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28 agosto 2013, Milan vs PSV Eindhoven 3-0




dal sito www.milannews.it

Il Milan ospita il PSV Eindhoven per il ritorno del play-off di Champions League; si parte dall'1-1 dell'andata ed è assolutamente vietato sbagliare, perchè è una partita che vale già una stagione
E' arrivato il giorno tanto atteso da tutto l'ambiente rossonero; in pratica è dal fischio finale di Siena-Milan del 19 maggio scorso che il pensiero è proiettato su questa partita che stiamo per vivere, che deve chiudere in bellezza la scorsa stagione, che ha emesso un verdetto parziale rimasto in sospeso per tre mesi abbondanti e aprire al meglio quella nuova, in cui il Milan ha già giocato due partite ufficiali senza vittorie ma ora non può più sbagliare e deve assolutamente passare il turno, perchè l'approdo alla fase a gironi di Champions League è troppo importante per motivi sia sportivi che, soprattutto, economici (come ormai sanno tutti ci sono in ballo una trentina di milioni di euro). I rossoneri hanno due piccoli vantaggi: si giocano la qualificazione in casa davanti al proprio pubblico (speriamo numeroso, perchè anche il popolo rossonero deve capire che si tratta di una partita fondamentale, ma sembra sia così, visto che ci dovrebbero essere circa 50000 spettatori) e partono dall'1-1 dell'andata, risultato prezioso perchè in linea teorica consente di passare il turno anche con un pareggio 0-0, anche se con una difesa così ballerina è davvero sconsigliabile puntare ad una soluzione del genere. C'è anche l'ulteriore vantaggio di conoscere meglio l'avversario, affrontato la scorsa settimana nella partita di andata, una squadra che ama giocare in attacco, corre e pressa molto, ma fatalmente si sbilancia e lascia invitanti spazi in difesa che bisognerà sfruttare, anche perchè, sempre in linea teorica, toccherà agli olandesi fare la partita per sbloccare il risultato di partenza. La sconfitta di Verona ha fatto riemergere vecchie lacune e antichi problemi (soprattutto in difesa) che sembravano superati e ha sicuramente tolto un po' di autostima e insinuato dubbi e incertezze nel gruppo e per questo va rimossa immediatamente, anche se bisogna far tesoro dei tanti errori commessi e cercare di non ripeterli. Al Bentegodi, dopo un quarto d'ora dignitoso e dopo il bel gol di Poli, si è visto un Milan troppo brutto per essere vero, una squadra che non ha solo giocato male, ma semplicemente ha smesso di giocare, credendo che la partita fosse già vinta e, forse, cominciando già a pensare alla sfida contro il PSV, cercando di risparmiare preziose energie. Errore grave, perchè quando si esce dalla partita è poi quasi impossibile riuscire a rientrarci e, infatti, quando i rossoneri si sono ritrovati sotto a causa della doppietta di Toni, hanno fatto pochissimo per ribaltare la situazione e hanno stentato molto. L'unica attenuante è che si trattava della partita meno importante del trittico che il Milan ha affrontato in pochi giorni, perchè in campionato c'è tutto il tempo di recuperare uno scivolone alla prima giornata, mentre la doppia sfida di Champions è da dentro o fuori e fatalmente il pensiero della squadra e di tutto l'ambiente va alla partita più importante e incosciamente si punta a risparmaire energie psico-fisiche in vista dell'appuntamento decisivo.
Allegri, comunque, ha catechizzato a dovere i suoi e non vuole più rivedere il Milan di Verona: certi atteggiamenti non sono piaciuti al tecnico e fra questi c'è sicuramente anche l'ingresso in campo di alcuni giocatori, che ridevano e scherzavano quasi stessero andando ad un "happy hour" e non a giocarsi una partita comunque importante, quantunque non decisiva. Ci vuole concentrazione, cattiveria agonistica, voglia di vincere le partite, feroce determinazione, tutte cose che al Bentegodi sono mancate e che a San Siro si dovranno vedere; ci vogliono gli occhi della tigre, bisogna metterci cuore e anima e questo devono capirlo soprattutto i "ragazzotti" rossoneri, che hanno grandi qualità tecniche ma devono imparare cosa vuol dire essere veri campioni e in questi frangenti si sente la mancanza dei tanti senatori che hanno giocato nella loro carriera tantissime partite come quella di questa sera e avrebbero potuto insegnare molto ai giocatori attuali. Comunque non mancano in rosa i giocatori di esperienza internazionale e personalità e sicuramente Allegri li manderà in campo tutti, perchè queste sono partite particolari che vanno affrontate in un certo modo; di fronte al Milan ci sarà una squadra altrettanto giovane, anzi di più, quindi il discorso fatto per i rossoneri vale a maggior ragione per gli olandesi e almeno in questo si parte alla pari. Saranno sicuramente novanta minuti intensi ed emozionanti, come sempre nelle partite secche ad eliminazione diretta, sfide che nell'era Berlusconi il Milan ha giocato e vinto spesso, ma c'erano altri giocatori, più esperti e smaliziati; ora tocca ai vari Montolivo, De Jong, Mexes, Abbiati, Boateng, Muntari, Robinho e perchè no, allo stesso Balotelli, giovane ma che ha già giocato in Champions con l'Inter e il Manchester City e agli Europei con la Nazionale, trascinare i meno esperti, che potrebbero patire l'emozione e l'ansia di una partita così importante e decisiva. E' crudele giocarsi così tanto ad agosto, quando la condizione non è ancora al meglio e siamo all'alba della stagione, ma queste sono le regole e bisogna accettarle; servirà anche l'apporto del pubblico per trascinare la squadra quando la fatica si farà sentire; ci vorrà il ruggito di San Siro per spaventare i "bambini" (come li ha definiti Mexes al Philips Stadion) olandesi; ci vorrà l'atmosfera della grandi occasioni che solo uno stadio come San Siro quando è pieno sa creare. Insomma ci vorrà una notte da Milan; ne abbiamo già vissute tante in questi anni, ma il passato non conta, conta solo il presente, se davvero vogliamo avere un futuro in Champions League!





