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13 aprile 2014, Milan vs Catania 1-0




dal sito www.milanday.it

PREPARTITA - di Marco Rizzo
IL PRE MILAN-CATANIA
In piena lotta. La vittoria di Genova, il quarto risultato utile consecutivo, di cui ben 3 in trasferta, ha rilanciato prepotentemente il Milan nella bagarre Europa League.  5 punti di distacco da Inter e Parma non sono incolmabili, con 6 gare ancora da disputare e 18 punti a disposizione. 
Quinto e sesto posto sono alla portata di questo Milan, e il calendario può aiutare la squadra di Seedorf. 
Le due gare consecutive in casa con Catania e Livorno, ed i contestuali molteplici scontri diretti tra le altre 6 squadre che aspirano ai posti europei, ed il derby con l'Inter tra 3 giornate, spingono tutto l'ambiente a crederci.  Un ambiente inizialmente freddino sull'ipotesi Europa League, ma che ora ci vuole provare.  Chiudere quinti, con un piazzamento europeo e davanti all'Inter, una stagione cosi' disastrata, è un boccone troppo ghiotto per lasciarlo mangiare da qualcun altro. 
Di fronte un Catania che mai come questa volta rischia di tornare in Serie B, dopo 7 anni consecutivi di ottimi piazzamenti e risultati sorprendenti. La situazione è tragica. Ultimo posto e 7 punti dal terz'ultimo. Probabilmente troppi, per una squadra che seppure dispone di una rosa di valore, non ha saputo rendere come doveva e poteva. 
L'ennesimo cambio di allenatore, con l'arrivo del tecnico delle giovanili Pellegrini, il quarto, dopo gli avvicendamenti plurimi tra Maran e De Canio, non sembra poter dare al Catania e ai suoi tifosi una reale speranza. 
Tuttavia è proprio in queste situazioni che gli animali feriti, quasi moribondi, provano a dare un ultima zampata. Un ultimo disperato sussulto d'orgoglio.  Per questo, per il Milan, non potrà e dovrà essere assolutamente una gara da sottovalutare. Di certo non se lo può permettere. Non ancora una volta, dopo i tanti scivoloni di questa pessima stagione. 
Gli ultimi precedenti interni con il Catania aiutano l'ottimismo, nonostante il Catania negli ultimi anni sia riuscito spesso a portare via punti a Milano. 
Prima del 4-2 dello scorso anno con la doppietta di Pazzini a ribaltare l'1-2 catanese, risultato decisivo poi per la conquista del terzo posto, ed il 4-0 di due anni fa, con reti di Ibrahimovic, Robinho (doppietta) e Zambrotta, nelle precedenti due gare tra rossoazzurri e rossoneri, il risultato è stato sempre di pareggio. 
E per di più è stato sempre il Catania ad andare in vantaggio.  Nella stagione 2010-2011 con gol di Capuano, raggiunto poi da Inzaghi su assist di Ronaldinho.  Quattro anni fa, invece, furono Maxi Lopez e Ricchiuti a portare il Catania sullo 0-2. Gli uomini di Leonardo rimontarono poi con una doppietta di Marco Borriello.  Per trovare un'altra vittoria rossonera bisogna andare all'ultimo anno di Carlo Ancelotti e Kaka, prima del suo ritorno, al Milan. E proprio il Bambino d'oro decise quella gara. 1-0 agli uomini di Zenga su calcio di rigore.  Guardando in generale sono 16 gli scontri diretti a Milano tra le due squadre. Il Catania non è mai riuscito a vincere, mentre lo score dice 5 pareggi e 11 vittorie interne. 
Il neo tecnico catanese Pellegrino, arriva alla sfida con quasi tutta la rosa a disposizione, fatta eccezione per lo squalificato Peruzzi e l'infortunato Almiron. In dubbio, invece, Bellusci.  Il sostituto di Maran continua sul suo solco, e propone un 3-5-2 piuttosto equilibrato.  Davanti a Frison agiranno Spolli, Rolin e Gyomber. 
Gli esterni alti, che avranno compiti prettamente difensivi, saranno Monzon a sinistra e, un po' a sorpresa, Izco a sinistra, in ballottaggio con Alvarez.  In mezzo, spazio a Lodi in cambina di regia con Rinaudo e Plasil ai suoi lati.  In attacco, la coppia Bergessio-Barrientos.  Una squadra che, letti i nomi, è tutto fuorchè da ultimo posto. 
Seedorf, dal canto suo, trovata una linea vincente, non la abbandona di certo.  Tuttavia infortuni e circostanze lo spingono a modificare qualcosa rispetto alle ultime due gare.  Innanzitutto l'infortunio di Honda ha mescolato le carte nei tre trequartisti dietro alla punta.  Dietro, il rientro di Abate, fa riflettere il tecnico olandese. 
Andiamo con ordine.  In porta ci sarà Abbiati. Davanti a lui, certi del posto sono Rami e Mexes, che stanno trovando affiatamento e rendimento, con solo 2 gol subiti nelle ultime 4 gare.  A sinistra Constant in vantaggio su Emanuelson. A destra, Abate potrebbe prendere il posto di Bonera.  Davanti alla difesa, obbligati Montolivo e DeJong. 
Kaka, Taarabt e Balotelli saranno i 3 giocatori prettamente offensivi. Chi, poi, a prendere il posto di raccordo tra centrocampo e attacco occupato da Honda ? 
Al momento Poli sembra il favorito, ma anche Birsa nelle ultime ore vede crescere le sue chances. Meno, invece, per Robinho, Saponara o un opzione Balotelli + Pazzini.  Restano assenti : Muntari, Essien, Petagna, El Shaarawy, Honda e De Sciglio. 
L'arbitro della gara sarà Andrea De Marco di Chiavari. I suoi assistenti saranno Giachero e Liberti, gli addizionali Nasca e Ostinelli mentre il quarto uomo sarà De Luca  De Marco dirigerà domenica la sua gara numero 137 in Serie A. 
I precedenti con il Milan sono 19, con 12 vittorie rossonere, 5 pareggi e 2 sconfitte.  I precedenti con il Catania: 6 vittorie rossazzurre, 6 pareggi, 9 sconfitte. 
Un anno fa questa gara diede l'impulso giusto per raggiungere l'Europa.  Il Catania giocò benissimo e si portò sul 1-2 gelando San Siro. Poi Pazzini e Balotelli la ribaltarono.  Se c'è forse una gara, dopo Siena, che è rappresentativa del terzo posto raggiunto dagli uomini di Allegri è proprio questa. 
Domani, con l'incastro di qualche risultato e la vittoria con il Catania, la storia si potrebbe ripetere. Un Europa meno prestigiosa, ma pur sempre Europa. 
Milan - Catania: una impennata decisiva?





