Ritorno ai tabellini delle partite
< Partita precedente



25 aprile 2014, Roma vs Milan 2-0




dal sito www.milanday.it

PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE ROMA-MILAN
Stretta finale. A meno quattro dalla chiusura del campionato, il Milan può ancora giocarsi un posto europeo.
Con la vittoria sul Livorno il sesto posto, in coabitazione col Parma, è stato di fatto raggiunto. Ora, l'obiettivo Europa è in palio in due big match. Il Derby fra una settimana. La Roma, domani. E se da una parte il Milan tutto si gioca il futuro europeo, dalla parte, che poi a ben vedere è sempre la stessa, Clarence Seedorf si gioca il suo posto.
Col passare dei giorni abbiamo maturato la convinzione che una permanenza del tecnico olandese non sia da legare ai risultati sportivi. Anche perché il discorso sarebbe troncato in partenza. Dopo un avvio sui generis, la squadra ha inanellato risultati importanti e consecutivi. Quindi no, i risultati pare non siano il motivo del contendere. Ma certo è che vincendo la sesta gara consecutiva, per di piu' in casa della grande Roma di quest'anno, sarebbe un biglietto da visita difficile da gettare tra la carta straccia dei volantini della pizza.
Insomma, Seedorf, sornione, prepara la gara e sogna il colpaccio. Le premesse ci sono. La squadra è in salute e motivata. Iniziano a rientrare gli infortunati, l'allenatore è piu' che mai sul pezzo.
Di fronte però c'è una squadra che quest'anno non molla nulla. 82 punti a 4 giornate dalla fine è un risultato eccezionale. Negli ultimi anni un risultato del genere sarebbe già valso lo scudetto, probabilmente. La Roma ha avuto solo la sfortuna di trovare questa Juventus. La squadra di Garcia è squadra tosta, vera. Come il suo allenatore. Un martello. E se a Milanello sperano che Garcia lasci qualcosa al Milan perché "il campionato sta finendo", si sbagliano. Ma di certo questo pensiero a Milanello non è mai stato all'ordine del giorno.
L'obiettivo per questo finale di stagione della Roma è chiaro. Il sogno scudetto è ormai decaduto, anche se non lo ammetteranno facilmente. Ma resta il fatto che accorciare le distanze e giocarsi lo scontro diretto tra due settimane per chiudere un campionato record ad una distanza decorosa dai grandi rivali, è un bottino che a Trigoria interessa.
Vincere nella Capitale, in casa dei giallorossi, tuttavia, non è mai facile per il Milan. Ne sono testimonianza i precedenti: negli ultimi 16 anni il Milan ha battuto i giallorossi all'Olimpico solo in 3 occasioni, 6 invece i pareggi.
L'ultimo, per 0-0, però, ha rappresentato il punto che ha consegnato lo scudetto numero 18 agli uomini di Allegri.
L'ultimo precedente, coincide con l'ultima affermazione interna. Lo scorso anno la gara terminò infatti per 4-2 per la squadra di Zeman, in una delle sue poche vere soddisfazioni dello scorso anno. In gol quella sera Burdisso , Osvaldo e Lamela per la Roma mentre per il Milan marcarono Pazzini e Bojan. L'ultima vittoria esterna risale a due anni fa. I rossoneri si imposero 3-2 in casa della squadra allenata allora da Luis Enrique con una doppietta di Ibrahimovic ed il gol di Nesta, che resero inutili le reti di Burdisso, su corner, e Bojan.
A Roma, i precedenti tra le due squadre sono 78. Bilancio leggermente favorevole ai rossoneri: 27 infatti le vittorie del Milan, 23 quelle della Roma, e 28 i pareggi. Le altre due vittorie rossonere negli ultimi precedenti risalgono al 2004 ed al 2005. La prima, nel gennaio 2004, resterà nella memoria come un confronto storico per i rossoneri, che vinsero all'Olimpico con una doppietta di Shevchenko. fu, quella, la vittoria crocevia per la conquista del 17esimo scudetto.