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Maglia Rossonera e Cassino Rossonera presenti !



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La Curva Sud



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Il biglietto della partita
(by Andrea Leva)




Maglia Rossonera a San Siro per Milan vs PSV Eindhoven 3-0
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La formazione rossonera
(per gentile concessione del M.C. Inossidabili)
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La formazione rossonera
(per gentile concessione di Andrea Leva)



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La schierata della formazione rossonera
(per gentile concessione del M.C. Inossidabili)





L'esultanza di Mario Balotelli, autore del secondo gol
(dal sito www.gazzetta.it)


Balotelli abbraccia Kevin Prince Boateng
(dal sito www.gazzetta.it)





El Shaarawy e Boateng
(dal sito www.gazzetta.it)





Il gol del vantaggio di Boateng


Il secondo gol, segnata da Balotelli





Boateng fa doppietta, per il 3-0 finale




Foto gentilmente concesse dal M.C. Inossidabili
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VIDEO
(da "Forza Milan" - facebook)






La "Gazzetta dello Sport" del 29 agosto 2013


Il "Corriere dello Sport" del 29 agosto 2013




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 29 agosto 2013
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dal sito www.gazzetta.it

MILAN-PSV 3-0. ROSSONERI AI GIRONI DI CHAMPIONS. DOPPIO BOATENG E BALOTELLI
Ritorno dei playoff: la squadra di Allegri conquista un posto tra le migliori 32 d'Europa. Nel primo tempo segna il ghanese con una prodezza, nella ripresa il centravanti azzurro raddoppia, poi la doppietta del numero dieci. Domani il sorteggio
MILANO, 28 agosto 2013 - L’Europa è fatta. Il Milan la conquista con orgoglio e giudizio battendo 3-0 il Psv di Cocu. Soffre nel primo tempo, ma esibisce personalità e gioco nella ripresa. Un po’ tutti eroi dopo il Bentegodi da tregenda. Su tutti Boateng che si regala una doppietta; poi Balotelli che segna il 2-0 "spezzando le gambe" agli olandesi. Ma c’è gloria per tutti: da Abbiati, decisivo in tre occasioni, allo sfortunato El Shaarawy fino alla vitamina Poli. Un Milan ritrovato? Un po’ presto per giudicarlo, ma che ritrova la sua strada. Un colpo che vale 30 milioni. Matri? La Curva non ci sta: “Matri? No grazie, Una difesa e un centrocampo da rinforzare non c’è altro a cui dovreste pensare” è il consiglio dei tifosi più caldi.
LA FURIA DEL BOA - L’intelligenza tattica di De Sciglio e la carica muscolare di Boateng risolvono parte dei problemi di Allegri; il primo in difesa, il secondo nel tridente ai margini di Balotelli ed El Shaarawy. Consistente, rispetto a Verona, la rivoluzione a centrocampo. Con Montolivo a destra riecco De Jong davanti alla difesa e Muntari a sinistra: uomini di sacrificio. Formazione ad alta intensità energetica. Come la partenza del Milan; pressing promettente e corsa. Ma non è furia cieca. L’invito alla ragione e alla pazienza di Allegri viene rispettato alla lettera. Anche perché il Psv, che non è il Barcellona, palla al piede dà sfoggio di buona