Maglia Rossonera a San Siro per Milan vs Catania 1-0
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Il tiro di Montolivo, che ale la vittoria del Milan
(dal sito www.gazzetta.it)





I rossoneri festeggiano il gol di Montolivo
(dal sito www.gazzetta.it)




Foto gentilmente concesse dal M.C. Inossidabili
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La "Gazzetta dello Sport" del 14 aprile 2014


Il "Corriere dello Sport" del 14 aprile 2014




Alcune pagine della "Gazzetta dello Sport" del 14 aprile 2014
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dal sito www.gazzetta.it

MONTOLIVO GOL: SEEDORF A -3 DALL'EUROPA LEAGUE
I rossoneri non brillano, ma piegano i siciliani grazie un tiro da fuori del capitano e si avvicinano al sesto posto occupato dal Parma. Rinaudo espulso a 11 minuti dal termine
MILANO, 13 aprile 2014 - La quarta vittoria consecutiva del Milan, che regala un altro scossone alla sua classifica, è un inno all'opportunismo. A risolvere la pratica è un tiro di Montolivo nel primo tempo; un cinico rasoterra su cui Andujar balbetta. E non è un caso che a segnare il gol della vittoria sia proprio il migliore in campo, in una serata povera di emozioni. Ma ciò che conta, insegna Seedorf, è vincere e avvicinarsi all'Europa: il sesto posto (occupato da Parma) dista tre punti.
LE SCELTE - La linea Maginot non si tocca. Bonera viene schierato in linea con Rami, Mexes e Constant. Clarence Seedorf appoggia il dialogo francese del trio e rilancia Montolivo con De Jong, mentre è Poli a prendere il posto di Honda. Maurizio Pellegrino esordisce con il 4-4-2. Non predica manovre rivoluzionarie, ma esige gioco a testa alta per onorare gli ultimi lampi di serie A dei rossoazzurri. E non fatica la squadra a seguire il consiglio del tecnico. Al 9' Barrientos dalla sinistra sfiora infatti il gol con un diagonale. Il Catania ha la mente libera; non ha nulla da perdere e con il pressing mette a disagio il Milan. Al 13' è ancora Barrientos a ribadire il concetto; sinistro dal limite a girare sul secondo palo; Abbiati vola e mette in angolo: miracolo.
CI PENSA MONTO - La scioltezza del Catania è proporzionale all'affanno del Milan che manca di precisione e appare lento e sgonfio. Taarabt invece è fulminante; scatto e dribbling, a volte eccessivo. Splendido uno scambio con Balotelli, impreziosito da un colpo di tacco di Mario mal sfruttato dal tarantolato marocchino. Il Milan si accende al 22', con una progressione caparbia di Kakà, la cui conclusione ravvicinata è a lato. L'occasione è il preludio al gol di un infaticabile Montolivo: una sassata al 23' da una trentina di metri che si infila nell'angolo alla destra di un impreparato Andujar. Taarabt al 33' fa la cosa che gli piace di più, penetrazione centrale e destro dal limite che esce di poco. Stesso destino al 37' per la punizione di Balotelli. Due occasioni che coincidono con il calo vistoso del Catania e, come con il Genoa, rafforzano il cinismo dei rossoneri a discapito del bel gioco. E per vedere qualcosa di buono occorre attendere il 59' quando, imbeccato da Balotelli, Mexes con una girata spettacolare sfiora la traversa, mentre al 68' Abbiati è costretto