dal sito www.milanday.it
PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE PSV-MILAN
La prima, e già la più importante.
Si ricomincia. Inizia ufficialmente la nuova stagione, la dove si era interrotta.
Il gol di Mexes allo scadere aveva dato alla squadra di Allegri il meritato terzo posto a Siena.
Ora ad Eindhoven, contro il Psv bisogna confermare tutto e prendersi la Champions.
Tra Siena e domani è successo molto, ma di fatto poco è cambiato.
Allegri dopo una tiritera di quasi un mese è ancora l’allenatore del Milan.
Robinho, El Shaarawy e Boateng, dati per partenti per lungo tempo, sono ancora ai loro posti.
II mercato ha portato qualche aggiustamento alla rosa, in attesa di concretizzare affari più importanti, inseguiti per tutto Agosto e che si potrebbero realizzare solo ad esito del Playoff conosciuto. Sono arrivati Poli e Silvestre in luogo di Flamini e Yepes partenti. Ambrosini, andato alla Fiorentina, è stato sostitutito dal giovane Cristante. In avanti è arrivato Saponara, ancora tuttavia alle prese con problemi fisici.
La squadra che si appresta quindi domani a scendere in campo al Philips Stadion è pressapoco la stessa della scorsa stagione. Quella dei punti record nel girone di ritorno, e del terzo posto ottenuto partendo dal terz’ultimo.
Di fronte, l’urna ha riservato ai rossoneri una squadra storicamente insidiosa. Ma il Psv d Cocu, non è lo stesso del recente passato.
La dirigenza ha deciso un taglio drastico e una ripartenza, basata sui giovani e sulla prospettiva. Parole che non giungono certo nuove in quel di Milanello.
La dirigenza olandese ha ceduto i propri pezzi da novanta. Via Strootman e Mertens, giunti in Serie A. Via anche Marcelo, Lens e Pieters, per fare cassa. Deciso taglio anche all’età media : non sono stati rinnovati i contratti degli attempati Bouma, Vukovic, Hutchinson e del mediano Engelaar, che assieme a Van Bommel, altro addio doloroso al club, formava la coppia di centrocampo.
Al loro posto, una banda di giovanotti come Arias, Rekik, Bruma, dal Chelsea, ed i talentini Bakkali e Maher, assieme a due giocatori esperti come Schaars e il cavallo di ritorno Park.
Proprio quel Park che, assieme a Cocu e Farfan, mise in seria difficoltà il Milan di Ancelotti nella stagione 2005, quando la squadra di Hiddink sfiorò seriamente la finale di Istanbul. All’andata fu il Psv a fare la gara, ma un gol in apertura e chiusura di gara di Shevchenko e Tomasson indirizzarono la qualificazione. O almeno cosi’ sembrava. Al ritorno, infatti, gli olandesi giocano meglio, corrono di più e stavola segnano pure. 2-0 e tutto da rifare, con i gol di Cocu e Park. Il gol allo scadere di Ambrosini, però, mandò il Milan in finale, rendendo vano un ulteriore gol dell’attuale allenatore della squadra di Eindhoven.
L’anno successivo le due squadre si incontrarono ancora nei gironi. Altre difficoltà. 0-0 a San Siro e 1-0 per gli olandesi al Phillips Stadion.
Ora però è una squadra molto diversa. La più giovane come età media nell’intero lotto delle partecipanti alla Chapions, con solo 22 anni. Tanta corsa e talento, che potrebbero mettere in difficoltà la squadra di Allegri. Anche e soprattutto a livello fisico.
Il Psv arriverà infatti alla gara di domani con già 5 gare ufficiali nelle gambe, iniziate a fine luglio con il terzo turno preliminare. Gare tutte vinte, subendo appena due gol e segnandone ben 16.
Dall’altro lato della medaglia c’è l’inevitabile pecca che la giovane età si porta dietro. L’inesperienza. Tanto degli sbarbati in campo, tanto dell’allenatore Cocu, alla prima esperienza da primo allenatore, dopo anni da secondo nella nazionale olandese.
La squadra gioca un 4-3-3 molto atipico. Preferiscono infatti molto più accentrare il gioco piuttosto che allargarlo. Spesso a gara in corso, infatti, lo schema diventa simile ad un albero di Natale di ancelottiana memoria, con i due esterni che si accentrano e cercano di dialogare con la punta. Molto variabili nei loro movimenti anche i due interni Maher e Wijnaldum, che invertono spesso la loro posizione e partecipano in modo assiduo alla fase offensiva. Attaccare in 5 espone molto spesso la squadra di Cocu a pericolosi contropiedi, sopratutto attraverso le fasce laterali, dove ci sono frequentemente spazi simili a praterie. Le varie squadre inferiori affrontate fin qui non ne hanno approfittato granchè, ma vedendo le gare è apparso chiarissimo che nella fase di ripartenza soffrono molto. Ed il Milan con un centrocampo solido e tre punte rapide può davvero far male. Anche perchè la difesa è tutt'altro che insuperabile. Rekik e Bruma sono talentuosi, ma non certo due granitici centrali. Anzi, lasciano spesso a desiderare, sopratutto negli anticipi. I due terzini, poi, non coperti adeguatamente, vanno in costante difficoltà se attaccati.
Siamo certi però che il tecnico olandese, per affrontare il Milan, del quale ha dichiarato di non temere nessuno, nemmeno Balotelli, adotterà un atteggiamento tattico ben più coperto.
