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22 settembre 2013, Milan vs Napoli 1-2




dal sito www.milanday.it

PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE MILAN-NAPOLI
Non c'è un attimo di sosta. Tre giorni dopo il Celtic, si torna in campo, per la settima gara ufficiale, perché in molti si scordano, nel giudicare la partenza rossonera delle due gare di playoff a fine Agosto. Fin qui, quindi, 3 vittorie, 2 pareggi ed una sconfitta. C'è di peggio. Gara di tutt'altro lignaggio, quella a San Siro, domani, contro il Napoli di Benitez rispetto a quella di mercoledi' sera.
Gli azzurri hanno fatto una gran partenza. 4 vittorie su 4, tutte decisamente convincenti. E se fino a domenica scorsa, gli avversari erano stati quello che erano, la vittoria di mercoledi' con il Borussia Dortmund vice campione d'Europa, è sintomo che la squadra c'è davvero. I numeri sono importanti : 11 gol fatti e appena 3 subiti nelle prime 4. Hamsik, Callejon e Higuain già pienamente nei motori. Pandev ed Insigne, che alternandosi, stanno rendendo. La difesa, che resta solida.
Diciamolo, mai come quest'anno sembra che Milan-Napoli possa essere un big match a tutti gli effetti, come lo era negli anni '90. Anzi, probabilmente per la attuale contingenza, il Napoli sembra essere anche favorito.
A Milanello non storcono il naso. Anzi. La situazione da non favorita, per ora, va bene. La sensazione è che forse tifosi ed opinione pubblica stiano osannando troppo il Napoli e stiano dando troppo per spacciato il Milan. E se questo passasse ai giocatori ? sarebbe un boomerang clamoroso. E, di certo, il rompete le righe pre-week end di Benitez non aiuta in tal senso. Insomma: si respira una buona aria di vigilia anche a Milano, nonostante tutto. nonostante i tanti problemi.
Rispetto alla gara col Celtic l'infermiere Allegri rimette in sesto 4 pazienti. Poli, Saponara, Niang ma soprattutto Ignazio Abate. Una boccata di aria fresca per un infermeria già piena in tutti i suoi lettini. Restano fuori DeSciglio, Bonera, Silvestre, Montolivo, Pazzini, Kaka ed El Shaarawy, giusto per fare la conta aggiornata.
A chi parla di brutto Milan, a differenza di una squadra come il Napoli che gioca un buon calcio, vince e convince, consigliamo di ipotizzare un undici partenopeo senza Maggio, Albiol, Behrami, Hamsik, Pandev e Callejon, e con al loro posto Mesto, Fernandez, Radosevic, Mertens e Zapata. Ci vorrà tempo. Ci sono giocatori nuovi, un nuovo modulo e soprattutto 7 infortunati, tra i quali le due fonti tecniche della squadra.
Ora è il momento di stringere i denti, difendere meglio e portare a casa qualche risultato. La caparbietà con cui gli Allegri's hanno portato a casa 4 punti negli ultimi minuti di Torino-Milan e Milan-Celtic è cosa da apprezzare.
Che i detrattori almeno una cosa gliela riconoscano : le sue squadre non mollano mai. Le rimonte nell'ultimo anno e mezzo, compiute o solo sfiorate, negli ultimi minute, non si contano nemmeno più. Segno che il carattere, il gruppo e la condizione fisica ci sono. Per il gioco, ci vuole tempo. Questione di automatismi.
Detto questo : il campionato, la sensazione è questa, a sto giro non aspetta nessuno. Quindi ritrovarsi a -8 dal Napoli in partenza, con distanze importanti anche dalle altre contendenti ai posti di vertice, non sarebbe il massimo. Come non sarebbe il massimo una battuta d'arresto ora, alla vigilia di 5 gare ravvicinate ed importanti, tra le quali le trasferte di Torino ed Amsterdam.
Dal marzo del 1930 ad oggi, sono 65 i precedenti in Serie A a San Siro tra Milan e Napoli. Il tabellino è favorevole ai rossoneri che hanno ottenuto 31 vittorie, 23 pareggi e solo 11 sconfitte. Rossoneri avanti anche nel computo dei gol: 113 quelli fatti e 63 quelli subiti. L'ultima sfida a Milano, disputatasi nell'aprile scorso è terminata con il risultato di 1-1. Rossoneri avanti con Flamini alla mezz'ora ed immediato pareggio dei partenopei con Pandev. Sul finire di gara, rosso allo stesso centrocampista francese.
