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11 maggio 2014, Atalanta vs Milan 2-1




dal sito www.milanday.it

PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE ATALANTA-MILAN
Rettilineo finale. Meno due dal termine e lotta all'Europa League mai cosi' viva per i rossoneri. La vittoria nel Derby ha accorciato la classifica ed aumentato sensibilmente le percentuali rossonere di restare in Europa anche il prossimo anno.
Tra Inter, quinta, e Lazio, decima, ci sono appena 4 punti. In mezzo, le favorite ad oggi, almeno per il sesto posto, ultimo utile, sembrano essere Torino e Parma. Ma proprio Torino e Parma, da una parte, e Inter e Lazio, dall'altra, si affronteranno in questo turno.
Il Milan, a Bergamo, contro un Atalanta che non ha piu' nulla da dire a questo campionato, ha una ghiotta possibilità.
Campionato ottimo, come sempre, quello dei nerazzurri allenati da Stefano Colantuono, mai amato fino in fondo dai tifosi della Dea, ma che è sempre riuscito a tirare fuori il massimo dai suoi giocatori.
Lo ha fatto anche quest'anno. 47 punti,m salvezza estremamente tranquilla e altri giocatori, come il talentino Baselli, messi in mostra.
Solita squadra dinamica e compatta, la sua. Che non rinuncia mai a giocare il pallone in avanti e a rendersi pericolosa, anche contro avversarie piu' quotate. Quest'anno ha adottato spesso il 4-3-3, alternandolo al suo classico 4-4-1-1. Boanventura e Denis, assieme a Moralez e Consigli, sono certamente i punti cardine. Cigarini a poco a poco, ha invece perso la titolarità, lasciando sempre piu' spazio proprio a Baselli. De Luca, altro giovane interessante, nelle ultime gare è decisamente venuto fuori. In difesa, l'esperienza di Yepes, Stendardo, Brivio, Lucchini e Bellini ha dato la solita grossa mano.
Bergamo, da sempre, è un campo ostico per il Milan, che ci ha giocato 52 volte, realizzando 21 successi, 19 pareggi e 11 sconfitte.
L'ultimo precedente corrisponde all'ultimo successo del Milan. Nel gennaio della stagione scorsa, i rossoneri si impongono 1-0 grazie al gol di Stephan El Shaarawy. Nella stagione precedente, sempre a Gennaio, altro successo milanista per 2-0 a Bergamo, con un rigore di Ibrahimovic e gol di Boateng, proprio su assist dello svedese. La squadra di Allegri metteva cosi' fine all'imbattibilità interna di un Atalanta che in quel periodo era particolarmente in forma. Nella stagione 2009-2010, la gara terminò con un pareggio tra le due squadre. Nell'Ottobre 2010, i padroni di casa, allenati da Antonio Conte, andarono in vantaggio nel primo tempo con Tiribocchi. Nella ripresa, la squadra di Leonardo trova il pari, grazie ad una splendida girata di Ronaldinho, su assist di Nesta.
Successo rossonero, invece, nella stagione precedente. La gara si giocò ancora ad ottobre, e terminò 1-0 a favore della formazione rossonera grazie alla rete realizzata da Kakà all'80'. L'ultima vittoria dell'Atalanta, invece, tra le mura di casa, risale al gennaio 2008, recupero della 12' giornata di campionato, in quanto la gara era originariamente stata sospesa al per gli incidenti provocati dai tifosi dei padroni di casa. Nel recupero, i bergamaschi si imposero sul Milan per 2-1. Dopo la rete rossonera realizzata al 16' da Rino Gattuso, il momentaneo pareggio dell'Atalanta arrivò al 42' con Langella. Al 68' fu poi Tissone a realizzare il gol del definitivo 2-1 che regalò i tre punti alla squadra di Del Neri.
Anche nel campionato precedente, stagione 2006/2007, la vittoria fu dei nerazzurri, allenati allora proprio da Colantuono. Quel pomeriggio, l'Atalanta sconfisse i rossoneri 2-0 con le reti di Nicola Ventola al 50' e di Soncin al 92'.
Prima di quella stagione, l'ultima vittoria in trasferta del Milan è del 5 marzo 2006, quando alla 27' giornata la squadra in quella stagione allenata da Carlo Ancelotti ha conquistato i tre punti imponendosi 1-2: vantaggio iniziale dei rossoneri con il gol di Massimo Ambrosini al 72', pareggio dell'Atalanta con Makinwa dopo due minuti, e rete finale di Andrea Pirlo al 95'.
Per quanto riguarda le formazioni probabili, Colantuono arriva alla gara con parecchi dubbi legati alla difesa.