Il Milan ha vissuto una lunga vigilia piena di insidie. Prima i gravi problemi di Pazzini e Bonera. Po gli infortuni muscolari, in sequenza, di Abate, Zapata, Robinho, Mexes, De Sciglio e Balotelli. Con quest’ultimo si è raggiunto l’apice dello spavento. Per due volte Galliani e Allegri sono balzati su tribuna e panchina per lo spavento. Prima una contrattura negli Usa. Poi un versamento al ginocchio operato due anni fa. Tanto spavento, ma Super Mario domani ci sarà.
In tutto questo, i rossoneri hanno disputato un discreto pre-campionato. Vittorie con Valencia, San Paolo e LA Galaxy. Sconfitta senza demeritare con il Chelsea, e partita-black out con il Manchester City in Germania, caratterizzata però dalla falcidia di assenze. I risultati non contano. Conta il gioco, lo stato di forma.
Il Milan ha mostrato progressi e segni di fiducia in entrambe le situazioni.
La condizione fisica sembra essere buona. Qualcuno un filo in ritardo, ma in generale, la squadra di Allegri è circa al 75%-80% delle sue possibilità. Che a metà Agosto, è una situazione più che degna.
A livello di gioco si è scelto, giocoforza, di abbandonare il 4-3-1-2 per tornare al 4-3-3. L’assenza di Saponara ed i mancati acquisti di Honda e Ljajic non lo hanno reso praticabile.
Un 4-3-3 in cui Poli, De Jong e Nocerino sono state note liete in mezzo al campo. Il primo si è subito inserito negli schemi. Il mediano olandese è tornato alla grande dall’infortunio al tendine, mentre Nocerino ha allontanato le voci di cessione, rispondendo sul campo. Assieme a Montolivo e Muntari, danno discrete garanzie per le due gare del playoff.
Davanti, Niang ha ben impressionato, riuscendo anche a sbloccarsi in fase realzzativa. Anche lui vuole allontanare le voci che lo vogliono lontano da Milano e verso Genova, sponda rossoblu.
Anche El Shaarawy è sembrato un giocatore nuovo. Piu’ fresco e motivato, e finalmente tornato a segnare e ad essere incisivo davanti.
Dietro, le tante assenze, hanno dato possibilità ad Emanuelson e Zaccardo di mettersi in mostra sulle fasce laterali, mentre Silvestre sembra essersi inserito discretamente.
Un paio di numeri sulla gara : il Milan ha partecipato alla fase a gironi in 10 delle ultime 11 stagioni e 16 volte complessive.
Il bilancio complessivo del PSV in casa contro squadre italiane è di 7 vittorie, 1 pareggio e 3 sconfitte.
Il bilancio complessivo fuori casa contro squadre olandesi è di 4 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte.
Vediamo ora le possibili scelte dei due allenatori.
Cocu è alle prese con qualche problemino. Il talentino Bakkali ha rimediato un fastidioso infortunio in nazionale. Nell’ultima gara, invece, il terzino Arias è uscito per infortnio. Park, invece, fatica ad entrare in squadra.
Tutti e tre sono in dubbio per la gara.
In porta agirà Zoet.
Difesa a 4 con Brenet a destra e Willems a sinistra, e coppia centrale formata dai giovanissimi Rekik e Bruma.
Dubbio davanti alla difesa tra il più esperto Schaars e Hiljemark. Dovrebbe essere favorito il primo. Nessun incertezza sulle due mezz’ali del 4-3-3 : saranno Maher e Wijnaldum, ai quali Cocu non rinuncia mai.
Davanti, se Bakkali non ce la farà, spazio a Jozefzoon, che assieme a Depay agiranno ai lati di Matavz, favorito su Locadia.
Allegri, invece, nell’ultima settimana, ha rimesso assieme i pezzi. Bonera, Pazzini, Robinho e De Sciglio, rimangono out, ma Mexes, Abate e Balotelli sono pienamente recuperati.
Per il tecnico livornese, un dubbio per reparto.
Davanti ad Abbiati, l’incertezza riguarda il terzino destro. Abate sta bene, ma ha nelle gambe solo 45 minuti giocati sabato in amichevole. Zaccardo ha invece giocato tutte le amichevoli della pre season in quel ruolo, convincendo. Abate resta favorito, ma Zaccardo è un opzione. A completare la difesa, Mexes, Zapata e Constant, in netto vantaggio rispetto ad Emanuelson.
In mezzo al campo, sicuri del posto sono Montolivo e De Jong. L’ultimo centrocampista uscirà dal ballottaggio a 3 tra Nocerino, Poli e Muntari, con il primo che appare ad oggi l favorito.
In attacco, Balotelli ed El Shaarawy saranno della gara e titolari nel tridente. A destra dovrebbe completare il reparto Boateng, favorito rispetto a Mbaye Niang.
Per riassumere, la formazione probabile rossonera dovrebbe essere : Abbiati; Abate, Mexes, Zapata, Constant; Montolivo, DeJong, Nocerino; Boateng, Balotelli, El Shaarawy.
Per la gara c’è molta attesa. È il playoff più titolato dell’intero lotto. Entrambe le squadre hanno già vinto la Champions e si sono già affrontate in una semifinale.
Attesa in Italia, ma anche in Olanda, tanto che il Philips Stadion ha esaurito i suoi oltre 35mila biglietti per la gara in pochissimo tempo.
La gara è di quelle importanti. Senza dubbio già la gara della stagione. Come livello di importanza questo doppio scontro, rasenta la classifica delle prime 4-5 gare piu’ importanti degli ultimi 3 anni, ovvero da quando è arrivato Max Allegri sulla panchina rossonera.
La tensione sale.
In ballo c'e un gran bel pezzo di stagione, di mercato, di bilancio, di futuro per molti protagonisti, Allegri in primis.
Gara troppo importante per essere fallita.
Milan, la Champions è nel tuo dna. Vai, e prenditela. |