L'ultima vittoria del Milan risale al 28 febbraio 2011: era l'anno dello scudetto. 3 a 0 senza storie a San Siro grazie alle reti di Ibrahimovic, Boateng e Pato. Per vedere una vittoria della squadra campana, invece, bisogna risalire al 13 aprile 1986: 1 a 2 firmato da Giordano, Maradona e Di Bartolomei.
Sono infatti 19 confronti diretti consecutivi che il Napoli non sbanca il Meazza contro il Milan. Da quando la squadra di De Laurentiis è tornata in A, 3 vittorie e 3 pareggi per il Milan. La prima gara del sestetto la ricorderanno certamente tutti. 5-2 scoppiettante, con esordio di Pato e ritorno al gol del Fenomeno, Ronaldo. In gol quella sera anche Kaka, che purtroppo guarderà la gara di domani dalla tribuna.
I rossoneri ricorderanno di sicuro anche la gara del gennaio del 1988 quando il Milan allenato da Sacchi sconfisse il Napoli di Maradona Campione d'Italia per 4 a 1. Rete iniziale di Careca e poi valanga rossonera con Virdis, Ancelotti e due volte Gullit. Altri tempi. Vediamo ora le possibili scelte dei due allenatori.
Benitez, da sempre fautore del turn over, dovrebbe accantonare questa idea e riproporla, semmai, in settimana contro il Sassuolo. Pare siano annunciati solo due, massimo tre, cambiamenti rispetto alla formazione che ha battuto i tedeschi in settimana. In porta sempre Reina.
Davanti a lui, linea a 4 con Maggio e Zuniga esterni e la coppia Albiol-Britos in mezzo. Piccolo dubbio Britos-Cannavaro, che dovrebbe vedere in vantaggio senza problemi l'ex Bologna. In mezzo al campo, in tre per due maglie. Rafa dovrebbe far rifiatare uno dei due centrocampisti titolari, per dar spazio a Dzemaili dall'inizio. L'indiziato pare essere Behrami. Avvicendamento anche in avanti, dove Pandev dovrebbe essere preferito a Lorenzo Insigne. Per il resto, confermati Higuain, Callejon e un ispirato Hamsik a completare il 4-2-3-1 dell'ex allenatore di Liverpool e Chelsea.
Allegri, come detto, recupera pezzi. E ne manda subito due in campo. Davanti ad Abbiati, infatti, subito spazio al rientro di Abate. Con lui, Zapata, Mexes e Emanuelson in vantaggio su Constant. Pochi dubbi in mezzo al campo, dove il rientrante Poli dovrebbe avere una maglia da titolare accanto a DeJong e Muntari.
Qualche in dubbio in più nel trio offensivo. Detto di un Balotelli giustamente intoccabile, rimangono due posti da riempire. Birsa, Robinho, Matri, Niang e, perché no, anche Emanuelson si lottano due maglie. Segno che le alternative, comunque, ci sono. Stando ai rumors, Allegri dovrebbe scegliere l'artiglieria pesante, con Robinho alle spalle di Matri e Balotelli. Noi rimaniamo con qualche dubbio. Niang e Emanuelson, li davanti, le loro carte da giocare le hanno.
L'arbitro della gara sarà il signor Banti di Livorno. Banti è uno dei più esperti, avendo diretto già 124 partite in Serie A. Il Milan è stato arbitrato per 12 volte, in gare ufficiali, da Banti con un bilancio di 5 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte.
I precedenti di Banti con il Napoli sono 15 e il bilancio è di 7 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte.
San Siro si preannuncia piuttosto pieno. Saranno parecchi anche i napoletani. Ma avere lo stadio pieno, e il Napoli con il suo San Paolo insegna, aiuta sempre. Contro Psv e Celtic ha dato certamente una mano. E domani sarebbe fondamentale che San Siro non sfigurasse di fronte allo stadio di Fuorigrotta in quanto a timore da incutere all'avversario.
Chi non deve sfigurare, in ogni caso, è il Milan. Almeno dal punto di vista del risultato. Per il resto, ci sarà tempo.





