dal sito www.milannews.it
Il Milan ospita il PSV Eindhoven per il ritorno del play-off di Champions League; si parte dall'1-1 dell'andata ed è assolutamente vietato sbagliare, perchè è una partita che vale già una stagione
E' arrivato il giorno tanto atteso da tutto l'ambiente rossonero; in pratica è dal fischio finale di Siena-Milan del 19 maggio scorso che il pensiero è proiettato su questa partita che stiamo per vivere, che deve chiudere in bellezza la scorsa stagione, che ha emesso un verdetto parziale rimasto in sospeso per tre mesi abbondanti e aprire al meglio quella nuova, in cui il Milan ha già giocato due partite ufficiali senza vittorie ma ora non può più sbagliare e deve assolutamente passare il turno, perchè l'approdo alla fase a gironi di Champions League è troppo importante per motivi sia sportivi che, soprattutto, economici (come ormai sanno tutti ci sono in ballo una trentina di milioni di euro). I rossoneri hanno due piccoli vantaggi: si giocano la qualificazione in casa davanti al proprio pubblico (speriamo numeroso, perchè anche il popolo rossonero deve capire che si tratta di una partita fondamentale, ma sembra sia così, visto che ci dovrebbero essere circa 50000 spettatori) e partono dall'1-1 dell'andata, risultato prezioso perchè in linea teorica consente di passare il turno anche con un pareggio 0-0, anche se con una difesa così ballerina è davvero sconsigliabile puntare ad una soluzione del genere. C'è anche l'ulteriore vantaggio di conoscere meglio l'avversario, affrontato la scorsa settimana nella partita di andata, una squadra che ama giocare in attacco, corre e pressa molto, ma fatalmente si sbilancia e lascia invitanti spazi in difesa che bisognerà sfruttare, anche perchè, sempre in linea teorica, toccherà agli olandesi fare la partita per sbloccare il risultato di partenza. La sconfitta di Verona ha fatto riemergere vecchie lacune e antichi problemi (soprattutto in difesa) che sembravano superati e ha sicuramente tolto un po' di autostima e insinuato dubbi e incertezze nel gruppo e per questo va rimossa immediatamente, anche se bisogna far tesoro dei tanti errori commessi e cercare di non ripeterli. Al Bentegodi, dopo un quarto d'ora dignitoso e dopo il bel gol di Poli, si è visto un Milan troppo brutto per essere vero, una squadra che non ha solo giocato male, ma semplicemente ha smesso di giocare, credendo che la partita fosse già vinta e, forse, cominciando già a pensare alla sfida contro il PSV, cercando di risparmiare preziose energie. Errore grave, perchè quando si esce dalla partita è poi quasi impossibile riuscire a rientrarci e, infatti, quando i rossoneri si sono ritrovati sotto a causa della doppietta di Toni, hanno fatto pochissimo per ribaltare la situazione e hanno stentato molto. L'unica attenuante è che si trattava della partita meno importante del trittico che il Milan ha affrontato in pochi giorni, perchè in campionato c'è tutto il tempo di recuperare uno scivolone alla prima giornata, mentre la doppia sfida di Champions è da dentro o fuori e fatalmente il pensiero della squadra e di tutto l'ambiente va alla partita più importante e incosciamente si punta a risparmaire energie psico-fisiche in vista dell'appuntamento decisivo.
Allegri, comunque, ha catechizzato a dovere i suoi e non vuole più rivedere il Milan di Verona: certi atteggiamenti non sono piaciuti al tecnico e fra questi c'è sicuramente anche l'ingresso in campo di alcuni giocatori, che ridevano e scherzavano quasi stessero andando ad un "happy hour" e non a giocarsi una partita comunque importante, quantunque non decisiva. Ci vuole concentrazione, cattiveria agonistica, voglia di vincere le partite, feroce determinazione, tutte cose che al Bentegodi sono mancate e che a San Siro si dovranno vedere; ci vogliono gli occhi della tigre, bisogna metterci cuore e anima e questo devono capirlo soprattutto i "ragazzotti" rossoneri, che hanno grandi qualità tecniche ma devono imparare cosa vuol dire essere veri campioni e in questi frangenti si sente la mancanza dei tanti senatori che hanno giocato nella loro carriera tantissime partite come quella di questa sera e avrebbero potuto insegnare molto ai giocatori attuali. Comunque non mancano in rosa i giocatori di esperienza internazionale e personalità e sicuramente Allegri li manderà in campo tutti, perchè queste sono partite particolari che vanno affrontate in un certo modo; di fronte al Milan ci sarà una squadra altrettanto giovane, anzi di più, quindi il discorso fatto per i rossoneri vale a maggior ragione per gli olandesi e almeno in questo si parte alla pari. Saranno sicuramente novanta minuti intensi ed emozionanti, come sempre nelle partite secche ad eliminazione diretta, sfide che nell'era Berlusconi il Milan ha giocato e vinto spesso, ma c'erano altri giocatori, più esperti e smaliziati; ora tocca ai vari Montolivo, De Jong, Mexes, Abbiati, Boateng, Muntari, Robinho e perchè no, allo stesso Balotelli, giovane ma che ha già giocato in Champions con l'Inter e il Manchester City e agli Europei con la Nazionale, trascinare i meno esperti, che potrebbero patire l'emozione e l'ansia di una partita così importante e decisiva. E' crudele giocarsi così tanto ad agosto, quando la condizione non è ancora al meglio e siamo all'alba della stagione, ma queste sono le regole e bisogna accettarle; servirà anche l'apporto del pubblico per trascinare la squadra quando la fatica si farà sentire; ci vorrà il ruggito di San Siro per spaventare i "bambini" (come li ha definiti Mexes al Philips Stadion) olandesi; ci vorrà l'atmosfera della grandi occasioni che solo uno stadio come San Siro quando è pieno sa creare. Insomma ci vorrà una notte da Milan; ne abbiamo già vissute tante in questi anni, ma il passato non conta, conta solo il presente, se davvero vogliamo avere un futuro in Champions League! |