tecnica e furbizia. Si ricava spazi e punge. Il segnale arriva all’8’; un colpo di testa delicato e angolato di Matavz che Abbiati con un balzo prodigioso scaccia dalla porta. Segnale inquietante, perché sull’uomo ci sono Zapata e Mexes. Ma al gol mancato del Psv corrisponde quello segnato dal Milan. Esattamente sessanta secondi dopo, quando Boateng dalla distanza, scaglia un rasoterra maligno e secco che si infila nell’ultimo straccio di angolo alla sinistra di Zoet. Al 13’ il Faraone potrebbe raddoppiare, ma il suo destro a giro sfiora la traversa.
LA RABBIA DEL FARAONE - Segnato il gol, come a Verona, il Milan commette però l’errore di rallentare e arretrare, scatenando la furia di Allegri. Il pericolo è dietro ogni angolo. I ragazzi di Cocu imbastiscono una ragnatela all’insegna del possesso palla e del fraseggio. Gente con cui c’è poco da scherzare. Un mix di spensieratezza ed esperienza, con i tempi dettati dal capitano Wijnaldum e da Park, ex pupillo di Sir Alex Ferguson che sa ancora guizzare. E non è un caso se al 21’ Maher con un tiro nel sette da una ventina di metri, sfiori il pareggio, sventato ancora da Abbiati che mette in angolo a mani aperte. Al Milan manca corsa e ordine, è evidente, ma occorre anche sottolineare che l’impegno è decoroso, pensando al Bentegodi. Al 30’ è Montolivo a cercare il gol con un destro al volo. Ma il capolavoro a metà lo scolpisce invece El Shaarawy al 32’; servito da De Sciglio scarica con tutto il suo ardore un sinistro che sbatte prima sulla traversa e ricade poi sulla linea di porta. Il Faraone è in serata di grazie; numeri d’alta scuola. Da lui parte l’azione che al 40’ avvicina nuovamente il Milan al gol, ma il colpo di testa di Balotelli, sul cross pennellato da Montolivo, è inguardabile. Migliore la punizione in pieno recupero; uno dei tanti tiri dalla distanza della prima frazione, arma preferita dagli olandesi che con Willems scheggiano la traversa, complice la deviazione di Abbiati.
BALO E BOA BIS - Proprio il portiere rossonero salva la patria al 57° secondo della ripresa, con una parata istintiva sul tiro ravvicinato di Wijnaldum. Il prologo del secondo tempo è per cuori forti. Il Psv assedia il Milan che si difende con il cuore, ma che sa anche ripartire. Ha ragione El Shaarawy a scaricare il pallone in tribuna, dopo avere sfiorato il palo in un contropiede bruciante. Se lo merita il gol, il Faraone, che scatena però il raddoppio. Suo il tiro dalla bandierina al 10’, di Mexes la palla spizzicata di testa e di Balotelli la rete con una zampata sinistra in mischia. Il gol è vitamina per la mente; quella che serve per gestire la reazione dei ragazzi di Eindhoven. Guai a perdere il controllo della partita. Non a caso al 24’ con un volo plastico Abbiati dice di no a un tiro tagliato di Shaars. Cocu esaurisce tutti i cambi; Allegri alla mezzora lancia Poli per El Shaarawy che si gode la standing ovation. Il nuovo entrato diventa subito protagonista lanciando l’azione con cui Boateng, servito da Balotelli, arrotonda il risultato: un sinistro schiacciato che Zoet devia appena. Il sigillo di Prince sulla sua partita. E adesso i gironi.
Gaetano De Stefano