Maglia Rossonera a San Siro per Milan vs Napoli 1-2
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(per gentile concessione del M.C. Padova 1965)



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Il gol di Britos
(dal sito www.gazzetta.it)
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L'esultanza di Britos
(dal sito www.gazzetta.it)



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Mario balotelli tenta la rovesciata
(dal sito www.gazzetta.it)



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Il gol del 2-1 segnato da Balotelli
(dal sito www.gazzetta.it)
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Balotelli espulso a fine partita
(dal sito www.gazzetta.it)





Il gol di Britos


Il raddoppio di Higuain





Il rigore fallito da Balotelli


Il gol dell'1-2 di Balotelli






La "Gazzetta dello Sport" del 23 settembre 2013


Il "Corriere dello Sport" del 23 settembre 2013




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 23 settembre 2013
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dal sito www.gazzetta.it

MILAN-NAPOLI 1-2, BRITOS-HIGUAIN, NAPOLI IN ESTASI. BALOTELLI A DUE FACCE, IL MILAN È A -8
Gli azzurri vincono 2-1 a San Siro coi gol di Britos ed Higuain e raggiungono la Roma. Rossoneri in crisi, a -8 dalle prime. un grande Reina interrompe la striscia vincente di Super Mario che a fine partita perde la testa
MILANO, 22 settembre 2013 - "Che bella cosa" il Napoli di Rafa Benitez che espugna San Siro 2-1 e con la Roma mantiene il comando della classifica. Gli azzurri non vincevano a San Siro da 27 anni, era Maradona. Nei primi sei minuti gli azzurri soffocano il Milan costringendolo subito alla resa con il gol di Britos. La reazione rossonera è convincente, ma non scalfisce la buona organizzazione difensiva dei primi della classe, abili e sornioni a controllare l'avversario, per poi affondare l'avversario con una perla di Higuain nella ripresa. Un risultato pronosticabile, ma fa scalpore, al minuto 62', l'errore dal dischetto di Balotelli dopo 21 rigori realizzati. Questa volta l'ipnotizzatore è Reina che oltre al miracoloso intervento, si ritaglia la vendetta personale, sei anni dopo la finale Champions di Atene quando difendeva i pali del Liverpool. Balo si consola con un gran gol al 91', ma poi perde la testa dopo il fischio finale e la protesta con l'arbitro gli costa il secondo e giallo e l'espulsione. Il k.o. è doloroso: con soli 4 punti e ben 8 dal primo posto, la crisi del Milan è annunciata. Mentre canta Napoli.
UNA CONFERMA - Sempre all'insegna dell'emergenza, i rientri di Abate e Poli sono già una buona notizia per Allegri che conferma Birsa alle spalle di Matri e Balotelli. Lo a preferisce a Robinho perché gli garantisce più copertura. Al contrario, con tutta la rosa a disposizione Rafa Benitez può anche lasciare in panchina Maggio, confidando sulla forma di Higuain, Insigne, Callejon. E Hamsik.
SCATTO DA BOLT - Il geniale slovacco lancia un segnale forte dopo 47 secondi: un sinistro alto ma eloquente. Prove generali. La Benitez Band - scatto da centometrista - è spettacolo puro. Ragiona a tutta velocità; scambi perfetti, mai nulla di casuale e il Milan cade nella sua trappola. Al 4' Insigne pennella davanti ad Abbiati per Behrami che manda in tribuna la palla del vantaggio. Non c'è tempo per ragionare. Una manciata di secondi dopo Zapata fallisce un disimpegno; Hamsik raccoglie e serve Higuain che dal limite sfiora il palo alla destra di Abbiati. E al 6' arriva il gol. Logico e naturale: cross dalla sinistra dell'area piccola di testa di Albiol per Britos che solitario insacca, sempre di testa. Rete che stenderebbe un toro. Il Milan traballa, ma rialza la testa sfruttando la classe del suo uomo migliore. Al 10' Balotelli scalda le mani a Reina e al 12' conclude di poco a lato una punizione. SuperMario si ripete al 13', ma con destro debole che il portiere azzurro blocca a terra. Ma il Napoli torna a rullare. Hamsik è un tamburo; suo il colpo di testa al 15' deviato di quel poco che basta da Zapata in angolo. Al 24' Birsa scodella per la testa di Matri, la cui deviazione è troppo fragile per impensierire Reina. Lo sloveno è molto attivo ed è sua la girata al volo in area ribattuta al 29' dalla difesa azzurra.
E SE SBAGLIA BALO - Uscito alla distanza, il Milan sfrutta il calo del Napoli, ma a mancare sono precisione nel tiro e più convinzione. Come capita ancora a Balotelli che al volo di destro al 33' lancia in tribuna dopo un tiro cross di Abate deviato in angolo da Reina. Al 43' Balotelli resta a terra dopo un contrasto con Behrami; problemi a un ginocchio da valutare negli spogliatoi. Ma all'inizio della ripresa la cresta rispunta. Ed è sempre lui a scuotere il Napoli, facendo reparto da solo. Al 4', dopo un suo tiro deviato in angolo, Mexes da due passi sbaglia la conclusione sul secondo palo regalando la palla a Reina. Occasioni gettate al vento e di cui pentirsi amaramente, perché il Napoli sa anche essere cinico e spietato. Al 9', infatti, Abbiati si fa battere con qualche responsabilità da Higuain sul suo palo con un rasoterra chirurgico. Dopo l'uscita di Birsa per Robinho e quella di Reina su Matri, cala il sipario sulla partita. Proprio così, perché al 17' Balotelli dopo avere conquistato un rigore per un fallo di Albiol, si fa deviare il tiro dal dischetto dallo spagnolo. Capolavoro del numero 1 che ferma a 21 i penalty consecutivi trasformati dall'attaccante rossonero. Pandev che sostituisce Hamsik è utile per la standing ovation in un San Siro che sembra il San Paolo.
RIMONTA A META' - Il Napoli, forte del doppio vantaggio, rallenta, ma come fai a non applaudire lo scambio di Matri al 26' con Balotelli e il bolide deviato dalla traversa? Oppure al 31' quando Reina con un volo plastico dice ancora di no a SuperMario? Esce anche Higuain per Mertens, mentre Allegri lancia Niang per Poli e Nocerino al posto di Abate. Quattro punte per un'impresa colossale. Il Milan ci mette il cuore, segna con Balotelli a tempo scaduto, ma ci vorrebbe ben altro, oltre a un Matri più rodato, per scalfire il Napoli che centra l'obiettivo e aggancia la Roma sul tetto del campionato. Sognare non costa proprio nulla.
Fabiana Della Valle