ad anticipare di testa, fuori area, Castro, lanciato dal rinvio di Andujar. Insomma, ci vuole poco a capire che lo spettacolo è ridotto ai minimi termini. E quando le squadre si allungano, è il Catania che dà l'impressione di avere più benzina, e ci vuole un Abbiati super per impedire a Lodi di pareggiare su punizione. Il Milan se la deve sudare. Dopo l'uscita di Leto per Castro, Seedorf toglie Poli e Constant per Abate e Emanuelson, mentre Pellegrino rimane in dieci per l'espulsione di Rinaudo. Il tecnico puntella la squadra con Izco e Boateng, utili e incisivi quanto basta per mettere alle corde un Milan stanco e senza più idee. Proprio come Kakà che cede il posto a Pazzini. L'ultimo guizzo rossonero lo regala Balotelli: tiro dal limite alto di una spanna. Opaco come la sua prestazione, ma a tre punti dal sesto posto l'orizzonte è più chiaro.
Gaetano De Stefano


dal sito www.milannews.it

MONTOLIVO LA SBLOCCA, ABBIATI LA BLINDA. UN BRUTTO MILAN RIENTRA IN CORSA PER L'EUROPA LEAGUE
LE PAGELLE di Pietro Mazzara
Abbiati 7: nel primo tempo è chiamato a volare per mettere in angolo e la sua parata è bella e decisiva. Vola su una punizione telecomandata di Lodi che stava per morire sotto l'incrocio. 
Bonera 6: confermato sulla fascia destra, regala sostanza in fase di copertura. 
Rami 6: Bergessio prova a metterla sulla velocità, lui va di fisico e anticipo. L'argentino non passa. 
Mexes 6: ordinato, preciso a tratti anche ruvido ma il diktat è quello di non far passare nessuno. Balotelli lo pesca per mezza rovesciata che esce di poco. Se fosse entrata, il Milan avrebbe avuto un motivo in più per costruire il nuovo stadio.
Constant 5.5: una bella chiusura nel primo tempo, ancora poco preciso e poco incisivo in fase offensiva. (Dal 32 st Emanuelson sv).
De Jong 6: l'imprecisione del centrocampo catanese lo agevola nella fase di recupero palla. Lucido nello smistare il pallone e a non dare troppo ossigeno a Lodi.
Montolivo 6: in gol sia all'andata che al ritorno, trova il jolly dalla distanza per sbloccare una partita complicata con il Catania arroccato a difesa della sua porta. Un passo in avanti rispetto alla prestazione di Genova.
Poli 6: sbuca titolare a sorpresa quando tutti si sarebbero aspettati Birsa. Pasticcia un po' con la palla tra i piedi ma corre come un matto. (Dal 29' st Abate: sv).
Taarabt 6.5: la genialità applicata alla corsa. Salta l'uomo con puntualità, regala giocate che a San Siro, con il Milan dei mediani, si erano perse nel libro dei ricordi. Con o senza sconto, va riscattato.
Kakà 5.5: sulla falsa riga della partita di lunedì con il Genoa. Cerca lo spunto come si bei tempi ma i giri del motore sono diminuiti. (Dal 41' st Pazzini sv)
Balotelli 5.5: le punizioni sono cosa sua e cerca il tiro vincente senza trovarlo. Allora prova a mandare in porta Mexes e il francese sfiora il gol. Gioca troppo lontano dalla porta e non dà punti di riferimento ai compagni che lo trovano solo sugli esterni. 
Seedorf 6: bene per la quarta vittoria consecutiva ma il gioco, contro l'ultima in classifica, non si è visto e anche in superiorità numerica il match non è stato chiuso. Si deve lavorare molto sulla concretezza.