L'anno successivo invece la formazione allenata da Ancelotti portò a casa i tre punti con le reti di Crespo su assist di Kaladze e di Pirlo su calcio di rigore, ottenuto per un fallo di mano di Panucci. I giallorossi hanno battuto l'ultima volta il Milan nel corso della stagione 2007/2008. La partita si concluse sul 2-1 con le reti siglate da Kakà al 56', Giuly al 79' e poi con quella di Vucinic all' 82'. Anche cinque annate fa, la sfida terminò a favore della Roma : nel gennaio 2006 fu il gol di Mancini a decretare l'1-0 finale a favore della squadra di casa. Tre delle ultime cinque sfide disputate all'Olimpico si sono, invece, concluse con un pareggio. Oltre allo 0-0 già citato, quello dello scudetto, lo stesso risultato si verificò nel marzo 2010. La squadra allora allenata da Leonardo dominò all'Olimpico, contro la squadra di Ranieri, ma non riuscì a sbloccare nonostante le tante occasioni.
Spettacolare, invece, il 2-2 della stagione 2008-2009, che segnò il debutto in rossonero di David Beckham. Quella sera Ancelotti decise di far partire dal primo minuto Pirlo, Seedorf, Beckham, Ronaldinho, Kaka e Pato tutti assieme. I giallorossi passarono in vantaggio al 22' con il gol di Vucinic, il pareggio del Milan in avvio di ripresa portò la firma di Pato, che al 53' trovò anche la rete del raddoppio rossonero. La Roma, però, al 72' riportò il risultato in parità ancora con Vucinic.
Per quanto riguarda le scelte di formazione, Garcia deve fare i conti con qualche assenza. Out per squalifica Destro. In infermeria invece Strootman, Benatia e Balzaretti. Davanti a De Sanctis agiranno Dodò, in ballottaggio tuttavia con Torosidis a sinistra, con Castan e Toloi centrale e con Maicon a destra.
Centrocampo a 3 con De Rossi davanti alla difesa e la coppia Pjanic-Nainngolan ai suoi lati. In avanti, assieme a Totti e Gervinho, Ljajic in vantaggio su Florenzi.
Seedorf deve invece far fronte alla squalifica di De Jong, uomo fondamentale. Recupera perà Birsa, Honda, Essiene e probabilmente El Shaarawy, almeno formalmente. In porta ci sarà Abbiati.
Davanti a lui, 3 sicuri su 4. Si tratta del trio francofono formato da Mexes, Rami e Cosntant. Dubbio a destra dove De Sciglio, Abate e Bonera hanno tutti una possibilità di partire dall'inizio. Pochi dubbi poi tra centrocampo e attacco. Muntari affiancherà capitan Montolivo in mediana. Poli dovrebbe essere preferito a Honda a destra. Con lui, Kaka e Taarabt agiranno alle spalle di Mario Balotelli.
Se la squadra è davvero con Seedorf come sembra, e non come dicono i media, queste sono le gare per dimostrarlo.
Il Milan non vince un big match da tempo immemore, non considerando tale Fiorentina-Milan di 3 settimane fa. Inter, Roma, Juve e Napoli, le calssiche "grandi" della Serie A, non vengono battute da tempo. Ora arriveranno due super sfide ravvicinate.
Se la squadra davvero ha fatto un passo deciso in avanti, Roma-Milan può darne un deciso segnale. Nel week end, poi, Cagliari-Parma e Inter-Napoli saranno le altre due sfide da tenere sott'occhio con calcolatrici e calendari alla mano.
Ma se il Milan vuole arrivare al suo obiettivo, l'Europa, deve uscire indenne da Roma. Alternative rischiano di non essercene.
Roma-Milan: lasciapassare per l'Europa.





