già fortemente indirizzata.
Non sarà facile, però, per gli uomini di Allegri, all’Amsterdam Arena.
Il tecnico può però essere soddisfatto della solidità ritrovata nell’ultima gara interna, e degli imminenti rientri dall’infermeria e della squalifiche. E anche questo, è tutto brodo nel calderone dell’ottimismo che va ritrovato in casa Milan.
Di fronte, un Ajax ben diverso da quello classico.
In estate, dopo la vittoria del titolo in Eredivise, la squadra allenata da De Boer, ha fatto un restyling totale. Ringiovanimento generale e stelle via. Non rinnovati i contratti dei veterani Sulejmani e Babel, ceduti Alderweireld ed Eriksen, rispettivamente ad Atletico Madrid e Tottenham per una cifra totale di circa 22 mln.
In entrata il movimento maggiore è stato l’arrivo in prestito di Bojan, recente conoscenza anche del mondo Milan, dopo essere traslocato da Barcellona a Roma.
Per il resto, fiducia nei giovani. Soprattutto nel giovanissimo, ed altrettanto talentuoso, Fischer. Stellina dal talento smisurato e dal futuro roseo. Ala da 4-3-3, dotata di velocità supersonica, grande tecnica e ottimo destro. Su di lui e sul bravissimo DeJong, mezz’ala di centrocampo, riparte questo nuovo Ajax.
Squadra giovane e per questo indecifrabile. Andamento scostante e risultati altalenanti. Nelle ultime gare, due sconfitte per 0-4 con Psv e Barcellona, e poi subito due vittorie per 4-2 e 6-0.
Ma proprio nei due big match in Olanda e in Champions, è emersa la natura dell’Ajax. Squadra decisamente votata all’attacco, che ama cercare di giocare palla nella metà campo avversaria e aprire il campo. Ma la coperta, si sa, è corta. E dietro, fenomeni, non ce ne sono. Ecco che allora la difesa soffre molto il suo essere scoperta, e quando trova avversari forti e tatticamente preparati, va in seria difficoltà.
Su questo aspetto, oltre a quello del ritmo, dovrà lavorare lo staff rossonero nella preparazione di questa gara.
L'incontro del Gruppo H evoca grandi ricordi in generale, ma soprattutto all’allenatore dei lancieri Frank de Boer, che oltre ad aver giocato in prima persona la finale di Champions League del 1995 vinta dall'Ajax contro il Milan, ha esordito da allenatore proprio contro i rossoneri.
Ajax e Milan si sono incontrate spesso nelle ultime edizioni della massima competizione europea.
L'Ajax ha strappato quattro punti al Milan nella fase a gironi 2010/11, ed anche allora si giocava ad Amsterdam la seconda giornata. La gara è terminata 1-1 con reti di El Hamdaoui e del doppio ex Ibrahimovic, sempre a segno con le sue ex squadre.
I reduci dell'Ajax delle gare sono Enoh e de Jong, mentre quelli del Milan sono Amelia, Abate e Bonera. Due su tre, però, non saranno della gara domani per i rossoneri.
Il Milan ha eliminato l'Ajax ai quarti di finale di Champions League nel 2003, pareggiando 0-0 ad Amsterdam nella gara d’andata, per poi vincere 3-2 con il gol di Tomasson al cardiopalma.
La stagione successiva, le squadre si sono affrontate nella fase a gironi e il Milan ha vinto entrambe le partite per 1-0.
La prima sfida tra le due squadre risale alla finale di Coppa Campioni 1968/69, vinta dal Milan per 4-1 a Madrid. L'Ajax, però, si è vendicato nel 1994/95, battendo il Diavolo due volte nella fase a gironi e nella finale di Vienna, decisa da un gol di Kluivert, poi acquistato dal Milan.
Il risultato più secco è il 6-0 interno della Supercoppa Europea 1973/74, dopo che il Milan aveva vinto l’andata per 1-0.
Domani l'Ajax cerca la prima vittoria nelle ultime nove partite casalinghe contro le squadre di Serie A. L'ultimo successo ad Amsterdam risale a dicembre 2002, 2-1 contro la Roma nella seconda fase a gironi.