Yepes e Lucchini sono ai box ed in settimana anche Stendardo ha avuto problemi al ginocchio. Qualora non dovesse recuperare nessuno dei tre, cosa non facile, il tecnico atalantino si troverebbe a schierare due centrali improvvisati. Ad oggi i favoriti sembrano Benalouane, terzino, e Migliaccio, mediano. Sulle corsie dovrebbero agire Nica a destra e Brivio a sinistra. Centrocampo a 4 e non a 3 come nelle ultime uscite, con Raimondi e Bonaventura sulle corsie. In mezzo dovrebbe rientrare Cigarini, favorito sul talentuoso Baselli, che farà coppia con Carmona. In avanti Maxi Moralez appoggerà German Denis. Possibilità anche per De Luca, in luogo di Maxi. Oltre agli infortunati già citati, assenti anche Estigarribia e Cazzola.
Seedorf si porta in dote, dopo il derby, il dubbio sul modulo. Tornare al 4-2-3-1 o assecondare i desiderata presidenziali e continuare sul 4-3-1-2 messo in campo contro l'Inter ? Bel dilemma.
Risolvibile con l'impiego di Poli, che potrebbe far passare il tecnico olandese facilmente da un modulo all'altro nel corso della gara. Ruolo di ibrido che potrebbe essere riservato anche a Muntari, che secondo i rumors, in settimana ha convinto Seedorf. Andiamo però con ordine.
In difesa, nessun dubbio sui centrali, Mexes e Rami. Restano grossi dubbi sulle corsie. Abate e Constant non stanno bene. La logica direbbe di spostare De Sciglio a sinistra e di riposizionare Bonera a destra, dove nelle ultime settimane aveva ben figurato. Tuttavia l'integralismo sull'argomento di Seedorf è stato, fin ora, abbastanza netto. Quindi anche Emanuelson a sinistra resta in piena cosa per una maglia. De Jong e Montolivo agiranno davanti alla difesa. Poli, in leggero vantaggio su Muntari, avrà, come detto, il compito di unire il centrocampo e la trequarti. Sarà incursore e mezz'ala a seconda delle situazioni.
Con lui, Taarabt e Kaka, a giocare in avanti assieme a Balotelli. Honda resta in ballo per una maglia, dato anche il posizionamento della gara alle 12.30, orario appetibile per il mercato giapponese.
L'arbitro della gara sarà Nicola Rizzoli, probabilmente all'ultima partita italiana prima del Mondiale in Brasile.
Lo staff arbitrale sarà formato inoltre dagli assistenti Ghiandai e Di Fiore, dagli addizionali Baracani e Merchiori e dal Quarto uomo De Luca. Rizzoli in Serie A ha già diretto 180 gare complessive. Sono 32 i suoi precedenti con i rossoneri, con un bilancio di 18 successi, 5 pareggi e 9 sconfitte. Sono 13 invece le gare dirette all'Atalanta con 5 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte.
Esordio, domani, per le nuove maglie milaniste. Sarà la terza la prima ad andare in scena. Insolito giallo con inserti e pantaloncini verdi a ricordare da vicino il Brasile, che ha arricchito negli anni il Milan di grandi talenti e che ospiterà tra circa un mese i campionati del Mondo. Dopo un iniziale scetticismo, legato soprattutto all'iniziale idea di utilizzare questa divisa nel Derby, la maglia gialla sembra stia trovando un buon riscontro, a differenza della prima divisa, che andrà in scena la prossima settimana a San Siro contro il Sassuolo.
La squadra, dopo le 6 vittorie e 1 pareggio nelle ultime 8 gare, arriva alla sfida serena. Le voci sempre piu' insistente e fondate di esonero di Seedorf nell'immediato fine campionato, non sembrano aver turbato l'ambiente e, almeno in apparenza, il tecnico. Anche se le dichiarazioni di ieri del presidente Berlusconi, che ha mandato una chiara frecciata al suo allenatore, non sono rimaste inascoltate.
Turbate, comunque, un po' di più, saranno probabilmente le forze dell'ordine. Dopo i fatti di settimana scorsa a Roma, la tensione tra Curve e istituzioni è palpabile. In settimana, proprio gli ultras di Atalanta e Milan hanno fatto intendere che la gara di domenica alle 12.30 sarà una gara tesa in questo senso. Qualcuno vocifera di un accordo tra le due compagini per bloccare ed impedire lo svolgimento della gara. Noi ci auguriamo che il tutto venga scongiurato, ovviamente.
Abbiamo bisogno di tutto, in questo clima, fuorchè di altre tensioni, di altri scontri e, Dio non voglia, altri feriti.
Ad un passo dalla fine e dalla, seppur in tono minore rispetto ad un anno fa, grande rimonta, è vietato steccare. Troppo ghiotta l'occasione di approfittare degli scontri diretti.
Atalanta - Milan: portare a termine il lavoro.