Maglia Rossonera all'Olimpico per Roma vs Milan 2-0
cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire




cliccare sull'immagine per ingrandire

Contrasto Mexes - Totti
(dal sito www.gazzetta.it)
cliccare sull'immagine per ingrandire

Duello tra Kakà e Ljalic
(dal sito www.gazzetta.it)



cliccare sull'immagine per ingrandire

Rami in azione, contrastato da Castan
(dal sito www.gazzetta.it)
cliccare sull'immagine per ingrandire

Balotelli in azione
(dal sito www.gazzetta.it)





Pjanic porta in vantaggio la Roma


Il 2-0 segnato da Gervinho




Foto gentilmente concesse dal M.C. Inossidabili
cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire


cliccare sull'immagine per ingrandire cliccare sull'immagine per ingrandire




cliccare sull'immagine per ingrandire

(dal sito www.lamiaroma.it)
cliccare sull'immagine per ingrandire

(foto Rampa 18 - facebook)
cliccare sull'immagine per ingrandire

(foto Rampa 18 - facebook)






La "Gazzetta dello Sport" del 26 aprile 2014


Il "Corriere dello Sport" del 26 aprile 2014




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 26 aprile 2014
Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire


Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire Cliccare sull'immagine per ingrandire




dal sito www.gazzetta.it

PJANIC E GERVINHO AFFONDANO I ROSSONERI E AVVERTONO LA JUVENTUS
I giallorossi infilano la nona vittoria consecutiva con un gol strepitoso La nona sinfonia la suona Miralem Pjanic, con un assolo delizioso che consolida il secondo posto e da una vittoria all'altra aumentano i rimpianti dei giallorossi. La Roma strapazza il Milan e continua la striscia positiva, accorciando nuovamente le distanze sulla Juve (-5) in attesa della partita dei bianconeri. I rossoneri invece si fermano dopo 5 vittorie di fila e devono ridimensionare i sogni europei
ROMA, 25 aprile 2014 - Primo tempo tutt'altro che bello: squadre bloccate, ritmi bassi, poco furore agonistico. A sorprendere è soprattutto la Roma, che ci ha abituato a ben altre partite . Però il Milan gioca con 10 uomini dietro la linea della palla e chiude tutti gli spazi, così per la squadra di Garcia diventa più difficile ripartire in velocità. Il 4-2-3-1 di Seedorf, con Bonera ancora preferito ad Abate e Muntari al posto dello squalificato De Jong, in realtà è un 4-4-2, con Honda (al rientro da un infortunio) che arretra fin quasi all'altezza dei terzini. Alla Roma manca un centravanti su cui potersi appoggiare, per arrivare in porta in questa situazione ci vuole un tiro da fuori (ci prova De Rossi al 39'), oppure la giocata di uno dei suoi giocatori di talento. E infatti il gol arriva proprio da un'invenzione di Pjanic (standing ovation al momento del cambio), che al 43' ne dribbla tre (Muntari, Montolivo e Rami) e poi deposita in rete. Prima, dopo 20 minuti senza tiri, ci aveva provato Lijaic (26') arrivato con un numero davanti ad Abbiati ma stoppato dal salvataggio di Rami. Appena il Milan comincia a barcollare e a perdere le posizioni, la Roma infierisce e non perdona. Impressiona la solidità della squadra di Garcia, che anche quando non dà spettacolo riesce a sbloccare partite difficili.
BALOTELLI FISCHIATO E NERVOSO - Il Milan invece delude: male Kakà e Honda, inesistente Balotelli, bersagliato dai fischi, dai cori (figlio di p...... e pezzo di m....) e dagli striscioni (Quanto clamore per un viziato senza onore). L'attaccante, sostituito, non gradisce il cambio. Il gioco latita, nessuno accompagna l'azione, gli esterni non spingono. Sembra una squadra spaesata, che anche dopo lo svantaggio non reagisce. Non riesce mai a rendersi veramente pericolosa. Resta arroccata in difesa nel tentativo di limitare i danni. Impossibile, perché quando le due squadre inevitabilmente s'allungano i giallorossi iniziano il tiro al bersaglio. Raddoppia Gervinho (20') spingendo in porta un tiro di Totti non trattenuto da Abbiati (il romanista però è in fuorigioco) ma il risultato poteva essere ancora più rotondo. Ora per i rossoneri, sesti a pari punti con il Parma, raggiungere l'Europa League diventa un po' più difficile. E Seedorf, che è mai stato saldo neanche nei momenti positivi, torna sotto esame.
Fabiana Della Valle