dal sito www.milannews.it

IL MILAN SCATENA IL TRIDENTE: BOATENG IN SERATA MAGICA, BALOTELLI IMPRESCINDIBILE. MILAN, LA CHAMPIONS È REALTÀ!
LE PAGELLE di Antonio Vitiello
Abbiati 7- Se il Milan passa alle fase a girone il merito è anche suo. Nel primo tempo salva in un paio di occasioni, nella ripresa fa il miracolo su Wijnaldum mantenendo il risultato sull'1-0.
Abate 6 - Si propone poco rispetto alla gara d'andata, molto più concentrato a difendersi e mantenere la posizione arretrata.
Zapata 6 - Poche sbavature, interventi precisi, si riscatta dalla prestazione poco convincente di Verona.
Mexes 6,5 - Tiene a bada l'attacco avversario, fa salire la difesa con i tempi giusti. Ha il merito di spizzare la palla su calcio d'angolo in occasione del raddoppio di Balotelli.
De Sciglio 7 - Difende come un veterano, sradica palloni dai piedi degli avversari senza batter ciglio. In avanti fornisce sempre cross interessanti, come in occasione della traversa sfortunata di El Shaarawy.
Montolivo 6,5 - Solite geometrie e tanta legna. Monto questa sera è tornato a mettere ordine con i suoi piedi buoni.
De Jong 6,5 - Picchia duro a centrocampo, una diga quasi insuperabile. Recupera una marea di palloni e non ha timore di mettere la gamba.
Muntari 6 - Dei tre di centrocampo è quello più in ombra però fa il suo con esperienza. Allegri lo toglie solo nel finale. <b>Dall'82 st' Nocerino sv
Boateng 7,5 - Eroe della partita. Questa sera si è rivisto l'autentico Boateng, quello ammirato il primo anno al Milan. Segna una doppietta bellissima: il primo con un destro fulminante, il secondo gol di forza e caparbietà.  Dal 41' st Robinho sv
Balotelli 7,5 - Il gol forse è la parte meno interessante della sua serata. Gioca una gara spettacolare a disposizione della squadra e dei compagni. Colpi di tacco smarcanti e occhi anche dietro la testa per guardare tutti i movimenti. Asso nella manica.
El Shaarawy 7 - Corre come un matto, fa impazzire il suo avversario diretto. Colpisce una traversa che grida ancora vendetta. Sfiora in tre occasioni il gol, giocatore ritrovato. <b>Dal 30' st Poli 6,5 -</b>In meno di venti minuti diventa il protagonista in campo correndo dietro a tutti gli avversari e fornendo anche l'assist per il 3-0. Rinforzo importante.