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Avanguardia Rossonera
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Estrema Militanza



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(Archivio Magliarossonera.it)
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Foto gentilmente concesse da Paolo 049
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Kevin Constant





Il Milan passa in vantaggio su autogol di Bellini


Il pareggio su rigore, siglato da Denis





Il gol decisivo di Brienza




Foto gentilmente concesse dal M.C. Inossidabili
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La "Gazzetta dello Sport" del 12 maggio 2014


Il "Corriere dello Sport" del 12 maggio 2014




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 12 maggio 2014
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dal sito www.gazzetta.it

BRIENZA AL 96' ABBATTE I ROSSONERI. ADDIO EUROPA?
I rossoneri battuti a Bergamo dicono virtualmente addio all'Europa. Nella ripresa la squadra di Seedorf va in vantaggio grazie a un'autorete di Bellini, ma ci pensa Denis a pareggiare su calcio di rigore. Oltre i 5 minuti di recupero arriva il capolavoro del nerazzurro. Banana lanciata contro Constant
BERGAMO, 11 maggio 2014 - Buone notizie da fuori: gli ultrà di Atalanta e Milan sono stati impeccabili e la partita - su cui lungo la settimana si erano addensati grandi timori - è iniziata e si è conclusa senza problemi. Notizie meno buone, però, da dentro: a metà del secondo tempo, in una fase concitata dopo il pareggio bergamasco, dagli spalti sono piovute banane su Mexes e Constant. Il francese non ha avuto la prontezza di sbucciarla e mangiarla come Dani Alves, ma l'ha raccolta da terra e mostrata a Rizzoli. E poi, notizie pessime per il Milan: il k.o. di Bergamo significa il virtuale addio al sesto posto, ultimo vagone del treno europeo.
KAKA' DENZA BENZINA - Il Milan non ha senz'altro dato l'impressione di una squadra che ha lottato alla morte per restare agganciata all'Europa. Il primo tempo, a parte gli ultimi cinque minuti, è stato giocato dai rossoneri su ritmi al cloroformio: lenti, prevedibili, senza cambi di passo. Honda - inserito a sorpresa al posto di Taarabt sulla trequarti - ha corricchiato senza convinzione e soprattutto senza trovare una vera zona di competenza, Kakà - è ufficiale - ha esaurito la benzina e Balotelli, come al solito, il più delle volte ha preferito andare a prendersi i palloni largo a sinistra e a trenta metri dalla porta. A ritmi così blandi ovviamente l'Atalanta ha tentato di infilare il Milan ripartendo in velocità, e spesso c'è riuscita. Denis, Moralez e Bonaventura, con l'aiuto frequente e lucido di Brivio a sinistra, si sono scambiati e incrociati spesso, riuscendo a non dare punti di riferimento alla difesa rossonera. La parte centrale del primo tempo è stata un monologo nerazzurro: prima un tiro di Carmona parato al termine di una magnifica azione che ha lanciato l'Atalanta verso la porta in quattro passaggi, quindi Denis di testa, poi ancora un tiro velenoso dell'argentino e infine un colpo di testa di Moralez a lato di poco. Il Milan si è svegliato al 39', ovvero il minuto della prima conclusione in porta (Kakà). Due minuti dopo Balotelli ha colpito la traversa su punizione e al 44' Honda ha sfiorato il palo.
FONDO TOCCATO - Nella ripresa Seedorf, che ha vissuto una settimana molto complicata alle prese con i siluri di Berlusconi, ha buttato dentro El Shaarawy (l'ultima partita di Stephan risaliva all'11 dicembre) passando dal 4-3-1-2 al 4-2-3-1, con Montolivo avanzato dietro Balotelli. E al 7' il Milan è passato, grazie a un ottimo lavoro di Muntari che Bellini ha deviato nella propria porta. I rossoneri però hanno avuto il potere di rovinare una partita che si prospettava in discesa: al 21' Constant aggancia ingenuamente in area Carmona e Denis dal dischetto non sbaglia. Gli ultimi venti minuti diventano più che altro una guerra di nervi da parte del Milan, che si riversa nella metà campo nerazzurra. Al 46' Balotelli centra il palo e all'ultimo secondo Brienza trova il classico gol da raccontare ai nipotini. Viene giù lo stadio. L'Atalanta si congeda dal suo pubblico nel migliore dei modi (e con una difesa completamente reinventata) al termine di una stagione assolutamente positiva, in cui è stata anche vicino alla zona Europa. Il Milan, invece, quella zona la saluta virtualmente dopo averla frequentata ininterrottamente dalla stagione 1999-2000. Adesso che è stato toccato il fondo, è davvero arrivato il momento di riorganizzare sotto tutti gli aspetti e provare a ripartire.
Marco Pasotto