Nella scorsa fase a gironi, i lancieri hanno collezionato appena tre punti in casa, vincendo con il Manchester City e perdendo contro Real Madrid ed il Borussia Dortmund.
Nelle altre due fase a gironi disputate recentemente, ad Amsterdam hanno totalizzato soltanto quattro punti.
Il bilancio complessivo dell'Ajax in casa contro le squadre italiane è in pieno equilibrio , con cinque vittorie, sette pareggi e cinque sconfitte. Quello del Milan in Olanda è di quattro vittorie, tre pareggi e cinque sconfitte.
Se da una parte Allegri recupera 3 giocatori, e dopo ne parleremo, De Boer perde invece la sua punta centrale, Bojan, out per un infortunio muscolare.
Il tecnico dei lancieri, dovrebbe comunque continuare sulla strada del classico 4-3-3 all’olandese, con in porta Vermeer, davanti ad una linea a quattro formata da Van Rhijn a destra, la coppia Moisander-Denswil e Blind a sinistra, favorito su Boilesen, che potrebbe agire invece nei tre davanti.
Anche a centrocampo, pochi dubbi, con l’ex Juve Poulsen davanti alla difesa e le due mezz’ali DeJong e Duarte. Difficile invece l’inserimento dal 1’ di Schone, talvolta preferito proprio a Poulsen, scelto invece domani per la sua esperienza in campo europeo.
I dubbi veri sono davanti. L’atteggiamento sarà la cosa basilare. Ajax d’assalto o più coperto ?
La sensazione è che De Boer farà una via di mezzo. Il problema per il tecnico olandese è che oltre a Bojan, pare non essere al meglio nemmeno il suo sostituto designato, ovvero Sigthorsson, entrato a sostituire proprio Krkic, e poi uscito all’ora di gioco per problemi fisici nell’ultima sfida in campionato.
Sicuro titolare sarà Fischer, ma probabilmente spostato a destra, con inserimento del piu’ diligente Boilesen nel trio offensivo e in una punta pura, da scegliere tra Hoesen e Andersen. Questo, ovviamente, nel caso in cui Sigthorsson non possa essere della partita.
Allegri, invece, recupera pezzi, come detto. Rispetto alla Sampdoria, il tecnico livornese avrà a disposizione Balotelli, Montolivo ed El Shaarawy. Mentre non ci sarà Niang, che non figura in lista Champions.
Ma mentre per Balotelli l’impiego dal 1’ non è in discussione, lo è un po’ di più per quel che riguarda gli altri due. La sensazione è che l’allenatore rossonero non rischierà l’utilizzo di entrambi dall’inizio, anche in vista dell’imminente gara allo Juvenstus Stadium.
Si va verso, quindi, ad una formazione simile a quella delle ultime giornate.
In difesa, davanti ad Abbiati, spazio al riposato Abate, assieme a Zapata, Mexes e probabilmente ad Emanuelson, preferito a Constant per la sua velocità.
A centrocampo, Poli dovrebbe affiancare Muntari e Nigel De Jong. Qualora Allegri scegliesse di rischiare subito Montolivo, sarebbe probabilmente l’ex Samp Poli a perdere il posto. E nelle ultime ore questa ipotesi prende smpre più piede…
Dubbi anche davanti. Balotelli è certo del posto. Poi Birsa, Robinho, Matri ed El Shaarawy si giocano due posti. Possibile che Allegri scelga ancora Robinho e Birsa, tenendo due giocatori come il 92 e l’ex Juve per cambiare eventualmente la gara in corso d’opera.
Ma nella scelta del trio offensivo, tutto è davvero possibile.
Dinanzi ai quasi 52mila spettatori dell’impianto olandese, sarà lo svedese Eriksson a dirigere la gara, coadiuvato dai signori Klasenius e Wärnmark. Arbitri addizionali saranno i signori Johannesson e Strömbergsson. Il quarto uomo sarà Culum.
Una serata fantastica, dunque, come tutte quelle di Champions aspetta il Milan.
Ritmo e attenzione le parole chiave per risolvere la pratica Ajax. E continuare la risalita. |