dal sito www.milannews.it

ABBIATI, SERATA STORTA. DIFESA: QUINDICI MINUTI DI FOLLIA. SE ANCHE BALO SBAGLIA DAGLI UNDICI METRI...
LE PAGELLE di Antonio Vitiello
Abbiati 5 - In occasione del primo gol decide di non uscire e viene battuto da due passi da Britos. Un paio di rinvii discutibili, poi nella ripresa il disastro sul tiro di Higuain, colpito proprio sul palo di competenza.
Abate 6 - Si riappropria della fascia destra e il Milan torna ad essere nuovamente propositivo dal suo lato con qualche cross in più, anche se di pericolosi non ne sono arrivati. Attento anche nella fase difensiva. Dal 34 st' Nocerino sv.
Zapata 5,5 - Brivido quando ad inizio primo tempo regala palla al Napoli, Higuain sfiora di un nulla il palo. Sempre incerto quando ha la palla tra i piedi, da annoverare anche un paio di interventi risolutori.
Mexes 5,5 - Si perde Britos sull'azione del gol azzurro, lasciato indisturbato in area. Il resto della gara non la gioca male, anche se la frittata è stata già fatta.
Emanuelson 5 - Non spinge quasi mai e in difesa perde anche parecchi duelli, da un'ex ala ci si aspetta di più in fase di apporto alla manovra offensiva.
Poli 6 - Si danna l'anima come pochi, lotta a centrocampo su ogni pallone, apprezzatissimo anche dal pubblico milanista che quando può sottolinea l'impegno di Poli con applausi. Dal 27 st Niang 5,5 - Poco più di un quarto d'ora per il giovane francese, buttato nella mischia da Allegri alla ricerca disperata del gol.
De Jong 6 - Anche questa sera si fa notare per grinta e determinazione. Intervento in scivolata in area ad anticipare Hamsik nel primo tempo, altri buoni disimpegni e recuperi durante il match.
Muntari 5 - Nel primo tempo si fa vedere più spesso, anche con la classica conclusione dalla distanza “alla Muntari” che nel 90% dei casi termina alta di molto. Nella ripresa scompare dal campo.
Birsa 6 - Si muove bene nel primo tempo, nel vivo dell'azione offensiva. Ci prova anche dalla distanza, poi cala alla distanza. Allegri lo sostituisce dopo la seconda marcatura del Napoli. Dal 10' st Robinho 5 - Non entra mai in partita, sembra abbastanza emarginato dal vivo del gioco.
Balotelli 6,5 - Se anche Balotelli sbaglia i rigori, vuol dire che la serata è proprio storta. Prende botte da ogni lato e non riesce a trovare il guizzo giusto per battere Reina nonostante una marea di tiri nello specchio, in cui colpisce anche una traversa. Solo nel recupero gonfia la rete quando i giochi sono erano fatti.
Matri 5 - Un paio di combinazioni buone con Balotelli, poi zero conclusioni verso la porta di Reina. Non dà mai la sensazione di poter fare male all'avversario, al momento risulta essere molto sterile.