dal sito www.milannews.it

SEEDORF TOPPA LA FORMAZIONE E L'APPROCCIO ALLA SFIDA. KAKÀ, HONDA E BALOTELLI TRE FANTASMI. FINE DELLA RIMONTA
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Abbiati 6.5: sul gol di Pjanic tocca ma non riesce a respingere ma la conclusione del bosniaco è ravvicinata e velenosa. Nega il 2-0 allo stesso Pjanic con una super parata, Gervinho insacca quando lui, dopo aver respinto un siluro di Totti, non può fare nulla.
Bonera 6: il vecchio Bonny prova a metterci pezze in tutti i modi, correttamente e anche fallosamente. Dodò cerca di metterlo in difficoltà così come Gervinho. Se la cavicchia.
Rami 5.5: sbaglia il posizionamento in occasione del gol di Pjanic concedendogli le due linee di corsa. In precedenza aveva salvato su Ljajic. Nella ripresa va in estrema difficoltà, soprattutto con Gervinho.
Mexes 6: gioca duro su Totti e compagni. E’ cresciuto molto e nel reparto arretrato è uno dei pochi a tenere alta la testa.
Constant 5.5: chi lo punta ha vita quasi sempre facile. Seedorf si convinca a mettere De Sciglio su questa fascia anche se ormai sembra essere troppo tardi.
Montolivo 5: sbaglia il tempo e il modo d’uscita in occasione dello slalom gigante di Pjanic. Fa una fatica bestiale nel cantare e portare la croce e affonda con tutta la squadra. Se lui non gira, tutti gli altri suonano a vuoto.
Muntari 5.5: dinamismo da premiare, quando la Roma inizia a palleggiare, gli si chiude la vena e rischia molto visto che era già ammonito. (dal 58’ Essien 5: chi lo ha visto?).
Honda 4: ritorna da titolare per scelta secca di Seedorf che silura, di nuovo, Poli. Non ne azzecca mezza ed esce troppo tardi. Una delusione pressoché totale, da valutare anche la sua eventuale conferma. (dall’80 Robinho sv)
Kakà 4: un fantasma che si aggira con la sua maglia in mezzo al campo dell’Olimpico. Gioca perché è uno dei fedelissimi di Seedorf ma è un peso per questa squadra. E’ un giocatore sul viale del tramonto che può garantire qualche lampo sporadico. Ma non può essere lui l’uomo sul quale ripartire.
Taarabt 6: Adel cerca di trovare gli spunti migliori del suo repertorio, ma non li trova. Al contrario degli altri, aiuta in difesa e chiude in un paio di circostanza la diagonale al posto di Constant. Sfiora in due occasioni il gol della bandiera.
Balotelli 4: quando la finirà di buttarsi alla ricerca di falli che gli arbitri non gli fischiano e non gli fischieranno mai, forse saremo davanti ad un passo in avanti. Gli dicono di fare il centravanti e lui, invece, vaga per il campo alla ricerca di qualcosa che non trova. Ha anche a che ridire per la sostituzione (dal 69’ Pazzini 6: dà profondità alla squadra, tiene bassi i centrali di difesa della Roma e si crea un’occasione e mezza per provare a riaprire la partita)
Seedorf 5: sbaglia la formazione inserendo Honda, non capisce che Kakà è stanco e tiene fuori Poli che, rispetto al giapponese, avrebbe dato più densità in mezzo al campo. Perde malamente contro la Roma e la corsa all’Europa League arriva al capolinea. E forse anche la sua avventura sulla panchina rossonera.