dal sito www.milannews.it

SEEDORF AFFONDA CON DELLE SCELTE SENZA SENSO. EL SHAARAWY E DE JONG GLI UNICI A SALVARSI. ADDIO EUROPA
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Amelia 5.5: nel corso della partita effettua buone uscite alte e non è quasi mai impegnato dagli attaccanti bergamaschi. Prende gol su rigore e poi da Brienza che, tuttavia, tira da casa sua e la piazza all’incrocio.
De Sciglio 5.5: è l’unico che si sovrappone nel primo tempo ma i compagni preferiscono giocare sulla fascia opposta. Nel secondo tempo cala dal punto di vista fisico e anche al cross è impreciso.
Rami 5.5: partita non lucidissima del francese che perde spesso Denis quando l’argentino esce dal blocco. Rischia di combinare un bel patatrac con un rinvio ciccato. C’è anche lui, in concorso di colpa, nell’ultima azione della partita che porta al gol Brienza.
Mexes 5: si innervosisce quasi subito e gioca molto duro rischiando spesso il cartellino. Quando c’è il parapiglia con Constant è uno dei più agitati e perde la poca lucidità che gli era rimasta.
Constant 5: intervento scellerato in area di rigore che rimette in partita l’Atalanta. Non spinge, rischia di perdere tanti palloni e quando Bonavenutra o Maxi Moralez lo puntano sono dolori. Poi è vittima dell’ennesimo gesto di razzismo ma questa è un’altra storia.
Montolivo 5.5: non trova le geometrie giuste per far girare la squadra. Con i compagni fermi anche lui fa fatica. In fase propositiva non arriva per un pelo su una gran palla di Balotelli ma, più in generale, è poco aiutato dalla squadra.
De Jong 6.5: si conferma tra i più in forma della squadra. Dalle sue parti non si passa e sia Baselli che Cigarini devono cambiare zona per impostare. E’ l’ultimo a mollare il sogno europeo.
Muntari 5.5: suo il cross che Bellini devia in porta ma nel corso della partita ci si sarebbe aspettati maggior intraprendenza da parte sua. (dal 35’ st Pazzini sv)
Kakà 5: Seedorf insiste con lui e sbaglia. Il brasiliano non trova quasi mai lo spunto vincente salvo guadagnarsi la punizione che poi Balotelli stampa sulla traversa. Poi poco o nulla, imbrigliato dalle maglie bergamasche e dalla sua poca freschezza atletica. (dal 31’ st Taarabt 6: come mai Seedorf abbia deciso di tenerlo in panchina è un mistero. Entra e crea superiorità sulle fasce).
Honda 4: l’incomprensibile scelta di Seedorf. Mandato giustamente in panchina nelle ultime uscite, il giapponese torna titolare nella partita che il Milan non doveva fallire. E lui, che sta in campo solo 45 minuti, fallisce malamente. (dal 1’ st El Shaarawy 6.5: all’inizio sembrava un cambio azzardato, Stephan invece mette in mostra la gamba dei tempi d’oro seminando lo scompiglio nella difesa atalantina e facendo un recupero difensivo degno del miglior Baresi. Bentornato)
Balotelli 5.5: una traversa, un palo e un tiro che Benalouane manda in angolo. Poi il solito Mario che non gioca da centravanti, non dà punti di riferimento ai compagni in fase d’impostazione e poco dedito al sacrificio in difesa.
Seedorf 4: vinto il derby, quella di oggi era la partita da non fallire. Lui affonda clamorosamente sbagliando la formazione confermando Honda e Kakà a discapito di Taarabt e Pazzini. E nel primo tempo si è visto uno dei Milan più brutti ed inconcludenti degli ultimi anni.